Meditazione e Psichedelia
-
- Messaggi: 37
- Iscritto il: sab feb 04, 2017 3:50 pm
Re: E' possibile raggiungere effetti psichedelici con la Meditazione?
Assolutamente esatto
Re: E' possibile raggiungere effetti psichedelici con la Meditazione?
Sei stato abbastanza chiaro su cosa è la meditazione... Non per forza bisogna sedersi in padmasana, o concentrarsi sul respiro: esistono infiniti modi per meditare e soprattutto non genera piacere, o almeno quello non è la sua finalità più alta.
[/quote]
Non solo... credo che la Meditazione abbia una finalità irrisoria, alla fine. La meditazione è come l'esperienza psichedelica... non è qualcosa che si fa per raggiungere un risultato ( qualsiasi esso sia o qualsiasi idea tu abbia di quel risultato). La meditazione è un "gioco" ( Gioco==> Giogo==> Iogum (latino)===> Yoga (radice indo europea)===> "Aggiogare") che crea una condizione, uno stato. In questa condizione hai la POSSIBILITA' di ACCORGERTI di qualcosa.. e non è detto che tu te ne accorga. Sai per quanto tempo ho meditato nella mia vita? quanto tempo ci ho dedicato?.....2 settimane. 2 sole settimane. Il tempo sufficiente per accorgermi di una cosa e abituare la mia mente a quella cosa. Poi ho smesso, non ne avevo più bisogno. Cioè.... non avevo più bisogno dell'intero processo per raggiungere quella " attenzione". Ormai era a portata, ogni volta che lo desiderassi. "Premo un bottone e sono lì ". E non perchè sia più sveglio degli altri ( ti posso assicurare che non lo sono affatto), ho solo avuto un pò di fortuna... qualcuno mi ha spiegato il senso di quello che stavo facendo. Una cosa è sicura: è molto difficile "cogliere"/"accorgerti" di qualcosa se, mentre stai meditando, hai un intento. Ti spiego:
Persona X si mette a Meditare. Ha letto tanti libri sulla tradizione legata all'esercizio che compie (buddista, induista, sciamanica siberiana, zen ecc ecc) e nella sua mente si prefissa "il fine" che, la sua tradizione preferita, si prefigge. Se esegue una meditazione della scuola buddista, per esempio, il suo intento sarà l'intento della scuola a cui appartiene, in questo caso l'Illuminazione. Non avendo la più pallida idea di cosa questa parola "Illuminazione" significhi, si farà un idea cercando di immaginare a cosa potrebbe somigliare, prendendo spunto da tutto ciò che ha visto, sentito, letto, sognato. Avrà un un idea, " piuttosto vaga" mi permetterei di dire, e si metterà a meditare perseguendo quella idea. Inoltre, cercherà di immaginare quali possano essere i segnali che gli indichino se si sta o non si sta avvicinando all' IDEA che si è fatto su quell'intento. Ora...
Secondo te, è possibile che lui possa accorgerti di qualcosa,con questo impianto? ovviamente no. Tenderà ad aspettarsi ciò che immagina di potersi aspettare che, grosso modo, corrisponde più o meno a ciò che già conosce. Non solo, non si accorgerà neanche di aspettarsi ciò VUOLE aspettarsi, cioè ciò che già conosce. Questo per un motivo molto preciso... Tendiamo ad avere paura di ciò che non conosciamo. Ci spaventiamo dell'Ignoto. Quindi tendiamo (tendete) a meditare con un intento che non esiste con l'unico intento di preservare l' ILLUSIONE DEL CONTROLLO.
E notiamo, con dispiacere, che questo impianto tanto comune alla civiltà occidentale, abbia "infettato" anche "il processo meditativo" che è nato proprio per "AGGIOGARE" questo automatismo. Se si medita per anni, anni, anni e anni non è perchè si è tanto bravi, ma proprio perchè non ci si accorge del senso della meditazione, e perpetuiamo il meccanismo che la meditazione dovrebbe mettere in stand-By...cioè l'illusione dello SCOPO. Non a caso l'agente Smith in Matrix si arrabbia parecchio con Neo proprio per questo motivo.. lui gli aveva sottratto lo scopo. Il vero punto è:
Mettiamo che tu riesca ad afferrare la possibilità che la meditazione di offre. Che te ne fai?? =)
[/quote]
O che bello poter discutere di tali cose; parole molto profonde e vere le tue, ma vorrei riportare alcune domande-riflessioni. Non sono affatto convinto della tua conclusione secondo me, che tra l'altro non arriva al bersaglio. Io son giovane, ma non ti solletica l'idea che qualcosa cambi davvero? Nel trinomio panteistico Natura-Uomo-Dio, la Meditazione è molto utile soprattutto in questa società livellante, dei consumi, che detta l'Offerta senza tenere conto della profondità di chi domanda, in cui è morto l'Ideale (nel senso di Pasolini). Ora, io ho iniziato a Meditare con un intento (come ogni cosa che ho fatto finora, comportamento "banale" di ogni persona), ma mai mi sarei aspettato una cosa del genere (fui convinto nella mia diffidenza da una persona cara, che la pratica solo in certi momenti, per la mia salute), per cui rientro nel campo di chi, inconsciamente inizia una Tecnica, senza studi anteriori che ti possono dirigere; la possibile profondità, il non-pensiero, il (si, caro) Benessere che si prova, vuoto e pieno, interno, energetico: ti cambiano come hai spiegato tu, in qualche modo ti "illuminano", ti accorgi facendo pensieri, riflessioni e facendo esperienze, molte cose nella meditazione, prima e dopo. La tecnica del non-pensare, la tecnica che si realizza maggiormente laddove non fai fatica, laddove la difficoltà vera è la recitazione del Mantra COSI COME VIENE (concetto di difficile comprensione per chi non ha mai praticato)...è qualcosa di assai interessante, e sensibilmente profondamente umano (secondo me).
Ma ripeto che, anche se l'Illusione di uno scopo e l'aggiogare l'automatismo, sono portatori di qualcosa che tecnicamente segue, a seconda della scuola, uno scopo....non bisogna fermarsi e dire STOP, perché afferrare quello che la Meditazione ti offre, non lo raggiungi seguendo uno scopo, ma lo raggiungi tramite una Natura diversa..(che muta nella vita di tutti i giorni, fino ad una teorica fine, prima di quella del corpo)....L'Essere e il Tutto....perché ti fermi a spruzzi azzurri di teoria, irradiati solo nel pensiero? Non cerchi un Cambiamento immutabile? La Meditazione alla fine, non permette ciò?
Non fraintendermi, non faccio Meditazione né per alcun scopo né per pace e né per paura, (e non mi sento di difenderla come una mia Verità), ma perché semplicemente sembra che il viaggio continui. Il mio Viaggio, in cui la meditazione è al pari di altre tecniche meno "alternative", come lo studio per esempio, sembra che sia legato a qualcosa..quel qualcosa in tal momento della mia vita lo sento come Amore. Ma chissà...comunque son tempi difficili nella società dove vige la dittatura borghese dei consumi che non lascia tregua. La contemplazione interiore con l'illusione di scopo apparente, come se quel che hai non bastasse (perché si alla fine è per quello), non trova modo di esistere nel tuo ragionamento; laddove come la tecnica, la miglior riuscita risiede nella minor fatica (nel senso di un'azione diversa), si continua il viaggio sempre, anche quando si è arrivati...a meno che il viaggio termini nel Tutto.
P.S: riflessioni di getto dopo una lunga giornata, se non ho compreso logicamente quello che intendi chiedo venia, ansiosamente ho scritto queste parole.
Fin dalle origini non è mai stata rimossa
la polvere accumulata sullo specchio,
ma oggi,
bisogna assolutamente vederne lo splendore.
la polvere accumulata sullo specchio,
ma oggi,
bisogna assolutamente vederne lo splendore.
