Changa: Yogamaya

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Sem
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Changa: Yogamaya

Messaggio da Sem » lun dic 02, 2019 10:12 am

Queste tre esperienze sono di agosto e sono avvenute nello stesso luogo, un bosco nelle colline umbre, sdraiato in amaca con attorno pochi amici fidati, silenti e rispettosi, di pomeriggio.

I fumata

Seduto in amaca accendo la pipa e aspiro, trattengo a lungo e inizio a sentire l'effetto salire, chiudo gli occhi e mi sdraio, vedo figure geometriche che dopo qualche rotazione formano davanti a me un volto costituito da tre volti, uno centrale e due laterali disposti in modo simmetrico, questa figura si sposta lentamente fino ad arrivare sopra la mia testa e da qui sento un flusso scendere verso di me e iniziando a respirare con la bocca questo flusso scende attraverso di me, proprio passando dalla bocca fino ad arrivare al terzo chackra, la sensazione è che vada a smuovere qualcosa ed in un certo senso mi alleggerisca.
Se inceve chiudo la bocca il contatto si interrompe. L'ego e il pensiero sono ancora presenti e non riesce a fidarsi riguardo ciò che sta succedendo quindi a più riprese apro e chiudo la bocca indeciso facendo in modo che questo flusso non possa agire completamente, è come se per paura, poichè non conosco, voglia tenermi aperta una via di fuga.
L'effetto scende abbastanza velocemente, apro gli occhi e mi rilasso un pò rimanedo sdraiato.

A distanza di due giorni

II fumata

Seduto in amaca accendo la pipa e aspiro, trattengo, già la sento ma faccio un altro tiro. Ho il sole in faccia che filtra attraverso gli alberi sovrastanti, chiudo gli occhi e mi sdraio, i colori sono tutti giallo, arancio e rosso molto luminosi, anche sta volta rivedo i tre volti comparire davanti a me ma scompaiono in fretta e al posto loro mi ritrovo in un luogo che già conosco, non ho idea di dove sono e quando l'ho gia visto ma sono sicuro di esserci gia stato. E' un luogo solare, tutto ricorda il sole e i colori, tutti composti da sfumature tra il giallo e il rosso, sono molto accesi. Davanti a me c'è un'entità femminile davvero incantevole che inizia a danzare in modo sinuoso e magico componedo dei simboli con il movimento delle mani, vedo questi simboli e so che sono per me, li sta facendo per me ma non riesco a decifrarli, li vedo chiaramente ma non ne conosco il significato. Nel frattempo si avvicina al lato sinistro anche un'entità maschile che però non vedo direttamente ma sento amichevole, ho la forte sensazione di conoscerli già e di conoscere bene anche quel luogo.
La visione si fa meno chiara e sento l'effetto scendere, riapro gli occhi con calma e quardo il mio amico vededolo con la pelle che vibra tutta cangiante ahaha

Mezz'ora dopo

III fumata

Sono molto indeciso se fumare ancora subito dopo ma in qualche modo dissolvo il timore e me la sento buona.
Anche qui faccio due tiri consecutivi belli pieni, chiudo gli occhi ma stavolta mi copro il viso con la felpa per non avere luce sugli occhi e vedo come prima linee geometriche formare gli stessi tre volti che sparicono e mi ritrovo sdraiato nel buio con delle persone proprio li attorno a me, la loro presenza è amichevole. Ne riconosco subito una, è un cara amica a cui voglio un sacco di bene, praticamente una sorella di cui all'inizio ero innamorato, lei mi prende come per mano e mi porta su, facciamo un graduale balzo verso l'alto e ci ritroviamo in un luogo molto accogliente e intimo, è un posto caldo e semi buio, una specie di caverna ma che da una sensazione di morbidezza, con alcuni elementi vegetali dai toni marroni, verdi e blu. Veniamo da subito accolti da un'entità femminile molto cara e con i modi di fare di una madre molto gentile e affettuosa, ci introduce e ci mostra un giaciglio dove possiamo coricarci. In quel luogo ci sono altre persone ma sono tutte coppie uomo/donna e la sensazione è di scioglieri in un caldo abbraccio, mi sento davvero bene e a casa.
Seduto inizio a guardare in alto verso il soffitto della caverna da dove filtra quel poco di luce che basta per vedere ma mantiene l'atmosfera soffus e soffice, guardo bene e quella luce filtra attraverso delle crepe e qui mi ricordo una frase che mi era stata ribadita in una conversazione la notte prima con un'amica: "andare oltre tutti i multiversi che sono in noi, non fermarsi all'illusione, andare direttamente al centro, alla Fonte", stessa cosa ribatita nella Baghavad Gita.
E' come se tornassi in me rendendomi conto che per quanto meraviglioso quel "paradiso" era ancora illusione e inizio a fissare le crepe nel soffitto per vederci attraverso, voglio vedere da dove arriva la luce.
La crepa che fisso si allarga e vedo quest'immensa luce bianca che riconosco, subito dopo in questa luce compaiono come illuminati ciclicamente secondo un periodo costante dei pattern neri fatti da svastiche e altri simboli tra cui dei nodi celtici che riconosco chiaramente come dei simboli solari e la luce passa ciclicamente dall'essere sfondo di questi pattern all'essere sola e predominate mentre io rimango a testa in su a guardare attraverso la crepa ma in qualche modo è come se fossi gia su.
L'effetto cala e perdo il contatto con l'esperienza tornado all'amaca dove riamngo a sonnecchiare una mezzoretta.

