La via del corpo: danza estatica con circa 2,5g di GT

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psycoscaper
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La via del corpo: danza estatica con circa 2,5g di GT

Messaggio da psycoscaper » lun gen 22, 2024 4:10 pm

Car* buonasera,

riassunto dai report precedenti: nelle mie ultime esperienze coi funghi, e anche con alcune con la cannabis, il corpo mi ha sopraffatto. Stavo fermo, sdraiato o al massimo seduto, ben coperto dal freddo. Soprattutto nella salita dell’esperienza avevo dei movimenti involontari, ritmici e piuttosto ordinati, di vari e parti del corpo. Mai dolorosi, ma comunque mi mettevano una certa preoccupazione. Se provavo a fermarne uno (per esempio nelle gambe), il movimento si spostava in un’altra parte del corpo (per esempio nelle braccia).

Nell’ultima esperienza ho cercato di dare sfogo al corpo, vi racconto. Ho anche integrato con una buona dose di CBD, contando sull’effetto armonizzante e miorilassante.

Report
Sostanza: circa* 2.5 g di cubensis GT secchi, presi in lemon-tek a stomaco semi-vuoto + 7 mg di CBD in gocce via sublinguale
* ho iniziato a dosare volutamente con poca precisione i dosaggi, in modo da essere meno condizionato. In questo caso ho pesato 3.7 g di funghi qualche giorno prima dell’esperienza, e prima di assumerli li ho messi su un piatto e divisi, scegliendo di prenderne circa 2/3.
Setting: appartamento con grande terrazzo e vista sulla valle e sui boschi. Prima di iniziare l’esperienza, ho spostato mobili e fatto spazio per darmi modo di muovermi liberamente. Come sitter la mia compagna, questa volta però con un ruolo meno di controllo rispetto ad altre volte (inizio a fidarmi molto di più di me stesso e delle mie reazioni in questi contesti), per me è il piacere che lei fosse testimone.

Ho iniziato l’esperienza alle 14:30. Mi metto sul terrazzo, stando un po’ seduto sul dondolo e ogni tanto alzandomi a guardare lo stupendo panorama. Dopo circa mezz’ora la mia percezione inizia ad aprirsi: i colori diventano intensi, la sensazione di profondità cambia e i suoni del paesaggio diventano armonici e percepibili in tutto il corpo. Nel momento in cui mi viene da sedermi, o sdraiarmi, come facevo di solito, decido invece di stare in piedi ed iniziare a muovere il corpo, seguendo i suoni amplificati che mi arrivavano. Inizio a creare una specie di Yoga o di Qi Gung, discipline che ho praticato sporadicamente. Ho la sensazione che il mio corpo funzioni in una maniera straordinaria, con un’armonia di cui non sono solitamente capace.

Iniziano movimenti simbolici legati a ciò che mi circonda: rappresento le montagne, il mare, gli alberi. Muovermi è una celebrazione di tutto ciò che ho intorno, lo incarno completamente. I movimenti si trasformano in una danza estatica, sempre più straordinaria e stupenda. Ogni tanto ho dei momenti di stanchezza, mi siedo, ma il corpo inizia subito a vibrare (come nelle precedenti esperienza), così mi rialzo e riprendo a muovermi.

Si alza un vento stupendo, gli ulivi di fronte a me muovo le fronde, io penso “loro sanno danzare la musica che il vento insegna”, mi lascio trasportare ed inizio a danzarla pure io. E’ stupendo, mi sento completamente connesso e parte del vento e di tutto ciò che mi circonda. L’aria avvolge ogni cosa e ci insegna. Ho una fame pazzesca, viva, chiedo alla mia compagna del cibo e mi porta dei toast al burro e miele, è una divinità dell’abbondanza che mi da la grazia coi suoi doni. Mangio e torno a danzare.

Vicino a dove siamo ci sono delle rovine archeologiche, che ho scoperto recentemente probabilmente utilizzate per rituali psichedelici legati alla morte. Dentro di me ho perfettamente accesso a tutti i momenti dell’universo, il tempo mi è perfettamente famigliare e non ne sono più intrappolato. Stanno costruendo proprio adesso quel santuario, e i loro intenti mi sono chiari, è un modo per dare un lessico ed una sede a questo tipo di esperienze.

Il campanile del paese inizia a suonare la campana, è un suono non spiacevole, ma sento che mi distoglie dalla connessione con me stesso e con l’ambiente che sto sperimentando. Intuisco che è esattamente questo lo scopo dei campanili, onnipresenti relitti di una cristianità che ha permeato il mondo occidentale. Decido quindi di ascoltare della musica, prendo le cuffie e nel momento in cui le afferro la campana smette di suonare “ecco sono sulla strada giusta”. Mi metto della musica ritmata, ed inizio a danzarla. Torno potentemente nel corpo, faccio l’amore con me stesso ad ogni movimento.

