Sbatterci la testa

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Sem
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Sbatterci la testa

Messaggio da Sem » lun gen 20, 2020 1:54 pm

Quest'esperienza risale a febbraio 2017.
Mi sono accorto che era stata cancellata durante l'attacco di spam e l'ho ritrovata tra le bozze che avevo salvato ma mancava il finale che quindi è stato riscritto, ovviamente in modo differente


Ho deciso di raccontare entrambe le esperienze che ho fatto perchè in qualche modo sono legate, un piccolo viaggio e un grande viaggio.

La prima assunzione la definirei un ingresso in punta di piedi.
Quel giorno il sitter mi aveva paccato ed essendo da solo ho scelto di andarci piano, ero a casa e ho mangiato 2,5 g di Peganum Harmala, dopo 15 minuti ho iniziato a sentire i primi leggere effetti: la mente farsi più silenziosa e un pò di pesantezza fisica associata a rilassamento. Dopo mezz'ora (a mezzogiorno) bevo la Mimosa per una quantità corrispondente a 2/3 g, sento gradualmente che qualcosa inizia a cambiare, passano venti minuti e inizio a percepire la nausea ma solo se porto l'attenzione al respiro e allo stomaco, quindi cerco di concentrarmi su altro. Intanto resto seduto con la schieda dritta, occhi chiusi, sento che qualcosa sta succedendo nel mio stomaco, un movimento vorticoso, come se la bevanda stesse lavorando contro qualcosa, qualcosa che blocca.
Noto che è molto facile arrivare ad uno stato di distacco dal corpo.
Dopo circa 50 minuti dopo aver bevuto sento la nausea salire nonostante cerchi di distrarmi, so che ormai è ora e vado verso il bagno, nemmeno il tempo di entrare e vomito tutto.
Mi sento meglio e alleggerito. Ormai sento che l'effetto è salito anche se è blando ed ad occhi aperti non ho nessuna distorsione. Mi sdraio a pancia in su e chiudo gli occhi.
All'inizio sento sonnolenza ed inizio ad addormentarmi ma rimanendo sulla soglia del dormiveglia.
Passata questa prima fase mi passa il sonno e sono lucido, sono in uno stato meditativo, provo sensazioni di movimento, mi ritrovo a roteare vorticosamente, alcune immagini sfuggenti, non ho vere e proprie visioni ma sento che c'è dell'altro che rimane velato, proprio come se ci fosse qualcosa che si frappone tra me e la visione.
Decido di iniziare un viaggio sciamanico, inizio a visualizzare il mio passaggio per il mondo di sotto e lo seguo, il viaggio prende una piega positiva, un incotro inaspettato con due dei miei animali guida ed un abbraccio, tutto sparisce e rimane solo l'unione, una sensazione meravigliosa e commuovente, sento un peso cadere.
Poi il viaggio prosegue ma prende una piega negativa, nonostante ciò non provo paura, parto dal piccolo, dal personale, da me stesso per arrivare al grande, al mondo intero, riesco a sentire tutta quella sofferenza ma al contenpo l'accetto, fa parte del tutto.
Per quanto l'effetto sia blando è tutto molto intenso, sopratutto a livello emotivo e sopratutto ad occhi chiusi.
Mi alzo e faccio un giro per casa, nessuna distorsione visiva, una sensazione di leggerezza addosso, mi fermo a guardare le piante e le sento più vive, più vicine.
Sono passate 4 ore e mezza e decido di finirla qui, mangio una mela, bevo un po' d'acqua e mi godo la graduale discesa riflettendo su quel che è successo, ho avuto solo un'assaggio ma mi è bastato per intuire le potenzialità di queste piante, l'importanza della preparazione e della cottura e confermare il giusto timore e la necessaria apertura da avere nei confronti di tutto ciò.


