Come la Psichedelica ha cambiato la tua vita?
Inviato: mer apr 27, 2022 9:52 pm
Ognuno posti la sua esperienza.
Questa è la mia:
- Prima del mio primo viaggio ero un ventunenne pieno di inventiva, di aspettative, e profondamente ignorante dal punto di vista spirituale. Il primo viaggio (con i cacti..) mi cambiò profondamente e radicalmente. Ottenni una capacità di pensiero e di analisi e di comprensione che fino a prima mi sognavo. IN breve fù come mettere l'espansione e il carburatore maggiorato al mio cervello.
E se fino a quel giorno per me il sesso era la cosa più fuga in assoluto, dopo il mio primo viaggio dissi a me stesso: "Wow, l'orgasmo infondo è solo un piacere bestiale" se paragonato all'orgasmo interiore, più profondo, estatico e duraturo..
Tuttavia atterrare alla "normalità", dopo esser stato così lontano, fu per certi versi traumatico.
Potevo leggere Tutta la falsità e l'ipocrisia delle persone, di quest'epoca e di tutte le nostre relazioni sociali.
Ma quanto fingiamo ?! ...E lo facciamo in continuazione!
In poche parole sprofondai lentamente in depressione e ci volle molto tempo per riassestarmi.
Tuttavia, al ritorno da certi Trip ero ben felice di tornare con "i piedi a terra", di poter contare sulle mie (poche) persone care.
Sui miei veri affetti...Di là tutto è fantastico, ma...troppo intenso.
La banale normalità mi sembrava sempre con confortevole al ritorno.
Tuttavia, dopo più di 10 anni sono ancora in conflitto con me stesso.
Sono onorato e lusingato di aver ricevuto così tanto da quelle esplorazioni interiori, ma da un lato, quel pensare (potenziato), mi hanno portato a criticare troppo aspramente questa società e non passa giorno in cui non torni da lavoro stufo di aver lavorato...
Sento di sprecare letteralmente il mio tempo al lavoro.
Lo trovo monotono, mortificante e psicologicamente devastante.
Avete presente quel sentirsi stanchi senza esser stanchi?
Ecco...
Eppure Non vedo alternative, quei maledetti (pochi) soldi che percepisco mi servono per tirare avanti.
Un giorno, di ritorno da un brutto viaggio con i funghi, in cui ringrazia il Cielo di esserne tornato integro e sano...convinsi me stesso che d'ora mi sarei dato una calmato, che avrei lavorato senza lamentarmene perchè infondo vivevo bene.
Ma quell'inganno a me stesso non durò che pochi giorni.
Oggi, dopo tanti anni, sono ancora qui, a combattere una depressione causata dal dover lavorare ( ho sempre odiato farlo).
Per concludere, dentro di Me ho raggiunto cime elevate, ho dissolto l'Ego, eppure per quanto abbia affilato la mia mente, non ne ho ancora il ,minimo controllo. Basta un maledetto giorno di lavoro monotono per portarli all'orlo dell'infelicità più assoluta.
Allora spesso mi chiedo: "A cosa mi è servita tanta Conoscenza, se poi non riesco a cambiare il mio presente?"
Lavorando su me stesso, pensavo mi portasse a rendere serena e felice la mia vita, ma non ce l'ho fatta.
Ci ho provato in lungo e in largo, ma sono ancora un c@glione qualunque.
A volte penso di aver fatto 10.000 passi in avanti.
A volte invece penso di essere sempre stato fermo dov'ero.
Scusate lo sfogo...
Questa è la mia:
- Prima del mio primo viaggio ero un ventunenne pieno di inventiva, di aspettative, e profondamente ignorante dal punto di vista spirituale. Il primo viaggio (con i cacti..) mi cambiò profondamente e radicalmente. Ottenni una capacità di pensiero e di analisi e di comprensione che fino a prima mi sognavo. IN breve fù come mettere l'espansione e il carburatore maggiorato al mio cervello.
E se fino a quel giorno per me il sesso era la cosa più fuga in assoluto, dopo il mio primo viaggio dissi a me stesso: "Wow, l'orgasmo infondo è solo un piacere bestiale" se paragonato all'orgasmo interiore, più profondo, estatico e duraturo..
Tuttavia atterrare alla "normalità", dopo esser stato così lontano, fu per certi versi traumatico.
Potevo leggere Tutta la falsità e l'ipocrisia delle persone, di quest'epoca e di tutte le nostre relazioni sociali.
Ma quanto fingiamo ?! ...E lo facciamo in continuazione!
In poche parole sprofondai lentamente in depressione e ci volle molto tempo per riassestarmi.
Tuttavia, al ritorno da certi Trip ero ben felice di tornare con "i piedi a terra", di poter contare sulle mie (poche) persone care.
Sui miei veri affetti...Di là tutto è fantastico, ma...troppo intenso.
La banale normalità mi sembrava sempre con confortevole al ritorno.
Tuttavia, dopo più di 10 anni sono ancora in conflitto con me stesso.
Sono onorato e lusingato di aver ricevuto così tanto da quelle esplorazioni interiori, ma da un lato, quel pensare (potenziato), mi hanno portato a criticare troppo aspramente questa società e non passa giorno in cui non torni da lavoro stufo di aver lavorato...
Sento di sprecare letteralmente il mio tempo al lavoro.
Lo trovo monotono, mortificante e psicologicamente devastante.
Avete presente quel sentirsi stanchi senza esser stanchi?
Ecco...
Eppure Non vedo alternative, quei maledetti (pochi) soldi che percepisco mi servono per tirare avanti.
Un giorno, di ritorno da un brutto viaggio con i funghi, in cui ringrazia il Cielo di esserne tornato integro e sano...convinsi me stesso che d'ora mi sarei dato una calmato, che avrei lavorato senza lamentarmene perchè infondo vivevo bene.
Ma quell'inganno a me stesso non durò che pochi giorni.
Oggi, dopo tanti anni, sono ancora qui, a combattere una depressione causata dal dover lavorare ( ho sempre odiato farlo).
Per concludere, dentro di Me ho raggiunto cime elevate, ho dissolto l'Ego, eppure per quanto abbia affilato la mia mente, non ne ho ancora il ,minimo controllo. Basta un maledetto giorno di lavoro monotono per portarli all'orlo dell'infelicità più assoluta.
Allora spesso mi chiedo: "A cosa mi è servita tanta Conoscenza, se poi non riesco a cambiare il mio presente?"
Lavorando su me stesso, pensavo mi portasse a rendere serena e felice la mia vita, ma non ce l'ho fatta.
Ci ho provato in lungo e in largo, ma sono ancora un c@glione qualunque.
A volte penso di aver fatto 10.000 passi in avanti.
A volte invece penso di essere sempre stato fermo dov'ero.
Scusate lo sfogo...