Ephenidina, 150mg

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Zed
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Ephenidina, 150mg

Messaggio da Zed » dom ott 28, 2018 10:15 am

E' venerdì, e in casa Zed è appena arrivato un pacco di RC freschi di giornata. Decido che quest'oggi proverò l'Efenidina. Mi procuro una canna, aspetto la sera e mi rintano in casa della mia amica che per comodità chiamerò X. Abbiamo due capsule dal bel colorito arancione che ho riempito con 150mg di Ephenidina e le mangiamo, lei a stomaco vuoto io dopo aver mangiato una focaccia al sugo perché sono un divoratore di cibo dallo stomaco troppo enorme per non mangiare qualcosa. 21:10, le pillole
vengono brutalmente ingoiate senza troppi pensieri, inizia l'attesa. Fino alle 22:20 nessuno di noi sente un cazzo, per X la dissociazione inizia a salire da questo punto in poi. Dice di sentirsi come se fosse fatta di gesso, e fa dei discorsi strani su come percepisce il proprio essere. Io la ascolto mentre sbavo all'idea di rompermi la coscienza anche io, un po scocciato dal fatto di non sentire ancora un cazzo. Circa alle 22:30 comincio a sentire qualcosa anche io, una specie di senso di leggerezza non molto descrivibile accompagnato da degli strani effetti visivi: non le definirei propriamente visual però ci vanno molto vicino. Circa 2 ore dopo l'assunzione decido che sto sentendo troppo poco e dato che la mia amica è in un mondo tutto suo e io no accendo la canna e inizio a fumarla. Tiro dopo tiro non sento nessun effetto che dovrebbe farmi il THC, ma sento l'Efenidina finalmente salire, ed ecco che inizio a dissociarmi anche io piano piano. I miei pensieri si fanno molto più astratti man mano che fumo e c'è qualcosa che mi ricorda un trip psichedelico ma lo sento come se fosse incompleto. Sono dissociato cazzo, adesso lo sono. I discorsi con X si fanno più intensi e ci percepiamo a vicenda, sentiamo le energie che stiamo creando e condividendo, siamo in sinergia. Ma allo stesso tempo non lo siamo, a volte sentiamo un muro tra di noi, non riusciamo a comprenderci, io sono nel mio mondo e sto chiudendo il canale. Finita la canna non ricordo bene cosa sia successo dopo, ma ecco qui che mi ritrovo sdraiato a pensare, se quello che stavo facendo era effettivamente pensare. Mi sento solo, isolato da tutto, esistiamo solo io e questo vuoto intorno a me, anche se X mi parla e io rispondo in realtà non ci sono, il mio corpo lo fa in automatico mentre mi perdo negli abissi del mio ego. Chi sono io? Io sono Zed, e perché sono così? Ho preso un dissociativo, un nuovo tipo di droga che mai avevo provato. Questa sensazione non è estranea, per niente, io mi sono sentito così molte altre volte, quando sono sull'autobus e mi rinchiudo nei pensieri per evitare di sentire le altre persone e per paura che mi prendano in giro sto con la testa china, quando sono in piazza a fumare erba ma vado in paranoia perché sono troppo fatto per socializzare coi miei simili e ho troppa paura di
instaurare una conversazione, quando dovrei studiare ma con la testa rivolta verso il libro in realtà penso a tutte le possibilità che potrebbero esserci nella mia vita. Sono naufrago nel mare dei miei pensieri e stavolta non per via di un emozione spiacevole ma per mia stessa scelta, la cosa mi turba un po'. Mi sento derealizzato, io non mi riconosco più: chi sono, che cosa sono. Questa sensazione, proprio come quella volta che... Droga. Straight Edge. Questo concetto è stato nella mia vita fin da quando ero bambino e mi è stato inculcato da mio padre: io non devo assumere droghe per essere una persona migliore, per non distrarmi dalle cose vere della vita, per essere sano e vivere a lungo. Se ti droghi devi essere sicuramente un fallito, uno scarto, un rifiuto della società e meriti la morte, cazzo se la meriti. 17 anni, smetto di essere Straight Edge, bevo alcool e mi sbronzo per la prima volta, in totale solitudine dopo essere stato lasciato dalla mia ragazza. Cosa ho fatto? Io? E' possibile che io abbia davvero abbandonato il concetto base su cui avevo costruito la mia personalità, l'unica cosa che credevo importante in vita? Ma io ho sempre considerato i consumatori di alcool tali e quali a quelli di qualsiasi altra sostanza, per me non esiste differenza tra un eroinomane e una persona che si fuma le canne o beve birra. Allora decido di fumare una canna per la prima volta, e boom. Continuo a chiedermi cosa io stia facendo, davvero non mi riconosco più, soffro a pensarci, mi sento un tossicodipendente che merita la morte, lo stesso che fino a qualche giorno prima avrei volentieri picchiato e mutilato. Durante la dissociazione mi vedo con gli stessi occhi del vecchio me Straight Edge e vedo uno schifoso essere strafatto e pateticamente collassato in un letto, in preda agli effetti di un anestetico che ha preso esclusivamente per drogarsi e boom. Momento di lucidità, torno in me, ma dura poco e la dissociazione e la derealizzazione continuano molto intensamente. Sono qui insieme alla mia amica, ma chi è lei per me? Cosa mi rappresenta? Tutto quel legame che avevo costruito con lei è sparito, non significa più nulla per me ed è un'estranea. Decido di chiudere gli occhi per ignorare il più possibile ciò che ho attorno e inizio a sentire delle frequenze, suoni strani che percepisco come ostili e scaccio via dalla mia mente. E' passata circa un ora e mezza da quando il picco è iniziato ed eccolo qua finire per lasciare posto a una dissociazione molto più leggera e meno mentale, finalmente torno in buone facoltà mentali e contento di non essere più derealizzato dico alla mia amica che le voglio tanto bene. Vado in bagno tutto barcollante e col senso della gravità a puttane, piscio, mi guardo allo specchio e mi dico: "Sono in fase Ketamina". Quest'effetto è abbastanza divertente e piacevole, credo di aver capito cosa spinge ad usare dosi medio basse di ketamina in festa e in ambienti più o meno sociali. Torno in camera e trascorro del tempo parlando con X, finché non mi sdraio e mi addormento circa alle 2 di notte, ancora dissociato e in tachicardia. Mi sveglio alle 9 del mattino lucido e senza il minimo postumo, anzi con una piacevole leggerezza d'animo e con la percezione più leggera del corpo.


