Qual è il vero scopo del viaggio?
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Qual è il vero scopo del viaggio?
Ciao a tutti.
Ormai frequento questo forum da un po', mi sto pian piano avvicinando al mondo della psichedelia e amo questo forum perché mi dà l'occasione di imparare tanto a riguardo, ma mi sto accorgendo che è un percorso lungo, fatto di esperienze, prove, fallimenti.. e per questo motivo non sempre semplice.
La mia prima esperienza risale all'anno scorso ed è stata coi funghetti allucinogeni. In tutta sincerità, ho deciso di prenderli con un po' di superficialità (ho già scritto un'esperienza a riguardo). Dopo più di un anno, sentivo fosse arrivato il momento di riprovare, e decido di puntare sull'anahuasca (Acacia simplex + Ruta Siriana), vista la facile reperibilità della materia prima.
Cosa importante, ho voluto provare con un intento diverso rispetto ai funghetti.. Volevo che la sostanza mi rivelasse qualcosa, qualcosa di me. Questo non perché la prima volta non mi sia piaciuto, anzi. Ma leggendo le varie opinioni e scambiando pareri con voi, mi sono convinto che il potenziale di queste sostanze può andare ben oltre le semplici visual.
Per questo motivo, prima di mandare giù il decotto, ho scritto su un foglio alcune cose che volevo scoprire di me, omettendo intenzionalmente però la cosa più importante: vengo da una rottura sentimentale (non molto recente in realtà, è successo un anno fa) che mi ha lasciato ferite che sono tutt'ora aperte. Non ho scritto questo punto perché mi accorgo che potrebbe essere un argomento "periocoloso" e la paura di avere un bad trip era tanta.
Il primo tentativo (6g+3g) è stato un totale fallimento, effetti quasi 0.
Decido di alzare la dose (8g+4g) ma con procedimento di cottura più lungo e con alcuni accorgimenti: ho congelato un giorno prima la sostanza inumidita con acqua e limone per indebolire le pareti; ho cotto di più (5 ore in totale) la brew. Ho filtrato con un panno a maglie molto strette. Difatti, mentre filtravo il tutto scorreva quasi a goccia e nella brew non c'era traccia di granelli.
Non volevo esagerare con le dosi, visto che sarebbe stata la mia prima esperienza con la sostanza.
Ho fatto l'errore di non ridurla abbastanza; o meglio, credevo fosse ridotta abbastanza (mezzo bicchiere), ma il sapore era così disgustoso che ho fatto davvero tanta fatica a mandarla giù. Sono quindi riuscito a berne solo metà. Dopo circa 20 minuti ho sentito i primi intorpidimenti. Decido di stendermi sul letto..
La mia mente inizia a creare immagini.. immagini colorate, vive e bellissime.. la natura è il tema ricorrente. Le immagini si creavano, evolvevano e deformavano a seconda del ritmo della musica. La musica non era solo un suono.. la musica aveva una sua dimensione che andava oltre la semplice melodia.
Però mi accorgo di non essere completamente immerso.. La sensazione era bellissima ma non ho mai davvero perso il controllo di me.. Probabilmente perché ne ho bevuto solo metà.
Dopo circa due ore la discesa.. a questo punto non so che fare.. Bere o non bere l'altra metà?
Una parte di me era per il no.. Avevo già fatto un'esperienza bella e appagante, seppur leggera. Avrei dovuto già essere felice e soddisfatto di ciò. In più, non mi allettava l'idea di dover provare nuovamente quel sapore disgustoso che ho tanto odiato.
L'altra parte era per il sì.. Avrei voluto continuare il mio viaggio perché incompleto.
Decido di bere. E' stato ancora più difficile mandare giù il tutto, e infatti, tra mille conati di vomito nel tentativo di berla, gli ultimi due sorsi non riesco proprio (quelli più potente probabilmente). Poco male, dopo aver mangiato un po' di anguria per aggiustarmi la bocca, il viaggio riparte.. Le immagini iniziano di nuovo a formarsi nella mia mente più belle che mai.
A questo punto mi accorgo che il viaggio che sto facendo è davvero bello e piacevole, ma c'è un ma..
Non è quello che avevo in mente all'inizio. Mi viene in mente il mio ex, e decido che è arrivato il momento di analizzare la cosa ma.. non riesco! le immagini decidono di eliminare il pensiero, faccio fatica a mantenere la concentrazione su un pensiero fisso perché la mia mente non me lo permette..
