DISCUSSIONE Hyperspace Lexicon - entità DMT

Ciò che riguarda la psichedelia ma non trova posto nelle altre sezioni.
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era
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DISCUSSIONE Hyperspace Lexicon - entità DMT

Messaggio da era » sab feb 16, 2019 1:06 am

Recentemente è stato osservato che il prontuario presentato nell'HYPERLEX (utilizzo un termine rapido per intendere l'argomento: Entità DMT - Hyperspace Lexicon) sembra essere gradito.
Da realisti che si è, con Benway si pensava di chiedere aiuto ai vari utenti di questo forum per poter evolvere una visuale della realtà, che potrebbe risultare vera. Essendo semplici navigatori della mente come chiunque voglia definirsi tale (o psiconauta, ovviamente), ci rendiamo perfettamente conto che soltanto con l'interazione altrui si potrebbe costruire un libro virtuale che sarebbe d'aiuto non soltanto a chi utilizza stupefacenti (mi piace questo termine, perchè portano a stupefazione), ma anche a chi desidera prendere in mano le redini della propria mente, cercando di comprendere che cos'è l'esistenza, quanto essa durerebbe (stile all'eterno? :D ) . Pure tutte quelle persone che si occupano di spiritismo o che comunque credono nella manifestazione psichica o semimateriale di 'presunte entità' delle quali poco si sà, potrebbero orientarsi meglio grazie all'identificazione di ciò che pregano e chiamano.
Fatta questa breve introduzione, spero si sviluppi un bel dibattito che trasmuterà chiunque in scrittore, o comunque informatore.
Ultima modifica di era il lun feb 18, 2019 10:39 pm, modificato 1 volta in totale.
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Dante
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Re: DISCUSSIONE - Entità DMT - Hyperspace Lexicon

Messaggio da Dante » sab feb 16, 2019 2:42 pm

Nell'attuale società "moderna", ormai, si è persa la curiosità verso la conoscenza e la comprensione dell'esistenza. Ogni individuo sembra narcotizzato alla nascita, tramite vari stereotipi. Si è perso quell' "Amore" puro, nei confronti del prossimo, spontaneo, quasi naturale. Tra individui (della stessa specie) si è creata una sorta di rivalità, una sorta di protezione, verso il proprio essere, verso il proprio ego, ciò che chiamiamo "Maschera"; è necessaria ai fini di una consueta sopravvivenza, date le varie iterazioni umane a cui l'individuo dovrà rispondere.
Abbiamo perso il legame e la sinergia con l'antichità; adesso siamo carichi di informazioni, ma quantità e qualità spesso non sono correlati.
Se mi fermo un attimo a pensare alla realtà, coi piedi per terra...a rigor di logica, sin dagli albori l'essere umano ha dovuto "lottare" per la sopravvivenza e la vita stessa, l'uomo "antico" viveva di natura e nella natura (selvaggia) stessa, in sinergia con essa, è riuscito ad adattarsi in condizioni avverse, studiando ed investingando l'ambiente esterno, per farlo suo...
Sin da piccoli siamo abituati ad avere una concezione di "vita" con determinati valori, principi, ognuno con una propria cultura e tropismo verso certe tendenze.
Come giudicare chi è ancora immerso nella propria schematicità quotidiana, imposta dall'attuale società moderna...in fondo, quanti di noi ,prima di arrivare ad una determinata concezione di coscienza e realtà, eravamo chiusi nelle nostre gabbie fatte di tabù, con la classica schematicità, pronti a giudicare il prossimo?
Per troppo tempo ho "vissuto" con i 'paraocchi'...diventare, o essere, un navigatore della mente ( o psiconauta, psicoscienziato o qualsiasi altro termine vogliate, basta intenderci) sicuramente è visto dagli occhi della maggioranza come una pazzia, una totale perdita di morale e di principi verso la vita...come spiegare ciò che sentiamo e proviamo? l'esperienza, domande profonde esistenziali...eppure, da quando ho cominciato a chiedermi per davvero "chi sono e che ci faccio quì?", la vita ha acquisito un fascino profondo, una bellezza universale, così grande ed immensa che le parole non possono e non devono (ci tengo a precisarlo) descrivere, perché la vita non va descritta ma va...appunto, vissuta.

