Ricreativo o spirituale?
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Ricreativo o spirituale?
Salve ragazzi, ho da poco acquistato un kit per funghi che sta crescendo da un 4-5 giorni. Devo dire di essere molto combattuto con me stesso in questo periodo;Premetto che è il mio primo approccio agli psichedelici avendo fumato solo cannabis ;perchè la mia intenzione sarebbe quella di usarli per uno scopo spirituale e sopratutto curativo per l'anima e non di sperimentarli prendendoli come un gioco. Il problema è che un minimo mi conosco e so che oltre all'introspezione del momento io possa provare anche un' estrema curiosità e non solo data dal fungo ma proprio da me anche prima dell'assunzione e non vorrei che questa cosa "rovinasse" l'esperienza. Cosa mi consigliate di fare per la prima volta? So benissimo che è differente per ogni persona ma, secondo voi dovrei seguire la curiosità e quindi avere un' esperienza ad occhi aperti svolgendo varie attività o di prenderla più seriamente e di fare una meditazione con tutta la stanza buia per poterne ricavare davvero qualcosa di buono?
Vi ringrazio in anticipo per le risposte.
P.S. Di set, setting e varie problematiche che può portare il fungo ne sono a corrente, come anche delle patologie che possono portare ad una brutta esperienza durante e dopo il trip. Ah, se ve lo starete chiedendo ho deciso di non avere con me nessun sitter, vorrei imparare a gestirmi da solo e sopratutto e dico sul serio, diventare un buon sitter di cui ci si può fidare.
Vi ringrazio in anticipo per le risposte.
P.S. Di set, setting e varie problematiche che può portare il fungo ne sono a corrente, come anche delle patologie che possono portare ad una brutta esperienza durante e dopo il trip. Ah, se ve lo starete chiedendo ho deciso di non avere con me nessun sitter, vorrei imparare a gestirmi da solo e sopratutto e dico sul serio, diventare un buon sitter di cui ci si può fidare.
Re: Ricreativo o spirituale?
Non credo riusciresti o avresti voglia di svolgere qualsiasi attività tu abbia in mente, col fungo anzi tutt'altro.
Se davvero sei curioso di scoprire te stesso, buttati fino in fondo in questa domanda perché lì troverai un tesoro. Quindi stanza, buio, e ti lasci trasportare da Lui. E' impossibile descrivere l'esperienza a parole, quindi concludo in silenzio.
Se lo fai ad occhi aperti sarà comunque divertente, e potresti comprendere cose della realtà quotidiana di tutti i giorni, ma non ha nulla a che vedere con guardare e parlare faccia a faccia con l'Anima, o con il proprio Sè Reale. Ma...non dovrei neanche dirlo?! Buttati nell'abisso , oppure facci un giro attorno, e buona risata.
E ricorda che tutto sta nell'intento, prima dell'esperienza se ti porti dietro una domanda del tipo "chi sono", l'esperienza si baserà sulla tua ricerca, quindi fanne tesoro di ciò.
Se davvero sei curioso di scoprire te stesso, buttati fino in fondo in questa domanda perché lì troverai un tesoro. Quindi stanza, buio, e ti lasci trasportare da Lui. E' impossibile descrivere l'esperienza a parole, quindi concludo in silenzio.
Se lo fai ad occhi aperti sarà comunque divertente, e potresti comprendere cose della realtà quotidiana di tutti i giorni, ma non ha nulla a che vedere con guardare e parlare faccia a faccia con l'Anima, o con il proprio Sè Reale. Ma...non dovrei neanche dirlo?! Buttati nell'abisso , oppure facci un giro attorno, e buona risata.
E ricorda che tutto sta nell'intento, prima dell'esperienza se ti porti dietro una domanda del tipo "chi sono", l'esperienza si baserà sulla tua ricerca, quindi fanne tesoro di ciò.
" Sei un essere divino. Provieni da regni di potenza e luce inimmaginabili, e sei destinato a ritornarci. "
Re: Ricreativo o spirituale?
@Nichuzz P N ho sempre cercato di avere un approccio spirituale e di ricerca/sperimentazione e mai meramente ricreativo/a tempo perso con determinate sostanze.
A mio parere, come dice Dante, l'intento è parte integrante della cerimonia, in ogni caso, che tu stia ad osservandoti intorno oppure stia ad occhi chiusi puoi ricevere ugualmente dei messaggi, sarai comunque guidato dallo spirito del fungo che nel caso volesse parlarti più in profondità ti farà chiudere nel tuo mondo.
