Ayahuasca in Italia

connectionrefused
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Re: Ayahuasca in italia

Messaggio da connectionrefused » ven ott 19, 2018 8:38 pm

Ma dimmi: per lo meno le Mimosa hostilis e peganum harmala vanno bene? Studiare da dove? E le piante vive si trovano?


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grub
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Re: Ayahuasca in italia

Messaggio da grub » sab ott 20, 2018 1:56 am

connectionrefused ha scritto:
ven ott 19, 2018 8:38 pm
Ma dimmi: per lo meno le Mimosa hostilis e peganum harmala vanno bene? Studiare da dove? E le piante vive si trovano?
si vanno bene, di solito per la Dmt si usa la banisteriopsis caapi, ma anche la mimosa va bene. Per studiare potresti partire dalla wiki del forum, esiste una pagina dedicata alla ayahuasca abbastanza completa.
https://psiconauti.net/wiki/preparati/ayahuasca
Le piante vive si trovano ma sono difficilissime da reperire e pure da coltivare. Insomma il gioco non vale la candela.
Alla fine, il viaggio psichedelico ce lo scegliamo più di quanto immaginiamo. Non siamo in balia di ciò che vediamo, è il subconscio più profondo, sono i nostri desideri inespressi che reclamano di uscire fuori da una breccia che noi stessi abbiamo aperto

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N,N-Circus
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Re: Ayahuasca in italia

Messaggio da N,N-Circus » sab ott 20, 2018 8:54 am

grub ha scritto:
sab ott 20, 2018 1:56 am
connectionrefused ha scritto:
ven ott 19, 2018 8:38 pm
Ma dimmi: per lo meno le Mimosa hostilis e peganum harmala vanno bene? Studiare da dove? E le piante vive si trovano?
si vanno bene, di solito per la Dmt si usa la banisteriopsis caapi, ma anche la mimosa va bene. Per studiare potresti partire dalla wiki del forum, esiste una pagina dedicata alla ayahuasca abbastanza completa.
https://psiconauti.net/wiki/preparati/ayahuasca
Le piante vive si trovano ma sono difficilissime da reperire e pure da coltivare. Insomma il gioco non vale la candela.
B. Caapi non contiene DMT! È la fonte di MAOI nella maggior parte delle ricette "amazzoniche".
Ci sono molti testi su cui studiare. Trovo che uno dei libri più esplicativi e semplici in materia sia "frammenti di un insegnamento psichedelico" di Julian Palmer.

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grub
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Re: Ayahuasca in italia

Messaggio da grub » sab ott 20, 2018 11:52 am

N,N-Circus ha scritto:
sab ott 20, 2018 8:54 am
grub ha scritto:
sab ott 20, 2018 1:56 am
connectionrefused ha scritto:
ven ott 19, 2018 8:38 pm
Ma dimmi: per lo meno le Mimosa hostilis e peganum harmala vanno bene? Studiare da dove? E le piante vive si trovano?
si vanno bene, di solito per la Dmt si usa la banisteriopsis caapi, ma anche la mimosa va bene. Per studiare potresti partire dalla wiki del forum, esiste una pagina dedicata alla ayahuasca abbastanza completa.
https://psiconauti.net/wiki/preparati/ayahuasca
Le piante vive si trovano ma sono difficilissime da reperire e pure da coltivare. Insomma il gioco non vale la candela.
B. Caapi non contiene DMT! È la fonte di MAOI nella maggior parte delle ricette "amazzoniche".
Ci sono molti testi su cui studiare. Trovo che uno dei libri più esplicativi e semplici in materia sia "frammenti di un insegnamento psichedelico" di Julian Palmer.
si cazzata, ho scritto ieri notte alla veloce e ho fatto confusione... Volevo intendere la psychotria viridis. La caapi si può usare al posto del peganum harmala.
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Re: Ayahuasca in italia

Messaggio da connectionrefused » sab ott 20, 2018 1:56 pm

Embè e a questo punto se basta una pianta con dmt e un'altra con MAOi, il passo successivo è : é possibile prepararla con erbe nostrane o il Padreterno ha concentrato tutto in sudamerica?

