Buonasera cari, qualcuno di voi ha sentito parlare di questa città sperimentale in India: Auroville (prende il nome dal filosofo Aurobindo), fondata negli anni '80, cerca di realizzare l'Unità umana nella diversità (nel censimento pubblicato online del 4 Aprile ci sono 2719 abitanti provenienti da 53 nazioni, scrivete census Auroville su google); ecco, mi sembra una realtà interessante: profondamente spirituale, segue i dettami della Gran Mere, la Grande madre (che conosceva Aurobindo), una città ecosostenibile (una enorme mensa alimentata a pannelli solari ad esempio), per divenire cittadino devi fare il volontario per circa due anni (non pagato, ma la vita là costa pochissimo e puoi essere ospitato), ci sono al suo interno moltissime realtà (tra yoga, tipi di meditazione etc..), è vietato l'uso di droghe (credo quelle illegali per lo stato indiano). Dopo essere divenuto cittadino qualsiasi sia il tuo lavoro, esiste questo stipendio statale (che segue le ore e non la tipologia di lavoro) ma sei hai un'attività con un reddito le cose cambiano (ma non so come).....non prendetemi assolutamente come una persona che conosce questa realtà (non ho ben capito per cosa intendono per The Divine)......volevo aprire questa discussione così, tranquillamente, per sapere se qualcuno ha conosciuto direttamente un aurovilliano e poi ovviamente per sapere cosa ne pensate; io oscillo sul "cazzo, finalmente qualcosa di nuovo socialmente che cerca di creare" e il "mmmm ma politicamente, ma le leggi, ma ma ma ect...". Di sicuro leggerò qualche opera di tale filosofo e gli scritti della Grande Madre.
Supera la Storia insomma questo esperimento....
Poi, soprattutto, qualcuno conosce in Italia realtà similari? (comunità etc..)
Ecco il loro sito http://www.auroville.org
Grazie
Auroville, the city of dawn
Auroville, the city of dawn
Fin dalle origini non è mai stata rimossa
la polvere accumulata sullo specchio,
ma oggi,
bisogna assolutamente vederne lo splendore.
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Re: Auroville, the city of dawn
Ciao,
io oltre ad essere un po' innamorato di Sri Aurobindo e Satprem sono anche stato ad Auroville e ho amici lì, quindi se hai qualche domanda spara pure.
Se devo essere del tutto onesto non sono rimasto impressionatissimo dal posto, e ci vedo diecimila falle.
La cosa che mi ha colpito di più forse è proprio che riesca a tenersi in piedi e ad avere una direzione nonostante questi buchi, non solo organizzativi ma anche di consapevolezza. Forse mi attirerò insulti dai più meccanicisti, ma credo ci siano spiriti potenti a proteggerla.
In Italia situazioni come quella non esistono, devo dire che Auroville è un po' unica. So che si sta lavorando per crearne un'altra in Etiopia e l'idea è averne una per continente.
io oltre ad essere un po' innamorato di Sri Aurobindo e Satprem sono anche stato ad Auroville e ho amici lì, quindi se hai qualche domanda spara pure.
Se devo essere del tutto onesto non sono rimasto impressionatissimo dal posto, e ci vedo diecimila falle.
La cosa che mi ha colpito di più forse è proprio che riesca a tenersi in piedi e ad avere una direzione nonostante questi buchi, non solo organizzativi ma anche di consapevolezza. Forse mi attirerò insulti dai più meccanicisti, ma credo ci siano spiriti potenti a proteggerla.
In Italia situazioni come quella non esistono, devo dire che Auroville è un po' unica. So che si sta lavorando per crearne un'altra in Etiopia e l'idea è averne una per continente.