Una volta presi della ketamina per sperimentare e conoscere meglio la sostanza, inizialmente ero ad occhi aperti e mi guardavo intorno vedendo tutto quello che cambiava a livello visivo, poco dopo mi sono chiuso in me stesso con la musica, ad occhi chiusi, avendo quella che fino ad ora è stata l'esperienza spirituale più forte.
Quindi secondo me non avere troppe aspettative sennò potresti rischiare di rimanere deluso, bensì lasciati anche guidare dalla magia dei funghi
A mio parere, come dice Dante, l'intento è parte integrante della cerimonia, in ogni caso, che tu stia ad osservandoti intorno oppure stia ad occhi chiusi puoi ricevere ugualmente dei messaggi, sarai comunque guidato dallo spirito del fungo che nel caso volesse parlarti più in profondità ti farà chiudere nel tuo mondo.
Una volta presi della ketamina per sperimentare e conoscere meglio la sostanza, inizialmente ero ad occhi aperti e mi guardavo intorno vedendo tutto quello che cambiava a livello visivo, poco dopo mi sono chiuso in me stesso con la musica, ad occhi chiusi, avendo quella che fino ad ora è stata l'esperienza spirituale più forte.
Quindi secondo me non avere troppe aspettative sennò potresti rischiare di rimanere deluso, bensì lasciati anche guidare dalla magia dei funghi
Niente esiste ma tutto è reale, non credere sempre a ciò che pensi bensì metti tutto in discussione!
- Invernomuto
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Re: Ricreativo o spirituale?
i funghi furono la mia prima triptamina, ero in un bosco sulla riva di un fiume con amici che avevano gia esperienza, e dopo la prima parte gioiosa attiva la parte calma meditativa è arrivata da sola, ricordo incrociammo dei ragazzi musicisti che erano stati in peru a bere ayahuasca, gli abbiamo detto che eravamo in fungo e hanno suonato per noi, è stato magico
Re: Ricreativo o spirituale?
I consigli dati fin'ora sono stati condivisibili, ma mi aggiungo per proporre un cambio di prospettiva (che in fondo è proprio il primo importante effetto di queste sostanze!).
La distinzione Ricreativo vs Spirituale è troppo categorica, e in questo senso anti 'spirituale'.
Nel corso delle mie esperienze ho scoperto due cose:
1) ci può essere un arricchimento enorme e una """spiritualità""" anche senza concepire uno Spirito. Non so se sono ateo, agnostico, o se posso chiamare Dio, Spirito (o altro nome) quello con cui sono venuto in contatto... Penso però che la visione che abbiamo della Realtà e di noi stessi possa avere il senso del sacro e del mistero anche senza concepire una dimensione 'magica'... Insomma, credo che il misticismo debba essere complementare e non alternativo a una grande coerenza razionale.
2) "Ricreativo" è un termine maltrattato e giudicato ingiustamente in modo negativo. Credo che un'esperienza mistica significativa sia profondamente ricreativa, nel senso che RI CREA la persona, che ristabilisce un ordine, riporta chiarezza, o addirittura distrugge ogni cosa e fa rinascere a nuova vita.
Oppure, restando più terra terra, il gioco stesso (la ricreazione) è il momento fondamentale in cui ci si sottrae al flusso di routine, per immergersi nel flusso della vita tutta, per esplorare, capire, trarre ispirazione... E eventualmente capire che tutta la vita è un gioco (non spiego qui in che senso, secondo la mia concezione).
Insomma, la ricreazione è un aspetto fondamentale della vita.
Secondo me questa ostilità nei confronti del termine deriva da una generica insicurezza che hanno tantissimi psiconauti: la società giudica l'uso di sostanze, e così si cerca di darsi un tono di serietà, dichiarando che "non lo si fa per scopo ricreativo".
Da una parte è giusto distaccarsi da un uso superficiale e spesso dannoso (traumi psicologici) che tante persone fanno, gettando anche cattive ombre da parte della società su sostanze che se ben trattate sono sicure e utilissime.
Ma dall'altra parte questo distaccarsi è ancora una volta una forte categorizzazione. La psichedelia capisce ma trascende le categorizzazioni duali (egoiche).
Allora io dico: torniamo alla semplicità e alla naturalezza dell'esplorazione, prima di tutto.