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Invernomuto
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Re: Ayahuasca in italia

Messaggio da Invernomuto » sab ott 20, 2018 6:45 pm

il padreterno ha deciso che nelle piante nostrane che contengono il dmt contengono anche la gramina, che è tossica

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Re: Ayahuasca in Italia

Messaggio da connectionrefused » dom ott 21, 2018 5:09 pm

Dove trovo una ricetta buona sperimentata con mimosa e peganum? Che proporzioni debbono avere? E visto che peso 80 kg che quantità per una microdose che ne faccia saggiare gli effetti senza perdersi totalmente? Tenete conto che io sto già sballato al naturale, vivo nella perenne incredulità di ciò che vedo partendo dal presupposto che la realtà che percepiamo é limitata ai 5 sensi...

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grub
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Re: Ayahuasca in Italia

Messaggio da grub » dom ott 21, 2018 11:58 pm

connectionrefused ha scritto:
dom ott 21, 2018 5:09 pm
Dove trovo una ricetta buona sperimentata con mimosa e peganum? Che proporzioni debbono avere? E visto che peso 80 kg che quantità per una microdose che ne faccia saggiare gli effetti senza perdersi totalmente? Tenete conto che io sto già sballato al naturale, vivo nella perenne incredulità di ciò che vedo partendo dal presupposto che la realtà che percepiamo é limitata ai 5 sensi...
sui dosaggi e metodi di assunzione proprio non so aiutarti. Riguardo al resto mi sembri un Po confuso...non ho mai sentito parlare di microdosaggio di aya. Forse intendi una dose soglia? Se come affermi hai problemi già di tuo ti sconsiglierei di assumere sostanze, l'aya in particolare, in quanto è una esperienza forte, anche a dosaggi bassi. Dici che parti dal presupposto che la realtà che percepiamo è limitata ai 5 sensi... Ma io non ci trovo nulla di sbagliato in questa affermazione. Finche ti trovi a pensare cose giuste non sei "sballato" o "rimasto", semplicemente uno che si pone delle domande...
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Re: Ayahuasca in Italia

Messaggio da connectionrefused » lun ott 22, 2018 7:52 am

Se come affermi hai problemi già di tuo
Tutti ce li hanno i problemi.
Riguardo al resto mi sembri un Po confuso

Si ripresenta puntuale quello che io chiamo il "paradosso del forum", dove uno domanda per conoscere, ma invece di ottenere conoscenza gli viene fatta notare la sua ignoranza.

Intendo dose soglia.
Dici che parti dal presupposto che la realtà che percepiamo è limitata ai 5 sensi... Ma io non ci trovo nulla di sbagliato in questa affermazione. Finche ti trovi a pensare cose giuste non sei "sballato" o "rimasto", semplicemente uno che si pone delle domande...
Il problema è che mi sono scocciato di questo livello di percezione e vorrei sperimentarne altri. Vorrei cercare di dare forma più consistente a certe inafferrabili e inesprimibili intuizioni che ogni tanto (abbastanza spesso direi) mi balenano nella mente.

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Re: Ayahuasca in Italia

Messaggio da N,N-Circus » lun ott 22, 2018 4:28 pm

Si ripresenta puntuale quello che io chiamo il "paradosso del forum", dove uno domanda per conoscere, ma invece di ottenere conoscenza gli viene fatta notare la sua ignoranza.
Scusa fratè, ma qua stanno tutti cercando di aiutarti! Anche se non stiamo parlando di piante illegali, stiamo comunque parlando di esperienze che potrebbero mettere in pericolo/difficoltà uno psiconauta navigato... figurati uno alle prime armi!
Studiare e informarsi su un argomento, come aya e infusi di dmt, vuol dire anche cercare articoli, leggere libri, cercare all'interno del forum... usa google!
Leggendo la conversazione, è come se chiedessi in un forum di meccanica come si costruisce un motore. Creo che sia normale trovare degli utenti che ti mettano in guardia sul fatto che ciò che tu chiedi è complicato, soprattutto senza avere delle basi di meccanica.
tutti noi siamo ignoranti su un sacco di cose. E sono CONVINTISSIMO che se dai libero sfogo alla tua sete di conoscenza, essa ti porterà in contatto con un sacco di esperienze fantastiche!
Siccome mi sembra di capire che la tua esperienza all'attivo con le triptamine è scarsa... perchè non cominciare con la psilocibina contenuta in funghi e tartufi? Sono molto più semplici da dosare, rispetto all'infuso che vuoi preparare e soprattutto, anche a dosi molto basse, sanno insegnare molto. Ci sono un po' di paesi nel mondo in cui è legale coltivarli e assumerli :asd:

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grub
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Re: Ayahuasca in Italia

Messaggio da grub » mer ott 24, 2018 2:48 am

connectionrefused ha scritto:
lun ott 22, 2018 7:52 am
Se come affermi hai problemi già di tuo
Tutti ce li hanno i problemi.
Riguardo al resto mi sembri un Po confuso

Si ripresenta puntuale quello che io chiamo il "paradosso del forum", dove uno domanda per conoscere, ma invece di ottenere conoscenza gli viene fatta notare la sua ignoranza.