-
- Messaggi: 37
- Iscritto il: sab feb 04, 2017 3:50 pm
Re: E' possibile raggiungere effetti psichedelici con la Meditazione?
Ciao, Oicnam... Sono lusingato dell'interesse che il mio post ti ha suscitato. Ammetto di aver un pò di difficoltà a risponderti, per 2 motivi. Il primo è che hai messo tanta carne a cuocere e il secondo, e ti prego di non prenderlo come un offesa, è che, indipendentemente da quanto tu possa essere giovane ( io non lo sono più così tanto ) mi accorgo che la tua mentalità è davvero molto occidentale (per lo meno questa è la mia percezione). Pertanto mi risulta particolarmente difficile distillare, da una buona parte delle cose che hai scritto,qualcosa che abbia realmente "significato" PER ME, e, per di più, mi risulta particolarmente difficile cercare di risponderti con qualcosa che possa avere realmente "significato" PER TE. Ora... se, come mi è sembrato di capire, credi che il modo in cui io analizzo questo genere di tematiche sia frutto di una una sorta di speculazione intellettuale, sono costretto a dire che ti sei sbagliato. Io sono una persona pratica e, come per tutte le persone pratiche, tutto ciò che mi permetto di affermare riguarda ciò che FACCIO, non ciò che PENSO. ( Adesso sto rosicando perchè dopo aver scritto un papiro, per errore, ho cancellato tutto)
Vedi.... Quando tu dici la meditazione è utile, mi verrebbe da chiederti: per cosa?
E da qui me ne dici tante:
"Nel trinomio panteistico Natura-Uomo-Dio, la Meditazione è molto utile soprattutto in questa società livellante, dei consumi, che detta l'Offerta senza tenere conto della profondità di chi domanda, in cui è morto l'Ideale (nel senso di Pasolini). Ora, io ho iniziato a Meditare con un intento (come ogni cosa che ho fatto finora, comportamento "banale" di ogni persona), ma mai mi sarei aspettato una cosa del genere (fui convinto nella mia diffidenza da una persona cara, che la pratica solo in certi momenti, per la mia salute), per cui rientro nel campo di chi, inconsciamente inizia una Tecnica, senza studi anteriori che ti possono dirigere; la possibile profondità, il non-pensiero, il (si, caro) Benessere che si prova, vuoto e pieno, interno, energetico: ti cambiano come hai spiegato tu, in qualche modo ti "illuminano", ti accorgi facendo pensieri, riflessioni e facendo esperienze, molte cose nella meditazione, prima e dopo. La tecnica del non-pensare, la tecnica che si realizza maggiormente laddove non fai fatica, laddove la difficoltà vera è la recitazione del Mantra COSI COME VIENE (concetto di difficile comprensione per chi non ha mai praticato)...è qualcosa di assai interessante, e sensibilmente profondamente umano (secondo me).
Ma ripeto che, anche se l'Illusione di uno scopo e l'aggiogare l'automatismo, sono portatori di qualcosa che tecnicamente segue, a seconda della scuola, uno scopo....non bisogna fermarsi e dire STOP, perché afferrare quello che la Meditazione ti offre, non lo raggiungi seguendo uno scopo, ma lo raggiungi tramite una Natura diversa..(che muta nella vita di tutti i giorni, fino ad una teorica fine, prima di quella del corpo)....L'Essere e il Tutto....perché ti fermi a spruzzi azzurri di teoria, irradiati solo nel pensiero? Non cerchi un Cambiamento immutabile? La Meditazione alla fine, non permette ciò?"
Bene..... precedentemente, nel papiro, stavo prendendo ogni argomentazione da te trattata e la stavo sviluppando. Ora voglio arrivare direttamente al CORE ( anche perchè al pensare di dover riscrivere tutta quella roba, mi vien da piangere). Tralasciando la parte sulla "società" che non merita attenzione ne tempo secondo me ( a me interessa la Vita)...Il Core è sempre lo stesso: PERCHE'?
Una pianta germoglia da un seme, cresce, produce un fiore, produce un frutto per poi produrre altri semi senza fare nient'altro che " Fare Essere Pianta". Analogamente una tigre nasce, cresce, tende a sviluppare tutte le stupende caratteristiche che la sua " Specie" si propone di manifestare attraverso di lei, si riproduce e poi, infine, muore senza fare nient'altro che non sia " Fare Essere Tigre". Perchè ritieni, tu come chiunque, che l' Uomo debba fare qualcosa? che debba produrre un "Cambiamento Immutabile" ( qualsiasi cosa significhi...da quale punto si parte e verso quale direzione si evolve questo cambiamento) ? Perchè l'Uomo non può semplicemente "Fare essere Uomo"? Perchè non sappiamo che significa? E tu pensi che per una tigre o a una pianta non conoscerne il significato gli impedisca di "non essere tigre" o di " non essere pianta"? Tutte queste "Allucinazioni" muoiono quando si tocca questo punto... Perchè? Perchè questa assurda corsa alla ricerca di ombre?
Per un periodo di tempo della mia vita mi è capitato spesso di sentire questa frase che è il fulcro di questo post, la frase è la seguente:
" Ciò che insegui ti sfugge e ciò sfuggi ti insegue"...
Non occorre forse uno STOP vero? di quelli che si temono tanto?
Quello che ho cercato di spiegare un paio di post fa, è che la "Meditazione", nasce proprio per generare questo STOP. Tra l'altro, non in una condizione di non pensiero... capirai, non ci vuole nulla a non pensare. Tecnicamente parlando se ti stai concentrando su qualcosa ( una macchia sul muro per esempio) c'è già assenza di pensiero ( se si intende assenza di pensiero come assenza di "Dialogo Interno"). La meditazione si prefiggerebbe di creare una condizione di "Assenza di Essere" o meglio " Assenza di Illusione di Essere", il chè rende la cosa un pò complicata e, credimi, molto meno piacevole. Io sono convinto che, se buona parte delle persone che dicono di meditare o credono di farlo ne avessero un assaggio, non ne vorrebbero più sapere nè di meditare, nè di "cambiamenti immutabili" nè di nient'altro. Si tratta sostanzialmente di chiudere gli occhi, rivolgere l'attenzione dentro e ACCORGERSI di non riconoscere COSA si sta osservando?. Si riesce ad avere un idea di cosa significa? Non credo si riesca ad Immaginare... è più o meno come l'impossibilità di immaginare di avere un campo visivo che, contemporaneamente, si estende in tutte le direzioni. Io credo che di queste cose, oggi, se ne parli troppo e se ne parli male. E dato che ritengo che la mentalità occidentale abbia contaminato anche questo aspetto della VITA, è davvero auspicabile per la salute mentale di chi se ne interessa, non parlarne affatto.
Vedi.... Quando tu dici la meditazione è utile, mi verrebbe da chiederti: per cosa?
E da qui me ne dici tante:
"Nel trinomio panteistico Natura-Uomo-Dio, la Meditazione è molto utile soprattutto in questa società livellante, dei consumi, che detta l'Offerta senza tenere conto della profondità di chi domanda, in cui è morto l'Ideale (nel senso di Pasolini). Ora, io ho iniziato a Meditare con un intento (come ogni cosa che ho fatto finora, comportamento "banale" di ogni persona), ma mai mi sarei aspettato una cosa del genere (fui convinto nella mia diffidenza da una persona cara, che la pratica solo in certi momenti, per la mia salute), per cui rientro nel campo di chi, inconsciamente inizia una Tecnica, senza studi anteriori che ti possono dirigere; la possibile profondità, il non-pensiero, il (si, caro) Benessere che si prova, vuoto e pieno, interno, energetico: ti cambiano come hai spiegato tu, in qualche modo ti "illuminano", ti accorgi facendo pensieri, riflessioni e facendo esperienze, molte cose nella meditazione, prima e dopo. La tecnica del non-pensare, la tecnica che si realizza maggiormente laddove non fai fatica, laddove la difficoltà vera è la recitazione del Mantra COSI COME VIENE (concetto di difficile comprensione per chi non ha mai praticato)...è qualcosa di assai interessante, e sensibilmente profondamente umano (secondo me).