Il viaggio psichedelico si dimostra essere una cosa seria, difficilissima da affrontare a volte, che non va mai sottovalutata.
Ma contempraneamente, oltre le vicissitudini anche negative della nostra mente, c'è una grande pace che raggiungiamo. C'è un grande insegnamento a non prendersi sul serio, io credo a non prendere nemmeno la vita troppo sul serio, pur nella coscienza della profondità dell'esistenza.
Questa sintesi, credo che sia il fulcro del mio "misticismo", della meraviglia del Mistero, che non può e non deve essere una cosa unipolare!
Coscienza dell'Uno nell'inevitabile presenza e utilità del Due.
Le implicazioni di questa ultima affremazione si diramano in ogni campo dell'esperienza di vita, quando si è avuto a che fare con uno psichedelico abbastanza a lungo.
Ma dopo questo pippone teorico, cosa fare?
Io credo che la prima volta sia giustamente un'esperienza di scoperta, che dovrebbe essere varia, in modo da capire come "funziona" lo strumento-sostanza, o, volendo animarla, come "comunica" la pianta-maestro.
Prima ci vogliono le dovute presentazioni, ambientarsi.
C'è anche chi inizia con una dose alta e un viaggio unico super introspettivo, però credo sia necessaria una grande preparazione, e una base di concezioni da sviluppare o distruggere maturata su tanto tempo...
Dipende dalla dose ovviamente, certe dosi ti costringono all'introspezione, altre ti lasciano libero di scegliere.
Come prima volta mi sembra sempre più giusto consigliare dosi tranquille. Sia per motivi di sicurezza (nonostante le buone intenzioni di preparazione, non è raro non essere in grado di gestire la cosa), ma anche perché una preparazione eccessiva risulta un po' fallace. Meglio che la preparazione la fornisca anche l'esperienza stessa, un po' alla volta.
In conclusione, come se fosse il tuo primo giorno al mondo: esplora, non ti impuntare sull'esperienza seria. Verrà da sé, e se non verrà la prima volta, ti chiamerà, e l'avrai entro tre o quattro volte probabilmente.
La distinzione Ricreativo vs Spirituale è troppo categorica, e in questo senso anti 'spirituale'.
Nel corso delle mie esperienze ho scoperto due cose:
1) ci può essere un arricchimento enorme e una """spiritualità""" anche senza concepire uno Spirito. Non so se sono ateo, agnostico, o se posso chiamare Dio, Spirito (o altro nome) quello con cui sono venuto in contatto... Penso però che la visione che abbiamo della Realtà e di noi stessi possa avere il senso del sacro e del mistero anche senza concepire una dimensione 'magica'... Insomma, credo che il misticismo debba essere complementare e non alternativo a una grande coerenza razionale.
2) "Ricreativo" è un termine maltrattato e giudicato ingiustamente in modo negativo. Credo che un'esperienza mistica significativa sia profondamente ricreativa, nel senso che RI CREA la persona, che ristabilisce un ordine, riporta chiarezza, o addirittura distrugge ogni cosa e fa rinascere a nuova vita.
Oppure, restando più terra terra, il gioco stesso (la ricreazione) è il momento fondamentale in cui ci si sottrae al flusso di routine, per immergersi nel flusso della vita tutta, per esplorare, capire, trarre ispirazione... E eventualmente capire che tutta la vita è un gioco (non spiego qui in che senso, secondo la mia concezione).
Insomma, la ricreazione è un aspetto fondamentale della vita.
Secondo me questa ostilità nei confronti del termine deriva da una generica insicurezza che hanno tantissimi psiconauti: la società giudica l'uso di sostanze, e così si cerca di darsi un tono di serietà, dichiarando che "non lo si fa per scopo ricreativo".
Da una parte è giusto distaccarsi da un uso superficiale e spesso dannoso (traumi psicologici) che tante persone fanno, gettando anche cattive ombre da parte della società su sostanze che se ben trattate sono sicure e utilissime.
Ma dall'altra parte questo distaccarsi è ancora una volta una forte categorizzazione. La psichedelia capisce ma trascende le categorizzazioni duali (egoiche).
Allora io dico: torniamo alla semplicità e alla naturalezza dell'esplorazione, prima di tutto.
Il viaggio psichedelico si dimostra essere una cosa seria, difficilissima da affrontare a volte, che non va mai sottovalutata.