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astraldream
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Re: Ephenidina, 150mg

Messaggio da astraldream » dom ott 28, 2018 11:18 pm

Bhe bella esperienza <3
I dissociativi possono essere molto introspettivi...
E anche se manca una conclusione sui ragionamenti fatti sono sicuro che ci stai lavorando ed è giusto resti con te.
L'idea di "sacro" è così limitante...così poco libera da dogmi...da essere poco sacra...la cosa più sacra dovrebbe essere la libertà non i dogmi...

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Re: Ephenidina, 150mg

Messaggio da tropopsiko_23 » lun ott 29, 2018 12:44 am

Forza SxE. ;)
X

Dekey
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Re: Ephenidina, 150mg

Messaggio da Dekey » lun ott 29, 2018 2:41 am

Ottimo report

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Zed
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Re: Ephenidina, 150mg

Messaggio da Zed » gio nov 01, 2018 6:42 pm

grazie Dek
tropopsiko_23 ha scritto:
lun ott 29, 2018 12:44 am
Forza SxE. ;)
:asd:

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grub
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Re: Ephenidina, 150mg

Messaggio da grub » lun nov 05, 2018 2:30 am

Bella zed, i report introspettivi sono i più interessanti da leggere. Nel complesso come valuti l'esperienza? Positiva o negativa? I pensieri che hai avuto durante la fase di derealizzazione, li senti tuoi o li consideri estranei, frutto esclusivamente di uno stato alterato?
Alla fine, il viaggio psichedelico ce lo scegliamo più di quanto immaginiamo. Non siamo in balia di ciò che vediamo, è il subconscio più profondo, sono i nostri desideri inespressi che reclamano di uscire fuori da una breccia che noi stessi abbiamo aperto

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