Ma ripeto che, anche se l'Illusione di uno scopo e l'aggiogare l'automatismo, sono portatori di qualcosa che tecnicamente segue, a seconda della scuola, uno scopo....non bisogna fermarsi e dire STOP, perché afferrare quello che la Meditazione ti offre, non lo raggiungi seguendo uno scopo, ma lo raggiungi tramite una Natura diversa..(che muta nella vita di tutti i giorni, fino ad una teorica fine, prima di quella del corpo)....L'Essere e il Tutto....perché ti fermi a spruzzi azzurri di teoria, irradiati solo nel pensiero? Non cerchi un Cambiamento immutabile? La Meditazione alla fine, non permette ciò?"
Bene..... precedentemente, nel papiro, stavo prendendo ogni argomentazione da te trattata e la stavo sviluppando. Ora voglio arrivare direttamente al CORE ( anche perchè al pensare di dover riscrivere tutta quella roba, mi vien da piangere). Tralasciando la parte sulla "società" che non merita attenzione ne tempo secondo me ( a me interessa la Vita)...Il Core è sempre lo stesso: PERCHE'?
Una pianta germoglia da un seme, cresce, produce un fiore, produce un frutto per poi produrre altri semi senza fare nient'altro che " Fare Essere Pianta". Analogamente una tigre nasce, cresce, tende a sviluppare tutte le stupende caratteristiche che la sua " Specie" si propone di manifestare attraverso di lei, si riproduce e poi, infine, muore senza fare nient'altro che non sia " Fare Essere Tigre". Perchè ritieni, tu come chiunque, che l' Uomo debba fare qualcosa? che debba produrre un "Cambiamento Immutabile" ( qualsiasi cosa significhi...da quale punto si parte e verso quale direzione si evolve questo cambiamento) ? Perchè l'Uomo non può semplicemente "Fare essere Uomo"? Perchè non sappiamo che significa? E tu pensi che per una tigre o a una pianta non conoscerne il significato gli impedisca di "non essere tigre" o di " non essere pianta"? Tutte queste "Allucinazioni" muoiono quando si tocca questo punto... Perchè? Perchè questa assurda corsa alla ricerca di ombre?
Per un periodo di tempo della mia vita mi è capitato spesso di sentire questa frase che è il fulcro di questo post, la frase è la seguente:
" Ciò che insegui ti sfugge e ciò sfuggi ti insegue"...
Non occorre forse uno STOP vero? di quelli che si temono tanto?
Quello che ho cercato di spiegare un paio di post fa, è che la "Meditazione", nasce proprio per generare questo STOP. Tra l'altro, non in una condizione di non pensiero... capirai, non ci vuole nulla a non pensare. Tecnicamente parlando se ti stai concentrando su qualcosa ( una macchia sul muro per esempio) c'è già assenza di pensiero ( se si intende assenza di pensiero come assenza di "Dialogo Interno"). La meditazione si prefiggerebbe di creare una condizione di "Assenza di Essere" o meglio " Assenza di Illusione di Essere", il chè rende la cosa un pò complicata e, credimi, molto meno piacevole. Io sono convinto che, se buona parte delle persone che dicono di meditare o credono di farlo ne avessero un assaggio, non ne vorrebbero più sapere nè di meditare, nè di "cambiamenti immutabili" nè di nient'altro. Si tratta sostanzialmente di chiudere gli occhi, rivolgere l'attenzione dentro e ACCORGERSI di non riconoscere COSA si sta osservando?. Si riesce ad avere un idea di cosa significa? Non credo si riesca ad Immaginare... è più o meno come l'impossibilità di immaginare di avere un campo visivo che, contemporaneamente, si estende in tutte le direzioni. Io credo che di queste cose, oggi, se ne parli troppo e se ne parli male. E dato che ritengo che la mentalità occidentale abbia contaminato anche questo aspetto della VITA, è davvero auspicabile per la salute mentale di chi se ne interessa, non parlarne affatto.
Re: E' possibile raggiungere effetti psichedelici con la Meditazione?
Carissimo, sono contento della tua risposta. Nel mio post sono stato appositamente eccedente per far in modo di sviluppare il raggio di tematiche, cosa che farò anche qui ovviamente allora parto col dire che mi rende triste e considero sbagliato la tua distinzione così netta tra vita e società...la società è molto importante per me, dato che siamo noi e noi siamo Vita, no? Non credo di avere una mentalità molto occidentale visto quello che dicono alcuni miei amici ahah...comunque mi interessa ogni cosa, indipendentemente che sia frutto di una mente occidentale o orientale...conosci Krishnamurti e Aurobindo?( non ho la presunzione di conoscere tali autori, devo leggerne ancora di libri) Ecco mi hanno sempre molto compito, comunque non la considero una offesa la tua, anzi lo sarebbe stata se non lo avessi detto; ma sono nato qua in occidente, non vedo in modo assoluto quale sia il problema...alla fine è nel dialogo che si trova la strada per cambiare, no?
Mi delude quello che hai scritto sul non-pensiero che si può raggiungere anche senza meditare...cosa sbagliata per me....causa mia però, perché io identifico il Pensiero con il nostro Ego [ dammi una tua opione in merito ] quindi come hai detto te "Assenza di illusione di Essere" è quel fantomatico Stop...che rende Meditazione così travolgente, per me, dato che solo alcuni attimi in alcune Meditazioni ne ho giovato, e questo mi ha scosso enormemente in modo positivo ed è per questo che continuo la tecnica, e non sono scappato altrove. Il mio STOP non era riferito allo STOP che crea la Meditazione ( scusa errore mio, non sono molto bravo ad esprimermi) ma allo STOP della tua idea di Uomo: <<Hey uomo, fai l'uomo>>....e se questo "fare uomo" sia appunto un possibile raggiungimento tramite la dissoluzione dell'ego?
Ecco io qui identico un altra cosa, quello strato più interno che è possibile appunto raggiungere tramite la Meditazione di PURA CONSAPEVOLEZZA...grazie alla Dissoluzione dell'Ego, che io chiamo (forse erroneamente, ma concedimelo) pensiero. Quando io ho parlato del "Viaggio" è questo quello che intendevo...quando io parlo del "Cambiamento immutabile" è qui che volevo arrivare........facendo Meditazione, grazie al Mantra che funziona da veicolo, tocchi di sfuggita questa Pura Consapevolezza.....non credi che il "viaggio" verso l'eterno stato di Pura Consapevolezza e la Meditazione e la nostra VITA (e qui aggiungo come dovrebbe dirigersi la società) non si identifichi con lo STOP della Meditazione e di quello che ho chiamato nel mio post precedente il Tutto ( la P.C)
Questa cosa del piacere poi...il piacere è delicatamente umano...fidati non sono didattico nemmeno io, nella mia Vita ne ho fatte di cose per istinto....ma il piacere che, dai siamo positivi ahah io chiamo Amore (ecco permettimi questo ultimo passaggio, non odiarmi ahha ma sono una Corrente)....quindi non il Piacere del Vizio intendo....comunque, questo fantomatico Amore non si identifica allora con questo oceano della Pura Consapevolezza? Si spiegherebbe così quando tocchi veramente l'Amore con questo Stop....nella discesa provi piacere (benessere, pace) infatti!
Spero che tale discussione sia utile! Almeno per me lo è di certo....ultima cosa, "Ciò che inseguì ti sfugge e ciò che sfuggi ti insegue"....beh le mie ipotesi confutano questo, se insegui qualcosa dentro di te.. non ne puoi "sfuggire" perché sei te, basta essere nello Stato giusto.
Oltre alla Vita piena, hai qualche "vita di carta", che potresti suggerimi (autore o testi, cosi a caso i primi che ti vengono). Grazie e spero che la discussione continui.