A questo punto inizio un dialogo interiore.. mi chiedo: qual è lo scopo del viaggio? Perché lo faccio? Qual è il fine ultimo?
E la risposta: il fine ultimo è che tu ti senta bene.. il fine ultime è che tu passi dei momenti felice e sereni. Quindi perché stressarti nel dover costringere te stesso a pensare a cose "spiacevoli" o meglio "scomode".. se non ti senti di volerlo fare?
Questo dialogo è durato per un po'.. E' come se la sostanza mi stesse cercando di comunicare che io non ero pronto! Ma non ne sono certo in realtà.
Dopodichè, inizio a pensare a quello che stavo vivendo.. e mi chiedo: L'anahuasca come comunica? Come faccio a parlare con lei? Le immagini, così belle e meravigliose che mi sta donando.. hanno un significato? Sono io che non riesco a coglierlo? E come faccio? Non sono riuscito a trovare una risposta.
Dopo un po' inizio a sentire la discesa.. Erano ormai le 6 del mattino (assunzione ore 1:00) e stanchissimo, mi addormento.
Ragazzi, io non so che pensare! L'esperienza in sè mi è piaciuta, però non so, mi sento di "fallire" nel mio intento.. che è quello di usare le sostanze come un mezzo introspettivo. Cosa fare? So che non devo avere fretta.. In fondo, questa è solo la mia terza esperienza della vita con le sostante psichedeliche.
Secondo voi, è stato a causa della dose 'troppo bassa' che non sono riuscito?
E perché la dose era troppo bassa? Forse ho filtrato troppo? Difatti, a parte la nausea iniziale non ho avuto nessun problema di stomaco, nè vomito nè purga!
Aggiungo che set e setting erano entrambi ottimi, sebbene non avessi un sitter.
Grazie in anticipo per eventuali risposte
Ormai frequento questo forum da un po', mi sto pian piano avvicinando al mondo della psichedelia e amo questo forum perché mi dà l'occasione di imparare tanto a riguardo, ma mi sto accorgendo che è un percorso lungo, fatto di esperienze, prove, fallimenti.. e per questo motivo non sempre semplice.
La mia prima esperienza risale all'anno scorso ed è stata coi funghetti allucinogeni. In tutta sincerità, ho deciso di prenderli con un po' di superficialità (ho già scritto un'esperienza a riguardo). Dopo più di un anno, sentivo fosse arrivato il momento di riprovare, e decido di puntare sull'anahuasca (Acacia simplex + Ruta Siriana), vista la facile reperibilità della materia prima.
Cosa importante, ho voluto provare con un intento diverso rispetto ai funghetti.. Volevo che la sostanza mi rivelasse qualcosa, qualcosa di me. Questo non perché la prima volta non mi sia piaciuto, anzi. Ma leggendo le varie opinioni e scambiando pareri con voi, mi sono convinto che il potenziale di queste sostanze può andare ben oltre le semplici visual.
Per questo motivo, prima di mandare giù il decotto, ho scritto su un foglio alcune cose che volevo scoprire di me, omettendo intenzionalmente però la cosa più importante: vengo da una rottura sentimentale (non molto recente in realtà, è successo un anno fa) che mi ha lasciato ferite che sono tutt'ora aperte. Non ho scritto questo punto perché mi accorgo che potrebbe essere un argomento "periocoloso" e la paura di avere un bad trip era tanta.
Il primo tentativo (6g+3g) è stato un totale fallimento, effetti quasi 0.
Decido di alzare la dose (8g+4g) ma con procedimento di cottura più lungo e con alcuni accorgimenti: ho congelato un giorno prima la sostanza inumidita con acqua e limone per indebolire le pareti; ho cotto di più (5 ore in totale) la brew. Ho filtrato con un panno a maglie molto strette. Difatti, mentre filtravo il tutto scorreva quasi a goccia e nella brew non c'era traccia di granelli.
Non volevo esagerare con le dosi, visto che sarebbe stata la mia prima esperienza con la sostanza.
Ho fatto l'errore di non ridurla abbastanza; o meglio, credevo fosse ridotta abbastanza (mezzo bicchiere), ma il sapore era così disgustoso che ho fatto davvero tanta fatica a mandarla giù. Sono quindi riuscito a berne solo metà. Dopo circa 20 minuti ho sentito i primi intorpidimenti. Decido di stendermi sul letto..
