Assunzione Cactus
- gengiskhan
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San Pedro ed acqua
La preparazione non è un problema, non è la mia prima esperienza, il mio dubbio piuttosto è se è meglio piantare tutto facendo in modo che si incattiviscano un po', piuttosto che consumarne una parte ora rischiando che siano pieni d'acqua e di conseguenza poco mescalinici
- astraldream
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San Pedro ed acqua
L'idea di "sacro" è così limitante...così poco libera da dogmi...da essere poco sacra...la cosa più sacra dovrebbe essere la libertà non i dogmi...
San Pedro ed acqua
Mio dio che orrore... Ma non fate tante magagne! Mangiatelo e basta, gli togli le spine e via!
Qualcosa è corretto: la parte verde è la parte in cui (teoricamente, poi in pratica ogni singolo è diverso per quantità) si concentra il principio attivo. Ma non capisco la relazione che c'è fra le spine e la nausea... Qualcuno ha davvero provato a mangiarsi pure quelle?
Qualcosa è corretto: la parte verde è la parte in cui (teoricamente, poi in pratica ogni singolo è diverso per quantità) si concentra il principio attivo. Ma non capisco la relazione che c'è fra le spine e la nausea... Qualcuno ha davvero provato a mangiarsi pure quelle?
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- Black Opium
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San Pedro ed acqua
Non a mangiarle ma a bollirle con tutto il resto perchè dopo 3 ore si sciolgono praticamente ma ho letto siano la principale causa della nausea.
Si può anche mangiare ma a parte il sapore amarissimo l'assunzione nell'organismo è ovviamente più lenta.
Si può anche mangiare ma a parte il sapore amarissimo l'assunzione nell'organismo è ovviamente più lenta.
“If the doors of perception were cleansed every thing would appear to man as it is, Infinite. For man has closed himself up, till he sees all things thro' narrow chinks of his cavern.”
W. Blake
W. Blake
- astraldream
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San Pedro ed acqua
Ragazzi la bollitura andava bene negli usi tradizionali.....ma noi disponiamo di freezer !
Basta metterlo a congelare, strizzarlo una volta scongelato e ridurlo a bagno maria....
Mooooolta meno nausea e mucillagini....
Alla fine lo scopo della bollitura è rompere le pareti cellulari in modo da rilasciare mescalina.....il freezer fâ lo stesso...e lo fà meglio
Basta metterlo a congelare, strizzarlo una volta scongelato e ridurlo a bagno maria....
Mooooolta meno nausea e mucillagini....
Alla fine lo scopo della bollitura è rompere le pareti cellulari in modo da rilasciare mescalina.....il freezer fâ lo stesso...e lo fà meglio
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- Black Opium
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San Pedro ed acqua
Astral io ho frullato la polpa e l'ho cucinata per 3 ore e 30 minuti in una soluzione di acqua e succo di lime( alla fine ho fiktrato tutto con un panno). Ho letto che il congelamento e lo scongelamento sia una tecnica utile a rompere le pareti cellulari ma mi sembra poco per estrarre efficacemente tutta la sostanza. C'è una ragion e specifica per cui dici dia migliori risultati?
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W. Blake
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- astraldream
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San Pedro ed acqua
Semplice esperienza....
Penso che la mescalina, per quanto sia resistente al calore (se non sbaglio 180gradi), soffra un po' la cottura...specialmente se fatta in pentole di metallo (il punto di contatto con la fiamma probabilmente supera i 180 gradi)....In più con la cottura vengono estratti anche clorofilla, cere e mucillagini varie che lo stomaco rifiuta
Congelando, scongelando e strizzando un paio di volte si ottiene un liquido meno denso e più cristallino....amarissimo ma senza il tipico sapore di vomito del bollito...
Sinceramente non ho mai dovuto aumentare le dosi di pedro con questo metodo anzi....ma la concentrazione di alcaloidi può variare per molti motivi...