P.S.: Sto parecchio fatto, in quanto tale tutto ciò che ho scritto dovrebbe essere considerato un'assoluta assurdità o un semplice tentativo di attirare l'attenzione.
Ciao.
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Re: DISCUSSIONE - Entità DMT - Hyperspace Lexicon

Messaggio da Benway » sab feb 16, 2019 6:10 pm

Dante ha scritto:
sab feb 16, 2019 2:42 pm
P.S.: Sto parecchio fatto, in quanto tale tutto ciò che ho scritto dovrebbe essere considerato un'assoluta assurdità o un semplice tentativo di attirare l'attenzione.
Ah ah ah! E' abbastanza normale sballare nell'Interzona :weed: :asd:

Visto che la discussione fa riferimento ad un altro thread presente sul forum eccovi i link:
- Il Prontuario: https://psiconauti.net/forum/viewtopic. ... =40#p47391
- Indice degli articoli tradotti: https://psiconauti.net/forum/viewtopic. ... 962#p47779
- The HANDBOOK ( versione inglese del Prontuario su DMT-Nexus ): https://www.dmt-nexus.me/forum/default. ... ts&t=84429

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Re: DISCUSSIONE - Entità DMT - Hyperspace Lexicon

Messaggio da era » dom feb 17, 2019 4:27 am

Dante ha scritto:
sab feb 16, 2019 2:42 pm
..a rigor di logica, sin dagli albori l'essere umano ha dovuto "lottare" per la sopravvivenza e la vita stessa, l'uomo "antico" viveva di natura e nella natura
Parole coerenti, però forse crediamo di intravedere questa realtà e non un'altra, perché 'scolpiti' dalla società temporanea, secondo i parametri vigenti in questo attimo o, se si desidera, in questi tempi.
Nell'argomento elencato nel post precedente da Benway, abbreviato Hyperlex, è nata una bella discussione riguardo la vita umana nei tempi remoti.

Spesso mi sono chiesto come abbia fatto l'essere umano allora a sopravvivere, dato che ogni pianta, ogni animale, ogni manifestazione elementare, poteva costituire pericolo. Se fosse stato come quello di oggi, ci saremmo estinti.
Una delle risposte possibili è che l'istinto guidava il neoformato. Però così non ho detto più di tanto. L'istinto visto come informazione derivante da una banca dati creata e gestita dalle entità (mobili, immobili e due originarie (maschio e femmina, dio e dea, )) porta a pensare che le entità stesse hanno intrapreso il compito di guidare e mantenere l'essere che dovrebbe impersonificare le due entità originarie. Quindi cosa mangiare e come 'muovesi', sarebbero giunti tramite semplice suggerimento.
Le entità avranno vissuto precedentemente una situazione di 'livellamento', fatto di scontri e attrazione e probabilmente sanno che noi siamo sottoposti alla stessa evoluzione.
Perciò dal mio punto di vista, la continuazione dell'evoluzione starebbe nel riscoprire, mantenendo qualche piccola comodità odierna (poche), quello che chiamiamo istinto, una volta tanto, portando concetto di cosa sia.
...come spiegare ciò che sentiamo e proviamo?
Siamo fatti di atomi, forse questi ci fanno vedere e sentire gli altri atomi (entità immobili) e perciò li chiamiamo sensi; ci nutriamo di entità mobili (animali, piante) e forse questi ci donano sensazioni (che una volta acquisite, possiamo replicare per finta, dato che sarebbero le sensazioni a manifestarsi a seconda dei nostri pensieri, delle impressioni tratte attraverso i sensi).

La chiave per comprendere?
La dmt endogena?
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Re: DISCUSSIONE - Entità DMT - Hyperspace Lexicon

Messaggio da Dante » lun feb 18, 2019 2:58 am

La dmt libera lo spirito, quindi sì, è una "chiave" d'accesso per una realtà...ma la questione è più complessa... è tutta la trama dell’universo, chiamata wyrd nella tradizione celtica, ad essere costituita dalla energia vivente del Grande Spirito, del Dio o della Dea; e di conseguenza tutte le nostre azioni possono essere momenti ed occasione di ierofania, di manifestazione del sacro.
Il divino è dentro di noi e nella tela della vita, quando ne diventiamo consapevoli, siamo illuminati, risvegliati, realizzati, non servono intermediari; è allargare la propria coscienza che è determinante.

Schematizzando possiamo individuare due tipi basilari di transe. Il primo tipo di transe è quello sciamanico, primitivo, tribale, che trova la sua origine in società senza stato e che porta la consapevolezza all’estasi della coscienza originaria, arcaica e primordiale.
Queste esperienze ci mettono in contatto con il nostro Sé profondo, con la nostra Anima, con il nostro Inconscio Desiderante. Questa danza dell’anima, che è poi l’esperienza-radice dell’artista quando crea, del mistico quando si fonde con la divinità o dello scienziato che fa una nuova scoperta, è stata chiamata transe istituente.