Mi delude quello che hai scritto sul non-pensiero che si può raggiungere anche senza meditare...cosa sbagliata per me....causa mia però, perché io identifico il Pensiero con il nostro Ego [ dammi una tua opione in merito ] quindi come hai detto te "Assenza di illusione di Essere" è quel fantomatico Stop...che rende Meditazione così travolgente, per me, dato che solo alcuni attimi in alcune Meditazioni ne ho giovato, e questo mi ha scosso enormemente in modo positivo ed è per questo che continuo la tecnica, e non sono scappato altrove. Il mio STOP non era riferito allo STOP che crea la Meditazione ( scusa errore mio, non sono molto bravo ad esprimermi) ma allo STOP della tua idea di Uomo: <<Hey uomo, fai l'uomo>>....e se questo "fare uomo" sia appunto un possibile raggiungimento tramite la dissoluzione dell'ego?
Ecco io qui identico un altra cosa, quello strato più interno che è possibile appunto raggiungere tramite la Meditazione di PURA CONSAPEVOLEZZA...grazie alla Dissoluzione dell'Ego, che io chiamo (forse erroneamente, ma concedimelo) pensiero. Quando io ho parlato del "Viaggio" è questo quello che intendevo...quando io parlo del "Cambiamento immutabile" è qui che volevo arrivare........facendo Meditazione, grazie al Mantra che funziona da veicolo, tocchi di sfuggita questa Pura Consapevolezza.....non credi che il "viaggio" verso l'eterno stato di Pura Consapevolezza e la Meditazione e la nostra VITA (e qui aggiungo come dovrebbe dirigersi la società) non si identifichi con lo STOP della Meditazione e di quello che ho chiamato nel mio post precedente il Tutto ( la P.C)
Questa cosa del piacere poi...il piacere è delicatamente umano...fidati non sono didattico nemmeno io, nella mia Vita ne ho fatte di cose per istinto....ma il piacere che, dai siamo positivi ahah io chiamo Amore (ecco permettimi questo ultimo passaggio, non odiarmi ahha ma sono una Corrente)....quindi non il Piacere del Vizio intendo....comunque, questo fantomatico Amore non si identifica allora con questo oceano della Pura Consapevolezza? Si spiegherebbe così quando tocchi veramente l'Amore con questo Stop....nella discesa provi piacere (benessere, pace) infatti!
Spero che tale discussione sia utile! Almeno per me lo è di certo....ultima cosa, "Ciò che inseguì ti sfugge e ciò che sfuggi ti insegue"....beh le mie ipotesi confutano questo, se insegui qualcosa dentro di te.. non ne puoi "sfuggire" perché sei te, basta essere nello Stato giusto.
Oltre alla Vita piena, hai qualche "vita di carta", che potresti suggerimi (autore o testi, cosi a caso i primi che ti vengono). Grazie e spero che la discussione continui.
Fin dalle origini non è mai stata rimossa
la polvere accumulata sullo specchio,
ma oggi,
bisogna assolutamente vederne lo splendore.
la polvere accumulata sullo specchio,
ma oggi,
bisogna assolutamente vederne lo splendore.
-
- Messaggi: 37
- Iscritto il: sab feb 04, 2017 3:50 pm
Re: E' possibile raggiungere effetti psichedelici con la Meditazione?
Innanzi tutto mi scuso per gli errori che compaiono nel mio post precedente... ero un pò stanco data l'ora. Tornando al nostro confronto...
Purtroppo non ho strumenti per mostrarti ciò che vorrei mostrarti. Effettivamente il modo in cui scrivi somiglia molto ad un certo tipo di "linguaggio" derivante da una contro cultura svillupatasi in questi decenni dopo il decadimento della società teosofica. Penso proprio a Krishnamurti. Anticipo l'ultima parte del post, quella in cui mi chiedi consigli "cartacei" =). Ti consiglierei di leggere " L'inganno dell'Illuminazione" di Gopala Krishnamurti ( nome simile ma molto differente... si conoscono anche fra di loro per la cronaca). Tornando a noi...Il mio linguaggio, come ti sarai sicuramente accorto, è molto differente. Peso molto bene le parole che utilizzo, in quello che penso e in quello che dico. Non a caso non pronuncio mai parole come "Ego" piuttosto che "dissoluzione" o "Pura consapevolezza". Men che mai "Amore". Per motivi più banali di quel che potresti pensare. Semplicemente gli intenti delle parole (almeno di queste) sono molto deboli, quindi non indicano nulla di preciso a meno chè non si decida di utilizzarle in particolari contesti culturali. Partiamo da Ego, che vuol dire "io" in latino. Associ l'ego al pensiero e già per me questa è una associazione strana. Ego vuol dire Io ,dicevo, e quando noi diciamo Io a cosa ci riferiamo per lo più? Al nostro nome innanzi tutto, a ciò che associamo al nostro nome ( educazione, esperienze, storie, dialoghi, scambi, confronti, violenze, vittorie, sconfitte,desideri), alla nostra civiltà ( regole, ordini, aspirazioni, comportamenti sociali, limiti sociali) e altre caratteristiche che non cito per pigrizia ma che posso definire "pressioni selettive" (le paure per esempio, o le nevrosi). Tutto questo sei tu, o meglio, è la persona che fai esistere. Non a caso ho detto Persona (cioè maschera) e non Uomo. Possiamo infatti dedurre che se invece di essere Oicnam (con tutte le sfaccettature elencate poco fa), fossi nato 10 anni prima, in Arabia Saudita, da Padre Imamh, saresti stato una persona del tutto diversa. Ovvio no? Possiamo definire questa sfera dell'essere l' "Io sociale" (qui spiegato perchè la società non merita ne tempo ne attenzione) ossia ciò che costituisce il "modo" in cui tu esisti nel Mondo. Ho scritto mondo, non realtà. Mondo viene da Mondum latino ( Kosmos in greco) e significa Sistema di cose/Ordine prestabilito. Il mondo è fatto di "Fatti", la REALTA' è fatta di "COSE". La Società è un FATTO. Un albero è una COSA. Il pensiero è una COSA. Cos'è il pensiero? E' una facoltà psichica.Pensare viene da "Pesare", valutare, confrontare, misurare ed è sinonimo di "Ragione" (da Razio==> misurare) e Mente ( radice indoeuropea MANAS===>misurare). Si evince che si pensa solo quando si "ragiona" cioè quando nel proprio spazio interiore si eseguono misurazioni, comparazioni, si confrontano dati e se ne ricavano opinioni. Ma il pensiero non è l'unica facoltà psichica... c'è anche il fantasticare, l'inventare, l'immaginare, il "digerire" ( psichicamente parlando) e ovviamente l'intelletto. Pare però che solo il "pensiero" interferisca con lo stato che tu chiami "pura consapevolezza" ( e che io chiamo "accorgersi di non sapere davvero un cazzo di niente" o anche " accorgersi di non capire un cazzo di niente" o ancora "accorgersi di avere torto sempre e comunque")... Perchè? perchè il pensiero è una facoltà servile in quanto segue le logiche della civiltà e del mondo. Il fatto che 600 anni fa la maggior parte delle persone di razza bianca considerassero i negroidi una razza inferiore, non è perchè fossero più cattivi, ignoranti o stupidi di noi oggi. In quegli anni fu scoperto un intero continente da colonizzare e, al "vecchio continente", ormai in fase di saturazione, fu data la possibilità di espandersi verso un nuovo orizzonte. E, per soddisfare le esigenze di quel MONDO ( un esoterista vecchio stampo lo chiamerebbe eggregore), serviva manodopera a costi irrisori... gli schiavi. La necessità degli schiavi generò una Domanda, e nacque una nuova corrente di pensiero basato su un idea di gerarchia che avesse come riferimento la razza. Capisci dove voglio arrivare? Il Mondo aveva un fine, uno scopo, e la "ragione" lo ha seguito. Se tu fossi nato in quegli anni, ti sarebbe sembrato "ragionevole" considerare le persone di colore, una razza inferiore, perchè il Mondo ( LA SOCIETA' diresti tu) ne aveva bisogno. Chissà quali sono le esigenze del mondo attuale...e chissà come la tua ragione si propone di servire queste esigenze... Chissà quante cose trovi ragionevoli perchè il Mondo ha la necessità che lo siano. Magari un mondo basato sulla tendenza a consumare e, come dici tu, a livellare gli esseri umani, necessita di individui che danno una "ragionevole" importanza alla Società più che all' Individuo. E' un ottimo punto di riflessione. Tornando al punto centrale...