Passano due settimane e mezzo e mi decido per fare un'esperienza "completa".
Mi organizzo con un amico fidato che mi farà da sitter per trovaci di mattina e passare la giornata nella natura tra boschi, valli e colline.
La mattina arriva puntuale e ci incamminiamo verso un posto che avevo già in mente in cui mi ero imbattuto correndo parecchi mesi prima e che mi aveva colpito: è un piccolo spiazzo circolare in piano lungo un pendio circondato dagli alberi, con con una serie di massi disposti a delimitare metà circonferenza verso la salita e che nella metà di questo semicerchio sembrano formare una seduta, inoltre il tutto non sembra opera dell'uomo.
Arrivati li inizio a mangiare i semi di Harmala per circa 2,3 g, il sapore mi sembra ancora più amaro della volta scorsa... dopo una ventina di minuti sento la mente più silenziosa ma stavolta nessuna pesantezza fisica.
Altri venti minuti (a mezzogiorno) e inizio a bere la Mimosa un sorso alla volta dato che trovo il sapore estremamente acido e nauseabondo, in modo più intenso della volta precedente (stavolta avevo usato solo l'aceto nella cottura invece che limone e aceto come nella prima) fermandomi a 2/3 della bevanda corrispondenti a circa 5 g dato che avevo preparato 7/8 g di mimosa.
Passa poco e la nausa inizia a farsi sentire ma distraendomi e chiacchierando un po' col sitter passa.
Intanto facciamo su un joint di Hash che avevo portato per ringraziare il mio socio per la sua disponibilità e che iniziamente non avevo intenzione di fumare per non rischiare di sporcare l'esperienza ma poi dato che la nausea si faceva più insistente faccio giusto tre tiri ed effettivamente la nausea si fa più lontana, dato che ultimamente fumo davvero di rado tre tiri mi bastano per sentire a pieno gli effetti ma in quel caso ho percepito solo gli effetti fisici di fatto rimanedo lucido.
Continuamo a parlare ed intanto è passata un'ora dalla bevuta e della nausea più nessuna traccia.
Mi siedo sulle rocce proprio dove sembrano formare una seduta e mi metto a meditare, la mia mente è piuttosto silenziosa, pensieri radi e sottili, apro gli occhi e fisso lo sguardo in un punto e vedo a pochi passi un punto con una particolare luce gialla, mi sposto li, mi siedo e continuo a meditare, delle piacevoli sensazioni mi avvolgono ma è tutto piuttosto sottile.
Mi alzo e torno a parlare col mio socio, è curioso di sapere come va ma l'effetto rimane come nascosto, davvero sottile, i sensi sono un po' più acuti e la nebbia visiva (non saprei come altro chiamarla) che percepisco normalmente se vi porgo l'attenzione è più visivile, inizio a pensare che forse la luce del sole sovrasta l'effetto essendo qualcosa di così sottile e che forse col buio sarebbe diverso.
Ormai sono passate due ore e la situazione è rimasta quella, un po' timoroso ma mi decido a bere il resto della mimosa. Decidiamo inoltre di metterci in cammino verso una collina con uno stupendo punto panoramico distante 2/3 ore a piedi, sento che è inutile rimanere lì ed una certa tendenza al viaggio e all'esplorazione.
Iniziamo a camminare, arriva una leggera inquietudine e mi passa per la testa qualche paranoia del tipo: e se salisse tutto all'improvvisso? e se non riuscissi più nemmeno a camminare? potrebbe succedere di tutto... Ma decido di aver fiducia e continuo diventando sereno.
Camminiamo e i colori si fanno brillanti e più accesi, il sole splende e la temperatura è perfetta, mi sento leggero e davvero bene immerso nella natura.
Lungo il percorso ci fermiamo in una vecchia cava abbandonata e ci addentriamo, è spettacolare, i colori, la luce cambia, l'aria fresca e umida, il muschio e alcune piccole piante, l'acqua sul fondo, il cielo coperto dalla roccia e la luce che filtra dalle aperture, una sensazione ancestrale, protetti nel ventre della Madre Terra, c'ero già stato diverse volte e riconoscevo queste sensazioni che però ora erano tangibili e vive, arrivo nel punto più basso vicino all'acqua e tutto sembra assumere una sfumatura viola come il colore della mimosa, qui vomito ma solo gli ultimi sorsi bevuti nel ridosaggio, il resto ormai era sceso nell'intestino.
Usciamo e continuiamo lungo il sentiero, mi godo il momento e tutte quelle sottili sensazioni.
Poco dopo ridoso con qualche seme di Harmala, direi 0,3 g al massimo, come se qualcosa mi avesse spinto a farlo.
Ad un certo punto si deve passare un piccolo ruscello passando su un masso, come mi avvicino sento il rumore dell'acqua e ciò desta la mia attenzione, quella è la sua voce, mi fermo sul masso e percepisco il ruscello, è vivo, come fosse un'entità, rimango lì qualche minuto, succede qualcosa tra me e lui, poi proseguo.
Siccome c'erano due diversi sentieri per arrivare alla collina scegliamo di fare il più breve ma sbagliamo strada e ci ritroviamo sul sentiero più lungo, avevo fatto quel sentiero una sola volta almeno un paio di anni prima e non lo ricordavo bene ma sapevo che comunque sarei riuscito ad arrivare alla meta. Alcuni tratti li ricordavo, altri tornavano in mente vedendoli e li riconoscevo, sta di fatto che ho rifatto tutti gli errori che avevo fatto l'altra volta, facendo gli stessi "fuoripista" per passare dagli stessi punti ma ricordando gli errori solo dopo averli rifatti. I viaggi a piedi, sempre una metafora di vita...
Continuo a sentirmi leggero e anche se sento la fatica e la stanchezza rimangono in secondo piano rispetto alla volontà, ho energia da vendere.
I miei pensieri sono radi, puliti, profondi ma sottili e molto intuitivi, mi faccio domande e mi rispondo, a volte mi sembra di ritrovarmi a dialogare con l'Harmala proprio in questo modo, attraverso i pensieri e le immagini mentali o almeno questa è la mia impressione.
Mentre cammino ho un flusso di pensieri e immagini riguardo il carattere dell'Ayahuasca e quello dell'Harmala: la prima da ed è più gentile e delicata, ti accompagna gradualmente facendoti da guida, come sbucare dall'altra parte protetto dentro la sua bolla, mentre l'Harmala prende ed è molto più diretta e rude, ti porta dall'altra parte senza star li a girarci attorno e a coccolarti, alla fine è li che devi arrivare, per lei sono inutili tutte ste frivolezze, si capisce anche osservando la forma delle due piante e l'ambiente in cui vivono.