Il secondo tipo di transe può essere definito dispotico, di stato, del terrore o istituito. Trova la sua origine negli antichi imperi, egizio, africani, cinesi, incas e aztechi. In quegli antichi stati dispotici esistevano sistemi totalitari in cui la soggettività individuale aveva valore zero e l’io era quasi assente a favore di una mente collettiva che tutto controllava e ordinava. Storicamente, in questi casi troviamo l’impero di origine divina, una burocrazia onnipotente, un potere totalitario esercitato sugli individui e l’istituto della schiavitù.
Le transe istituite si rivelano essere forme di addomesticamento del selvatico creativo e curativo che è dentro di noi, del desiderio sessuale autentico e del profondo anelito dell’anima alla libertà.
Troviamo parecchi elementi di queste transe nella psicoanalisi, nelle psicoterapie ortodosse e direttive, in tutte le forme di istituzionalizzazione del sapere, della cura, del sacro e del potere, nel lavoro alienato, nelle sette e in ogni relazione o esperienza che siano segnate dalla manipolazione e dalla ripetizione di rituali sempre uguali a se stessi.


Nella mia ultima sessione, c'era quello che chiamerei "guardiano"...a custodia di un accesso verso "qualcosa" che il corpo e l'anima scoraggiavano dal notare, essendo il percorso della verità.


Siamo il centro del nostro universo.

“ Il maestro indica la luna, ma lo sciocco guarda il dito “.
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Re: DISCUSSIONE - Entità DMT - Hyperspace Lexicon

Messaggio da era » lun feb 18, 2019 11:14 pm

Dante ha scritto:
lun feb 18, 2019 2:58 am
La dmt libera lo spirito, quindi sì, è una "chiave" d'accesso per una realtà...ma la questione è più complessa... è tutta la trama dell’universo, chiamata wyrd nella tradizione celtica, ad essere costituita dalla energia vivente del Grande Spirito, del Dio o della Dea; e di conseguenza tutte le nostre azioni possono essere momenti ed occasione di ierofania, di manifestazione del sacro.
Il divino è dentro di noi e nella tela della vita, quando ne diventiamo consapevoli, siamo illuminati, risvegliati, realizzati, non servono intermediari; è allargare la propria coscienza che è determinante.potresti amplare la visuale?

Schematizzando possiamo individuare due tipi basilari di transe. Il primo tipo di transe è quello sciamanico, primitivo, tribale, che trova la sua origine in società senza stato e che porta la consapevolezza all’estasi della coscienza originaria, arcaica e primordiale.per raggiungere ciò, credo non serva la dmt alta o bassa o in altre coordinate terrestri quali destra, sinistra, avanti, indietro, in diagonale, il tutto espresso meglio in gradi. Bisognerebbe scendere nell'entroterra, verso i 6300 km verso il centro del pianeta. Tale dmt, se poniamo la dmt zero a livello del mare, o da quello di partenza, potrebbe essere definita dmt -1, dmt -10, dmt -100, dmt -1000 e così via. Sarebbe come esprimere una frequenza negativa. Prendendo in considerazione il ciclo orario quale caratteristica della dmt che sale, il ciclo fermo quale caratteristica della dmt zero (tempo fermo), il ciclo antiorario potrebbe essere la caratteristica della dmt che scende verso il centro della terra (inversione del tempo)
Queste esperienze ci mettono in contatto con il nostro Sé profondo, con la nostra Anima, con il nostro Inconscio Desiderante. Questa danza dell’anima, che è poi l’esperienza-radice dell’artista quando crea, del mistico quando si fonde con la divinità o dello scienziato che fa una nuova scoperta, è stata chiamata transe istituente.che si fonda è vero, però il ballo è stato deturpato. Ascoltando la gente che si chiede se ad esempio quelli che viaggiano sul pianeta techno ballano, si può arrivare alla risposta che loro stessi danno: non è un ballo. Si batte il tempo, ci si muove a tempo e così via, ma non si balla.

Il secondo tipo di transe può essere definito dispotico, di stato, del terrore o istituito. Trova la sua origine negli antichi imperi, egizio, africani, cinesi, incas e aztechi. In quegli antichi stati dispotici esistevano sistemi totalitari in cui la soggettività individuale aveva valore zero e l’io era quasi assente a favore di una mente collettiva che tutto controllava e ordinava. Storicamente, in questi casi troviamo l’impero di origine divina, una burocrazia onnipotente, un potere totalitario esercitato sugli individui e l’istituto della schiavitù.E' quello che si può concettualizzare con la dmt zero
Le transe istituite si rivelano essere forme di addomesticamento del selvatico creativo e curativo che è dentro di noi, del desiderio sessuale autentico e del profondo anelito dell’anima alla libertà.
Troviamo parecchi elementi di queste transe nella psicoanalisi, nelle psicoterapie ortodosse e direttive, in tutte le forme di istituzionalizzazione del sapere, della cura, del sacro e del potere, nel lavoro alienato, nelle sette e in ogni relazione o esperienza che siano segnate dalla manipolazione e dalla ripetizione di rituali sempre uguali a se stessi.ripetitività, caratteristica della techno. Purtroppo il tutto sembrerebbe ridotto a pura teoria, se non si considera che nell'entroterra ci potrebbero essere strane forme di vita attribuibili all'umano. Cercare ciò non è difficile, basta invertire la matematica, i propri concetti sbagliati, invertire il senso del tempo - tutto ottenibile con la dmt.