La mia mente inizia a creare immagini.. immagini colorate, vive e bellissime.. la natura è il tema ricorrente. Le immagini si creavano, evolvevano e deformavano a seconda del ritmo della musica. La musica non era solo un suono.. la musica aveva una sua dimensione che andava oltre la semplice melodia.
Però mi accorgo di non essere completamente immerso.. La sensazione era bellissima ma non ho mai davvero perso il controllo di me.. Probabilmente perché ne ho bevuto solo metà.
Dopo circa due ore la discesa.. a questo punto non so che fare.. Bere o non bere l'altra metà?
Una parte di me era per il no.. Avevo già fatto un'esperienza bella e appagante, seppur leggera. Avrei dovuto già essere felice e soddisfatto di ciò. In più, non mi allettava l'idea di dover provare nuovamente quel sapore disgustoso che ho tanto odiato.
L'altra parte era per il sì.. Avrei voluto continuare il mio viaggio perché incompleto.
Decido di bere. E' stato ancora più difficile mandare giù il tutto, e infatti, tra mille conati di vomito nel tentativo di berla, gli ultimi due sorsi non riesco proprio (quelli più potente probabilmente). Poco male, dopo aver mangiato un po' di anguria per aggiustarmi la bocca, il viaggio riparte.. Le immagini iniziano di nuovo a formarsi nella mia mente più belle che mai.
A questo punto mi accorgo che il viaggio che sto facendo è davvero bello e piacevole, ma c'è un ma..
Non è quello che avevo in mente all'inizio. Mi viene in mente il mio ex, e decido che è arrivato il momento di analizzare la cosa ma.. non riesco! le immagini decidono di eliminare il pensiero, faccio fatica a mantenere la concentrazione su un pensiero fisso perché la mia mente non me lo permette..
A questo punto inizio un dialogo interiore.. mi chiedo: qual è lo scopo del viaggio? Perché lo faccio? Qual è il fine ultimo?
E la risposta: il fine ultimo è che tu ti senta bene.. il fine ultime è che tu passi dei momenti felice e sereni. Quindi perché stressarti nel dover costringere te stesso a pensare a cose "spiacevoli" o meglio "scomode".. se non ti senti di volerlo fare?
Questo dialogo è durato per un po'.. E' come se la sostanza mi stesse cercando di comunicare che io non ero pronto! Ma non ne sono certo in realtà.
Dopodichè, inizio a pensare a quello che stavo vivendo.. e mi chiedo: L'anahuasca come comunica? Come faccio a parlare con lei? Le immagini, così belle e meravigliose che mi sta donando.. hanno un significato? Sono io che non riesco a coglierlo? E come faccio? Non sono riuscito a trovare una risposta.
Dopo un po' inizio a sentire la discesa.. Erano ormai le 6 del mattino (assunzione ore 1:00) e stanchissimo, mi addormento.
Ragazzi, io non so che pensare! L'esperienza in sè mi è piaciuta, però non so, mi sento di "fallire" nel mio intento.. che è quello di usare le sostanze come un mezzo introspettivo. Cosa fare? So che non devo avere fretta.. In fondo, questa è solo la mia terza esperienza della vita con le sostante psichedeliche.
Secondo voi, è stato a causa della dose 'troppo bassa' che non sono riuscito?
E perché la dose era troppo bassa? Forse ho filtrato troppo? Difatti, a parte la nausea iniziale non ho avuto nessun problema di stomaco, nè vomito nè purga!
Aggiungo che set e setting erano entrambi ottimi, sebbene non avessi un sitter.
Grazie in anticipo per eventuali risposte
Ultima modifica di Enjoythefeelings il mar lug 14, 2020 3:25 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Qual è il vero scopo del viaggio?
Ciao.
È più di un anno che faccio uso di Ruta + acacia quasi quotidianamente, quindi so perfettamente di cosa parlo.
Faccio questa premessa perché in rete ho letto le cose più assurde circa il metodo di assunzione.
Non devi assolutamente cuocere nulla!
È sufficiente acqua tiepida.
Tieni in ammollo mezz'ora mescolando di tanto in tanto entrambi gli ingredienti in polvere in acqua sufficiente da diluire i principi attivi ma non troppa!
Ti accorgi quando funziona a dovere perché prendi sonori CEFFONI!