ripeto... non ho modo di mostrarti quello che vorrei mostrarti. Potrei dirti che non hai la necessità di perseguire nessun intento in quanto, ciò a cui tu tu auspichi, è nella natura delle cose, come è nella natura di un fiore crescere e sbocciare. Il fiore non fa qualcosa per crescere e sbocciare. Le condizioni si plasmano afffinchè ciò possa accadere "senza intenzione". Potrei dirti che l'intento che tu ti prefiggi è in realtà il "ragionevole" obbiettivo di un Mondo che forse non gradisce che tu diventi un Fiore,e nel perseguire qualcosa che tu pensi sia "ragionevole" desiderare, ti stai, difatto, allontanando da quello stato naturale che nel tempo si auto-realizzerebbe in quanto è nella natura delle cose la sua realizzazione. Ma non posso mostrartelo... Come ha scritto mogoron qualche post fa (parafrasando), non c'è nulla da inseguire, c'è solo da percepire...
Purtroppo non ho strumenti per mostrarti ciò che vorrei mostrarti. Effettivamente il modo in cui scrivi somiglia molto ad un certo tipo di "linguaggio" derivante da una contro cultura svillupatasi in questi decenni dopo il decadimento della società teosofica. Penso proprio a Krishnamurti. Anticipo l'ultima parte del post, quella in cui mi chiedi consigli "cartacei" =). Ti consiglierei di leggere " L'inganno dell'Illuminazione" di Gopala Krishnamurti ( nome simile ma molto differente... si conoscono anche fra di loro per la cronaca). Tornando a noi...Il mio linguaggio, come ti sarai sicuramente accorto, è molto differente. Peso molto bene le parole che utilizzo, in quello che penso e in quello che dico. Non a caso non pronuncio mai parole come "Ego" piuttosto che "dissoluzione" o "Pura consapevolezza". Men che mai "Amore". Per motivi più banali di quel che potresti pensare. Semplicemente gli intenti delle parole (almeno di queste) sono molto deboli, quindi non indicano nulla di preciso a meno chè non si decida di utilizzarle in particolari contesti culturali. Partiamo da Ego, che vuol dire "io" in latino. Associ l'ego al pensiero e già per me questa è una associazione strana. Ego vuol dire Io ,dicevo, e quando noi diciamo Io a cosa ci riferiamo per lo più? Al nostro nome innanzi tutto, a ciò che associamo al nostro nome ( educazione, esperienze, storie, dialoghi, scambi, confronti, violenze, vittorie, sconfitte,desideri), alla nostra civiltà ( regole, ordini, aspirazioni, comportamenti sociali, limiti sociali) e altre caratteristiche che non cito per pigrizia ma che posso definire "pressioni selettive" (le paure per esempio, o le nevrosi). Tutto questo sei tu, o meglio, è la persona che fai esistere. Non a caso ho detto Persona (cioè maschera) e non Uomo. Possiamo infatti dedurre che se invece di essere Oicnam (con tutte le sfaccettature elencate poco fa), fossi nato 10 anni prima, in Arabia Saudita, da Padre Imamh, saresti stato una persona del tutto diversa. Ovvio no? Possiamo definire questa sfera dell'essere l' "Io sociale" (qui spiegato perchè la società non merita ne tempo ne attenzione) ossia ciò che costituisce il "modo" in cui tu esisti nel Mondo. Ho scritto mondo, non realtà. Mondo viene da Mondum latino ( Kosmos in greco) e significa Sistema di cose/Ordine prestabilito. Il mondo è fatto di "Fatti", la REALTA' è fatta di "COSE". La Società è un FATTO. Un albero è una COSA. Il pensiero è una COSA. Cos'è il pensiero? E' una facoltà psichica.Pensare viene da "Pesare", valutare, confrontare, misurare ed è sinonimo di "Ragione" (da Razio==> misurare) e Mente ( radice indoeuropea MANAS===>misurare). Si evince che si pensa solo quando si "ragiona" cioè quando nel proprio spazio interiore si eseguono misurazioni, comparazioni, si confrontano dati e se ne ricavano opinioni. Ma il pensiero non è l'unica facoltà psichica... c'è anche il fantasticare, l'inventare, l'immaginare, il "digerire" ( psichicamente parlando) e ovviamente l'intelletto. Pare però che solo il "pensiero" interferisca con lo stato che tu chiami "pura consapevolezza" ( e che io chiamo "accorgersi di non sapere davvero un cazzo di niente" o anche " accorgersi di non capire un cazzo di niente" o ancora "accorgersi di avere torto sempre e comunque")... Perchè? perchè il pensiero è una facoltà servile in quanto segue le logiche della civiltà e del mondo. Il fatto che 600 anni fa la maggior parte delle persone di razza bianca considerassero i negroidi una razza inferiore, non è perchè fossero più cattivi, ignoranti o stupidi di noi oggi. In quegli anni fu scoperto un intero continente da colonizzare e, al "vecchio continente", ormai in fase di saturazione, fu data la possibilità di espandersi verso un nuovo orizzonte. E, per soddisfare le esigenze di quel MONDO ( un esoterista vecchio stampo lo chiamerebbe eggregore), serviva manodopera a costi irrisori... gli schiavi. La necessità degli schiavi generò una Domanda, e nacque una nuova corrente di pensiero basato su un idea di gerarchia che avesse come riferimento la razza. Capisci dove voglio arrivare? Il Mondo aveva un fine, uno scopo, e la "ragione" lo ha seguito. Se tu fossi nato in quegli anni, ti sarebbe sembrato "ragionevole" considerare le persone di colore, una razza inferiore, perchè il Mondo ( LA SOCIETA' diresti tu) ne aveva bisogno. Chissà quali sono le esigenze del mondo attuale...e chissà come la tua ragione si propone di servire queste esigenze... Chissà quante cose trovi ragionevoli perchè il Mondo ha la necessità che lo siano. Magari un mondo basato sulla tendenza a consumare e, come dici tu, a livellare gli esseri umani, necessita di individui che danno una "ragionevole" importanza alla Società più che all' Individuo. E' un ottimo punto di riflessione. Tornando al punto centrale...
ripeto... non ho modo di mostrarti quello che vorrei mostrarti. Potrei dirti che non hai la necessità di perseguire nessun intento in quanto, ciò a cui tu tu auspichi, è nella natura delle cose, come è nella natura di un fiore crescere e sbocciare. Il fiore non fa qualcosa per crescere e sbocciare. Le condizioni si plasmano afffinchè ciò possa accadere "senza intenzione". Potrei dirti che l'intento che tu ti prefiggi è in realtà il "ragionevole" obbiettivo di un Mondo che forse non gradisce che tu diventi un Fiore,e nel perseguire qualcosa che tu pensi sia "ragionevole" desiderare, ti stai, difatto, allontanando da quello stato naturale che nel tempo si auto-realizzerebbe in quanto è nella natura delle cose la sua realizzazione. Ma non posso mostrartelo... Come ha scritto mogoron qualche post fa (parafrasando), non c'è nulla da inseguire, c'è solo da percepire...
Re: E' possibile raggiungere effetti psichedelici con la Meditazione?
