Prima dolce esperienza con S. Peter

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FoolAlchemist
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Prima dolce esperienza con S. Peter

Messaggio da FoolAlchemist » lun mar 25, 2019 3:05 pm

Ciao a tutti, condivido con voi perché come sempre non ho amicizie abbastanza istruite e sensibili con cui condividere costruttivamente queste favole che mi vengono raccontate.
Sabato finalmente, dopo anni di attesa, il nostro eroe ha potuto assaggiare la pianta maestra, il siluro di muco, 500/600 g (20/25 cm) di viscido disgusto.
Pianta coltivata da seme, di 5 anni di età.
Specie venduta come pachanoi, ma più simile ad un peruvianus. Raccolta in inverno e lasciata al buio per circa 1 mese. Congelata e scongelata almeno 4 volte e tenuta un anno abbondante in freezer.
Tolta la pellicola trasparente, la pelle verde è stata frullata, la parte bianca è stata "spremuta".
In totale 4 bicchieri belli pieni. 2 di smoothie di pelle e 2 di succhi della parte bianca.
T+00.00: mandato giù il primo bicchiere di pelle e il primo di succo, il più velocemente possibile. Sapore mediocre, consistenza inquietante.
T+00.25: è il turno dei rimanenti bicchieri. Il miele è un buon alleato perché a questo punto un po' di disgusto ostacola la deglutizione.
T+00.50: joint leggero per ingannare il tempo e contenere la possibile nausea.
T+02.00: poca nausea ma molto peso sullo stomaco. Rutti a profusione e disagio fisico chiaramente percepibile.
T+03.00: pesantezza a tratti. È come se ci fosse un grumo di muco all'imbocco dello stomaco. Nausea sempre presente che arriva ad ondate. La mente si fa più leggera.
T+04.00: nausea a tratti invalidante. Effetto molto sedante ed onirico. La luce nella stanza è fortissima, bianca azzurra, i colori sono più vivaci. La giornata di sole con cielo completamente terso contribuisce a farli risaltare. La musica coinvolge tutti i sensi. Grande sensazione di pace.
T+04.15: colpo di nausea più impegnativo, corsa in bagno e vomitata liberatoria. Finalmente il peso è passato e sta salendo ad ondate.
T+05.00: lo stomaco ha fame. 80g di riso bollito toglieranno quel senso di nausea e vuotezza. E così è stato. Per tutto il tempo la sensazione principale è di essere in un sogno, in una realtà ovattata e piacevole. La mente molto lucida, intaccata solo sul piano emozionale. Distorsioni visive quasi assenti, effetto fisico simile ad una febbre molto alta.
T+06.00: climax, irrequietezza, iperattività ed in contemporanea sedazione. Emozioni fuori controllo, stupore e commozione su tutto, non correlate ad una visione particolarmente distorta della realtà. Bisogno di uscire e ricevere input dalla natura.
T+06.00-T+08.00: pace dei sensi, mente che viaggia, ricorda l'effetto di cannabis molto mentale, ma che coinvolge le emozioni in modo particolarmente positivo. Voglia di chiacchierare, di condividere.
T+08.00-T+10.00: discesa degli effetti molto piacevole, umore alle stelle e sensazione di essere "guarito" da qualcosa di non ben definito.

Considerazioni finali: la quantità entro i limiti del percepibile ha fatto sì che il viaggio non fosse particolarmente intenso, ma comunque decisamente percepibile. Il metodo a crudo si è dimostrato valido per contenere il sapore e la nausea presente ma non invalidante permette di affermare che è un metodo più che valido, oltre ad essere a quasi sbattimento zero.
Una giornata molto bella e rigenerante. Una piacevole parentesi nel quotidiano.
Fisicamente c'è sempre in lieve disagio, dovuto alla nausea, alla termoregolazione un po' fuori fase e alla sedazione iniziale mista ad un rush anfetaminico.
Sicuramente una pianta maestra per fini spirituali e non ludici.
Saluti.


Anaxus
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Re: Prima dolce esperienza con S. Peter

Messaggio da Anaxus » lun mar 25, 2019 4:34 pm

Sbaglio o la Cannabis dà un effetto contrastante a quello della mescalina? Uno rilassa, mentre l'altro rende più attivi. Penso che i vari effetti o collaborano o entrano in contrasto.
:D

FoolAlchemist
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Re: Prima dolce esperienza con S. Peter

Messaggio da FoolAlchemist » lun mar 25, 2019 4:58 pm

Ciao Anaxus, da buon estimatore di cannabis posso dirti che dipende molto dalle varietà. Un po' anche dall'attitudine del momento
Comunque quando parlo di effetto simile alla cannabis intendo innanzitutto sativa e non nel momento di high pesante, nella fase di discesa. Il cactus, almeno in medio basse dosi, ti tiene su una baseline piacevole con i pensieri che vanno a mille, un po' come dopo un bel ganjone. Gli effetti non sono comunque paragonabili perché a livello emotivo la cannabis sopprime molto. Infine il cactus stesso ha un duplice effetto sedativo ed energizzante (non piacevolissimo a mio parere).