Lo scopo del viaggio è CAPIRE, al di là della MENTE e la tua c'era ancora tutta, ciò significa che ti ha fatto poco effetto.
Quando la SAGGEZZA parla è chiara come la Luce del Sole, abbagliante talmente che ti schiaccia con la VERITÀ!
Ti fa piangere e ridere al contempo perché VEDERE è quanto di più bello ci sia e di terribile!
E ti assicuro che non serve fare domande, sarebbe come chiedere all'assoluta SAGGEZZA di insegnarti prima qualcosa rispetto a qualcosa d'altro.
La saggezza sa di cosa hai bisogno e soprattutto QUANDO.
È più di un anno che faccio uso di Ruta + acacia quasi quotidianamente, quindi so perfettamente di cosa parlo.
Faccio questa premessa perché in rete ho letto le cose più assurde circa il metodo di assunzione.
Non devi assolutamente cuocere nulla!
È sufficiente acqua tiepida.
Tieni in ammollo mezz'ora mescolando di tanto in tanto entrambi gli ingredienti in polvere in acqua sufficiente da diluire i principi attivi ma non troppa!
Ti accorgi quando funziona a dovere perché prendi sonori CEFFONI!
Lo scopo del viaggio è CAPIRE, al di là della MENTE e la tua c'era ancora tutta, ciò significa che ti ha fatto poco effetto.
Quando la SAGGEZZA parla è chiara come la Luce del Sole, abbagliante talmente che ti schiaccia con la VERITÀ!
Ti fa piangere e ridere al contempo perché VEDERE è quanto di più bello ci sia e di terribile!
E ti assicuro che non serve fare domande, sarebbe come chiedere all'assoluta SAGGEZZA di insegnarti prima qualcosa rispetto a qualcosa d'altro.
La saggezza sa di cosa hai bisogno e soprattutto QUANDO.
Cheeeeeeesssseeeeee
Re: Qual è il vero scopo del viaggio?
Cheapeu!Enjoythefeelings ha scritto: ↑lun lug 13, 2020 10:40 pmCiao a tutti.
E la risposta: il fine ultimo è che tu ti senta bene.. il fine ultime è che tu passi dei momenti felice e sereni. Quindi perché stressarti nel dover costringere te stesso a pensare a cose "spiacevoli" o meglio "scomode".. se non ti senti di volerlo fare?
Non confondere la delusione con l''ambizione, sei solo pieno di voglia scoprire e scoprirti.
Come primo viaggio arrivare ad una risposta del genere è più che significativo ed importante, goditi il viaggio non focalizzarti sull'arrivo. Rilascia i dubbi e lo stress, si formeranno altre occasioni dove potrai avvicinarti alle tue risposte. Ma credimi, ogni qualvolta avrai una risposta, avrai anche una domanda in più. Be grateful 'bout what you've received.
Relax and keep you awake and conscious.
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Re: Qual è il vero scopo del viaggio?
Beh questo metodo mi sembra molto meno sbatti e più rapido..thatofcheese ha scritto: ↑lun lug 13, 2020 10:59 pmNon devi assolutamente cuocere nulla!
È sufficiente acqua tiepida.
Tieni in ammollo mezz'ora mescolando di tanto in tanto entrambi gli ingredienti in polvere in acqua sufficiente da diluire i principi attivi ma non troppa!
Ti accorgi quando funziona a dovere perché prendi sonori CEFFONI!
Senza nemmeno filtrare il tutto? Con questo metodo non c'è il pericolo di forte nausea e vomito?
Credo di aver messo troppa pressione su di me. Seguirò il tuo prezioso consiglio, grazie mille!MattMoon ha scritto: ↑mar lug 14, 2020 9:01 am
Cheapeu!
Non confondere la delusione con l''ambizione, sei solo pieno di voglia scoprire e scoprirti.
Come primo viaggio arrivare ad una risposta del genere è più che significativo ed importante, goditi il viaggio non focalizzarti sull'arrivo. Rilascia i dubbi e lo stress, si formeranno altre occasioni dove potrai avvicinarti alle tue risposte. Ma credimi, ogni qualvolta avrai una risposta, avrai anche una domanda in più. Be grateful 'bout what you've received.
Re: Qual è il vero scopo del viaggio?
@Enjoythefeelings - un scopo di psicedelici può essere che capisci tante cose che altrimenti magari avrai scoperto mai.
