Psiconauti e politica
Inviato: lun ago 20, 2018 8:22 pm
Salve,
non sono da moltissimo in questo forum ma divoro quotidianamente post su post vecchi e recenti. Ho notato quindi la presenza di moltissime persone preparate in moltissimi campi, intelligenti e "vissute" se mi accettate il termine. Vi vorrei porre un quesito riguardante il campo che più mi appassiona, la politica. Non credo nell'apoliticità di una persona se non per negligenza o disinteressamento riguardo un ambito con cui ci si imbatte invece ogni giorno volente o nolente. Quindi, in linea generale e approssimativa, a quale "ideologia" (parola in disuso ormai ahimè) appartenete?
Vi faccio un piccolo resoconto esplicativo delle opzioni con cui, in maniera arbitraria per scopi pratici, ho suddiviso lo spettro politico:
- Destra liberale. Da sempre a favore di ogni tipo di liberalizzazione, quindi anche le droghe, come anche in ambito economico riducendo al massimo qualsiasi sostegno per i ceti meno abbienti credendo nello spirito d'iniziativa personale e nel sistema meritocratico, per alcuni così legittimando la disuguaglianza sociale come meritata.
- Destra nazionalista/sociale. Conservatrice e reazionaria. Non mi aspetto che sia gettonata in quanto da sempre contro gli utilizzi di sostanze stupefacenti (potete benissimo smentirmi, l'ultima cosa che voglio è un conflitto qua). Va dalla legittimazione naturale dell'ordine sociale al razzismo verso lo straniero. Si configura in economia con misure di sostegno sociale, spesso assistenzialismo ma basate sempre su una visione organica della società, con l'assenza di qualsiasi conflitto tra imprenditori-lavoratori etc. L'estremo di questa ideologia è il fascismo.
- Cattolicesimo liberale/sociale. Anch'esso di tendenza contro le sostanze stupefacenti, in economia riprende elementi dalla destra liberale ovvero da quella sociale. Ovviamente è un'ideologia confessionale basata sull'interpretazione del Vangelo etc.
- Sinistra moderata/socialdemocratica. Tollera l'attuale sistema costituzionale ma pretende misure di sostegno sociale molto più intense per ridurre sempre più le disuguaglianze. Crede nel conflitto di classi ricchi e povere ma crede che possa risolversi utilizzando gli strumenti che lo stato e la politica istituzionale fornisce. Tendenzialmente a favore delle droghe ma limitandosi a quelle leggere o poco altro.
- Sinistra estrema/statalista. Ricordando modelli di stati socialisti, come l'URSS, la Corea del Nord etc. pone il controllo di tutto sotto l'egida dello Stato. La presa del potere va attuata in maniera violenta, dove i poveri devono ribellarsi al potere attuale (secondo l'ideologia) dei ricchi. Così si creerà un nuovo modello di democrazia, una società senza disuguaglianze ma comunque ancora strettamente rigida. Tendenzialmente a favore di droghe leggere ma in rari casi di altre. Per esperienza ho notato la presenza di elementi invece a riguardo piuttosto conservatori, essendo figli di un'epoca di modelli antichi. L'estremo è lo stalinismo.
- Anarchismo di sinistra e simili. Lo Stato deve essere abbattuto, il potere è in mano agli uomini che dovranno agire in maniera solidale, senza disuguaglianze. La presa del potere e la distruzione stessa di esso deve essere fatta in maniera violenta. A favore della liberalizzazione di qualsiasi droga.
- Altro. Altri anarchismi, quello che vi pare e per cui credete di non appartenere anche solo tendenzialmente alle categorie sopracitate. A titolo informativo e per curiosità spero specifichiate nei commenti.
Questo post non ha alcuna pretesa di scatenare litigi, conflitti o altro. E' puramente curiosità.
non sono da moltissimo in questo forum ma divoro quotidianamente post su post vecchi e recenti. Ho notato quindi la presenza di moltissime persone preparate in moltissimi campi, intelligenti e "vissute" se mi accettate il termine. Vi vorrei porre un quesito riguardante il campo che più mi appassiona, la politica. Non credo nell'apoliticità di una persona se non per negligenza o disinteressamento riguardo un ambito con cui ci si imbatte invece ogni giorno volente o nolente. Quindi, in linea generale e approssimativa, a quale "ideologia" (parola in disuso ormai ahimè) appartenete?
Vi faccio un piccolo resoconto esplicativo delle opzioni con cui, in maniera arbitraria per scopi pratici, ho suddiviso lo spettro politico:
- Destra liberale. Da sempre a favore di ogni tipo di liberalizzazione, quindi anche le droghe, come anche in ambito economico riducendo al massimo qualsiasi sostegno per i ceti meno abbienti credendo nello spirito d'iniziativa personale e nel sistema meritocratico, per alcuni così legittimando la disuguaglianza sociale come meritata.
- Destra nazionalista/sociale. Conservatrice e reazionaria. Non mi aspetto che sia gettonata in quanto da sempre contro gli utilizzi di sostanze stupefacenti (potete benissimo smentirmi, l'ultima cosa che voglio è un conflitto qua). Va dalla legittimazione naturale dell'ordine sociale al razzismo verso lo straniero. Si configura in economia con misure di sostegno sociale, spesso assistenzialismo ma basate sempre su una visione organica della società, con l'assenza di qualsiasi conflitto tra imprenditori-lavoratori etc. L'estremo di questa ideologia è il fascismo.
- Cattolicesimo liberale/sociale. Anch'esso di tendenza contro le sostanze stupefacenti, in economia riprende elementi dalla destra liberale ovvero da quella sociale. Ovviamente è un'ideologia confessionale basata sull'interpretazione del Vangelo etc.
- Sinistra moderata/socialdemocratica. Tollera l'attuale sistema costituzionale ma pretende misure di sostegno sociale molto più intense per ridurre sempre più le disuguaglianze. Crede nel conflitto di classi ricchi e povere ma crede che possa risolversi utilizzando gli strumenti che lo stato e la politica istituzionale fornisce. Tendenzialmente a favore delle droghe ma limitandosi a quelle leggere o poco altro.
- Sinistra estrema/statalista. Ricordando modelli di stati socialisti, come l'URSS, la Corea del Nord etc. pone il controllo di tutto sotto l'egida dello Stato. La presa del potere va attuata in maniera violenta, dove i poveri devono ribellarsi al potere attuale (secondo l'ideologia) dei ricchi. Così si creerà un nuovo modello di democrazia, una società senza disuguaglianze ma comunque ancora strettamente rigida. Tendenzialmente a favore di droghe leggere ma in rari casi di altre. Per esperienza ho notato la presenza di elementi invece a riguardo piuttosto conservatori, essendo figli di un'epoca di modelli antichi. L'estremo è lo stalinismo.
- Anarchismo di sinistra e simili. Lo Stato deve essere abbattuto, il potere è in mano agli uomini che dovranno agire in maniera solidale, senza disuguaglianze. La presa del potere e la distruzione stessa di esso deve essere fatta in maniera violenta. A favore della liberalizzazione di qualsiasi droga.
- Altro. Altri anarchismi, quello che vi pare e per cui credete di non appartenere anche solo tendenzialmente alle categorie sopracitate. A titolo informativo e per curiosità spero specifichiate nei commenti.
Questo post non ha alcuna pretesa di scatenare litigi, conflitti o altro. E' puramente curiosità.