Saluti!
Finchè giudichi non sarai mai libero

"La verità era uno specchio che cadendo dal cielo si ruppe.
Ciascuno ne prese un pezzo e vedendo riflessa in esso la propria immagine,
credette di possedere l'intera verità."
Mevlana Rumi, Sec. XIII


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Babbanio
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Re: Changa: Yogamaya

Messaggio da Babbanio » lun dic 02, 2019 1:13 pm

Sem ha scritto:
lun dic 02, 2019 10:12 am
Queste tre esperienze sono di agosto e sono avvenute nello stesso luogo, un bosco nelle colline umbre, sdraiato in amaca con attorno pochi amici fidati, silenti e rispettosi, di pomeriggio.

I fumata

Seduto in amaca accendo la pipa e aspiro, trattengo a lungo e inizio a sentire l'effetto salire, chiudo gli occhi e mi sdraio, vedo figure geometriche che dopo qualche rotazione formano davanti a me un volto costituito da tre volti, uno centrale e due laterali disposti in modo simmetrico, questa figura si sposta lentamente fino ad arrivare sopra la mia testa e da qui sento un flusso scendere verso di me e iniziando a respirare con la bocca questo flusso scende attraverso di me, proprio passando dalla bocca fino ad arrivare al terzo chackra, la sensazione è che vada a smuovere qualcosa ed in un certo senso mi alleggerisca.
Se inceve chiudo la bocca il contatto si interrompe. L'ego e il pensiero sono ancora presenti e non riesce a fidarsi riguardo ciò che sta succedendo quindi a più riprese apro e chiudo la bocca indeciso facendo in modo che questo flusso non possa agire completamente, è come se per paura, poichè non conosco, voglia tenermi aperta una via di fuga.
L'effetto scende abbastanza velocemente, apro gli occhi e mi rilasso un pò rimanedo sdraiato.

A distanza di due giorni

II fumata

Seduto in amaca accendo la pipa e aspiro, trattengo, già la sento ma faccio un altro tiro. Ho il sole in faccia che filtra attraverso gli alberi sovrastanti, chiudo gli occhi e mi sdraio, i colori sono tutti giallo, arancio e rosso molto luminosi, anche sta volta rivedo i tre volti comparire davanti a me ma scompaiono in fretta e al posto loro mi ritrovo in un luogo che già conosco, non ho idea di dove sono e quando l'ho gia visto ma sono sicuro di esserci gia stato. E' un luogo solare, tutto ricorda il sole e i colori, tutti composti da sfumature tra il giallo e il rosso, sono molto accesi. Davanti a me c'è un'entità femminile davvero incantevole che inizia a danzare in modo sinuoso e magico componedo dei simboli con il movimento delle mani, vedo questi simboli e so che sono per me, li sta facendo per me ma non riesco a decifrarli, li vedo chiaramente ma non ne conosco il significato. Nel frattempo si avvicina al lato sinistro anche un'entità maschile che però non vedo direttamente ma sento amichevole, ho la forte sensazione di conoscerli già e di conoscere bene anche quel luogo.
La visione si fa meno chiara e sento l'effetto scendere, riapro gli occhi con calma e quardo il mio amico vededolo con la pelle che vibra tutta cangiante ahaha

Mezz'ora dopo

III fumata

Sono molto indeciso se fumare ancora subito dopo ma in qualche modo dissolvo il timore e me la sento buona.
Anche qui faccio due tiri consecutivi belli pieni, chiudo gli occhi ma stavolta mi copro il viso con la felpa per non avere luce sugli occhi e vedo come prima linee geometriche formare gli stessi tre volti che sparicono e mi ritrovo sdraiato nel buio con delle persone proprio li attorno a me, la loro presenza è amichevole. Ne riconosco subito una, è un cara amica a cui voglio un sacco di bene, praticamente una sorella di cui all'inizio ero innamorato, lei mi prende come per mano e mi porta su, facciamo un graduale balzo verso l'alto e ci ritroviamo in un luogo molto accogliente e intimo, è un posto caldo e semi buio, una specie di caverna ma che da una sensazione di morbidezza, con alcuni elementi vegetali dai toni marroni, verdi e blu. Veniamo da subito accolti da un'entità femminile molto cara e con i modi di fare di una madre molto gentile e affettuosa, ci introduce e ci mostra un giaciglio dove possiamo coricarci. In quel luogo ci sono altre persone ma sono tutte coppie uomo/donna e la sensazione è di scioglieri in un caldo abbraccio, mi sento davvero bene e a casa.
Seduto inizio a guardare in alto verso il soffitto della caverna da dove filtra quel poco di luce che basta per vedere ma mantiene l'atmosfera soffus e soffice, guardo bene e quella luce filtra attraverso delle crepe e qui mi ricordo una frase che mi era stata ribadita in una conversazione la notte prima con un'amica: "andare oltre tutti i multiversi che sono in noi, non fermarsi all'illusione, andare direttamente al centro, alla Fonte", stessa cosa ribatita nella Baghavad Gita.
E' come se tornassi in me rendendomi conto che per quanto meraviglioso quel "paradiso" era ancora illusione e inizio a fissare le crepe nel soffitto per vederci attraverso, voglio vedere da dove arriva la luce.
La crepa che fisso si allarga e vedo quest'immensa luce bianca che riconosco, subito dopo in questa luce compaiono come illuminati ciclicamente secondo un periodo costante dei pattern neri fatti da svastiche e altri simboli tra cui dei nodi celtici che riconosco chiaramente come dei simboli solari e la luce passa ciclicamente dall'essere sfondo di questi pattern all'essere sola e predominate mentre io rimango a testa in su a guardare attraverso la crepa ma in qualche modo è come se fossi gia su.
L'effetto cala e perdo il contatto con l'esperienza tornado all'amaca dove riamngo a sonnecchiare una mezzoretta.

Saluti!
Davvero belle esperienze e raccontate molto bene!
Interessato a tutto.

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