Il sitter mi seguiva ormai stanco e sempre più titubante ma gli facevo notare che non conosceva il percorso e fermarsi o tornare indietro non aveva senso, quindi doveva per forza fidarsi di me così come stavo facendo io finchè non abbiamo visto in lontananza il colle e si è convinto che almeno stavo seguendo la giusta direzione.
Ho un altro pensiero: che stia aspettando nascosta il buio per poi farsi vedere. Ma mi dico di no, possibile? Non può durare così a lungo dai, anche se una parte di me ci sperava.
Lasciamo il sentiero ci buttiamo giù da una scarpata per arrivare alla base del colle, riprendiamo il sentiero e lo lasciamo nuovamente poco dopo ritrovandoci a scalare il versante ripidissimo in modo da accorciare i tempi ma spendendo ovviamente molte più energie, finalmente si arriva in cima, soddisfatti ma esausti.
Ci sediamo a guardare il bel panorama, non c'è foschia, ripenso un'attimo al viaggio, momenti più intensi e momenti in cui tutto sembrava quasi normale, un po' a ondate, riconosco molte sensazioni lisergiche, come aver preso un quartino ma colgo anche una certa differenza.
Faccio su un joint, mi sento tranquillo a fumarlo dato che gli effetti non avevano mai superato una certa soglia e che ormai erano quasi le 5 e ipotizzavo che da li in poi fosse stata solo discesa...
Fumiamo, il corpo si rilassa, sento l'effetto salire, sono fatto ma mantengo una certa lucidità, la mente viaggia lontano, tutto molto piacevole.
Stiamo lì ancora una decina di minuti, poi faccio qualche sorso d'acqua (è la prima volta che bevo dalla mattina) e ci incamminiamo per il ritorno che dura circa un'ora, stavolta conosco bene la strada.
Arrivati a casa, saluto mio fratello e ci fiondiamo a bere dell'acqua, l'effetto è ancora lì ma è piuttosto tranquillo, sto bene e sono soddisfatto della giornata anche se non è stata come mi aspettavo.
Il mio sitter a quel punto mi saluta e se ne torna stanco a casa.
Sono passate le 18, il cielo è ancora chiaro ma tra poco meno di mezz'ora il sole tramonterà, la luce cala e l'oscurità avanza.
Vado in camera mia, mi siedo sul letto con la schiena appoggiata al muro e inizio a meditare portando l'attezione al respiro e assaporando tutte quelle sottili sensazioni che dopo poco si fanno avvolgenti e piacevoli accrescendosi gradualmente, fisso lo sguardo sul pavimento e gradualmente inizia a ondeggiare, come respirasse (anche più del solito), si fa più buio e so che sta per accadere, l'effetto sta salendo.
Il tutto avviene il maniera molto graduale all'inizio, sembra seguire l'andamento della luce.
I colori si fanno più saturi, mi guardo in giro ed inizio a vedere forme frattaliche, riconosco chiaramente l'effetto della DMT, fisso il pavimento e vedo il volto del Giaguaro che si ripete in modo frattale, chiudo gli occhi e ho visioni di colori stupendi, accesi e brillanti, forme geometriche incantevolmente mutevoli.
Più si fa buio e più l'effetto cresce, le visioni crescono e le sensazioni fisiche si fanno avvolgenti, il corpo non ha più gravità, è leggero, sento un ronzio nelle orecchie che riconosco.
La nebbia visiva diventa sempre più coerente, si aggrega a formare colori e linee che si intersecano in alcuni punti, un nuovo mondo si schiude davanti ai miei occhi, sovrapposto, capisco che è un'altro tipo di movimento nello spazio, non ordinario, è un movimento verticale, nuove dimensioni oltre le quattro che normalmente percepiamo, l'una dentro l'altra, l'Iperspazio, ed è li davanti a me, sono piacevolmente sconvolto.
Mi sdraio sul letto a pancia in su sotto una coperta e chiudo gli occhi, subito inizio a viaggiare ma non ricordo bene cosa vedo inizialmente, sono strutture frattaliche che si ripetono su diverse scale, sono strutture concrete, un'infinità di mondi l'uno dentro l'altro.
Mi viene in mente di ascoltare della musica, so che non dovrei farlo ma voglio capire, mi alzo e prendo telefono e cuffie che mi sembrano serpentiforni, fanno davvero impressione a maneggiarle e sbrogliarle, forse è un avvertimento ma incurante proseguo, parte un pezzo psytrance, mi sdraio e passa in secondo piano, non lo sento più ma il viaggio ne assume il ritmo, è una cavalcata.
Nel frattempo mia madre rientra a casa dal lavoro, sapeva che l'avrei fatto quel giorno poichè non era una cosa che volevo tenere nascosta, mi viene a salutare con fare delicato, apro gli occhi, rispondo e mi chiede se va tutto bene e se ho le allucinazioni, le dico sorridente che va tutto bene e che non sono allucinazioni.
La musica continua, poi inizia un pezzo di Rancore & Dj Mike, Factotum, e sono geometrie musicali, base e voce si incastrano alla perfezione, ascolto e vedo formarsi geometrie perfette, riconosco il loro genio, non so se coscientemente ma hanno visto in qualche modo dall'altra parte, verso la fine l'atmosfera diventa sempre più pesante in un crescendo e non ne posso più.
Ho bisogno di qualcosa di caldo e positivo e metto Bob Marley, non ricordo quale canzone ma è quello che cercavo, mi arrivano tutte le sue emozioni ma non vedo più nulla, sono nel suono. Poi inizia un'altra sua canzone, Brand new second hand e qui succede qualcosa di davvero particolare, è un viaggio nel tempo e nello spazio, attraverso il suono io sono lì nel momento in cui veniva registrata la canzone, sono davvero lì, sono nel suono e attraverso la voce sento tutti i suoi stati d'animo, c'è un grande amore ma anche un grande peso, qualcosa che lo divora, la cosa cresce e ad un certo punto non ce la faccio più, quel male è troppo e tolgo le cuffie, mi alzo e allontano il telefono, è davvero un oggetto diabolico e bisogna starci davvero attenti nell'usarlo.
Penso alla tecnologia e al fatto di registrare suoni e immagini, non l'avevo mai vista in questo modo ma sono dei collegamenti nello spazio-tempo, è così ovvio.
Penso all'arte, penso che ci sono tracce ed elementi dell'altro mondo, penso che ci sono passaggi per l'altro mondo, ce ne sono molti, mi viene subito in mente la Divina Commedia, il nostro mondo è legato all'altro, sono l'uno dentro l'altro.
