Esperienza illuminante con shrooms
Inviato: ven lug 12, 2019 12:27 pm
Sarò sintetico. Trip avuto ad aprile (3 grammi circa) in compagnia di altri due amici. Situazione set e setting apparentemente ideale (amici fidati, 2 si sono aggiunti subito dopo ma sono rimasti sobri, parco isolato e zero cagacazzi in giro).
Tutto comincia benissimo, prime risate, prime visuals e sentimento di sintonia con i due amici in trip. Ad un certo punto arrivano gli altri 2 che hanno deciso di non far nulla (hanno giusto portato due chitarre da strimpellare). Questi due non conoscevano il mio secondo amico in trip e in qualche maniera sentivo che “stonavano” con noi altri, erano in una dimensione parallela ma lontana, distante..li percepivo distanti. E da lì cominciano le prime preoccupazioni. “Ho fatto male a farli venire sapendo che non assumevano?”, “Si annoieranno vedendoci trippare?”, “Cosa posso fare per includerli?”.
Insomma dilemmi vari che m’hanno portato a non godermi a pieno l’esperienza e anzi mi hanno gettto sempre più in un vero trip spiacevole (a tratti bad trip) che non vedevo l’ora che finisse (ed ero ancora a 2 ore dall’assunzione). Ripensandoci a freddo mesi dopo, invece, nonostante la spiacevole esperienza, ho imparato a conoscermi in questo particolare frangente. Sono un ragazzo che ha un gran bisogno di controllare la situazione e non perdere di vista i dettagli. Quando sto in gruppo sono sempre il primo a cercare di creare armonia e a far battute varie pur di non creare momenti spiacevoli. Purtroppo questo fa sì che io sia perennemente in tensione (seppur bassa da sobrio) non riuscendo davvero a godermi il momento. I funghi, in questo particolare trip, hanno aperto una breccia nel mio Io più palesato..adesso sono più cosciente di una parte di me stesso con cui dovrò fare i conti e se possibile migliorarla
Tutto comincia benissimo, prime risate, prime visuals e sentimento di sintonia con i due amici in trip. Ad un certo punto arrivano gli altri 2 che hanno deciso di non far nulla (hanno giusto portato due chitarre da strimpellare). Questi due non conoscevano il mio secondo amico in trip e in qualche maniera sentivo che “stonavano” con noi altri, erano in una dimensione parallela ma lontana, distante..li percepivo distanti. E da lì cominciano le prime preoccupazioni. “Ho fatto male a farli venire sapendo che non assumevano?”, “Si annoieranno vedendoci trippare?”, “Cosa posso fare per includerli?”.
Insomma dilemmi vari che m’hanno portato a non godermi a pieno l’esperienza e anzi mi hanno gettto sempre più in un vero trip spiacevole (a tratti bad trip) che non vedevo l’ora che finisse (ed ero ancora a 2 ore dall’assunzione). Ripensandoci a freddo mesi dopo, invece, nonostante la spiacevole esperienza, ho imparato a conoscermi in questo particolare frangente. Sono un ragazzo che ha un gran bisogno di controllare la situazione e non perdere di vista i dettagli. Quando sto in gruppo sono sempre il primo a cercare di creare armonia e a far battute varie pur di non creare momenti spiacevoli. Purtroppo questo fa sì che io sia perennemente in tensione (seppur bassa da sobrio) non riuscendo davvero a godermi il momento. I funghi, in questo particolare trip, hanno aperto una breccia nel mio Io più palesato..adesso sono più cosciente di una parte di me stesso con cui dovrò fare i conti e se possibile migliorarla