È un pò come GPS (sistema di orientamento). Questo ha bisogno di tre punti per calcolare dati precisi da un certo luogo.
Se tu vedi un procedimento già conosciuto, sotto l' effetto di psicedelici lo vedi in un modo diverso. Così ti ravvicini ad una vista più profonda delle cose che succedono, della gente coinvolta. Allora hai preso punti di vista diversi su una sola cosa. La vedi da direzione differente e con questo più chiaro. Quasi un' ampliamento della coscienza allora.
Ci sono altri scopi più profondi ma con il mio Italiano squallido non riesco a spiegargli. Parlando magari si, ma non scrivendo purtroppo.
Saluti
È un pò come GPS (sistema di orientamento). Questo ha bisogno di tre punti per calcolare dati precisi da un certo luogo.
Se tu vedi un procedimento già conosciuto, sotto l' effetto di psicedelici lo vedi in un modo diverso. Così ti ravvicini ad una vista più profonda delle cose che succedono, della gente coinvolta. Allora hai preso punti di vista diversi su una sola cosa. La vedi da direzione differente e con questo più chiaro. Quasi un' ampliamento della coscienza allora.
Ci sono altri scopi più profondi ma con il mio Italiano squallido non riesco a spiegargli. Parlando magari si, ma non scrivendo purtroppo.
Saluti
Sheriff John Brown always hated me; for what I don't know; anytime I plant a seed, he said kill it before it grows; I shot the sherriff ... - Bob Marley
Tutto quello che vi racconto è già passato da almeno dieci anni.
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Re: Qual è il vero scopo del viaggio?
Nono, devi filtrare.Enjoythefeelings ha scritto: ↑mar lug 14, 2020 3:32 pm
Beh questo metodo mi sembra molto meno sbatti e più rapido..
Senza nemmeno filtrare il tutto? Con questo metodo non c'è il pericolo di forte nausea e vomito?
Nausea e vomito mettili sempre in conto o quasi.
Cheeeeeeesssseeeeee
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Re: Qual è il vero scopo del viaggio?
@Sonoio
Ho capito cosa intendi... Il mio obiettivi è proprio quello: pensare alle cose da un'altra prospettiva.
Ma se non riesco? E' che mentre faccio il trip non mi metto ad analizzare le cose, è questo il punto.
@thatofcheese Con cosa filtri di solito? La prossima volta proverò senza cottura allora. Che dose mi consigli?
Ho capito cosa intendi... Il mio obiettivi è proprio quello: pensare alle cose da un'altra prospettiva.
Ma se non riesco? E' che mentre faccio il trip non mi metto ad analizzare le cose, è questo il punto.
@thatofcheese Con cosa filtri di solito? La prossima volta proverò senza cottura allora. Che dose mi consigli?
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Re: Qual è il vero scopo del viaggio?
Se la dose è giusta e la DMT fa effetto, la MENTE supera la mente perciò verrai catapultato OLTRE i soliti giri logici.Enjoythefeelings ha scritto: ↑gio lug 16, 2020 6:12 pm@Sonoio
Ho capito cosa intendi... Il mio obiettivi è proprio quello: pensare alle cose da un'altra prospettiva.
Ma se non riesco? E' che mentre faccio il trip non mi metto ad analizzare le cose, è questo il punto.
@thatofcheese Con cosa filtri di solito? La prossima volta proverò senza cottura allora. Che dose mi consigli?
Non ti ha fatto effetto a sufficienza.
Filtro con un colino da thè.
Non conosco acacia simplex, io uso Ruta siriana + Mimosa hostilis.
Ti consiglio 3 gr + 6 per la prima volta, in polvere, mescolate insieme.
E filtra due volte.
Al primo giro bevi la seconda filtratura, più blanda, dopo circa mezz'ora/40 minuti (a seconda della nausea) bevi la PRIMA filtratura, più potente.
Se vedi che ancora fa poco effetto, la volta successiva aumenta a 4+8.
Vai per gradi perché potresti spaventarti se il viaggio è troppo potente.
Cheeeeeeesssseeeeee
Re: Qual è il vero scopo del viaggio?
un viaggio è un viaggio e il trucco (secondo me, molti mi daranno contro) è non cercare di capirlo, io ci provo tutte le volte ma poi ci ricasco e continuo pensare a come uscire da un trip
why so serious?