Intendo dose soglia.
Dici che parti dal presupposto che la realtà che percepiamo è limitata ai 5 sensi... Ma io non ci trovo nulla di sbagliato in questa affermazione. Finche ti trovi a pensare cose giuste non sei "sballato" o "rimasto", semplicemente uno che si pone delle domande...
Il problema è che mi sono scocciato di questo livello di percezione e vorrei sperimentarne altri. Vorrei cercare di dare forma più consistente a certe inafferrabili e inesprimibili intuizioni che ogni tanto (abbastanza spesso direi) mi balenano nella mente.
Mi spiace che tu te la sia presa, in realtà non volevo essere spocchioso. Però in effetti io i forum li vedo come un luogo in cui scambiarsi informazioni, intavolare discussioni e all'occorenza porre domande nuove, al più aiutare chi si approccia per la prima volta ad uno specifico argomento. Come buon costume però si tende ad evitare di dare la pappetta pronta, in fondo basta usare il comando ricerca per trovare tutto ciò di cui uno a bisogno, se si ha il tempo di leggere e documentarsi.
Poi occhio a pensare male degli utenti che frequentano attivamente, purtroppo si ritrovano sovente a ripetersi più e più volte con persone che si iscrivono, senza presentarsi, pretendendo di avere una risposta pronta e "su misura", sovente senza un minimo di rispetto per l'approccio intelligente o lo spirito di autoconservazione. O più semplicemente perchè non hanno voglia di farsi lo sbattone di cercare (e una volta ottenute queste informazioni si dileguano veloci come sono arrivati per non farsi più vedere). Ci può stare che verso certi comportamenti (alcuni al limite del flame) si generino risposte spiccie e dissacranti.
Alla fine, il viaggio psichedelico ce lo scegliamo più di quanto immaginiamo. Non siamo in balia di ciò che vediamo, è il subconscio più profondo, sono i nostri desideri inespressi che reclamano di uscire fuori da una breccia che noi stessi abbiamo aperto

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Re: Ayahuasca in Italia

Messaggio da connectionrefused » mer ott 24, 2018 8:18 am

Veramente era tutto partito per sapere se l'ayahuasca era legale, domanda fatta milioni di volte, ma tal cosa è giustificata dal fatto che il quadro normativo cambia e la risposta potrebbe dunque cambiare. Poi é normale che si torni sulle stesse cose, argomento tira argomento e mica uno può stare a vedere che una cosa l'ha già detta, dice quello che è pertinente, anche a costo di ripetersi. Non é che io ti incontro e non ti saluto perché già ti ho salutato ieri. Il fatto che gli utenti se ne vadano può essere dato anche da questo, secondo me é un effetto non una causa. Poi posso sbagliare, ma é una mia opinione personale, sono abbastanza fiducioso sul fatto che sia consentito esprimere opinioni.

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Re: Ayahuasca in Italia

Messaggio da legambedibukowski » mer ott 24, 2018 12:32 pm

ciao connection.

credo che ciò che gli altri utenti stiano intendendo tra le righe è che sembra trasparire da ciò che scrivi una sorta di "fretta" iniziale che è comune nelle persone che si affacciano al mondo della psiconautica. se non hai effettivamente esperienza con le triptammine come tu stesso affermi (o con gli psichedelici in genere), mi sentirei semplicemente di dirti che probabilmente se ne avessi già avuta non ti saresti approcciato così al forum.

il perché di questo fenomeno è un po' difficile da spiegare, ma ci provo comunque: solitamente quando un individuo si avvicina a questo mondo (prima di fare esperienza pratica con sostanze), ne è attratto da alcuni aspetti che possono essere...diciamo fuorvianti. molti poi, andando avanti e approfondendo, riconoscono che lo stato giuridico di determinate droghe o componenti di esse sia un po' castrante...ma non così eccessivamente sbagliato. è come se ci fosse una legge non scritta (opinione mia eh) per la quale, se svolgi determinate ricerche a riguardo, dedicando cuore cervello e anima, le vie di sperimentazione appaiono non poi così impossibili.