Anaxus
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Re: Prima dolce esperienza con S. Peter

Messaggio da Anaxus » lun mar 25, 2019 5:19 pm

Hai ragione, poi c'è cannabis e cannabis (alcune rilassano altre stimolano). Comunque se l'effetto è stato sfumato sii trattava quasi sicuramente di un S. Pedro. Anche io voglio provare, ora ho solo un cactus di 16 centimetri (Talea presa lo scorso anno) e delle semine di S. Pedro, T. Peruviana e Lopho. Tra qualche anno forse…
Tu hai descritto principalmente gli effetti fisici, ma cosa ti è rimasto dell'esperienza, cosa provavi?
Scusa se ti faccio queste domande, ma, nonostante non si possa capire com'è l'esperienza solo dai racconti, vorrei farmi un'idea più completa. Se non ti va di rispondere fa a meno, non vorrei essere troppo invasivo.
:D

FoolAlchemist
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Re: Prima dolce esperienza con S. Peter

Messaggio da FoolAlchemist » lun mar 25, 2019 5:49 pm

Figurati. Ovviamente io non ho provato niente, sono solo favole tramandate.
Dell'esperienza è rimasta una piacevole sensazione che tutto fosse al posto giusto e al momento giusto. Come scrivevo ha ricaricato le batterie, ha dato una scarica di emozioni che erano sopite da anni, colpa anche di un uso quotidiano di cannabis di qualità.
Ripeto, non è lo sballo psichedelico che uno si aspetta, è qualcosa di più profondo, dolce e paterno. Le sensazioni sono un po' difficili da descrivere per me, amore, pace ed equilibrio.
La natura sembra perfetta, i colori sono sparati, naturalmente sparati, non psichedelici. Sì hanno proprio dei momenti di quasi commozione senza una reale causa scatenante, è data solo dalla coscienza di essere vivi. Difficilmente ho provato questa sensazione altre volte.
Raddoppiando la dose l'effetto visionario sicuramente sarebbe ben più consistente.
Tu non ti preoccupare, chiedi e ti dirò.
Abbine cura e non avere fretta. Conviene programmare bene cosa fare ed aspettare una di quelle giornate perfette a livello climatico così da poter stare a spasso nella natura, possibilmente sotto casa.

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sball0n
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Re: Prima dolce esperienza con S. Peter

Messaggio da sball0n » lun mar 25, 2019 7:24 pm

Sicuro che la talee pesassee più di 500 g ?? L effetto descritto da te l ho provato bevendo poco piu di un quarto di liquido ricavato da 700 g circa... sarebbe tipo intorno ai 180g .

Mi viene da dire che o il cactus era scarico, o era meno di 500 g.. anche il fatto che parli di sapore mediocre... mi viene da pensare che il cactus fosse scarico... cioe gia dal primo sorso è un sapore schifosissimo
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Re: Prima dolce esperienza con S. Peter

Messaggio da FoolAlchemist » lun mar 25, 2019 7:44 pm

Possibile fosse un po' scarico, in realtà ci sono anche varietà poco disgustose, dipende, dipende anche da che ibrido sia. Già il fatto che dal seme non sia venuto fuori quello che doveva essere la dice lunga. Ha avuto abbastanza stress tra sole e poca acqua. Ci si prova insomma :). È stata comunque una piacevolissima giornata, ha dato quello che ha voluto dare ed è già stato tanto.

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sball0n
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Re: Prima dolce esperienza con S. Peter

Messaggio da sball0n » lun mar 25, 2019 7:53 pm

Si quello sicuro ogni esperienza con queste piante resta importantissima... Comunque era per intendere che se in futuro ti capiterà una talea coltivata da un altra persona da un'altra parte, già a pari peso sarà più intenso, e se ti viene in mente pure di aumentare ti viene un viaggione
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Re: Prima dolce esperienza con S. Peter

Messaggio da Anaxus » lun mar 25, 2019 7:59 pm

La quantità di mescalina presente al suo interno è molto volubile. Essa dipende da molti fattori: Luce, Calore, Acqua, Terra, Energie Mistiche dell'Universo, dalla Vicinanza con Altri Esemplari (forse queste ultime due un po' meno).
Se è un ibrido lo vedi dalle spine, generalmente i San Pedro hanno spine piccolissime (qualche millimetro), le T. Peruviana le hanno lunghe più di un centimetro circa e le T. Boliviana le hanno lunghe diversi centimetri. Comunque anche queste dipendono dal metodo di coltivazione.
:D

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Re: Prima dolce esperienza con S. Peter

Messaggio da era » lun mar 25, 2019 9:36 pm

FoolAlchemist ha scritto:
lun mar 25, 2019 3:05 pm

umore alle stelle e sensazione di essere "guarito" da qualcosa di non ben definito.
Secondo me l'hai scritto nelle frasi precedenti:
effetto fisico simile ad una febbre molto alta.
Forse interpretando quella 'febbre' come un qualcosa che riscalda o riscaldava il tuo organismo, troverai qualche risposta. La luce bianca è quella che si rende accentuata quando vi sono azioni di medicamento.