Nella mia ultima sessione, c'era quello che chiamerei "guardiano"...a custodia di un accesso verso "qualcosa" che il corpo e l'anima scoraggiavano dal notare, essendo il percorso della verità.Tutte le forme della dmt portano a determinate verità. Andando verso il basso si và alla ricerca dell'estetica, della scoperta, della cruda verità, come giustamente hai detto.


Siamo il centro del nostro universo. Deduco che esprimi il concetto della Terra quale aggregato di atomi di data 'cultura elementare'. Al suo interno sarebbe celato il segreto della creazione, che rispecchierebbe la forma cosmica, universale. Aggiungerei che la terra è al centro dell'universo, del Dio , però sarà anche al centro dell'immaterialità, della Dea

“ Il maestro indica la luna, ma lo sciocco guarda il dito “.Un essere neonato e ancora primitivo nel suo potrebbe essere definito sciocco in questa società così 'evoluta'. Certamente vedere la luna indica un primo passo, però lo sciocco e primitivo capirà immediatamente che non è raggiungibile, perciò si metterà a scavare alla ricerca anche di un solo dito. Ciò è espresso materialmente. Stranamente chi indica verso l'alto è alla ricerca di Dio, mentre chi indica verso il basso è alla ricerca della Dea: purtroppo non è così, perchè giusto al contrario.


Aggiunferò quì, dato che ho elencato una briciola della varie forme di dmt: se una accelera il tempo, una lo rallenta, però sono salienti. Restando sulla coordinata sù-giù, c'è quella che inverte il tempo. A coordinata zero il tempo si ferma. Ho detto ciò per aggiungere anche la anti-dmt, utile per ricominciare dall'inizio, oppure diminuire la quantità di dmt. Annullare la dmt al giorno d'oggi sarebbe reato e pura follia, però, prese le redini del proprio pensiero in mano, perchè non poter ripartire da capo? Il rischio dell'annullamento della dmt porterebbe a pensare che potrebbe essere soppiantata da un'altra molecola, però esporrò l'errore: l'umano non è nato con la dmt, la dmt ha colonizzato l'umano per prima, assieme alle altre sostanze che l'umano ha ingerito con la prima pianta. Quindi la dmt più pura di quella endogena sta in una pianta.
E' una sfida impossibile levare la dmt dalla pianta, spero si comprenda. Anche se ciò accadesse, la pianta potrebbe agire per vie alterne, ignote all'umano perchè nata prima.
Contando pure che teoricamente le razze umane originarie sarebbero otto, solo una di queste avrebbe assunto ciò per prima, anticipando le altre sette razze create da Dio. Poi tale razza si sarebbe perfino estinta e sarebbe rimasta nei geni.
Da ciò si potrebbe dedurre che la razza europea, come teorizzato, sarebbe quella estinta. Figlia della Dea e quindi avente precedenza data dal Dio, la razza estinta sarebbe quella non cattiva, ma che potrebbe essere artefice del male più spaventoso.
Osservati tali conflitti, si potrebbe invertire il concetto del male, che non diventerebbe bene, bensì eternità.
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Re: DISCUSSIONE Hyperspace Lexicon - entità DMT

Messaggio da Dante » mar feb 19, 2019 12:16 am

Non ho compreso il concetto di dmt-0... parli di assunzione in determinate zone del pianeta a determinate altitudini?
Forse è un concetto anche più amplio. Insieme ad un mio amico astrologo (specifico, non uno che si occupa di oroscopi, veggenza e roba così; parlo di Tema Natale, coordinate planetarie...) ci siamo addentrati nel collegare ad un determinato giorno all'assunzione della molecola...ad esempio, durante la luna nuova, per la spurga...o la nuova, se cerchiamo risposte/verità.
L'iterazione esiste, ovviamente essendo un concetto troppo amplio da comprendere di primo acchito, risulta essere fuori schema e fuori modo, non esistono ricerche scientifiche attualmente riguardanti ciò, ma sarebbe bello scoprire la sinergia universale, tra pianeti, individuo, ambiente esterno, momento specifico...solo il tempo potrà dirci altro.

Ancora più strana è l'analogia tra la dmt e la morte...che si sia "scoperta" la chiave d'accesso verso ciò che verrà dopo? ...
Una cosa è certa, stiamo varcando orizzonti mai visti, o per meglio dire, dimenticati.