Guardo i miei dreadlock, sono sciolti e fanno una certa impressione, hanno quasi una certa indipendenza e creano un sacco di confusione.
Torno a sdraiarmi e il viaggio prosegue, mi vengono in mente alcune persone e colgo i loro punti di vista su alcune cose, proseguo verso l'alto vedendo le cose sempre più in grande perdendo gradualmente strati, perdo ogni caratteristica individuale fino a confondermi con tutti e diventare chiunque, all'inizio una persona alla volta poi sempre più velocemente fino a diventare ogni essere umano, sono tutti allo stesso tempo, siamo tutti una cosa sola, un solo Umano, lo stesso Umano, è una cosa davvero commuovente, roba da lacrime, le sento scendere lungo il mio volto, gioisco e piango, qualcosa di indescrivibile, di intenso, roba da lacrime, erano anni che non piangevo così e ne avevo proprio bisogno, mi libero di un peso. Allo stesso tempo mantengo la consapevolezza di me e mi sento uno stupido, rido di me e di noi, giochiamo tutti allo stesso gioco facendo finta di non sapere che in realtà gli altri fanno lo stesso, tutta una grossa recita per mantenere l'illusione di essere distinti, di essere persone diverse, che io sono io e tu sei altro da me ma incosciamente nel profondo lo sappiamo, lo sappiamo tutti! Sono stato davvero uno stupido a farmi tutti quei problemi.
Mi stacco e continuo, vedo la via dell'uomo, un'evoluzione verso altri piani, vedo umani lanciarsi nell'iperspazio e chi rimane a terra non capire e rattristarsi ma non provo tristezza per loro perchè siamo tutti uno e nessuno alla fine verrà lasciato indietro a meno che non sia la sua scelta.
Vedo l'era digitale, onde e segnali, dati e informazioni, comunicazioni, stiamo accellerando, sempre più veloce.
Incontro la figura del viandante, sempre in viaggio di luogo in luogo, di tempo in tempo, di mondo in mondo esplorando le meraviglie dell'universo senza mai fermarsi in nessun posto, senza nessuna partenza e nessuna destinazione, solo il viaggio.
Vedo dall'alto me stesso con al fianco una donna sconosciuta osservare me stesso più in basso attraverso un tunnel e sono tutti e tre contemporaneamente, tutta la mia fiducia trova la sua conferma, sono già dall'altra parte, gioisco! Gioisco! E gioisco! Siamo già dall'altra parte! È un gran sollievo.
Vedo il Grande Uomo, è un'immagine sfuggente, siamo tutti dentro di lui, ci dirige, ci protegge e media col Resto, continuo e mi ritrovo nel Formicaio, nel ventre della Terra, sento il suo ronzante ticchettio ritmico, quasi un vociare, non ci sono formiche ma uomini, è la società, tutti sottoterra nella tana dentro il proprio sogno e solo pochi osano avventurarsi fuori e guardar le stelle.
Vedo strani esseri viventi, grandi e composti da tanti altri piccoli esseri che ne formano uno, ancora strutture frattaliche, vedo esseri insettiformi, ne sento le voci come strani ronzi che è come se riuscissi a comprendere.
Continuo e vedo le macchine, perfetti meccanismi, tante piccole parti a formare grandi macchine che sembrano vive ma che in realtà non sono altro che macchine, ne sento le voci, ticchettii con diversi ritmi.
È una grande lezione di umiltà, sono una parte del tutto ma una piccolissima parte, infinitamente piccola nella vastità dell'infinito e così l'intera umanità, la maggior parte di noi non sa niente, non sappiamo nulla e ce ne andiamo in giro convinti che la nostra realtà, quella che crediamo di conoscere, sia la realtà ma non ne sappiamo nulla, siamo chiusi in noi stessi mentre là fuori c'è tutto il Resto.
L'universo è fatto di infinite possibilità!
L'universo è vivo, l'intero universo è vivo!
L'universo è in continua evoluzione!
L'universo parla! Tutto l'universo parla e comunica!
Divento piccolo, particellare, sono insieme ad altri piccoli esseri rosa particellari senza alcuna caratteristica distintiva, sono uno di loro, arrivano dei flussi a ondate che ci attraversano e come in una ola risuoniamo insieme, è questa la Felicità! È Risonanza! È risuonare insieme in Armonia, è un piacere e la disarmonia provoca dispiacere, continuo a risuonare con loro, la grande orchestra.
L'universo gioca, è tutto un gioco, un continuo evolversi e trasformarsi, esseri che si nutrono di altri esseri, un continuo divenire, l'universo gioca con se stesso meravigliato di se stesso.
È tutto un gioco e io sono un creatore, è la pace dei sensi, sono già dall'altra parte, trascendo gli opposti, la linea che li divide è illusione, solo un gioco.
Compare davanti a me un grosso ragno con molti occhi ma mi sembra di capire che è una macchina, non è come me, io ho qualcosa in più, mi guardo e ho una luce in me, lui sembra offeso del fatto che l'abbia sminuito e mi sfida. È tutto un gioco e accetto la sfida, è una sfida di paura, siamo faccia a faccia l'uno davanti all'altro e la paura arriva dal nulla e gradualmente cresce, è tutt'intorno a me, so che è un'illusione, come fossi io stesso a crearla, non mi tocca. La paura cresce sempre di più, sempre di più, così tanto da sembrare di nuovo reale, ci sono così dentro che è reale, continua a crescere, ho realmente paura ma rimango li, so ancora che è solo un'illusione ma ora questo è solo un concetto lontano, capisco e faccio un paragone con la realtà quotidiana, è partito tutto così ma ci siamo finiti così dentro che è diventato reale e ne abbiamo scordato l'inizio.
Passo oltre e vedo la Mente, è un serpente nero con un'unico corpo ma un'infinità di teste tutte intricate e aggrovigliate di cui risaltano gli occhi, ora ricordo di averla già vista una volta con la Changa.
Poi incontro lo Stato e gli Ordini dell'uomo, sono molto più grandi di me, hanno un'aria fredda e un po' sinistra e non sono molto d'accordo con loro ma comprendo la loro grande saggezza e che sono molto antichi, sono umile e rispettoso e riconosco la mia piccolezza, ringrazio.
Continuo e vedo cose terribili, tutte le cose terribili che abbiamo fatto e che stiamo facendo noi uomini, è atroce (anche se per fortuna di questa parte ricordo poco e niente, solo alcune immagini), e poi più in grande, oltre il nostro operato, cose terribili e inimmaginabili, scenari infernali ma osservo e basta e accetto tutto questo, l'universo è fatto di infinite possibilità, sia nel Bene che nel Male.