E' vero che mesca e thc vanno d'accordo. Specie se in unione hash-mesca, il sapore è buonissimo e gli effetti sono supefacenti da Cannabis e meditativi da S. Pedro.
Forse quel vomitare ha fatto sì che gli effetti svanissero prima, dato che sennò avresti vissuto il mondo esterno più colorato e amplificato per giorni. Forse con l'aiuto dell'acido citrico, anche in quantità superiori (restando nei limiti del bevibile), renderesti il decotto meno viscoso e più fruttato.

Bella esperienza, anch'io ne ho prenotati un paio, dato che anni fà mi hanno incantato con il loro potere comunicativo e la loro saggezza.
Non ho tempo.

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Re: Prima dolce esperienza con S. Peter

Messaggio da astraldream » mar mar 26, 2019 2:18 am

sball0n ha scritto:
lun mar 25, 2019 7:24 pm
Mi viene da dire che o il cactus era scarico, o era meno di 500 g.. anche il fatto che parli di sapore mediocre... mi viene da pensare che il cactus fosse scarico... cioe gia dal primo sorso è un sapore schifosissimo
Quoto
FoolAlchemist ha scritto:
lun mar 25, 2019 7:44 pm
Possibile fosse un po' scarico, in realtà ci sono anche varietà poco disgustose, dipende, dipende anche da che ibrido sia.
Se è poco disgustoso vuol dire che è poco attivo :)
È una costante da cui non si scappa...probabilmente era troppo giovane per avere un contenuto alto di mescalina.
Comunque, anche se abbastanza base, bell'esperienza!!
Facendo un bollito o comunque cucinandolo avresti avuto molta molta meno nausea...solitamente termina massimo alla.seconda ora.
Anaxus ha scritto:
lun mar 25, 2019 7:59 pm
Se è un ibrido lo vedi dalle spine, generalmente i San Pedro hanno spine piccolissime (qualche millimetro), le T. Peruviana le hanno lunghe più di un centimetro circa e le T. Boliviana le hanno lunghe diversi centimetri.
Magari fosse così facile...la lunghezza delle spine non dice quasi nulla, per differenziare correttamente i vari pedri bisogna fare caso più all'apice, alle areole delle spine, epidermide ecc ecc...diventa veramente un casino quando si tratta di ibridi, riconoscibili magari perchè presentano caratteristiche miste.
In più non esistono solo 3 tipi di trichocereus ma veramente tanti :)
L'idea di "sacro" è così limitante...così poco libera da dogmi...da essere poco sacra...la cosa più sacra dovrebbe essere la libertà non i dogmi...

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Re: Prima dolce esperienza con S. Peter

Messaggio da FoolAlchemist » mar mar 26, 2019 8:56 am

Ciao a tutti, intanto grazie per le risposte.
Concordo con Astral sulla lunghezza delle spine poco indicativa, comunque vedremo con degli ibridi australiani come andrà. Ancora qualche anno. Questo era molto promettente in quanto a crescita rapida. Buono per gli innesti sicuramente. Riguardo all'età non ho mai capito, alla fine un Pedro di una 50ina di cm cresciuto da seme in 5 anni credevo fosse sufficientemente anziano e saggio...
Per l'assunzione anche in questo caso ho trovato pareri molto discordanti, crudo porta a nausea, ma preserva i principi attivi al 100%. cotto alcuni dicono che aumenta ancora di più la nausea altri invece che la diminuisce, oltre a diventare una bevanda dal sapore orribile. Secco a palline è un po' un mattone quando è nello stomaco ed inizia ad assorbire acqua reidratandosi...
Un tizia su un forum internazionale sosteneva che il metodo crudo fosse il più efficacia e in grado di mitigare il sapore verso un gusto di cetriolone amaro che è poi il sapore effettivamente provato.
Nonostante sia un argomento ben discusso, rimane sempre una certa discordanza tra le affermazioni.

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Re: Prima dolce esperienza con S. Peter

Messaggio da sball0n » mar mar 26, 2019 1:57 pm

Penso che mangiarsi un 35 40 cm di pedro crudo sia una bella sfida , io l ho assaggiato un paio di pezzetti... ahahhaha comunque io come metodo ho provato solo il freezer ed è andato benissimo , dopo averlo ridotto un pochino a Bagno maria , non penso che se in futuro ri capiterà l occasione cambierò metodo
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