Dopo due canzoni tolgo la musica, voglio tornare a sentire cosa succede in questo mondo stupendo. Il sole inizia a tramontare. I colori sono sublimi, sono completamente connesso al paesaggio. E’ difficile da spiegare, ma percepisco chiaramente lo spazio tra me e le cose, compresi i corpi celesti come il sole, non è un “lo so” della testa, ma una sensazione corporea.

Inizia a fare più freddo, mi metto una coperta addosso a mo di mantello. E’ un gesto epico, su cui verranno scritti libri e poemi. Guardando dal balcone col mio mantello mi sento un eroe di un poema epico, allo stesso tempo miserabile ed onnipotente.

Chiamo la mia compagna fuori con me, il tramonto è stupendo. Stiamo a contatto, un abbraccio erotico anche se l’attivazione sessuale non avviene nel corpo. In piedi al tramonto i nostri bacini sono a contatto mentre ci abbracciamo e li percepisco tutt’uno.
Il sole tramonta, un miracolo ai miei occhi. E’ straordinario che in questa realtà abbiamo tanta meraviglia a disposizione ogni giorno.

Entro in casa e mi siedo sul divano. La mia compagna si siede al mio fianco e mi carezza il petto e la pancia. Chiudo gli occhi.
Mi sento una scogliera e lei è la profondità del mare, che mi accarezza.
Mi rendo conto di essere quella scogliera, che una parte di me è dentro ogni scogliera del mondo: nel momento in cui questo corpo fisico cesserà di vivere, io continuerò a esistere in ogni scogliera, in ogni mare e in tutto il mondo attorno a noi. E’ una sensazione naturale, stupenda.

Dopo circa mezz’ora in questo stato stupendo (circa 4h da inizio esperienza) la mia compagna si mette a cucinare. Una mosca inizia a girarmi attorno, sento il suo essere mosca. Lei si posa su una tenda, io la guardo e le chiedo di volare sull’altra tenda. Dentro di me inizia un dialogo tra tutti gli “outsider” che ho conosciuto, e penso “perché se non lo fa, va be, ma se lo fa…” e in quella frase sospesa c’è racchiuso un senso di meraviglia incontenibile.

Divento spiritoso, rido e tutto mi fa ridere, è liberatorio, spesso sono più trattenuto.

Il dialogo interno continua, un caro amico “ma l’aveva poi fatto la mosca?”. Mi sento come in una casa di riposo, in cui si cerca di ricordare fatti molto distanti con senso di meraviglia e leggerezza. Cose non più importanti, ma che lo erano un tempo, come quando dei vecchi marinai si raccontano le loro storie di navigazione. Lo spiego alla mia compagna, che quella mosca ormai è in scacco, perché anche se lo fa tra 3 giorni vale lo stesso.

Inutile dire che pochi minuti dopo la mosca decolla e vola esattamente dove le avevo chiesto di andare.
La mia meraviglia è totale, a quella narrazione si aggiunge un pezzo: “perché se non lo fa va beh, ma se lo fa…E L’HA FATTO”.
Penso che chi ha fatto esperienze psichedeliche possa capire la perfetta logica, sensatezza e infinita meraviglia di una cosa molto piccola ma fondamentale come una mosca che vola esattamente dove le hai chiesto di volare.

Per tutta la durata del trip sento che mi è mancato il lessico per esprimere a me stesso quello che stavo vivendo, una sensazione stupenda, perché non potevo far altro che esperire ciò che stavo vivendo. La sensazione di poema epico che ho avuto è stata potente e probabilmente è proprio così che sono nati i grandi miti su cui si fonda la nostra civiltà. Allo stesso modo santuari e luoghi rituali sono correlati a questo tipo di esperienza. Penso sia riduttivo dire che tutto questo nasca dalle esperienze psichedeliche, ma nella società attuale ci siamo completamente distaccati dalle piante maestre, e le escludiamo pure dal nostro passato mitico ed archeologico. Penso che sia importante integrare la storia e l’antropologia con la coscienza che prima del cristianesimo era perfettamente normale prendere parte a rituali psichedelicie ed era fatto di frequente.

La cena come sempre è buonissima, i sapori amplificati e diffusi in tutto il corpo, mi sento leggero, felice.

Questa è la storia di quella volta che danzai gli insegnamenti del vento insieme agli ulivi e in cui la mosca...l’ha fatto.
Cerchiamo continuamente di dare significato a quella cosa lì.


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ildruido
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Re: La via del corpo: danza estatica con circa 2,5g di GT

Messaggio da ildruido » lun gen 22, 2024 5:01 pm

Bella esperienza @psycoscaper
Sono sempre più convinto che gli spasmi del corpo sono una forma di resistenza. Mi sta succedendo tutte le volte che decido di prendere la DMT: all'inizio non mi capitava ma adesso che so cosa mi aspetta nei 10 minuti precedenti all'esperienza ho dei forti spasmi muscolari e devo sempre aspettare che passino prima di poter fumare; la prima volta pensavo che fosse freddo ma ormai è chiaro che è quello, non è che ho paura ma una parte di me si ribella a quell'esperienza (l'ego?)