si evita di dare informazioni dirette e complete a chi non ne sa nulla perché il rischio ESISTE. ed è molto grosso. negli ultimi decenni l'immaginario collettivo ha portato ad immaginare queste "droghe" in una maniera decisamente fuorviante a mio avviso, sia in positivo che in negativo. e peraltro certe piante hanno moltissimo da insegnare in fatto di cosa siano il positivo e il negativo, molti nuovi dubbi da far sorgere.

potrei andare avanti moltissimo, ma anche io ho quella stessa remora che ti hanno mostrato altri viaggiatori, oltre al fatto che questa mia risposta potrebbe cominciare a sembrare uno svarione senza fine e magari troppo soggettivo. mi limiterò quindi a concludere così: io non ho mai provato l'ayahuasca, ma ho fatto più esperienze prima con lsd e poi con funghi. ti consiglierei di cominciare da questi ultimi, che non sono "da meno"...sono stati forse la più grande rivelazione della mia vita. e ci tengo a precisare che, pur essendo interessatissimo ed eccitatissimo all'idea di provare l'aya, non so se me la sentirò mai di farlo qua. è un po' difficile da spiegare...forse non avrò mai i soldi per andare in sudamerica e forse andrà bene così. il punto è che dopo aver provato i funghi ho cominciato a studiare molto più di prima, ayahuasca compresa. e ho capito che non è cosa da sottovalutare.

tutte queste sostanze sono estremamente potenti.
potenti come entità, come spiriti superiori insegnanti, come chiavi che aprono porte...e tu non sai mai cosa c'è dietro.
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legambedibukowski
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Re: Ayahuasca in Italia

Messaggio da legambedibukowski » mer ott 24, 2018 1:06 pm

rileggendo mi rendo conto che il mio precedente messaggio è criptico in vari punti, e che il mio desiderio di essere breve nel dare una risposta può rivelarsi poco utile...pertanto opto per dilungarmi in approfondimenti, sta a te poi decidere di leggerli o meno.
sembra trasparire da ciò che scrivi una sorta di "fretta" iniziale che è comune nelle persone che si affacciano al mondo della psiconautica
la suddetta "fretta" non è necessariamente negativa nel momento in cui incontra il forte desiderio di informazione e conoscenza. si può trasformare quindi in fame di sapere, e poi in cautela, alcune delle migliori armi che puoi avere per intraprendere questa avventura.
lo stato giuridico di determinate droghe o componenti di esse sia un po' castrante...ma non così eccessivamente sbagliato. è come se ci fosse una legge non scritta (opinione mia eh) per la quale, se svolgi determinate ricerche a riguardo, dedicando cuore cervello e anima, le vie di sperimentazione appaiono non poi così impossibili
se tutto fosse pubblico ed accessibile come mille altre cose (il famoso "avere tutto e subito con un click") probabilmente sarebbe il caos totale, e a farne le spese sarebbero molti incauti e le sostanze stesse, le quali finirebbero sotto restrizioni molto più proibitive delle attuali. ci perderemmo tutti insomma.
si evita di dare informazioni dirette e complete a chi non ne sa nulla perché il rischio ESISTE. ed è molto grosso. negli ultimi decenni l'immaginario collettivo ha portato ad immaginare queste "droghe" in una maniera decisamente fuorviante a mio avviso, sia in positivo che in negativo
ESEMPIO POSITIVO.

per il mio primo viaggio significativo andai ad amsterdam (facevo 30 anni) e provai gli atlantis sperando di vedere i draghi viola e tornarmene a casa pronto ad abbandonare la mia giovinezza ed avviarmi verso la vita più "normale" di un trentenne.

trovai tutt'altro.

niente draghi, niente distorsioni, niente visual, tutto dentro. molto a fondo. molto indietro, cose dimenticate.
ergo, non puoi comandare alla sostanza, è comunque lei che decide.