Il viaggio prosegue sempre dal piccolo al grande, non mi fermo mai, appena comprendo vado oltre, è frenetico.
Vedo sempre più in grande.
Sempre più in grande.
Sempre più in grande finchè mi ritrovo davanti l'intero Universo, è una creatura enorme, che si estende ovunque, un essere fatto da un'infinità di esseri in modo frattale, con un'infinità di occhi, bocche, tentacoli, organi, voci, colori. Un essere in continuo movimento e trasformazione che divora se stesso cambiando forma giocando e provando tutte le combinazioni meravigliandosi di se stesso in un continuo vorticoso ciclo senza sosta.
E' un essere frattale che si estende all'infinito sia verso l'alto che verso il basso, non ne vedo ne un inizio ne una fine, ne una via d'uscita.
Sono meravigliosamente terrificato, è il confronto con l'infinito e questo mi manda ai matti, la mia mente vuole capire, vuole capire il perchè, il fine ultimo di tutto quest'angoscioso affanno. Perchè?
E' il panico, è terribile, tutto quest'affanno, tutta questa sofferenza in un loop senza fine destinato a ripetersi sempre uguale e sempre diverso all'infinito e senza alcuno scopo! Perchè?
La mia mente non può capire, non c'è una fine e non c'è un fine, è pura follia, nulla ha senso.
Un loop frattale da cui non se esce.
E' il confronto con l'infinito!
Non riesco ad andare oltre, non riesco a comprendere.
Paranoia e follia.
Apro gli occhi e mi metto seduto.
Ne ho abbastanza, tutto questo è troppo, troppo intenso.
Inizio a chiedermi come mai passate più di sette ore dall'assunzione l'effetto continua ad aumentare invece che diminuire, inizio a pensare che ho rotto qualcosa, ci sono rimasto, rimasto incastrato, non posso più vivere nè di qua, perchè ormai ho visto e so, nè di la, perchè non ne so abbastanza per capire come muovermi. Incastrato tra i due mondi. Mondi che comunque non hanno ne senso ne scopo.
Follia.
Follia pura.
Prego.
Prego perchè smetta.
E' tutto così intenso, voglio tornare al sogno, alla piatta vita 2d delle percezioni ordinarie, tutto questo è davvero troppo.
Continuo ad avere visuals ad occhi aperti che si intensificano ed indeboliscono ad ondate.
Decido di alzarmi ed andare in cucina sperando che la luce e il contatto con le persone mi riporti a non so nemmeno più cosa.
Mi alzo ed ho sbalzi di pressione, mi fermo davanti alla porta chiedendomi se sia la scelta giusta o se sia meglio tornare a sdraiarmi.
Buio!
Apro gli occhi e non ricordo nulla, non capisco, non so chi sono ne dove sono, intanto mi sento chiamare per nome, capisco che è mia madre, sono per terra e lei mi dice che ha sentito un botto ed è corsa li.
Allora ricordo, si devo essere svenuto sbattendo la testa sulla porta.
Non ho danni ma non sono stabile, parlo con mia madre ma è come una vecchia televisione dove il segnale va e viene e si vede tutto a pallini.
Ci sediamo sul divando e parlando con lei mi stabilizzo su questo piano, è incredibile quanto sia potente il contatto con altri umani.
Mi accompagna in cucina ed ho ancora sbalzi di pressione e visuals ad ondate. Mi propone dell'acqua e zucchero, l'assaggio ma la risputo subito nel bicchiere: è Veleno!!!
Afferro una mela che vedo sul tavolo e la mordo, è cosi buona e mi riporta coi piedi per terra, sbalzi e visual spariscono all'istante, niente più interferenze.
Sono commosso e pieno di riconoscenza verso quel frutto, ringrazio la Mela e il Melo.
Mi sento meglio ma le mie porte sono ancora ben aperte, non vedo più nulla ma sento tutto.
Continuo a ripetermi: un passo alla volta! Un passo alla volta! Un passo alla volta!
E' stato davero troppo, ho bisogno di dimenticare, ne va della mia salute mentale.
Tengo la mente distante da ciò che ho appena vissuto, con la volontà dimentico tutto ma senza chiudere completamente quella porta, la lascio accostata in modo da poterla riaprire a tempo debito per recuperare i ricordi e rielaborare quel vissuto. Ma per ora dimentico tutto.
Un passo alla volta, senza fretta.
Sento una forta spinta verso il piano materiale, sento di vovermi curare solo di cose pratiche, di dover lavorare ai miei progetti, vivere la vita un passo alla volta, fare quello che c'è da fare senza porsi domande.
Ceno con la mia famiglia e sento tutto, tutto ciò che pensano e provano, le loro condizioni, sento il cibo, sento le subdole frequenze di disturbo trasmesse dalla televisione, sento le piante nella stanza.
Vado a letto stremato ma ogni volta chi mi addormento invece che sognare torno dall'altra parte, rincomincia il viaggio ma ne ho abbastanza e quindi volontariamente mi sveglio ogni volta.
Continuo cosi tutta la notte senza dormire davvero, ogni volta che mi addormento mi risveglio subito, non ne voglio più sapere.
Mi sveglio la mattina, davvero stanco ma fresco e riposato, a pezzi ma rinnovato, leggero.
So ma non ricordo. Sono pieno di sottilissimi taglietti in tutta la bocca, non so il perchè, è fastidioso ma non troppo.
Vado in università di buon ora, sono sconvolto ma in pace, c'è una pace dentro di me che è senza limite, c'è accettazione ed una grande umiltà, un sentire nuovo.
Chiunque guardi negli occhi diventa me, vedo i suoi tratti somatici trasformarsi nei miei, mi rivedo in chiunque, mi basta guardarvi negli occhi per più di un attimo ed eccoci che siamo la stessa cosa, devo mettermi d'impegno per continuare a recitare la mia parte e far finta di essere esseri distinti, non sarebbe funzionale altrimenti.
Uscendo dalla metro osservo le persone che camminano, ognuno ha il suo passo, il suo andamento, la sua strada e i suoi piccoli difetti, ognuno a modo suo, mi commuovo davvero, vedo umanità in tutto questo.
Pian piano durante la giornata inizia a riaffiorare qualche ricordo.
Mi ritrovai all'opposto di com'ero ma con la stessa coclusione che raggiunsi quando ero un ragazzino ed una sera con un pò di vino e qualche canna capii che la vita non aveva nessun senso e quindi ero libero di dargli il senso che volevo e di cercare di viverla felice.