Ma contempraneamente, oltre le vicissitudini anche negative della nostra mente, c'è una grande pace che raggiungiamo. C'è un grande insegnamento a non prendersi sul serio, io credo a non prendere nemmeno la vita troppo sul serio, pur nella coscienza della profondità dell'esistenza.
Questa sintesi, credo che sia il fulcro del mio "misticismo", della meraviglia del Mistero, che non può e non deve essere una cosa unipolare!
Coscienza dell'Uno nell'inevitabile presenza e utilità del Due.
Le implicazioni di questa ultima affremazione si diramano in ogni campo dell'esperienza di vita, quando si è avuto a che fare con uno psichedelico abbastanza a lungo.
Ma dopo questo pippone teorico, cosa fare?
Io credo che la prima volta sia giustamente un'esperienza di scoperta, che dovrebbe essere varia, in modo da capire come "funziona" lo strumento-sostanza, o, volendo animarla, come "comunica" la pianta-maestro.
Prima ci vogliono le dovute presentazioni, ambientarsi.
C'è anche chi inizia con una dose alta e un viaggio unico super introspettivo, però credo sia necessaria una grande preparazione, e una base di concezioni da sviluppare o distruggere maturata su tanto tempo...
Dipende dalla dose ovviamente, certe dosi ti costringono all'introspezione, altre ti lasciano libero di scegliere.
Come prima volta mi sembra sempre più giusto consigliare dosi tranquille. Sia per motivi di sicurezza (nonostante le buone intenzioni di preparazione, non è raro non essere in grado di gestire la cosa), ma anche perché una preparazione eccessiva risulta un po' fallace. Meglio che la preparazione la fornisca anche l'esperienza stessa, un po' alla volta.
In conclusione, come se fosse il tuo primo giorno al mondo: esplora, non ti impuntare sull'esperienza seria. Verrà da sé, e se non verrà la prima volta, ti chiamerà, e l'avrai entro tre o quattro volte probabilmente.
"Non esiste un'esperienza psichedelica, ma esiste ciò che noi integriamo di essa."
Tutto ciò che scrivo è inventato o sognato.
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Re: Ricreativo o spirituale?
Bella domanda @Nichuzz P NNichuzz P N ha scritto: ↑sab apr 18, 2020 9:57 pmSalve ragazzi, ho da poco acquistato un kit per funghi che sta crescendo da un 4-5 giorni. Devo dire di essere molto combattuto con me stesso in questo periodo;Premetto che è il mio primo approccio agli psichedelici avendo fumato solo cannabis ;perchè la mia intenzione sarebbe quella di usarli per uno scopo spirituale e sopratutto curativo per l'anima e non di sperimentarli prendendoli come un gioco. Il problema è che un minimo mi conosco e so che oltre all'introspezione del momento io possa provare anche un' estrema curiosità e non solo data dal fungo ma proprio da me anche prima dell'assunzione e non vorrei che questa cosa "rovinasse" l'esperienza. Cosa mi consigliate di fare per la prima volta? So benissimo che è differente per ogni persona ma, secondo voi dovrei seguire la curiosità e quindi avere un' esperienza ad occhi aperti svolgendo varie attività o di prenderla più seriamente e di fare una meditazione con tutta la stanza buia per poterne ricavare davvero qualcosa di buono?
Vi ringrazio in anticipo per le risposte.
P.S. Di set, setting e varie problematiche che può portare il fungo ne sono a corrente, come anche delle patologie che possono portare ad una brutta esperienza durante e dopo il trip. Ah, se ve lo starete chiedendo ho deciso di non avere con me nessun sitter, vorrei imparare a gestirmi da solo e sopratutto e dico sul serio, diventare un buon sitter di cui ci si può fidare.
Cercherò di non essere prolisso come mio solito su questo argomento ho scritto tanto e ti invito a dargli un'occhiata, ma qui vorrei dare una risposta - il mio parere - proprio a te che sei alla prima esperienza.
Ottimo che ti sei informato, quindi sai come approcciarti alla sostanza la prima volta.
Arrivo al punto. Né ricreativo e neppure spirituale, la sola cosa certa che esiste è la tua coscienza, cioè la consapevolezza di esserci. Il fungo può farti fare delle esperienze "magiche" proprio su questo punto basilare.
In pratica: stai con quello che c'è, resta nella presenza di quello che stai sperimentando, sviluppa, o richiama, il testimone interiore che osserva senza giudizio, che rileva e osserva quello che stai sperimentando a livello fisico, emotivo e mentale.