"Contando pure che teoricamente le razze umane originarie sarebbero otto, solo una di queste avrebbe assunto ciò per prima, anticipando le altre sette razze create da Dio. Poi tale razza si sarebbe perfino estinta e sarebbe rimasta nei geni"
Ed ora l'evoluzione ha portato all'unicità? parlo in grande, tra un 10000 anni, l'essere umano non avrà più una razza, visto lo scambio delle varie etnie..
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Re: DISCUSSIONE Hyperspace Lexicon - entità DMT

Messaggio da era » mar feb 19, 2019 8:58 am

Dante ha scritto:
mar feb 19, 2019 12:16 am
Non ho compreso il concetto di dmt-0...
Più semplicemente la coordinata zero vorrebbe dire che soggettivamente ognuno di noi sta nel proprio corpo. Io essendo in me stesso mi trovo nella coordinata zero mia, tu la tua e così via.
Per preparare una dmt che abbia delle coordinate hyz nello spazio è necessario utilizzare sostanze eteriche. Che si tratti di estrazione a secco o con acqua è una questione di gusti. Quella a secco rende l'effetto veloce, se la temperatura è alta per il solvente, rende l'effetto lento, se la temperatura è bassa. Congelando il prodotto si impartisce date caratteristiche, riscaldandolo altre. Le alte temperature porterebbero la dmt solvatata etericamente alle regioni dello spazio caratterizzate dal caldo; la temperatura segnerebbe la caratteristica che dovrebbe avere, le sostanze chimiche la modellerebbero, entrambe le cose impartirebbero le coordinate da raggiungere. Per esempio, esponendo la chiave al fuoco, cercheremmo le zone infuocate; per arrivare al prodotto, però, utilizzeremmo comunque sostanze chimiche e queste, unitamente all'impartimento dei gradi dovuti (temperatura definita all'infinitesimo), si andrebbe alla ricerca del fuoco in varie regioni dello spazio, fino a dato limite, poichè esso sarebbe delimitato da una cerchia di fuoco che non è oltrepassabile. Oltre tale linea si giungerebbe nei grandi boschi nell'immaterialità, ove alloggiano e dimorano le entità mobili. Per quanto ne sò, oltre la linea materiale al di fuori di esso, vi è un fuoco acceso che darebbe spazio alla teoria che la Dea madre ha richiamato i propri esseri, portandoli lontano dagli altri (razza estinta). Pìù limpidi degli esseri forgiati dal Padre, dal Dio, essi sarebbero stati resi invisibili poichè semplici. Essendo questi nutriti dalle entità mobili, attraverso esse potrebbero giungere da noi, invisibilmente e intangibilmente, adattandosi alla temperatura istantanea. Nessuno degli esseri di fuoco, nemmeno portanti più tracce genetiche degli estinti, ha mai avuto accesso al grande bosco. Però è ovvio che se essi hanno manifestato il desiderio di farsi 'vedere e sentire', vi è in atto qualche cambiamento.
E' noto che ogni elemento (entità immobile) ha le sue caratteristiche. Potremmo vedere ciò come gusti e abitudini dell'atomo: chi predilige e dona freddo, chi predilige e dona il caldo, chi predilige essere liquido, chi solido, chi gassoso. Lo spazio è composto di regioni più calde o più fredde e le entità immobili potrebbero alloggiare in svariate regioni con le caratteristiche appetibili a dati elementi (soggettività degli atomi, dato che se li vediamo come entità, ognuno avrà i suoi gusti e le proprie origini (genealogie))(possiamo prendere in considerazione le nostre abitudini: chi abita in montagna, chi sulle isole, chi dove fà più freddo, chi dove il clima è più secco, chi ama essere iperattivo, chi è dedito alla meditazione ...senza fine).
L'iterazione esiste, ovviamente essendo un concetto troppo amplio da comprendere di primo acchito, risulta essere fuori schema e fuori modo, non esistono ricerche scientifiche attualmente riguardanti ciò, ma sarebbe bello scoprire la sinergia universale, tra pianeti, individuo, ambiente esterno, momento specifico...solo il tempo potrà dirci altro.
Il tempo, come descritto sopra, è un sistema matematico per contare gli avvenimenti. Fermarlo o invertirlo è una questione soggettiva. Vero è che gli avvenimenti hanno un verso, però farò un esempio attribuibile a zero: se tutte le entità, mobili o immobili che esse siano, si fermerebbero nel loro fare e pensare, come se tutto risultasse congelato, senza muoversi nè ragionare: di quale tempo si parlerebbe? Se gli avvenimenti non avessero scorrimento, il tempo non avrebbe modo di essere quantificato, pertanto anche durante lo scorrimento, esso non c'è, non è.
Non esistono ricerche scientifiche, hai detto giustamente e ciò rappresenta il bello: tutto da scoprire.
Ancora più strana è l'analogia tra la dmt e la morte...che si sia "scoperta" la chiave d'accesso verso ciò che verrà dopo? ...
Una cosa è certa, stiamo varcando orizzonti mai visti, o per meglio dire, dimenticati.