Comunque per avere meno schifo consiglio questo metodo
Penso che la mescalina, per quanto sia resistente al calore (se non sbaglio 180gradi), soffra un po' la cottura...specialmente se fatta in pentole di metallo (il punto di contatto con la fiamma probabilmente supera i 180 gradi)....In più con la cottura vengono estratti anche clorofilla, cere e mucillagini varie che lo stomaco rifiuta
Congelando, scongelando e strizzando un paio di volte si ottiene un liquido meno denso e più cristallino....amarissimo ma senza il tipico sapore di vomito del bollito...
Sinceramente non ho mai dovuto aumentare le dosi di pedro con questo metodo anzi....ma la concentrazione di alcaloidi può variare per molti motivi...
Comunque per avere meno schifo consiglio questo metodo
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- Black Opium
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- Iscritto il: ven lug 15, 2016 4:07 pm
San Pedro ed acqua
la tua riflessione è giusta, il punto di contatto con il metallo probabilmente raggiunge e supera i 180°C, tuttavia se si cerca su youtube è pieno di tutorial che indicano la cottura come procedura corretta. quando dovesse ricapitarmi vorrò assolutamente provare la tecnica da te descritta!
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W. Blake
W. Blake
- Samuel Beckett
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- Iscritto il: mer giu 28, 2017 12:29 pm
San Pedro
c'è una guida su come lavorare un san pedro e come assumerlo? grazie
-
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- Iscritto il: gio set 24, 2015 3:23 pm
Assunzione Cactus
molto interessante la storia di strizzare il prodotto scongelato.... mi chiedo se con una centrifuca per estrare succhi si possa ottenere ancora meglio... Da provare... Ma non ho la centrifuga... La teoria comunque sembra giusta, male che vada si può sempre bollire il prodotto strizzato se il succo dovesse risultare poco forte...
Riguardo l'uso di tecniche tradizionali io sono d'accordo in linea di massima, ma ogni tecnica andrebbe sempre fatta con la consapevolezza di cosa si sta facendo. Per esempio la lemon tek per i funghi cubensins è sicuramente un uso non tradizionale ma nel momento che per noi diventa l'abitudine diventa anche una tradizione. Tutte le tradizioni e gli usi sono nati da altre persone, persone come noi....
Riguardo l'uso di tecniche tradizionali io sono d'accordo in linea di massima, ma ogni tecnica andrebbe sempre fatta con la consapevolezza di cosa si sta facendo. Per esempio la lemon tek per i funghi cubensins è sicuramente un uso non tradizionale ma nel momento che per noi diventa l'abitudine diventa anche una tradizione. Tutte le tradizioni e gli usi sono nati da altre persone, persone come noi....
I miei messaggi sono a puro scopo informativo e di riduzione del danno. Sconsiglio l'assunzione di qualsiasi sostanza psicoattiva a chiunque. Non rispondo ai messaggi privati
Assunzione Cactus
Secondo me ogni strada ha pregi e difetti: volete essere sicuri di sfruttare tutta la Potenza del cactus? Disidratatelo, fatelo in polvere e ingoiatelo dopo averlo lasciato 15 minuti in succo di limone per poi aggiungere acqua poco prima di bere.
Volete evitare sostanze indigeste? Metodo di bollitura, freezer o estrazioni.
Volete evitare sostanze indigeste? Metodo di bollitura, freezer o estrazioni.
- Peppy_boy25
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- Iscritto il: mer feb 08, 2017 1:17 pm
Pachanoi "selvatico": vi sono dei rischi?
ho trovato in una aiuola un Pachanoi molto grosso. ma prima di tagliarne un ramo e coltivarlo, mi chiedo se sia rischioso "mangiare" un cactus dalla dubbia provenienza.
"magari e' velenoso" ... ripeto tra me e me
"magari e' velenoso" ... ripeto tra me e me
Re: Pachanoi "selvatico": vi sono dei rischi?
No tranquillo, è solo paranoia
Re: Pachanoi "selvatico": vi sono dei rischi?
Assolutamente no ! Quello è un cactus psicoattivo ... una volta identificato non corri rischi ! Ammesso che non ci siano dei parassiti o che la pianta sia in condizioni disastrosamente malandate ... non vedo che problema ci sia
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Re: Assunzione Cactus
Bello. Ti invito a piantarne una parte e di essere accorto durante la raccolta in modo da non danneggiare la "madre".