Ci metterò due mesi per ricordare tutto, apparte l'inferno, quei ricordi riemergono solo quando rivedo certe scene nella vita ordinaria.
Due mesi in cui mi riconosco in ogni persona che guardo, nelle piante, negli animali, nelle pietre.
Due mesi in cui la notte faccio sogni molto simbolici ed importanti, dove faccio esperienze in cui non ho più confini individuali, mi ritrovo ad essere tre, ad essere altri ed altro, una notte sono stato un albero, altre la caffeina.
Due mesi di purificazione in cui perfino te e caffè mi provocavano effetti intensi con down impegnativi e con un tiro di canna tornavo a vedere frattali e luci.
Due mesi dove le mie porte erano ancora ben aperte e l'esperienza è continuata n modo abbastanza intenso.
Poi gradualmente il tutto è scemato ma la consapevolezza è rimasta e sono tornato più volte in vari cicli a tutto quello che è successo e che sta succedendo ancora oggi.
Non ho più avuto domande e di certo non perchè abbia avuto tutte le risposte. Ci ho sbattuto la testa così forte che ho capito.

In lak’ech
Finchè giudichi non sarai mai libero

"La verità era uno specchio che cadendo dal cielo si ruppe.
Ciascuno ne prese un pezzo e vedendo riflessa in esso la propria immagine,
credette di possedere l'intera verità."
Mevlana Rumi, Sec. XIII


siramca
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Re: Sbatterci la testa

Messaggio da siramca » lun gen 20, 2020 2:14 pm

Oh grazie!
Ma non ho capito cosa hai capito.

Se devo sbatterci la testa è perché voglio TUTTE le risposte!

No?

Non voglio che mi fermi la contusione!
Non voglio che mi fermi la follia!
Non voglio che mi fermi l'inferno!
Non voglio che mi fermi la MELA!

LA MELA È DIVISIONE!
SEPARAZIONE!
SIMBOLO DELLA CAUSA DI TUTTA LA SOFFERENZA!
PERCHÉ LA DEVO BENEDIRE ANCORA?

L'ABBIAMO BENEDETTA PER SECOLI!

NON BASTA?
NON BASTA ANCORA?

IO NON LA BENEDICO PIÙ!

COL CAZZO PROPRIO!

Scusate, mi faccio prendere, ci sono voci in me, le voci dei morti ammazzati!

Sem, quella donna sta al tuo fianco oggi?
NO, vero?
ADIEU

Sem
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Re: Sbatterci la testa

Messaggio da Sem » lun gen 20, 2020 5:36 pm

siramca ha scritto:
lun gen 20, 2020 2:14 pm
Oh grazie!
Ma non ho capito cosa hai capito.

Se devo sbatterci la testa è perché voglio TUTTE le risposte!

No?

Non voglio che mi fermi la contusione!
Non voglio che mi fermi la follia!
Non voglio che mi fermi l'inferno!
Non voglio che mi fermi la MELA!