Bene, molto bene....scusami ma scrivo velocemente lasciandomi trasportare (almeno in questo argomento) e perciò do voce a quel qualcosa che mi punge, non badando alla etimologia di certe parole, nella speranza di essere compreso...soprattutto perché non ho dato troppo tempo nella mia vita a questi miei dubbi, studiando, ma solo facendo certe esperienze nella vita (poche, molto poche). Quindi vorrei ringraziarti e continuare. Allora, queste tue distinzioni tra società e realtà, uomo e persona, sono per me giuste, molto giuste. Però ecco, quando io ho detto Pensiero, intendevo la nostra Persona (l'io sociale etc..)e l'insieme delle facoltà psichiche della nostra mente, intelletto etc....chiamo X questo insieme; durante il corso di meditazione, il Maestro faceva questa distinzione di Strati della nostra mente, uno superficiale, uno di mezzo, ed uno profondo. Ora io penso che abbia semplificato il tutto per renderlo più facilmente comprensibile; il mantra funge da veicolo, permette ad X di scendere nello strato più profondo (la P.C.) e naturalmente risalire, quindi si recita nuovamente il mantra (Cosi come viene, senza sforzo, veramente difficile) e così via; quindi in pratica la tecnica di Meditazione è: iniziare a recitare il Mantra, entri nello stato meditativo e naturalmente hai dei pensieri di qualunque genere (con l'accezione di qualunque tipo di pensiero che ti viene in mente, derivante da X però), ti accorgi di non stare a recitare il mantra e lo riprendi (ed X scende, grazie al Mantra)...così si continua; in questi momenti, per pochi attimi puoi raggiungere questa P.C. e questa tecnica ti permette di percepire te, Uomo. Non ho spiegato questa tecnica (l'unica che conosco) per seghe intellettuali, ma per entrare nel merito tra poco.
Prima vorrei dire che ho sempre dato più importanza all'individuo (me e di pochi), fregandomi della società (come fan tutti penso), ma quando qualcuno esterno ai pochi (o direttamente loro) ti bussa sofferente, te non puoi rimanere in silenzio. Qui entra il tuo ragionamento su "quelle cose che il mondo ti rende ragionevole" e come appunto "la ragione e il pensiero, trovi il modo di seguire queste esigenze", ma la realtà fatta di Cose, è li, cambia il vestito ma la Realtà no: il mondo ingerisce le sofferenze e le sputa fuori, modificandosi.
Ritorno ora alla meditazione, l'unico motivo che mi fa ancora scrivere è tale dubbio: quel Maestro afferma, che questa Pura Consapevolezza, raggiunta grazie a questa tecnica dello Stop, del non-X, più mediti e più lo strato superficiale della mente,(dove c'è la tua persona, il tuo pensiero), si abbassa sempre più (metaforicamente) fino a entrare completamente nella Pura Consapevolezza; non ci ha detto come succede, se succede inevitabilmente (ma qui mi salta in mente il tuo discorso sulle condizioni senza intenzione), cosa succede etc... Ora associo la Pura Consapevolezza, alla Realtà, non c'è più distanza (sofferenza) tra noi (persona) e Realtà. Cosa pensi di questo? Trovi la Libertà quando sei Realtà? (identifico la Libertà come adesione consapevole al vero, alle cose che sono)....Scusami se sono stato magari stupidamente sciocco a far tali domande. Ho messo quell'autore nella lista, grazie. Ciao caro
Prima vorrei dire che ho sempre dato più importanza all'individuo (me e di pochi), fregandomi della società (come fan tutti penso), ma quando qualcuno esterno ai pochi (o direttamente loro) ti bussa sofferente, te non puoi rimanere in silenzio. Qui entra il tuo ragionamento su "quelle cose che il mondo ti rende ragionevole" e come appunto "la ragione e il pensiero, trovi il modo di seguire queste esigenze", ma la realtà fatta di Cose, è li, cambia il vestito ma la Realtà no: il mondo ingerisce le sofferenze e le sputa fuori, modificandosi.
Ritorno ora alla meditazione, l'unico motivo che mi fa ancora scrivere è tale dubbio: quel Maestro afferma, che questa Pura Consapevolezza, raggiunta grazie a questa tecnica dello Stop, del non-X, più mediti e più lo strato superficiale della mente,(dove c'è la tua persona, il tuo pensiero), si abbassa sempre più (metaforicamente) fino a entrare completamente nella Pura Consapevolezza; non ci ha detto come succede, se succede inevitabilmente (ma qui mi salta in mente il tuo discorso sulle condizioni senza intenzione), cosa succede etc... Ora associo la Pura Consapevolezza, alla Realtà, non c'è più distanza (sofferenza) tra noi (persona) e Realtà. Cosa pensi di questo? Trovi la Libertà quando sei Realtà? (identifico la Libertà come adesione consapevole al vero, alle cose che sono)....Scusami se sono stato magari stupidamente sciocco a far tali domande. Ho messo quell'autore nella lista, grazie. Ciao caro
Fin dalle origini non è mai stata rimossa
la polvere accumulata sullo specchio,
ma oggi,
bisogna assolutamente vederne lo splendore.
la polvere accumulata sullo specchio,
ma oggi,
bisogna assolutamente vederne lo splendore.
-
- Messaggi: 37
- Iscritto il: sab feb 04, 2017 3:50 pm
Re: E' possibile raggiungere effetti psichedelici con la Meditazione?
Allora... prima di tutto. Il "Quando uno ti chiede una mano, tu gliela dai" non è un comportamento sociale. E' un comportamento che nasce dall'interazione fra un individuo e un altro. Quando io parlo di società non sto parlando di "Altrità" ( non mi piace la parola altruismo, come nessuna parola che finisce con Ismo), ma di una serie di comportamenti che hanno a che fare con il sistema di valori, ordini, priorità e leggi di cui una civiltà è costituita. Dare una mano a qualcuno perchè lo desideri, perchè lo senti e senti di voler assecondare questo slancio non è società, è umanità... non centra il sociale, centra la SPECIE ( una cosa su cui riflettere parecchio). Aiutare ed essere gentile con tutti indistintamente affinchè, dati i valori della tua civiltà, tu possa compiacerti all'idea di essere una brava persona o, peggio, compiacerti all'idea che gli altri possano pensare che tu sia una brava persona... questa è Società. Chiara la differenza no? Parlando della meditazione...
Forse il primo post che ho scritto ti può essere d'aiuto. La meditazione, a parer mio, non è una sorta di auto ipnosi.Non devi scendere da nessuna parte. E' un cambio di prospettiva... un modo diverso di "guardare le cose". Ti ripeto, la meditazione non è una tecnica che produce un risultato, è un trucco. Serve per farti accorgere di qualcosa. La cosa di cui ti accorgi sostanzialmente è che se il pensiero si arresta il corpo prova sollievo. Se il pensiero di arresta le tensioni spariscono. Se il pensiero si arresta non vi è più conflitto. Ergo... il conflitto nasce dal pensiero.O meglio (come ti dicevo nel post precedente) essendo il pensiero estensione dell'Io sociale ed essendo il sociale e la civiltà una gran cacata, il pensiero genera conflitto con la tua Natura. Fine della Meditazione. Non serve più recitare i mantra...