E' un po' che giri intorno a questi dosaggi di funghi, visto che l'esperienza è sempre positiva e hai un trip sitter esperto potresti considerare un aumento no? con un grammo e mezzo in più l'esperienza cambia totalmente, magari hai meno voglia di muoverti ma le visioni iniziano a diventare qualcosa di incredibile :D
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Belzebubu
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Re: La via del corpo: danza estatica con circa 2,5g di GT

Messaggio da Belzebubu » lun gen 22, 2024 5:48 pm

Concordo in pieno, viaggiare sotto i tre grammi è divertente, personalmente è la quantità che considero "di sicurezza", entro la quale pur con una certa difficoltà e con grossi occhiali a specchio all' uso sono in grado di "non smarronare". Però oltre (soprattutto dai 5g in su parlando di cubensis) c'è davvero tutto un universo di inconcepibile splendore che probabilmente è meno divertente nel senso comune del termine, ma che davvero vale la pena di esplorare .Se e quando sarai assolutamente certo e sicuro di volerlo fare ovviamente.
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Re: La via del corpo: danza estatica con circa 2,5g di GT

Messaggio da psycoscaper » lun gen 22, 2024 7:02 pm

@ildruido anche io sono arrivato a conclusioni simili, se non proprio una forma di resistenza ma nel mio caso come ci fosse dell’energia repressa che da qualche parte vuole uscire. Danzare o comunque muoversi volontariamente secondo me permette a quest’energia di uscire in maniera fluida, perché altrimenti uno si preoccupa e non è una buona cosa in questi casi.

Per quanto riguarda i dosaggi, rispondendo anche a @Belzebubu , sono assolutamente curioso di provare tutte le sfaccettature di questo mondo e le possibilità che offre, tuttavia ci tengo anche a non focalizzarmi troppo sui dosaggi e non farli diventare una prova di forza. Conosco (molto) bene la cannabis, e ho notato che su di me il dosaggio è meno rilevante che per esempio il set con cui mi approccio all’esperienza: una delle esperienze più straordinarie e ricche di visual l’ho fatta con meno di 10mg di thc e ben navigato alla sostanza, allo stesso modo ho visitato altri mondi con 120 mg e invece fatto gran dormite a 50 mg.

I funghi li conosco meno, alla fine ho fatto solamente 5 trip per adesso, e sicuramente vorrei provare anche dosaggi più elevati. La cosa importante secondo me è che nessun dosaggio venga sminuito: c’è chi dice che con 2 g non vai da nessuna parte, e chi che con 10 g sei in una dose dissociativa che non ti lascia nulla, ma penso che anche solo leggendo i report qui sul forum si possa capire che sono semplificazioni e generalizzazioni. Secondo me è importante ascoltarsi e apprezzare ogni sfumatura e ogni dono, che sia da un trip ultrapotente ad una leggera distorsione che ti fa però percepire quel pezzettino che mancava nel puzzle.

Prendere una dose elevata di funghi sicuramente mi racconterà qualcosa di come sono fino a lì, e aprirà un infinito di viaggi in mezzo. Per esempio il prossimo trip sto pensando di farlo con 5-6 grammi, ma questo non vuol dire che quello dopo sarà necessariamente a 8 grammi…magari poi vorrò tornare a sperimentare i 3 grammi e mezzo che ho già provato, per vedere cosa è cambiato e come sono cambiato io, oppure vorrò provarne direttamente 10 g senza pensarci troppo, chissà. D’altronde l’anno scorso con 2.8 grammi di cubensis ebbi un’esperienza di una potenza straordinaria, che leggendo i report assomiglia a certe esperienze di dosaggi almeno doppi. La cosa più importante per me è lasciarmi sorprendere.
Cerchiamo continuamente di dare significato a quella cosa lì.

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Belzebubu
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Re: La via del corpo: danza estatica con circa 2,5g di GT

Messaggio da Belzebubu » mar gen 23, 2024 9:56 am

Beh, con il massimo rispetto per la cannabis ti dico che secondo me paragonarla ai funghi è come paragonare un monopattino allo shuttle.. la variazione di dosaggio sulla cannabis non è paragonabile alla variazione di dosaggio sui funghi. La differenza tra 3 e 5 grammi è già di per sé estrema, io comunque al posto tuo eviterei di salire di più di un grammo alla volta, rimarrai sbalordito da quello che incontrerai, e non sarai preparato nemmeno salendo a piccoli step - nessuno può esserlo- ma comunque ti aiuterà. E non voglio metterti paura, perché certamente vivrai momenti di pura estasi, ma perderai il controllo in un modo che e' difficile capire anche per chi ci è passato. Buoni viaggi
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