LA MELA È DIVISIONE!
SEPARAZIONE!
SIMBOLO DELLA CAUSA DI TUTTA LA SOFFERENZA!
PERCHÉ LA DEVO BENEDIRE ANCORA?

L'ABBIAMO BENEDETTA PER SECOLI!

NON BASTA?
NON BASTA ANCORA?

IO NON LA BENEDICO PIÙ!

COL CAZZO PROPRIO!

Scusate, mi faccio prendere, ci sono voci in me, le voci dei morti ammazzati!
Figurati, per quanto mi riguarda puoi sentirti libera di esprimerti.

Io volevo capire, capire tutto, capire il come e il perchè, capire il senso della vita, dell'intera esistenza.
Cercavo la conoscenza e la verità.
Ho capito che non posso capire. Non posso capire con la mente.
Come posso capire qualcosa di infinito che non ha limiti ne definizioni usando uno strumento che per sua natura divide e definisce?
La mente individuale al confronto con l'infinito va nel panico. La mente e l'ego devono perdere ogni limite, ogni definizione per abbracciare l'infinito, ogni punto fermo, ogni cosa che conoscono. E si li la follia mi ha fermato, non sono riuscito ad andare oltre, in quel momento non riuscivo ad accettarlo e forse non mi era nemmeno concesso andare oltre in quel momento, non lo so.
In quel momento è stato un atto di chiusura ma poi è stato di apertura, non potevo certo andare avanti facendo finta di niente ahahah
Per questo non ho più domande, c'è una comprensione ben più profonda a cui non servono domande e risposte, questo è emerso fin dal giorno dopo insieme ad una pace senza fine. Sono tornato alla semplicità, al vivere giorno per giorno senza avere la pretesa di saper come andrà, godendomi ogni passo lungo il cammino, giusto per il gusto di viaggiare a predere la vita come un gioco, una grande avventura.
siramca ha scritto:
lun gen 20, 2020 2:14 pm
Sem, quella donna sta al tuo fianco oggi?
NO, vero?
NO, vero.
Anche se in un certo senso...
<3
Finchè giudichi non sarai mai libero

"La verità era uno specchio che cadendo dal cielo si ruppe.
Ciascuno ne prese un pezzo e vedendo riflessa in esso la propria immagine,
credette di possedere l'intera verità."
Mevlana Rumi, Sec. XIII

siramca
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Re: Sbatterci la testa

Messaggio da siramca » lun gen 20, 2020 6:02 pm

Sem ha scritto:
lun gen 20, 2020 5:36 pm

Figurati, per quanto mi riguarda puoi sentirti libera di esprimerti.

Io volevo capire, capire tutto, capire il come e il perchè, capire il senso della vita, dell'intera esistenza.
Cercavo la conoscenza e la verità.
Ho capito che non posso capire. Non posso capire con la mente.
Come posso capire qualcosa di infinito che non ha limiti ne definizioni usando uno strumento che per sua natura divide e definisce?
La mente individuale al confronto con l'infinito va nel panico. La mente e l'ego devono perdere ogni limite, ogni definizione per abbracciare l'infinito, ogni punto fermo, ogni cosa che conoscono. E si li la follia mi ha fermato, non sono riuscito ad andare oltre, in quel momento non riuscivo ad accettarlo e forse non mi era nemmeno concesso andare oltre in quel momento, non lo so.
Con la mente no ma col CUORE possiamo capire, tutti, sono sicura, TUTTI!
TUTTIIIIIIIIIII
Giù la mente, riprogrammata col CUORE!
Sem ha scritto:
lun gen 20, 2020 5:36 pm
In quel momento è stato un atto di chiusura ma poi è stato di apertura, non potevo certo andare avanti facendo finta di niente ahahah
Per questo non ho più domande, c'è una comprensione ben più profonda a cui non servono domande e risposte, questo è emerso fin dal giorno dopo insieme ad una pace senza fine. Sono tornato alla semplicità, al vivere giorno per giorno senza avere la pretesa di saper come andrà, godendomi ogni passo lungo il cammino, giusto per il gusto di viaggiare a predere la vita come un gioco, una grande avventura.
Come si può godere di un cammino che lascia dietro di sé una scia di Sangue infinita?
Non posso, mi rifiuto!
Un conto è vivere l'assolutezza dell'infinito, altro è portare un altro pezzettino di infinito nel finito!
Io ci voglio provare.
siramca ha scritto:
lun gen 20, 2020 2:14 pm
Sem, quella donna sta al tuo fianco oggi?
NO, vero?
Sem ha scritto:
lun gen 20, 2020 5:36 pm
NO, vero.
Anche se in un certo senso...
<3
No.
Punto.
Nessun senso.
Non sei affatto dall'altra parte!
Perché dall'altra parte l'Essere è completo! Intero! Integro! Non diviso, non a metà!
ADIEU

Sem
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Re: Sbatterci la testa

Messaggio da Sem » mar gen 21, 2020 12:40 pm

siramca ha scritto:
lun gen 20, 2020 6:02 pm

Con la mente no ma col CUORE possiamo capire, tutti, sono sicura, TUTTI!
TUTTIIIIIIIIIII
Giù la mente, riprogrammata col CUORE!
Sem ha scritto:
lun gen 20, 2020 5:36 pm
Per questo non ho più domande, c'è una comprensione ben più profonda a cui non servono domande e risposte, questo è emerso fin dal giorno dopo insieme ad una pace senza fine.
Esatto col cuore.
siramca ha scritto:
lun gen 20, 2020 6:02 pm
Come si può godere di un cammino che lascia dietro di sé una scia di Sangue infinita?
Non posso, mi rifiuto!
Un conto è vivere l'assolutezza dell'infinito, altro è portare un altro pezzettino di infinito nel finito!
Io ci voglio provare.
La prendi troppo sul serio, fa tutto parte del gioco. Bene e Male. Vuoi andare oltre? Vai oltre! Oltre bene e male.
siramca ha scritto:
lun gen 20, 2020 6:02 pm
siramca ha scritto:
lun gen 20, 2020 2:14 pm
Sem, quella donna sta al tuo fianco oggi?
NO, vero?
Sem ha scritto:
lun gen 20, 2020 5:36 pm
NO, vero.
Anche se in un certo senso...
<3
No.
Punto.
Nessun senso.
Non sei affatto dall'altra parte!
Perché dall'altra parte l'Essere è completo! Intero! Integro! Non diviso, non a metà!
Dipende dal punto di vista.
Se sto in alto si, guardo in basso e vedo quella donna accanto a me, qui non c'è proprio nulla da dire e da spiegare.
Se sto nel mezzo si, mi guardo affianco ed è li con me, siamo Uno, riuniti.
Se sto in basso no, sono solo io in fondo al pozzo coi piedi nel fango, però se guardo in alto li vedo e so che non sono da solo, posso fidarmi, di chi potrei fidarmi di più che di me stesso?
IO
ME
ME STESSO