Ancora più in pratica: predisponi a livello ambientale quello che ti serve per stare bene e comodo, se hai della musica ispirata usala, altrimenti puoi stare anche in silenzio, poi stai con quello che c'è, senza aspettative, sai che dopo qualche ora tutto finisce ma nel frattempo vedrai cosa succede alle tue emozioni e pensieri.
Fare questo è sufficiente, non serve altro, sarà quello che sarà, ma è quello che più ti servirà.
Mio personale parere: evita di cercare le distrazioni, tipo video o effetti speciali, esplora te stesso che è molto più utile, se stai con quello che c'è potrai confrontarti con quello che ti servirà di più, che sia noia o gioia, paranoia o esperienza mistica, in ogni caso ricordati di stare in presenza, cioè ricordarti continuamente che ci sei mentre sei nell'esperienza.
Qualsiasi cosa, chiedi, è un piacere sostenere un esploratore!
Ciao!
DM Tripson è uno scrittore italiano che ama i Funghi Magici.
Come usarli? Leggi qui: https://amzn.to/3kshUvI
Come preparare e integrare un viaggio psichedelico? Leggi qui: https://amzn.to/3EHkbvo
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Re: Ricreativo o spirituale?
Grazie a tutti per le risposte adesso vi spiego un po' come voglio "gestire" l'esperienza.
Ho intenzione di farlo di primo pomeriggio avendo nello stomaco qualcosa di leggero dalla colazione e senza aver toccato niente a pranzo, vorrei anche evitare sigarette prima dell' esperienza al massimo mi fumo un joint quando tutto si sta affievolendo.
Il luogo sarà la mia camera, più o meno buia e tappezzata di coperte per terra per rendere tutto più morbido e per non limitarmi solo al letto, portarmi acqua a volontà, una banana e qualche caramella che non si sa mai..
..poi in camera ho la fortuna di avere un stereo coi controcazzi e se proprio devo ascoltare qualcosa mi ascolto "The dark side of the moon" a volume abbastanza basso. Non so se prenderli con il lemon tek o spezzare subito il ghiaccio e masticarli per sentire sapore e consistenza, dovrò vedere, a prescindere dall'assunzione voglio farmi una doccia subito dopo averli presi, una cosa veloce per sedare i nervi e per prendere il tutto con più calma possibile, quindi arrivare in camera prima che inizi il tutto e aspettare che arrivi.
Prendendo in considerazione tutti gli spunti che mi avete dato ho deciso che lascerò le redini a lui per farmi trasportare(ricordandomi, come scrive DM Tripson di aver preso una sostanza e tenendo i piedi per terra), lasciare il momento più importante al presente senza programmarlo più di tanto mi sembra la scelta migliore, agirò secondo quello che mi fa provare e sentire lui.
Io pensavo di iniziare con un 1g essiccato, che mi dite? Peso 55kg
Ho intenzione di farlo di primo pomeriggio avendo nello stomaco qualcosa di leggero dalla colazione e senza aver toccato niente a pranzo, vorrei anche evitare sigarette prima dell' esperienza al massimo mi fumo un joint quando tutto si sta affievolendo.
Il luogo sarà la mia camera, più o meno buia e tappezzata di coperte per terra per rendere tutto più morbido e per non limitarmi solo al letto, portarmi acqua a volontà, una banana e qualche caramella che non si sa mai..
..poi in camera ho la fortuna di avere un stereo coi controcazzi e se proprio devo ascoltare qualcosa mi ascolto "The dark side of the moon" a volume abbastanza basso. Non so se prenderli con il lemon tek o spezzare subito il ghiaccio e masticarli per sentire sapore e consistenza, dovrò vedere, a prescindere dall'assunzione voglio farmi una doccia subito dopo averli presi, una cosa veloce per sedare i nervi e per prendere il tutto con più calma possibile, quindi arrivare in camera prima che inizi il tutto e aspettare che arrivi.
Prendendo in considerazione tutti gli spunti che mi avete dato ho deciso che lascerò le redini a lui per farmi trasportare(ricordandomi, come scrive DM Tripson di aver preso una sostanza e tenendo i piedi per terra), lasciare il momento più importante al presente senza programmarlo più di tanto mi sembra la scelta migliore, agirò secondo quello che mi fa provare e sentire lui.
Io pensavo di iniziare con un 1g essiccato, che mi dite? Peso 55kg
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Re: Ricreativo o spirituale?