Forse dovremmo ringraziare gli estinti, che ci guidano nonostante gli abbiamo rubato casa e lavoro, scacciandoli lontano dal creato.
Ad un certo punto vedo ciò voluto, ma non dalle marionette del fuoco, dato che è sempre la femmina a decidere gli avvenimenti più importanti. Nel senso che i procedimenti in atto non sono variabili.
La dmt porta alla morte, ma in realtà non è così: sono tutte le entità che ci compongono che ci danno il 'tempo' per poter comprendere come riuscire a cambiare le loro decisioni.
Come durante la preparazione della dmt (è una molecola, non un'entità) è sconsigliato impartire ordini (noi piccoletti impartiremmo ordini a chi è antico e saggio? :shock: ; esaminando bene vi sarebbe una possibilità: le entità, se raggiunto un ottimo grado di amicizia, si metterebbero al cospetto di colui che è, cosa data a chiunque. Per raggiungere tale meta, però, sottolineerò che bisogna conquistare l'amicizia, il chè non è poco), così è consigliato appellarsi alla propria semplicità, che oggigiorno sembra essere stata dimenticata.
Ed ora l'evoluzione ha portato all'unicità? parlo in grande, tra un 10000 anni, l'essere umano non avrà più una razza, visto lo scambio delle varie etnie..
L'evoluzione, se così dovremmo chiamarla, porta verso il caos, come se il tempo viaggiasse all'indietro verso la concettualizzazione del sè da parte della Dea e del Dio. Si può immaginare che quando non vi erano ancora nè materialità, ne immaterialità, nè entità, vi fossero soltanto la Dea e il Dio. Essi sarebbero divenuti dopo la concettualizzazione che potrebbe essere stata anticipata dal caos primigenio (sono rotte che non si possono invertire, però si potrebbe immaginare a dove porta questa strada, guardando nel futuro sempre più lontano). I concetti che portiamo in sè possono farci capire che non vi erano coordinate nè tangibilità, il concetto del sè è un segreto che è inviolabile e che forse comprenderemo senza tempo. Da quanto si può appurare da alcune caratteristiche osservabili in ciò che potremmo definire 'vuoto' (che vuoto non è), sia il Dio che la Dea erano invisibili, intangibili e non localizzati. Però anche quì, portando il concetto del sè in quel vuoto, potremmo trovare contrazione e espansione (quando il concetto del sè nasceva - non vi sono alto o basso nè altre caratteristiche comprensibili/appurabili nel/dal materiale), rotazione e oscillazione. La contrazione sarebbe caratteristica del finito, l'espansione la caratteristica dell'infinità.
Individuate queste due caratteristiche, si potrebbe attribuire la contrazione al maschio e l'espansione alla femmina. Il maschio visto come fuoco che non arde, perchè ancora invisibile e intangibile, la femmina vista come temperatura, perchè più ponderata. Entrambi sono riscontrabili anche nel nulla (dato che nulla o niente vuol dire non fare, non pensare,, quindi concetti che sono attribuibili al fatto che pensiamo: ogni volta il desiderio di sapere ciò che non è, riporterebbe al sè, dato che non siamo capaci di superare noi stessi.), nel vuto essi sono, perchè nel vuoto immateriale si riproporrebbe la condizione prima, ove la temperatura è misurabile e il fuoco è concepibile, dato che maschio senza femmina e viceversa, non avrebbero potuto creare la realtà che viviamo.
Visto il verso dell'umanità, non vi è altra visione che non il baratro, l'oblio. Ci siamo persi e ci siamo innalzati al di sopra delle entità: come se un neonato impartisse ordini ad un anziano. Ovvio che l'anziano non andrebbe a eliminare ciò che è stato creato, anche perchè proprio e frutto di ciò da cui l'anziano stesso deriva, però non è da escludere che l'umano, corrotto e marcio potrebbe essere riformato sotto forma innocua, mantenedo soltanto il concetto del sè, senza poter interagire. Nel frattempo, forse gli anziani si prenderebbero una pausa e non desidererebbero più avere a che fare con neonati. Perciò il Dio e la Dea avrebbero fatto 'sparire' una delle otto razze, tanto per avere una riserva. Compreso questo, l'umanità è oggigiorno posta di fronte ad una scelta: essere e divenire o soltanto essere?
Volendo quantificare ciò in tempo, un istante di riformazione è dire niente, tempi lunghi vorrebbero dire sofferenze atroci. Ma questo è stato voluto da noi stessi, perchè siamo l'impersonificazione della Dea e de Dio. I tempi sono marci quanto la società e chi se ne rende conto, sà che il fuoco che arde è stato acceso poco tempo fà, settimane fà. Quindi l'inizio della fine è arrivato: chi ha tempo non aspetti tempo o come si direbbe: ambiasciator non porta pena, che stavolta non è morte.
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Re: DISCUSSIONE Hyperspace Lexicon - entità DMT