Il trucco ha funzionato, la lezione l'abbiamo imparata... adesso si vive. Cosa significa? Significa che la prossima volta che il mio corpo sperimenterà dolore ( rabbia, tristezza, depressione, gelosia, ansia, panico, paura) mi accorgerò del loop che il pensiero genererà... mi accorgerò che la mente, nel cercare di giustificare ciò che il mio corpo sta sperimentando, sta di fatto generando alienazione (DIABOLOS) affinchè il mio sistema cognitivo sociale non subisca variazioni (uno psicologo ti direbbe che stai tutelando le tue nevrosi). Ma il tuo corpo ha una Coscienza, ha un Intelligenza sviluppata in miliardi di anni di evoluzione...Gli imbecilli ritengono che i miracoli siano Gesù, padre Pio e la Madonna di Fatima... quelle sono IDIOZIE. Il vero miracolo SEI TU...è nell'intelligenza di 150 miliardi di cellule che producono ogni 28 giorni le mestruazioni, che ti fanno crescere i capelli, che ti fanno vedere con gli occhi... solo che tu (come tutti ) non te ne accorgi, non la utilizzi, Perchè??? perchè sei distratto, sei preso dal nulla. Il corpo produce dolore e non desidera altro se non che Tu lo percepisca. Ma tutti preferiscono ignorarlo ( o ignorare l'intelligenza che attraverso il corpo si esprime), preferiscono dare la colpa a questo o a quello, preferiscono dare la colpa alla fidanzata,ai genitori, al datore di lavoro, al passato o, peggio del peggio, al proprio EGO e a tutto ciò che il loro "Pensiero" gli suggerirà. Osservare ( nel vuoto mentale) ciò che il corpo sperimenta di fatto "modifica" qualcosa. A distanza di tempo (anni) qualcosa accade, ma attenzione.... la disidentificazione dal proprio Io sociale ( che è l'unica cosa che conosciamo di noi) crea stati e disturbi molto dolorosi perchè, di fatto, stai sperimentando vari livelli di "Morte". Ecco perchè ti dicevo che... è doloroso. Capisci? Non c'è nessuno sforzo da fare... non c'è una tecnica per crescere. Ci pensa la Natura. Devi solo lasciarla fare... Non devi interferire. La meditazione serve, all'inizio e solo all'inizio, per abituare la mente a "NON FARE ASSOLUTAMENTE UN CAZZO DI NIENTE".A restare a guardare senza interferire, senza voler aggiustare, senza voler sistemare. Quindi no, non ti serve meditare per ore, scendere in profondità, ripetere mantra all'infinito. Non serve, davvero. Serve per poco e solo all'inizio.E' importante capire questo perchè se ci si convince che è la Meditazione a produrre risultati abbiamo creato un altra ombra, un altra finta convinzione. L'Io sociale (tu) si convincerà di essere il direttore d'orchestra, colui che opera su stesso e, quindi, proietterà nel futuro la necessità di preservarsi. "Senza Meditazione non si può fare, non potrò mai essere libero (altra parola terrificante) ergo, dato che sono Io a meditare, senza di me non si può fare.... parafrasando diventa: NON SI PUO' FARE A MENO DI ME". TADAN... fottuto. Niente dissoluzione dell'Ego (diresti tu).Solo Preservazione. La civiltà ti ha fornito l'ennesimo prodotto, l'ennesimo corso dal titolo altisonante (la meditazione del respiro del drago, la meditazione della flautolenza cristica) da consumare e continua a sopravvivere grazie a te e attraverso di te. L'anima mundi gestisce la tua vita, e "l'Uomo o la donna che attraverso il tuo corpo conosce" rimane inespresso. Diffida di chi dice di "Lavorare su se stesso", sta più inguaiato che mai. Spero di essere stato chiaro e di aiuto.
Forse il primo post che ho scritto ti può essere d'aiuto. La meditazione, a parer mio, non è una sorta di auto ipnosi.Non devi scendere da nessuna parte. E' un cambio di prospettiva... un modo diverso di "guardare le cose". Ti ripeto, la meditazione non è una tecnica che produce un risultato, è un trucco. Serve per farti accorgere di qualcosa. La cosa di cui ti accorgi sostanzialmente è che se il pensiero si arresta il corpo prova sollievo. Se il pensiero di arresta le tensioni spariscono. Se il pensiero si arresta non vi è più conflitto. Ergo... il conflitto nasce dal pensiero.O meglio (come ti dicevo nel post precedente) essendo il pensiero estensione dell'Io sociale ed essendo il sociale e la civiltà una gran cacata, il pensiero genera conflitto con la tua Natura. Fine della Meditazione. Non serve più recitare i mantra...
Il trucco ha funzionato, la lezione l'abbiamo imparata... adesso si vive. Cosa significa? Significa che la prossima volta che il mio corpo sperimenterà dolore ( rabbia, tristezza, depressione, gelosia, ansia, panico, paura) mi accorgerò del loop che il pensiero genererà... mi accorgerò che la mente, nel cercare di giustificare ciò che il mio corpo sta sperimentando, sta di fatto generando alienazione (DIABOLOS) affinchè il mio sistema cognitivo sociale non subisca variazioni (uno psicologo ti direbbe che stai tutelando le tue nevrosi). Ma il tuo corpo ha una Coscienza, ha un Intelligenza sviluppata in miliardi di anni di evoluzione...Gli imbecilli ritengono che i miracoli siano Gesù, padre Pio e la Madonna di Fatima... quelle sono IDIOZIE. Il vero miracolo SEI TU...è nell'intelligenza di 150 miliardi di cellule che producono ogni 28 giorni le mestruazioni, che ti fanno crescere i capelli, che ti fanno vedere con gli occhi... solo che tu (come tutti ) non te ne accorgi, non la utilizzi, Perchè??? perchè sei distratto, sei preso dal nulla. Il corpo produce dolore e non desidera altro se non che Tu lo percepisca. Ma tutti preferiscono ignorarlo ( o ignorare l'intelligenza che attraverso il corpo si esprime), preferiscono dare la colpa a questo o a quello, preferiscono dare la colpa alla fidanzata,ai genitori, al datore di lavoro, al passato o, peggio del peggio, al proprio EGO e a tutto ciò che il loro "Pensiero" gli suggerirà. Osservare ( nel vuoto mentale) ciò che il corpo sperimenta di fatto "modifica" qualcosa. A distanza di tempo (anni) qualcosa accade, ma attenzione.... la disidentificazione dal proprio Io sociale ( che è l'unica cosa che conosciamo di noi) crea stati e disturbi molto dolorosi perchè, di fatto, stai sperimentando vari livelli di "Morte". Ecco perchè ti dicevo che... è doloroso. Capisci? Non c'è nessuno sforzo da fare... non c'è una tecnica per crescere. Ci pensa la Natura. Devi solo lasciarla fare... Non devi interferire. La meditazione serve, all'inizio e solo all'inizio, per abituare la mente a "NON FARE ASSOLUTAMENTE UN CAZZO DI NIENTE".A restare a guardare senza interferire, senza voler aggiustare, senza voler sistemare. Quindi no, non ti serve meditare per ore, scendere in profondità, ripetere mantra all'infinito. Non serve, davvero. Serve per poco e solo all'inizio.E' importante capire questo perchè se ci si convince che è la Meditazione a produrre risultati abbiamo creato un altra ombra, un altra finta convinzione. L'Io sociale (tu) si convincerà di essere il direttore d'orchestra, colui che opera su stesso e, quindi, proietterà nel futuro la necessità di preservarsi. "Senza Meditazione non si può fare, non potrò mai essere libero (altra parola terrificante) ergo, dato che sono Io a meditare, senza di me non si può fare.... parafrasando diventa: NON SI PUO' FARE A MENO DI ME". TADAN... fottuto. Niente dissoluzione dell'Ego (diresti tu).Solo Preservazione. La civiltà ti ha fornito l'ennesimo prodotto, l'ennesimo corso dal titolo altisonante (la meditazione del respiro del drago, la meditazione della flautolenza cristica) da consumare e continua a sopravvivere grazie a te e attraverso di te. L'anima mundi gestisce la tua vita, e "l'Uomo o la donna che attraverso il tuo corpo conosce" rimane inespresso. Diffida di chi dice di "Lavorare su se stesso", sta più inguaiato che mai. Spero di essere stato chiaro e di aiuto.
Re: E' possibile raggiungere effetti psichedelici con la Meditazione?
Perfettamente chiaro, ho compreso bene quello che intendi e purtroppo sei arrivato alle conclusioni che sospettavo. Dico purtroppo perché boh, accorgersi di questo è strano. Grazie ancora.