Bene @Nichuzz P N forse anche 1,5 ma non oltre, il tuo peso ha influenza fino ad un certo punto, ma come prima volta non superare 1,5 grammi secchi.
I Pink Floyd sono interessanti ma...non metterei un solo autore, dovresti fare una playlist più variata, sarebbe molto meglio.
Se vuoi qualche dritta fammi sapere, la musica è più importante di quello che si pensa. Ciao!
I Pink Floyd sono interessanti ma...non metterei un solo autore, dovresti fare una playlist più variata, sarebbe molto meglio.
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Re: Ricreativo o spirituale?
Parli anche di come gestire la musica nel tuo libro?DM Tripson ha scritto: ↑gio apr 30, 2020 10:36 pmBene @Nichuzz P N forse anche 1,5 ma non oltre, il tuo peso ha influenza fino ad un certo punto, ma come prima volta non superare 1,5 grammi secchi.
I Pink Floyd sono interessanti ma...non metterei un solo autore, dovresti fare una playlist più variata, sarebbe molto meglio.
Se vuoi qualche dritta fammi sapere, la musica è più importante di quello che si pensa. Ciao!
Grazie
- DM Tripson
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Re: Ricreativo o spirituale?
Ciao @Terenzio , sì, nel libro dedico un intero capitolo alla musica, e trovi anche una sorpresa che solo lei vale il libroTerenzio ha scritto: ↑sab mag 09, 2020 12:25 pmParli anche di come gestire la musica nel tuo libro?DM Tripson ha scritto: ↑gio apr 30, 2020 10:36 pmBene @Nichuzz P N forse anche 1,5 ma non oltre, il tuo peso ha influenza fino ad un certo punto, ma come prima volta non superare 1,5 grammi secchi.
I Pink Floyd sono interessanti ma...non metterei un solo autore, dovresti fare una playlist più variata, sarebbe molto meglio.
Se vuoi qualche dritta fammi sapere, la musica è più importante di quello che si pensa. Ciao!
Grazie
La musica non è accompagnamento nell'esperienza o intrattenimento, ma un portale di accesso, e una playlist fatta come si deve è la garanzia di un viaggio ricco, utile e anche più sicuro. Ciao!
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Re: Ricreativo o spirituale?
Preso! arriva l'8 giugno qualche giorno prima sarebbe stato meglioDM Tripson ha scritto: ↑sab mag 09, 2020 5:52 pmCiao @Terenzio , sì, nel libro dedico un intero capitolo alla musica, e trovi anche una sorpresa che solo lei vale il libroTerenzio ha scritto: ↑sab mag 09, 2020 12:25 pmParli anche di come gestire la musica nel tuo libro?DM Tripson ha scritto: ↑gio apr 30, 2020 10:36 pmBene @Nichuzz P N forse anche 1,5 ma non oltre, il tuo peso ha influenza fino ad un certo punto, ma come prima volta non superare 1,5 grammi secchi.
I Pink Floyd sono interessanti ma...non metterei un solo autore, dovresti fare una playlist più variata, sarebbe molto meglio.
Se vuoi qualche dritta fammi sapere, la musica è più importante di quello che si pensa. Ciao!
Grazie
La musica non è accompagnamento nell'esperienza o intrattenimento, ma un portale di accesso, e una playlist fatta come si deve è la garanzia di un viaggio ricco, utile e anche più sicuro. Ciao!
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Re: Ricreativo o spirituale?
Bene, ne sono felice, grazie! Sono sicuro che arriverà molto prima, amazon spesso parte con date di consegna molto lunghe che poi si riducono drasticamente; un esempio recentissimo, il 30 aprile ho ordinato una batteria per PC con data prevista di consegna il 29 maggio, mi è arrivata ieri, sabato 9 maggio, ne ero sicuro perché succede quasi sempre. Fammi sapere, ciao!Terenzio ha scritto: ↑dom mag 10, 2020 10:07 amPreso! arriva l'8 giugno qualche giorno prima sarebbe stato meglioDM Tripson ha scritto: ↑sab mag 09, 2020 5:52 pmCiao @Terenzio , sì, nel libro dedico un intero capitolo alla musica, e trovi anche una sorpresa che solo lei vale il libro
La musica non è accompagnamento nell'esperienza o intrattenimento, ma un portale di accesso, e una playlist fatta come si deve è la garanzia di un viaggio ricco, utile e anche più sicuro. Ciao!
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