Messaggio da Mr Hyde_337 » mar feb 19, 2019 6:39 pm

Ho trovato un articolo interessante, dal mio punto di vista, che potrebbe collegarsi alla discussione delle entità che si mostrano quando si assume DMT e se, la loro presenza sia vera o un prodotto della molecola.
<<Non è forse naturale immaginare che un universo di questa natura (universo invisibile), che abbiamo ogni ragione di considerare esistente, ed è collegato da vincoli di energia con l' universo visibile, sia anche capace di ricevere energia da esso?...Non possiamo forse considerare l' Etere, o il mezzo, non solo come un ponte fra un ordine di cose e un altro, ma come formante una specie di cemento in virtù del quale i vari ordini dell' universo sono tenuti insieme e formano una cosa sola? In definitiva, ciò che generalmente chiamiamo Etere può essere non un semplice mezzo, ma un mezzo con, in più, l' ordine invisibile delle cose, cosi che, quando i moti dell' universo visibile sono trasferiti nell' Etere, parte di essi sono convogliati, come da un ponte, nell' universo invisibile, dove vengono usati e immagazzinati. Ma è proprio necessario attenerci a questo concetto di ponte? Non possiamo dire senz' altro che, quando l' energia è trasferita dalla materia nell' Etere, passa dal visibile nell' invisibile, e che, quando è trasferita dall' Etere nella materia, passa dall' invisibile nel visibile?>> (Art. 198, Unseen Universe)
L'universo è cambiamento; la nostra vita è il risultato dei nostri pensieri.

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Re: DISCUSSIONE Hyperspace Lexicon - entità DMT

Messaggio da era » ven feb 22, 2019 10:39 pm

Mr Hyde_337 ha scritto:
mar feb 19, 2019 6:39 pm
...ciò che generalmente chiamiamo Etere può essere non un semplice mezzo, ma un mezzo con, in più, l' ordine invisibile delle cose, cosi che, quando i moti dell' universo visibile sono trasferiti nell' Etere, parte di essi sono convogliati, come da un ponte, nell' universo invisibile, dove vengono usati e immagazzinati.
Interessante sì, però 'energia' è un termine abusato, utilizzato per alludere a troppe cose. Scientificamente e come riportato nel prontuario, vuol dire lavoro. Così potrebbe ottenere una forma più azzeccata, che potrebbe ponteggiare l'immateriale con il materiale (universi).
Sarebbe comunque una capacità e non un mezzo.
Io suggerirei di cercare una grandezza fisica riscontrabile in entrambe le condizioni.
Faccio due esempi non possibili:
- pressione: per averla ci vogliono gli atomi, il peso e la concentrazione di essi in un dato spazio; quindi pressione no
- gravità: è stato dibattuto recentemente in un argomento e proprio Mr Hyde ha espresso una variante nettamente più valida riguardo la gravità, ovvero: dalla suddivisione degli atomi in positivi e negativi (comparabili con il termine maschio e femmina), che si attraggono (elettricità, es. accumulatore), risulterebbe ovvio che terra es. positiva e atmosfera negativa (generalizzo un insieme di legami più complessi, sempre funzionanti sulla base dell'attrazione), fornirebbero il concetto dell'alto e del basso. Secondo quest'ottica un fulmine si manifesterebbe non soltanto dall'alto verso il basso, ma anche dal basso verso l'alto. Guardando più in là, risulterebbe semplice comprendere come funzionerebbe la levitazione dei corpi.
Per quanto riguarda il nesso tra materialità e immaterialità, invece, la gravità sarebbe basata su dei corpi fisici, materiali, quindi non presenti nell'immateriale.

Concluderò facendo una domanda: quando si viaggia nell'eterico, si ha caldo, freddo o si sta 'a proprio agio'?