Fin dalle origini non è mai stata rimossa
la polvere accumulata sullo specchio,
ma oggi,
bisogna assolutamente vederne lo splendore.
la polvere accumulata sullo specchio,
ma oggi,
bisogna assolutamente vederne lo splendore.
-
- Messaggi: 37
- Iscritto il: sab feb 04, 2017 3:50 pm
Re: E' possibile raggiungere effetti psichedelici con la Meditazione?
Non è strano,,, è solo che spaventa. L'idea di non essere tu a gestire le danze spaventa. Non sei tu a guidare a alla guida c'è qualcosa che non comprendi. Ti posso dire una cosa però.... Abituatisi un pò allo "spaesamento" ( che è una sensazione che ti seguirà sempre per tutto il resto della tua vita... e che ti accorgerai di amare profondamente), la vita vissuta così diventa una cosa interessantissima.
E comunque.... visto che ci sei (giusto così, per riscaldarsi un pò), qualsiasi cosa tu stia provando adesso "di strano", sia esso spavento o disorientamento, invece di farti pipponi mentali pensando a quello che ho scritto io confrontato a quello che hai scritto tu o a quello che ti ha detto il tuo maestro (invece di PENSARE), chiudi gli occhi e limitati a percepire quello che il tuo corpo prova "di strano". Se nella testa qualcosa ricomincia a parlare, non lo seguire. Se ti viene difficile prova a mantralizzare un pò ( UN PO') e poi torna in silenzio. E fai attenzione a come la sensazione/emozione/ sentimento cambia nel tempo mentre la stai osservando.
PS: la tecnica che mi hai descritto è la Meditazione trascendentale di Maharishi?
E comunque.... visto che ci sei (giusto così, per riscaldarsi un pò), qualsiasi cosa tu stia provando adesso "di strano", sia esso spavento o disorientamento, invece di farti pipponi mentali pensando a quello che ho scritto io confrontato a quello che hai scritto tu o a quello che ti ha detto il tuo maestro (invece di PENSARE), chiudi gli occhi e limitati a percepire quello che il tuo corpo prova "di strano". Se nella testa qualcosa ricomincia a parlare, non lo seguire. Se ti viene difficile prova a mantralizzare un pò ( UN PO') e poi torna in silenzio. E fai attenzione a come la sensazione/emozione/ sentimento cambia nel tempo mentre la stai osservando.
PS: la tecnica che mi hai descritto è la Meditazione trascendentale di Maharishi?
Re: E' possibile raggiungere effetti psichedelici con la Meditazione?
La tecnica che ho descritto nel minimo è una tecnica di Meditazione appresa (col suono quindi) circa due anni fa, e poi ho rifatto il corso l'anno scorso e penso di rifarlo pure quest'anno se il Maestro viene nella città dove abito. Il Maestro si chiama Sergio Peterlini, uomo d'eccezione, non mette altre denominazioni al corso gratuito, oltre che "Meditazione", quindi non ti so dire. Attuo due volte al giorno (cerco di farlo sempre), 18+3 di rilascio, e non ho intenzione di smettere almeno per ora, forse un giorno; non ho trovato comunque quello che cerco nelle tue parole (ma solo una conferma di quel poco che già sospettavo), perché quello che ora sto cercando (con calma,è) non sia parole, dato che ho chiesto appunto "stupidamente" cosa succede al perpetuarsi della dis-identificazione dal proprio Io sociale....ed è quello che ora mi interessa e che voglio "studiare", nei tempi da me concessi dall'anima mundi.....non prendo "propulsori", non diffido di tecniche, non non diffido di filosofie e non diffido della società; e ripeto, penso che sia utilissima la Meditazione (non vorrei offenderti ma credo che tu sia cocciuto a non ammettere questo) giusto per questa cosa che abbiamo tanto scritto, giusto per accorgersi di questo...non ho nessuno con cui parlare di queste cose e mi piacerebbe potermi esprimere anche liberamente, come ho fatto con te...comunque penso che basti percepire, per accorgersi che non esiste questa suggestione, non sei mai legato a nulla, la meditazione come mezzo di conoscenza, questo mezzo porta qualcosa, quel qualcosa lo porti con te. Posso scriverti ogni tanto con mess privati?
Fin dalle origini non è mai stata rimossa
la polvere accumulata sullo specchio,
ma oggi,
bisogna assolutamente vederne lo splendore.
la polvere accumulata sullo specchio,
ma oggi,
bisogna assolutamente vederne lo splendore.
-
- Messaggi: 37
- Iscritto il: sab feb 04, 2017 3:50 pm
Re: E' possibile raggiungere effetti psichedelici con la Meditazione?
Sappi che non era mia intenzione fare proselitismo ne di convincere nessuno. Hai scritto dei post chiamandomi in causa e ti ho risposto generando un confronto, ognuno pensa e agisce come vuole poi alla fine.
Per quanto riguarda i messaggi in privato, certo. Nonostante dubito che lo farai, puoi scrivermi quello che vuoi quando vuoi... risponderò se sarò in grado di farlo.
Per quanto riguarda i messaggi in privato, certo. Nonostante dubito che lo farai, puoi scrivermi quello che vuoi quando vuoi... risponderò se sarò in grado di farlo.
Psichedelici e meditazione
Buona sera a tutti, medito da circa tre anni, con una frequenza abbastanza instabile, stavo pensando alle varie culture che li usano in "riti" ( o meno che siano) e mi sono incuriosito, ma ho paura che qualcosa vada storto, magari la meditazione potrebbe causarmi un bruttome viaggio, e prefericausarmerei evitarlo.
Voi avete provato a meditare sotto psichedelici/prima di assumerli? Com'è andata?
Qualcuno di voi ha intenzione di provare? Se si, con quale sostanza?
Voi avete provato a meditare sotto psichedelici/prima di assumerli? Com'è andata?
Qualcuno di voi ha intenzione di provare? Se si, con quale sostanza?
Meditazione e Psichedelia
Ti consiglio di dare una letta qui http://psiconautica.in/index.php/biblio ... a-r-alpertMrHaze ha scritto: ↑mer lug 19, 2017 4:51 pmBuona sera a tutti, medito da circa tre anni, con una frequenza abbastanza instabile, stavo pensando alle varie culture che li usano in "riti" ( o meno che siano) e mi sono incuriosito, ma ho paura che qualcosa vada storto, magari la meditazione potrebbe causarmi un bruttome viaggio, e prefericausarmerei evitarlo.
Voi avete provato a meditare sotto psichedelici/prima di assumerli? Com'è andata?
Qualcuno di voi ha intenzione di provare? Se si, con quale sostanza?
EDIT: Unisco al topic già esistente .
•~•~•
Meditazione e Psichedelia
Grazie mille, scusa ma non sono sncora molto pratico purtroppo
- Barbariccia
- Messaggi: 55
- Iscritto il: lun set 12, 2016 7:21 am
Meditazione e Psichedelia
Oltrepassando le battute molte interessanti tra SerpentRealm e la combriccola Mogoros-Oicnam, posso dirvi che quando sono turbosballato e ho voglia di farmi una doccia ghiacciata pratico uno "scherzetto", più che una meditazione, chiudo gli occhi e mi immagino in fondo al mare (la temperatura dell'acqua facilita il gioco). A volte vado avanti anche una anche una 20ina di minuti zitto eretto nella doccia, altre volte mi spavento pensando mi nuotino affianco pescioni o Chtulhu e allora esco dalla doccia al più resto
E' un qualcosa che mi fortifica incredibilmente!
E' un qualcosa che mi fortifica incredibilmente!
A Tassili al tempo delle Teste Rotonde e durante le stagioni dei Fulmini Terra e Cielo si univano, uomini e Dei si incontravano per banchettare assieme, per cibarsi di quei funghi...nutrimento delle divinità