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Re: Qual è il vero scopo del viaggio?
Conoscere per riconoscere. Molte esperienze non lasciano insegnamenti perché spesso mancano i riferimenti per comprenderle.Enjoythefeelings ha scritto: ↑gio lug 16, 2020 6:12 pm@Sonoio
Ho capito cosa intendi... Il mio obiettivi è proprio quello: pensare alle cose da un'altra prospettiva.
Ma se non riesco? E' che mentre faccio il trip non mi metto ad analizzare le cose, è questo il punto.
@thatofcheese Con cosa filtri di solito? La prossima volta proverò senza cottura allora. Che dose mi consigli?
Se hai un modello teorico di riferimento, certe cose che accadono durante un viaggio diventano più comprensibili e quindi utili, almeno per me è sempre stato così. Il suggerimento è studiare, ad ampio spettro, leggi tanto e vedrai che troverai dei filoni illuminanti, come per esempio quello che ho scoperto leggendo i testi di Stanislav Grof, ma non solo lui.
Sul tema del tuo thread ho appena pubblicato un articolo sul mio blog, spero che possa essere interessante e utile
Parlo di funghi perché li amo, ma vale per qualsiasi sostanza psichedelica: https://shroomcircle.com/assumere-i-fun ... che-farlo/
Ciao!
DM Tripson è uno scrittore italiano che ama i Funghi Magici.
Come usarli? Leggi qui: https://amzn.to/3kshUvI
Come preparare e integrare un viaggio psichedelico? Leggi qui: https://amzn.to/3EHkbvo
Blog: https://shroomcircle.com
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Re: Qual è il vero scopo del viaggio?
Il massimo del "effetto" dell' ampliamento della coscienza succede dopo il proprio trip.Enjoythefeelings ha scritto: ↑gio lug 16, 2020 6:12 pm... pensare alle cose da un'altra prospettiva.
Ma se non riesco? E' che mentre faccio il trip non mi metto ad analizzare le cose, è questo il punto.
Perciò si ha bisogno di una mente aperta per guadagnare qualcosa dal consumo di psicedelici. Se non pensi mai in maniera "philosophica" non avrai vantaggi dagli trip che fai. Bisogna riflettere quello che succede nel trip - dopo, in real live.
Saluti
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Re: Qual è il vero scopo del viaggio?
"Pensare" non è il verbo adatto a descrivere quello che succede durante un trip, anzi spesso il primo segnale di salita della sostanza è proprio la sensazione di mente vuota, il silenzio di ogni voce interiore. Non è qualcosa che devi "riuscire" a fare, smetti di cercare di controllare l'esperienza e sintonizzati ad essa senza aspettative.
"Il fine ultimo è che tu ti senta bene" forse è proprio ciò di cui avevi bisogno in questo momento, niente di più. Curioso che questa rivelazione ti sia giunta durante un "dialogo interiore" proprio mentre le immagini erano tanto forti da zittire i pensieri.
Prendi confidenza con questa prospettiva prima di alzare i dosaggi! Non c'è nulla da capire, nessuno scopo e nessuna meta razionale durante il trip, quello viene dopo, quando la sostanza scende e potrai elaborare l'esperienza a mente lucida. Nel frattempo limitati a sentire, un passo indietro.
"Il fine ultimo è che tu ti senta bene" forse è proprio ciò di cui avevi bisogno in questo momento, niente di più. Curioso che questa rivelazione ti sia giunta durante un "dialogo interiore" proprio mentre le immagini erano tanto forti da zittire i pensieri.
Prendi confidenza con questa prospettiva prima di alzare i dosaggi! Non c'è nulla da capire, nessuno scopo e nessuna meta razionale durante il trip, quello viene dopo, quando la sostanza scende e potrai elaborare l'esperienza a mente lucida. Nel frattempo limitati a sentire, un passo indietro.
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Re: Qual è il vero scopo del viaggio?
Ragazzi grazie mille delle risposte.
Ho fatto un'altra esperienza 4 giorni fa. Questa volta ho deciso di seguire il consiglio di @thatofcheese di non cuocere la brew. Ho miscelato con due dita e mezzo d'acqua 6g acacia + 4g di ruta, passata mezz'ora ho filtrato due volte e bevuto. Dopo 40 minuti nulla.. ho quindi bevuto la nuova brew con la stessa polvere (sempre due dita e mezzo, sempre mezz'ora in ammollo), questa volta filtrata solo una volta. dopo circa altri 40 minuti, leggero intorpedimento, ma niente di rilevante.