- Peppy_boy25
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- Iscritto il: mer feb 08, 2017 1:17 pm
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Re: Assunzione Cactus
Ciao a tutti ragazzi, vorrei un consiglio da i più esperti in cactus, ho a disposizione questo braccio di circa 105 cm di lunghezza, vorrei sapere principalmente 2 cose: metodo di preparazione consigliato e perché? Io ero orientato o sulla strizzatura dopo congelamento e scongelamento, o essiccare le stelle, polverizzarle e impastare con limone fino a poterlo deglutire...più propenso per il secondo metodo, ho "scartao" la bollitura per paura di sbagliare qualcosa e rovinare il tutto. Voi che consigliate?
E poi dosaggio x un ragazzo di 1,86 peso 90kg e una ragazza di 1,65 e peso 50 kg, prima esperienza con cactus, ma non prima con allucinogeni. Diciamo che cercano un viaggio medio-leggero per lei e medio-intenso per lui. È' possibile avere un idea del dosaggio da assumere espresso in peso secco o del peso fresco anziché della lunghezza?,( cioè esempio 30gr di polvere x lui e 15 per lei o 500g di cactus x lui ecc ecc ). ? Grazie in anticipo, metto una foto del missile ciao un abbraccio
https://ibb.co/b85E76
E poi dosaggio x un ragazzo di 1,86 peso 90kg e una ragazza di 1,65 e peso 50 kg, prima esperienza con cactus, ma non prima con allucinogeni. Diciamo che cercano un viaggio medio-leggero per lei e medio-intenso per lui. È' possibile avere un idea del dosaggio da assumere espresso in peso secco o del peso fresco anziché della lunghezza?,( cioè esempio 30gr di polvere x lui e 15 per lei o 500g di cactus x lui ecc ecc ). ? Grazie in anticipo, metto una foto del missile ciao un abbraccio
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Re: Assunzione Cactus
Ho anche letto un metodo che prevede , dopo solita despinatura e dopo aver tolto la pelle e parte dura interna, il congelamento e dopo si frulla tutto, filtrare il liquido, ripete x 2 volte aggiungendo un goccio di acqua ogni volta, poi mangiare la poltiglia che rimane nel frullatore...un po' brusco a livello gustativo ahaha ma chissene, la vedo dura far diventare buono un cactus ....credo che opterò x questo modo...non posso sbagliare, quindi consigli sul dosaggio da fresco compreso il torsolo interno?
Re: Assunzione Cactus
Non è possibile sapere in anticipo la potenza del cactus, la stessa quantità potrebbe essere estremamente potente, leggera o assolutamente inattivo.
Indicativamente il metodo di dosare usando la lunghezza dell' avambraccio può funzionare a patto che il cactus abbia anche un certo spessore (sia almeno largo quanto il braccio).
Swinm, leggermente più basso di te ma dello stesso peso, l'ultima volta ha utilizzato 50 grammi di cactus secco, provenienti da due cactus diversi (un pachanoi e un peruvianusxpachanoi).
l cactus erano stati essiccati a bassa temperatura al forno, semplicemente eliminando la pelle e le spine.
Considera che Swinm non ha una soglia di sopportazione dell'amaro normale, decisamente più alta, quindi è stato in grado di ingoiare la gelatina verde che si era formata reidratando la polvere di cactus senza patire l'amaro.
Non si è riscontrata assolutamente nausea, merito anche della dieta seguita nel periodo precedente e il digiuno del giorno stesso.
Alcune persone sono comunque estremamente sensibili dal punto di vista della nausea o del vomito, credo che ci siano delle ragioni alla base e che queste sensazioni non dovrebbero essere ignorate o "coperte" dalla assunzione di altro (parere mio, condivisibile o meno).
Ogni metodo è buono, semplicemente se il sapore e la consistenza sono per te insostenibili trova una preparazione che ti consenta di dover ingoiare meno materiale.
Il mio consiglio è di testare la potenza del cactus con un quantitativo magari più basso e successivamente (magari dopo un mesetto) procedere con l'assunzione in maggior quantità qualora fosse necessaria.