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Mr Hyde_337
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Re: DISCUSSIONE Hyperspace Lexicon - entità DMT

Messaggio da Mr Hyde_337 » sab feb 23, 2019 1:51 am

Secondo quest'ottica un fulmine si manifesterebbe non soltanto dall'alto verso il basso, ma anche dal basso verso l'alto.
Esattamente, infatti esistono quattro tipi di fulmini: negativo o positivo discendente e negativo o positivo ascendente (quelli di tipo ascendente sono stati osservati solo "recentemente")
Per quanto riguarda il nesso tra materialità e immaterialità, invece, la gravità sarebbe basata su dei corpi fisici, materiali, quindi non presenti nell'immateriale.
La gravità, intesa come elettricità, può attraversare il "ponte" tra il visibile e l'invisibile ma solo in stato latente.
Ho interpretato il canto scandinavo che parla di Thor come un insieme di religione e scienza. Se si analizza la figura di questo Ercole del Nord si può intuire che altro non è che elettricità.
Se Thor vuole afferrare il suo martello elettrico o fulmine deve infilarsi i suoi guanti di ferro. Porta una cintura magica, conosciuta come cintura di forza, la quale, ogni volta che cinge la sua persona, accresce enormemente i suoi poteri. Va su un cocchio tirato da due arieti dalle briglie d'argento, e la sua fronte è cinta da una ghirlanda di stelle. Il suo cocchio ha un timone di ferro appuntito, e le ruote, che lanciano scintille, girano continuamente su nubi tuonanti. Egli lancia con forza il suo martello contro i giganti dei ghiacci dissolvendoli. Quando si reca alla fontana Urdar, dove gli dei si riuniscono per decidere sui destini dell' umanità, è il solo che va a piedi mentre tutti gli altri sono a cavallo: va a piedi per paura che, attraversando il Bifrost, il ponte d' Aesir dai molti colori, possa incendiarlo con il suo cocchio tonante facendo ribollire le acque di Urdar.


Si vale del suo elemento solo quando è protetto dai guanti di ferro, che è il suo naturale conduttore. La cintura di forza è un circuito chiuso in modo tale che la corrente è isolata ed è costretta a scorrere invece di diffondersi nello spazio. Quando è con il suo cocchio sulle nubi, è elettricità in stato attivo, come lo dimostrano le scintille che scaturiscono dalle ruote e il tuonare delle nubi. Il timone di ferro del suo cocchio è l'asta del parafulmine; i due arieti sono l'antico simbolo del maschio o potere generatore; le loro briglie d'argento sono il principio femminile perchè l'argento è il metallo della Luna, Astarte o Diana. Quindi nell'ariete e nella biglia sono combinati i principi attivo e passivo della natura, l' uno che si slancia in avanti e l'altro che trattiene, mentre entrambi sono subordinati al principio elettrico che pervade il mondo e da loro l'impulso. Con l'elettricità, che dà l'impulso, e i principi maschile e femminile, il risultato è l'evoluzione della natura visibile, la cui corona gloriosa è il sistema planetario, rappresentato dalla ghirlanda di astri sulla fronte di Thor. Quando è nel suo stato attivo, i suoi fulmini distruggono ogni cosa, anche le altre minori forze titaniche. Ma egli va a piedi sul Bifrost, perchè per avvicinare gli altri dei, meno potenti di lui, deve essere in uno stato latente, e, nel suo cocchio, non può esserlo; altrimenti incendierebbe tutto.
Che cos'altro è, infatti, il ponte di Bifrost che porta gli dei ai loro appuntamenti presso la fontana Urdar, se non il ponte che collega il visibile con l'invisibile?
l'umano non è nato con la dmt, la dmt ha colonizzato l'umano per prima, assieme alle altre sostanze che l'umano ha ingerito con la prima pianta.
Interessante questa cosa ma, visto che tutto è stato immaginato e poi creato da un unica entità, non potrebbe essere invece la sua firma? Un modo per collegare tutti gli esseri pensanti che convivono su questo pianeta?
L'universo è cambiamento; la nostra vita è il risultato dei nostri pensieri.

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era
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Re: DISCUSSIONE Hyperspace Lexicon - entità DMT

Messaggio da era » mar feb 26, 2019 11:43 pm

Tratto dal PRONTUARIO:
materiale/immateriale = due stati di un'unica cosa determinati dalla frequenza vibrazionale della stessa ( vedere energia ).
-materialità = tutto ciò che possiamo concepire quale aggregazione di atomi (di immobili) in un universo. È centralizzata nell'immaterialità.
-immaterialità = quella cosa, che non possiamo definire, ma che è in apparenza infinita e rappresenta lo 'sfondo' della materialità.
immaginando il geroglifico del sole, ovvero un cerchio con un puntino in mezzo, si potrebbe immaginare che il puntino rappresenta la terra, il cerchio con il puntino la materialità. Entrambe starebbero su uno sfondo immateriale: quindi stando sulla terra si potrebbe optare per l'immateriale o il materiale terrestre, stando nel cerchio si starebbe nell'universo materiale o immateriale. Deduco che al di fuori del cerchio si starebbe al di fuori dell'universo, nell'immateriale o immateriale nell'immateriale (manifestazione nell'immateriale (il grande bosco, ove dimorano fauna e piante), verso l'infinito)...
Non ho tempo.

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