E' solo che alle volte dimentico ma tornando a soffrire ricordo.
Que dulce es la vida de un rasta si escucha a su corazòn.
Finchè giudichi non sarai mai libero

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Ciascuno ne prese un pezzo e vedendo riflessa in esso la propria immagine,
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Re: Sbatterci la testa

Messaggio da Sem » mar gen 21, 2020 4:01 pm

Tratto dalla Bhagavad Gita

XI

La visione della forma Universale

Arjuna disse:
1. Per tua grazia mi hai rivelato il supremo Segreto del Sé, così ora
il mio turbamento e la mia illusione sono svaniti.
2. Oh Signore dagli occhi di loto, da Te ho udito i particolari
sul manifestarsi e sullo sparire degli esseri viventi, e sulla tua
incommensurabile, eterna e gloriosa Maestà.
3. Oh Spirito sovrano, riconosco che tutto ciò che hai detto
descrivendo Te stesso è proprio la verità. Oh Signore supremo, ora
però vorrei poterti contemplare nella Tua maestosa forma cosmica,
che tutto comprende.
4. Oh Signore dello yoga, se Tu pensi che io possa vederLo,
mostrami l’Inalterabile Infinito.
Il Beato Signore disse:
5. Oh figlio di Pritha, guarda pure le Mie innumerevoli forme
divine, sempre nuove nei colori e nell’aspetto.
6. Oh discendente di Bharata, guarda gli Adytia, i Vasu, i Rudra,
gli Asvin e anche i Marut, guarda tutte le meraviglie che questa Mia
forma contiene, mai viste da nessuno così tutte riunite.
7. Guarda come tutto è contenuto nell’Unità del mio Corpo. In esso
c’è l’intero universo con i suoi esseri mobili e immobili, e qualsiasi
altra cosa tu desideri vedervi.
8. Ma con i tuoi occhi non sei in grado di vedermi in questa Forma
universale. Ti darò allora degli occhi divini: ora contempla pure la
mia Divina Potenza.
Sanjaya disse:
9. Oh sovrano, avendo così parlato Hari, il grande Maestro dello
yoga, mostra al figlio di Pritha la sua sovrana Forma universale.
52
10. Essa ha molteplici bocche e occhi e tantissimi aspetti
meravigliosi, molteplici ornamenti divini e armi brandite.
11. Tutte le forme sono ornate da meravigliose ghirlande e da
vesti divine, fragranti di divini profumi; in quella Forma ogni
prodigio è racchiuso, e ovunque sono rivolti i suoi molteplici volti.
12. Se la luce di mille soli si levasse simultaneamente nel cielo,
essa sarebbe simile all’effulgenza di questo Supremo Signore.
13. Quindi, il figlio di Pandu, vede tutto contenuto nel Corpo
del Dio degli Dei: lì c’è l’universo intero con tutte le sue singole
parti.
14. Allora Arjuna, ricolmo di meraviglia e fremente per la grande
emozione, chinando la testa e offrendoGli omaggio, a mani giunte
disse:
Arjuna disse:
15. Oh Dio, vedo nella tua Forma tutti gli Dei e tutta la variegata
moltitudine degli esseri diversamente evoluti, vedo Brahmà
seduto sul suo fiore di loto e vedo i diversi serpenti divini.
16. Io vedo Te nelle tue infinite forme che sono rivolte da ogni
parte, con molteplici braccia, ventri, bocche e occhi. Di Te non
riesco a scorgere né la fine, né la metà, né da dove inizi. Oh Signore
di tutto, la tua Forma è il Tutto.
17. In ogni direzione Ti vedo così effulgente di luce che mi
abbagli, sfavillante come un sole, Tu sei incommensurabile e sei
Colui che porti il disco, lo scettro e un diadema.
18. Tu sei l’Indistruttibile, il Supremo Spirito che deve essere
conosciuto, Tu sei il ricettacolo di ogni diversità, Tu sei l’immutabile
guardiano del Dharma: io credo che Tu sia il primordiale Signore.
19. Tu sei senza inizio, senza meta e senza fine, come senza fine
sono le tue vigorose potenze; Tu hai braccia e occhi infiniti, e fra
questi anche il Sole e la Luna.
20. Oh Essere Supremo, la terra, il cielo, e ogni direzione
dell’orizzonte sono riempiti da Te soltanto. Al cospetto di questa
tua forma meravigliosa e terrificante tremano i tre mondi.
21. In Te penetrano le schiere degli Dei, che spaventati ti offrono
omaggi a mani giunte, mentre schiere di grandi maestri e di
perfetti, cantano osannanti inni che Ti glorificano.
22. I Rudra, gli Aditya, i Vasu e i Sadhya, i Visve e gli Asvin, i
Marut, gli Usmapa e le schiere dei Gandharva, degli Yaksa, degli
Asura e dei Siddha, tutti ti guardano in preda allo stupore.
23. Nel contemplare questa tua grandiosa forma dalle molte
bocche e dai molti occhi, con molte braccia, cosce e piedi, con molti
ventri e con grandissimi terrificanti denti, tremano tutti i mondi e
anch’io sono atterrito.
24. Oh Vishnu, vedendoti riempire la volta del cielo, così
effulgente di tanti colori, con le bocche spalancate e i grandi occhi
fiammeggianti, il mio cuore è scosso dalla paura e non trovo più in
me né fermezza né pace.
25. Vedendo queste spaventose bocche dai terribili denti,
distruttive come le fiamme divoratrici del tempo, mi sento smarrito
e senza protezione. Oh Signore degli Dei, ti prego, sii benevolo con
me, oh Rifugio del mondo.
26.27. Ed ecco che vedo anche tutti i figli di Dhritarashtra, assieme
ai re qui schierati, oltre a Bhisma e Drona, e il figlio di Suta, come
anche i nostri comandanti. Li vedo che si precipitano nelle tue
bocche spaventose dai denti terrificanti. Ne vedo alcuni infilzati dai
tuoi denti, con le teste ridotte in frantumi.
28.29. Come impetuosi corsi d’acqua che rapidamente si gettano
in mare, così questi valorosi guerrieri si gettano nelle tue bocche
fiammeggianti. Come le falene si precipitano nel fuoco per trovarvi
la morte, così essi si gettano nelle tue bocche per distruggersi.
30. Con le tue lingue li lambisci, poi divori queste stirpi umane.
Tu riempi tutto con la tua effulgenza radiosa, e con i tuoi raggi
ardenti abbracci l’universo intero.
31. Svelami chi sei veramente, Tu che hai questa Forma terrificante.
Ti offro i miei omaggi, oh sommo tra i Deva. Ti prego, sii benevolo
con me. Vorrei conoscerti nella tua essenza, perché non comprendo
questo tuo operare né qual è lo scopo che persegui.
Il Beato Signore disse:
32. Io sono il tempo che quando giunge a maturazione distrugge
l’universo. Qui mi vedi impegnato ad annientare queste stirpi
umane. Anche senza di te, tutti questi guerrieri schierati su fronti
opposti non sopravvivranno.
33. Perciò ergiti! Conquista la gloria trionfando sui tuoi nemici
e godi del regno rendendolo prospero. Essi sono già stati uccisi da
Me molto tempo fa.
34. Colpisci dunque Drona e Bhisma, Jayadatha e Karna, e
similmente tutti gli altri potenti guerrieri. Essi sono già stati uccisi
da Me. Combatti senza paura, e sarai vittorioso nella battaglia.
Samjaya disse:
35. Udite queste parole da Keshava; Arjuna, tremante,
inchinandosi e rendendogli ancora omaggio a mani giunte, con
voce rotta dall’emozione disse:
Arjuna disse:
36. Oh Hrisikesa, l’universo intero gioisce dilettandosi a celebrare
le tue glorie, ed è giusto che se ne rallegri. Ma i malvagi fuggono
via spaventati in ogni direzione, mentre le schiere dei perfetti
s’inchinano a Te in adorazione.
37. Perché mai non dovrebbero inchinarsi a Te e adorarti? Oh
Essere Supremo, Tu sei il Creatore originale, più importante di
Brahmà stesso. Oh Signore infinito, Rifugio dell’universo, Tu sei
l’eterna Realtà, Tu sei l’Essere e il non essere e anche tutto ciò che
c’è oltre.
38. Tu sei il Dio primordiale, lo Spirito più antico e il supremo
Ricettacolo dell’universo; Tu sei Colui che conosce ogni cosa e Colui
che va conosciuto sopra ogni cosa, Tu sei la Dimora suprema.
39.40. Tu sei il vento, sei la morte, sei il fuoco, la luna e l’antenato.
Sempre sia onore a Te, ancora onore e onore mille volte e nuovamente
onore a Te. Onore a Te davanti e dietro, e onore a Te anche da ogni
lato. Oh Tutto, con le tue energie illimitate Tu penetri ogni cosa, e
così sei ogni cosa che esiste.
41.42. Oh Incommensurabile, ti chiedo perdono per tutte quelle
volte che mi sono rivolto a Te come comunemente si fa con un
amico, chiamandoti semplicemente oh Krishna, oh Yadava, oh
amico mio, ignorando questa tua Maestà per sconsideratezza
o per affetto. Perdonami anche per le volte che scherzando ti ho
mancato di rispetto mentre ci divertivamo, intanto che riposavamo
o mangiavamo, talvolta soli e altre insieme ad amici.
43. Tu sei il Signore dell’universo, sia del mobile che dell’immobile:
sei il supremo e venerabile Maestro, Tu hai poteri illimitati e
nessuno ti è pari. Chi mai potrebbe esserci di superiore a Te nei tre
mondi?
44. Perciò io mi inchino di fronte a Te, ti rendo omaggio e ti
supplico: sii con me indulgente come un padre verso un figlio, come
l’amante verso l’amata.
45.46. Nel vedere questa Tua forma, che non era mai stata
vista prima, io fremo, la mia mente è spaventata e turbata. Sii
misericordioso, oh Signore, mostrami l’altra tua forma che è il
Rifugio del mondo. Ora voglio contemplarti nell’adorabile forma in
cui porti il diadema, lo scettro e il disco. Oh Tu che possiedi infinite
braccia, ti prego, assumi ora la forma di Vishnu che ha solo quattro
braccia.
Il Beato Signore disse:
47. Oh Arjuna, per la mia grazia e attraverso il mio yoga, ti
ho consentito di vedere questa mia infinita e grandiosa forma
universale, forma che nessun umano aveva mai visto prima.
48. In questo mondo non è possibile per nessuno ammirarmi
in questa forma, né per mezzo dello studio delle scritture, né
attraverso sacrifici, né con grandi meriti caritatevoli, né con
austerità e discipline, e neanche celebrando riti.
49. Ma tu non essere più spaventato e turbato per avermi visto
in questo aspetto terribile che incute paura. Adesso contemplami
pure in questa adorabile Forma che ti è familiare, e gioiscine di
cuore.
Samjaya disse:
50. Dopo essersi rivolto in questo modo ad Arjuna, Vasudeva si
mostra nuovamente a lui nella sua Forma conosciuta, rincuorandolo
con il suo amabile e placido aspetto.
Arjuna disse:
51. Oh Janardana, vedendo questa tua amabile e placida forma
dall’aspetto umano, ecco che sono tornato sereno nell’animo, e ho
ritrovato la mia normale condizione.
56
Il Beato Signore disse:
52. Questa Forma che tu hai potuto osservare è molto difficile a
vedersi: anche gli Dei bramano continuamente per contemplarla.
53. Né per mezzo dello studio dei Veda, né con la carità, né con i
sacrifici Io posso essere visto così come tu mi hai potuto vedere.
54. Ma sappi, oh Distruttore dei nemici, che soltanto con
un’amorosa ed esclusiva devozione mi si può conoscere per come
sono veramente, e Mi si può penetrare.
55. Oh figlio di Pandu, colui il cui agire è dedicato a Me, che
guarda Me come ultima Meta da raggiungere, che per Me prova
amorosa devozione, che è libero da ogni attaccamento e da ogni
ostilità verso tutte le creature, questa persona senz’altro viene a Me.
Finchè giudichi non sarai mai libero

"La verità era uno specchio che cadendo dal cielo si ruppe.
Ciascuno ne prese un pezzo e vedendo riflessa in esso la propria immagine,
credette di possedere l'intera verità."
Mevlana Rumi, Sec. XIII

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Re: Sbatterci la testa

Messaggio da siramca » mar gen 21, 2020 5:42 pm

Sei giovane, se vivi l'ORRORE anche nella vita, prenderai sul serio anche tu.
Non che te lo auguri!
È che certe volte è necessario per sviluppare empatia.
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Abeja G.
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Re: Sbatterci la testa

Messaggio da Abeja G. » dom mag 08, 2022 5:02 pm

@Sem, bell'esperienza, ho letto tutto con piacere!!

...grazie per avermi fatto scoprire i Bhagavadgītā!!

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