Una piccola considerazione in merito a come si gestisce l'esperienza credo sia necessaria, anche perchè in un certo senso è legata anche alla scelta del dosaggio.
Se il contesto di assunzione è ottimizzato il vero potenziale può essere espressso, a prescindere dal dosaggio. La possibilità/capacità di immersione dipende anche da altri fattori, sia interni, sia esterni.
Ad esempio un ambiente raccolto, tranquillo, con pochi stimoli esterni, poca luce, favorisce indubbiamente l'immersione e la possibilità di comunicazione con la pianta. Chiudere gli occhi penso sia doveroso, non intendo sempre, ma almeno provare a stare ad occhi chiusi e scoprire cosa si ciela dietro il buio delle palpepre.
I cactus generano ondate di energia che possono essere vissute come freddo estremo, irrequietezza, impossibilità a stare fermi,ecc.. eppure è possibile rilassarsi e restare tranquilli senza arrampicarsi sulle pareti come lucertole impazzite, o darsi a maratone interminabili.
Nulla di male in una maratona interminabile, magari in un luogo naturale, ma valutate la possibilità di parlare col cactus anche stando comodamente sdraiati.
Non esistono dogmi, con una persona è possibile parlare sia camminando, stando seduti o nel letto, ecc.. ma è indipensabile attenzione alla comunicazione.
Ciao
Indicativamente il metodo di dosare usando la lunghezza dell' avambraccio può funzionare a patto che il cactus abbia anche un certo spessore (sia almeno largo quanto il braccio).
Swinm, leggermente più basso di te ma dello stesso peso, l'ultima volta ha utilizzato 50 grammi di cactus secco, provenienti da due cactus diversi (un pachanoi e un peruvianusxpachanoi).
l cactus erano stati essiccati a bassa temperatura al forno, semplicemente eliminando la pelle e le spine.
Considera che Swinm non ha una soglia di sopportazione dell'amaro normale, decisamente più alta, quindi è stato in grado di ingoiare la gelatina verde che si era formata reidratando la polvere di cactus senza patire l'amaro.
Non si è riscontrata assolutamente nausea, merito anche della dieta seguita nel periodo precedente e il digiuno del giorno stesso.
Alcune persone sono comunque estremamente sensibili dal punto di vista della nausea o del vomito, credo che ci siano delle ragioni alla base e che queste sensazioni non dovrebbero essere ignorate o "coperte" dalla assunzione di altro (parere mio, condivisibile o meno).
Ogni metodo è buono, semplicemente se il sapore e la consistenza sono per te insostenibili trova una preparazione che ti consenta di dover ingoiare meno materiale.
Il mio consiglio è di testare la potenza del cactus con un quantitativo magari più basso e successivamente (magari dopo un mesetto) procedere con l'assunzione in maggior quantità qualora fosse necessaria.
Una piccola considerazione in merito a come si gestisce l'esperienza credo sia necessaria, anche perchè in un certo senso è legata anche alla scelta del dosaggio.
Se il contesto di assunzione è ottimizzato il vero potenziale può essere espressso, a prescindere dal dosaggio. La possibilità/capacità di immersione dipende anche da altri fattori, sia interni, sia esterni.
Ad esempio un ambiente raccolto, tranquillo, con pochi stimoli esterni, poca luce, favorisce indubbiamente l'immersione e la possibilità di comunicazione con la pianta. Chiudere gli occhi penso sia doveroso, non intendo sempre, ma almeno provare a stare ad occhi chiusi e scoprire cosa si ciela dietro il buio delle palpepre.
I cactus generano ondate di energia che possono essere vissute come freddo estremo, irrequietezza, impossibilità a stare fermi,ecc.. eppure è possibile rilassarsi e restare tranquilli senza arrampicarsi sulle pareti come lucertole impazzite, o darsi a maratone interminabili.
Nulla di male in una maratona interminabile, magari in un luogo naturale, ma valutate la possibilità di parlare col cactus anche stando comodamente sdraiati.
Non esistono dogmi, con una persona è possibile parlare sia camminando, stando seduti o nel letto, ecc.. ma è indipensabile attenzione alla comunicazione.
Ciao