Ero davvero frustrato, iniziavo a pensare che questo metodo non funzionasse! Ho quindi bevuto l'ultima brew, stessa polvere, in ammollo per mezz'ora e filtrata una volta.. ma una volta bevuta, ho iniziato a vomitare. Il quantitativo vomitato era davvero poco, ma ho iniziato a sentire i primi effetti e mi sentivo meglio.
Mi metto sul letto, e piano piano dolcemente, con la giusta musica il viaggio inizia.. e si intensificava sempre più, fino a diventare qualcosa di davvero intenso e potente!
Le immagini si susseguivano incontrollate ed erano un tutt'uno con la musica. La frustrazione sostituta con IMMENSA GRATITUDINE.. ho ringraziato l'anahuasca.. per come mi faceva sentire, per il bene che mi faceva provare.. Mi sono sentito protetto.. come un bruco in un bozzolo, comodo e al caldo.. ma pronto a diventare farfalla. E l'ho ringraziata, perché mi stava proteggendo, è stata dolce con me.. una salita dolce, ma allo stesso tempo un'intensità tale da farmi provare sensazioni ed emozioni semplicemente indescrivibili.
Non so dire se ho tratto reali insegnamenti da ciò che ho provato. Ma so cosa ho vissuto, come mi sono sentito. Ed è questo il motivo per cui la DMT è così unica.
@Inìgo Credo tu abbia ragione. Forse la DMT mi dà ciò di cui ho bisogno.
In un periodo della mia vita in cui non ho particolari domande a cui voglio necessariamente trovare una risposta, la
DMT si comporta in questo modo.. Chissà se in futuro qualcosa cambierà.. per il momento mi godo quello che lei mi vuole dare. Per quanto riguarda il dialogo interiore, non è stato nulla di troppo lineare. Nel senso che tra un pensiero e l'altro c'erano tante immagini e tante distrazioni. Non è stato facile.
Grazie anche a DM Tripson (che per qualche strana ragione non riesco a taggare) per l'articolo molto interessante. Se hai qualche buon libro da consigliarmi per imparare sempre di più sui viaggi psichedelici e come capirli (a parte l'autore che mi hai già citato) è ben accetto
Ho fatto un'altra esperienza 4 giorni fa. Questa volta ho deciso di seguire il consiglio di @thatofcheese di non cuocere la brew. Ho miscelato con due dita e mezzo d'acqua 6g acacia + 4g di ruta, passata mezz'ora ho filtrato due volte e bevuto. Dopo 40 minuti nulla.. ho quindi bevuto la nuova brew con la stessa polvere (sempre due dita e mezzo, sempre mezz'ora in ammollo), questa volta filtrata solo una volta. dopo circa altri 40 minuti, leggero intorpedimento, ma niente di rilevante.
Ero davvero frustrato, iniziavo a pensare che questo metodo non funzionasse! Ho quindi bevuto l'ultima brew, stessa polvere, in ammollo per mezz'ora e filtrata una volta.. ma una volta bevuta, ho iniziato a vomitare. Il quantitativo vomitato era davvero poco, ma ho iniziato a sentire i primi effetti e mi sentivo meglio.
Mi metto sul letto, e piano piano dolcemente, con la giusta musica il viaggio inizia.. e si intensificava sempre più, fino a diventare qualcosa di davvero intenso e potente!
Le immagini si susseguivano incontrollate ed erano un tutt'uno con la musica. La frustrazione sostituta con IMMENSA GRATITUDINE.. ho ringraziato l'anahuasca.. per come mi faceva sentire, per il bene che mi faceva provare.. Mi sono sentito protetto.. come un bruco in un bozzolo, comodo e al caldo.. ma pronto a diventare farfalla. E l'ho ringraziata, perché mi stava proteggendo, è stata dolce con me.. una salita dolce, ma allo stesso tempo un'intensità tale da farmi provare sensazioni ed emozioni semplicemente indescrivibili.
Non so dire se ho tratto reali insegnamenti da ciò che ho provato. Ma so cosa ho vissuto, come mi sono sentito. Ed è questo il motivo per cui la DMT è così unica.