Re: Auroville, the city of dawn
Interessante e guardando un video di un italiano che faceva li volontario, una delle cose che più mi ha colpito è questa solidarietà osannata....tant'è che devi fare volontariato per l'appunto. Ora giustappungo a questa realtà solidale, la nostra realtà dove sempre più la solitudine cela depressione, tedio, noia. Certe volte le persone vogliono stare da sole, ma molto spesso no. Ok magari la solidarietà è nell'ambito sociale-lavorativo, ma di certo questo irradia anche i rapporti con le persone. Questo perché? Secondo me perché vi è l'altro aspetto considerevole: l'unione di una comunità spirituale con lo spirito della tecnica applicata (tipo la mensa e la volontà di costruire etc.), insomma, là da quello che intendo, la tecnologia (grazie all'intervento """statale""") piega la sua funzione strumentale pratica legandosi ad un pensiero "uomo-natura"; cosa ne pensi?
Satprem non lo conosco ma secondo te, quali sono i primi scritti di Aurobindo da iniziare a leggere? ( se c'è una scala di opere)
Grazie mille
Satprem non lo conosco ma secondo te, quali sono i primi scritti di Aurobindo da iniziare a leggere? ( se c'è una scala di opere)
Grazie mille
Fin dalle origini non è mai stata rimossa
la polvere accumulata sullo specchio,
ma oggi,
bisogna assolutamente vederne lo splendore.
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Re: Auroville, the city of dawn
Ciao, scusa il ritardo nella risposte ma ero fuori.
Spero di non aver fraintesto le tue affermazioni, se così è stato correggimi per favore.
Non c'è uno Stato ad Auroville (infatti lo metti giustamente tra tre virgolette =D ) e le tendenze organizzative sono anarcoidi, nonostante la formale sudditanza al governo indiano per forza di cose (ma la polizia indiana ad auroville entra poco).
Lo spirito di fare le cose insieme e di solidarietà... insomma, c'è e non c'è. Non vorrei venisse confuso con la nostra solidarietà cristiana e queste cose qui. Ognuno ha un posto dove sta e i fatti suoi sono suoi. C'è molta opacità tra le persone, e lo dico in senso buono, ognuno segue progetti magari oscuri e personali, non si condivide tutto. Questo è esemplificato dal fatto che girando per auroville spesso vedi solo alberi, alberi, alberi (dove prima ricordo c'era un deserto), mentre se conosci dove andare dietro ad un albero trovi una comunità di persone immerse in qualche lavoro o esperimento, e nell'altro trovi un progetto solitario di un aurovilliano che vuole fare quello.
Il lavoro è volontariato per piegarlo ai nostri termini. Il principio fondamentale e irradiante è il karma yoga.
Io di Aurobindo comincerei a leggere la Sintesi dello Yoga, vol. I ovviamente, sul karma yoga perlappunto. Testo meraviglioso
Spero di non aver fraintesto le tue affermazioni, se così è stato correggimi per favore.
Non c'è uno Stato ad Auroville (infatti lo metti giustamente tra tre virgolette =D ) e le tendenze organizzative sono anarcoidi, nonostante la formale sudditanza al governo indiano per forza di cose (ma la polizia indiana ad auroville entra poco).
Lo spirito di fare le cose insieme e di solidarietà... insomma, c'è e non c'è. Non vorrei venisse confuso con la nostra solidarietà cristiana e queste cose qui. Ognuno ha un posto dove sta e i fatti suoi sono suoi. C'è molta opacità tra le persone, e lo dico in senso buono, ognuno segue progetti magari oscuri e personali, non si condivide tutto. Questo è esemplificato dal fatto che girando per auroville spesso vedi solo alberi, alberi, alberi (dove prima ricordo c'era un deserto), mentre se conosci dove andare dietro ad un albero trovi una comunità di persone immerse in qualche lavoro o esperimento, e nell'altro trovi un progetto solitario di un aurovilliano che vuole fare quello.
Il lavoro è volontariato per piegarlo ai nostri termini. Il principio fondamentale e irradiante è il karma yoga.
Io di Aurobindo comincerei a leggere la Sintesi dello Yoga, vol. I ovviamente, sul karma yoga perlappunto. Testo meraviglioso
Re: Auroville, the city of dawn
Grazie! Spero di non trovare troppo insondabili i concetti di Aurobindo, ma avendo già letto qualcosina, di intutito penso che mi serviranno; grazie davvero per la risposta in cui non mi hai frainteso, sei stato reale, semplice e spero che anche altri possano giovarne.
Ciao
Ciao
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