ESEMPIO NEGATIVO.

premessa: tutte queste sostanze hanno il rischio di "slatentizzare" qualcosa che alcuni individui si portano dentro. potenzialmente chiunque.
ad un mio carissimo amico è bastato fare uso di marijuana per cominciare a fare avanti e indietro dal reparto psichiatria. i funghi sono molto più forti della marijuana. l'ayahuasca è molto più forte dei funghi.
ho quella stessa remora che ti hanno mostrato altri viaggiatori, oltre al fatto che questa mia risposta potrebbe cominciare a sembrare uno svarione senza fine
come vedi mi sono contraddetto perché mi sono dilungato moltissimo. il mio consiglio rimane quello di cui sopra, con l'aggiunta specifica di chiedere, "googleare" come se non ci fosse un domani, leggere report di viaggi di altri (sia belli che brutti), informarsi sulle diverse specie fungine, sulle diverse sostanze, sapendo "di non sapere"

chiavi che aprono porte...e tu non sai mai cosa c'è dietro.
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Re: Ayahuasca in Italia

Messaggio da connectionrefused » mer ott 24, 2018 11:22 pm

Compreso. Anche se non ne farei una questione di forza, quanto di diversità di caratteristiche. Cos'é più forte, la marijuana, la nicotina o l'alcol? Secondo me non ha senso é come dire é più bravo CR7, Freddie Mercury o Cannavacciuolo? Semplicemente non ha senso...
Allora secondo me bisognerebbe direttamente provare, col massimo rispetto per la sostanza ma senza timori reverenziali, seppur con molta molta molta prudenza. Approcciare alla sostanza con microdosi per conoscerla prima di abbandonarcisi.

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Re: Ayahuasca in Italia

Messaggio da grub » gio ott 25, 2018 12:36 am

connectionrefused ha scritto:
mer ott 24, 2018 11:22 pm
Compreso. Anche se non ne farei una questione di forza, quanto di diversità di caratteristiche. Cos'é più forte, la marijuana, la nicotina o l'alcol? Secondo me non ha senso é come dire é più bravo CR7, Freddie Mercury o Cannavacciuolo? Semplicemente non ha senso...
Allora secondo me bisognerebbe direttamente provare, col massimo rispetto per la sostanza ma senza timori reverenziali, seppur con molta molta molta prudenza. Approcciare alla sostanza con microdosi per conoscerla prima di abbandonarcisi.
Visto che hai ripetuto una cosa a cui mi sono riferito qualche messaggio fa, scrivendoti che mi sembravi confuso, cercherò di argomentare tale cosa.
Parlare di "microdosi" è un termine inadatto nel senso che vorresti dare tu alla frase. Ciò che intendi fare è "subdosing" ossia iniziare con piccole dosi soglia l'assunzione delle varie sostanze. Il microdosaggio si usa solo per terapie atte a creare dei cambiamenti nella vita di tutti i giorni, ma impercettibili a livello di alterazione cognitiva.
Il subdosaggio invece è una dose molto bassa, in cui iniziano a presentarsi i primi effetti di alterazione osservabile.
Alla fine, il viaggio psichedelico ce lo scegliamo più di quanto immaginiamo. Non siamo in balia di ciò che vediamo, è il subconscio più profondo, sono i nostri desideri inespressi che reclamano di uscire fuori da una breccia che noi stessi abbiamo aperto

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Re: Ayahuasca in Italia

Messaggio da connectionrefused » gio ott 25, 2018 8:37 pm

Esatto, subdosing. A tal proposito vorrei chiedere: se il maoi rende il dmt assimilabile, e solo il dmt stupefa, la quantità di maoi non dovrebbe essere costante mentre é la quantità di dmt a cambiare? Dovrebbe variare solo la quantità di dmt da assumere. Es: voglio subdosare mi prendo un bicchierone di maoi e fodero tutto il mio stomacone, dopodiché una punta di dmt. Quindi la quantità di maoi non dovrebbe essere, come prescrivono, dipendente dalla quantità di dmt ma costante. Lo stomaco diventa super recettIvo ma la dose di dmt quella é. Sto sragionando oppure é corretto?
Ultima modifica di connectionrefused il gio ott 25, 2018 8:40 pm, modificato 1 volta in totale.

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Invernomuto
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Re: Ayahuasca in Italia

Messaggio da Invernomuto » gio ott 25, 2018 8:39 pm

è esatto i maoi funzionano o 0 o 1, alzare il dosaggio non è necessario

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Re: Ayahuasca in Italia

Messaggio da connectionrefused » gio ott 25, 2018 8:42 pm

E quanto ne serve per foderare uno stomacone visto che ho sciolto 1 g di ruta siriana in 25 cl di acqua distillata? Da solo stupefa anche o non fa niente?

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