@Inìgo Credo tu abbia ragione. Forse la DMT mi dà ciò di cui ho bisogno.
In un periodo della mia vita in cui non ho particolari domande a cui voglio necessariamente trovare una risposta, la
DMT si comporta in questo modo.. Chissà se in futuro qualcosa cambierà.. per il momento mi godo quello che lei mi vuole dare. Per quanto riguarda il dialogo interiore, non è stato nulla di troppo lineare. Nel senso che tra un pensiero e l'altro c'erano tante immagini e tante distrazioni. Non è stato facile.
Grazie anche a DM Tripson (che per qualche strana ragione non riesco a taggare) per l'articolo molto interessante. Se hai qualche buon libro da consigliarmi per imparare sempre di più sui viaggi psichedelici e come capirli (a parte l'autore che mi hai già citato) è ben accetto
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Re: Qual è il vero scopo del viaggio?
@Enjoythefeelings ovviamente ti consiglio il mio libro...nel quale c'è una bibliografia preziosa da cui attingere in abbondanza
DM Tripson è uno scrittore italiano che ama i Funghi Magici.
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Re: Qual è il vero scopo del viaggio?
Enjoythefeelings ha scritto: ↑sab lug 25, 2020 12:05 pmRagazzi grazie mille delle risposte.
Ho fatto un'altra esperienza 4 giorni fa. Questa volta ho deciso di seguire il consiglio di @thatofcheese di non cuocere la brew. Ho miscelato con due dita e mezzo d'acqua 6g acacia + 4g di ruta, passata mezz'ora ho filtrato due volte e bevuto. Dopo 40 minuti nulla.. ho quindi bevuto la nuova brew con la stessa polvere (sempre due dita e mezzo, sempre mezz'ora in ammollo), questa volta filtrata solo una volta. dopo circa altri 40 minuti, leggero intorpedimento, ma niente di rilevante.
Ero davvero frustrato, iniziavo a pensare che questo metodo non funzionasse! Ho quindi bevuto l'ultima brew, stessa polvere, in ammollo per mezz'ora e filtrata una volta.. ma una volta bevuta, ho iniziato a vomitare. Il quantitativo vomitato era davvero poco, ma ho iniziato a sentire i primi effetti e mi sentivo meglio.
Mi metto sul letto, e piano piano dolcemente, con la giusta musica il viaggio inizia.. e si intensificava sempre più, fino a diventare qualcosa di davvero intenso e potente!
Le immagini si susseguivano incontrollate ed erano un tutt'uno con la musica. La frustrazione sostituta con IMMENSA GRATITUDINE.. ho ringraziato l'anahuasca.. per come mi faceva sentire, per il bene che mi faceva provare.. Mi sono sentito protetto.. come un bruco in un bozzolo, comodo e al caldo.. ma pronto a diventare farfalla. E l'ho ringraziata, perché mi stava proteggendo, è stata dolce con me.. una salita dolce, ma allo stesso tempo un'intensità tale da farmi provare sensazioni ed emozioni semplicemente indescrivibili.
Non so dire se ho tratto reali insegnamenti da ciò che ho provato. Ma so cosa ho vissuto, come mi sono sentito. Ed è questo il motivo per cui la DMT è così unica.
@Inìgo Credo tu abbia ragione. Forse la DMT mi dà ciò di cui ho bisogno.
In un periodo della mia vita in cui non ho particolari domande a cui voglio necessariamente trovare una risposta, la
DMT si comporta in questo modo.. Chissà se in futuro qualcosa cambierà.. per il momento mi godo quello che lei mi vuole dare. Per quanto riguarda il dialogo interiore, non è stato nulla di troppo lineare. Nel senso che tra un pensiero e l'altro c'erano tante immagini e tante distrazioni. Non è stato facile.
Grazie anche a DM Tripson (che per qualche strana ragione non riesco a taggare) per l'articolo molto interessante. Se hai qualche buon libro da consigliarmi per imparare sempre di più sui viaggi psichedelici e come capirli (a parte l'autore che mi hai già citato) è ben accetto
Wow, sono contenta!
Confermato che la DMT è solubile in acqua senza tanti sbattimenti.
Io avrei optato per 4+8 come dose.
E, se mi permetti, qualcosa di solido nello stomaco diminuisce nausea e vomito e aumenta l'effetto.
Comunque grazie, proverò anche l'acacia!
Cheeeeeeesssseeeeee