Poesie
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Poesie
L'ignorante parla, con apparente convinzione, con mosse sicure.
Con la disinvoltura della marionetta, cercando lacune nello sproloquiare del nemico.
Per sentito dire si informa, si esalta o si arrabbia.
Idea mai non cambia, invecchiando brutto e purolento.
L'ignorante parla come se avesse il mondo nella pancia, ed un terreno solido sotto i piedi.
Ma un solo soffio e quasi timido si fa il suo sguardo, attuando atteggiamenti nervosi; le dita si scrocchia, la gamba si gratta, il vuoto fissa.
L'ignorante parla; un cazzo capisce, e stronzo muore
Con la disinvoltura della marionetta, cercando lacune nello sproloquiare del nemico.
Per sentito dire si informa, si esalta o si arrabbia.
Idea mai non cambia, invecchiando brutto e purolento.
L'ignorante parla come se avesse il mondo nella pancia, ed un terreno solido sotto i piedi.
Ma un solo soffio e quasi timido si fa il suo sguardo, attuando atteggiamenti nervosi; le dita si scrocchia, la gamba si gratta, il vuoto fissa.
L'ignorante parla; un cazzo capisce, e stronzo muore
- tropopsiko_23
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Poesie
Sei miele, sorriso di lieve Luna,
savio pianto. Invisibile canto.
Scuoti il sacro Tirso e ferro uccidi
l’ansito ceruleo nascondiglio,
perché, attimo, incastoni il tempo?
Dedalo! Attonito, canta la scura
melodìa al giullare. Pioggia. Santo
urlo ombroso: colpisci
riverbero vermiglio,
vibra il sentimento!
savio pianto. Invisibile canto.
Scuoti il sacro Tirso e ferro uccidi
l’ansito ceruleo nascondiglio,
perché, attimo, incastoni il tempo?
Dedalo! Attonito, canta la scura
melodìa al giullare. Pioggia. Santo
urlo ombroso: colpisci
riverbero vermiglio,
vibra il sentimento!
Fin dalle origini non è mai stata rimossa
la polvere accumulata sullo specchio,
ma oggi,
bisogna assolutamente vederne lo splendore.
la polvere accumulata sullo specchio,
ma oggi,
bisogna assolutamente vederne lo splendore.
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Re: Poesie
Edgar Allan Poe
A Dream within a dream
Take this kiss upon the brow!
And, in parting from you now,
Thus much let me avow-
You are not wrong, who deem
That my days have been a dream;
Yet if hope has flown away
In a night, or in a day,
In a vision, or in none,
Is it therefore the less gone?
All that we see or seem
Is but a dream within a dream.
I stand amid the roar
Of a surf-tormented shore,
And I hold within my hand
Grains of the golden sand-
How few! yet how they creep
Through my fingers to the deep,
While I weep- while I weep!
O God! can I not grasp
Them with a tighter clasp?
O God! can I not save
One from the pitiless wave?
Is all that we see or seem
But a dream within a dream?
Un Sogno Dentro un Sogno
Questo mio bacio accogli sulla fronte!
E, da te ora separandomi,
lascia che io ti dica
che non sbagli se pensi
che furono un sogno i miei giorni;
e, tuttavia, se la speranza volo' via
in una notte o in un giorno,
in una visione o in nient' altro,
e' forse per questo meno svanita?
Tutto quello che vediamo, quel che sembriamo
non e' che un sogno dentro un sogno.
Sto nel fragore
di un lido tormentato dalla risacca,
stringo in una mano
granelli di sabbia dorata.
Soltanto pochi! E pur come scivolano via,
per le mie dita, e ricadono sul mare!
Ed io piango - io piango!
O Dio! Non potro' trattenerli con una stretta piu' salda?
O Dio! Mai potro' salvarne
almeno uno, dall' onda spietata?
Tutto quel che vediamo, quel che sembriamo
non e' che un sogno dentro un sogno?
A Dream within a dream
Take this kiss upon the brow!
And, in parting from you now,
Thus much let me avow-
You are not wrong, who deem
That my days have been a dream;
Yet if hope has flown away
In a night, or in a day,
In a vision, or in none,
Is it therefore the less gone?
All that we see or seem
Is but a dream within a dream.
I stand amid the roar
Of a surf-tormented shore,
And I hold within my hand
Grains of the golden sand-
How few! yet how they creep
Through my fingers to the deep,
While I weep- while I weep!
O God! can I not grasp
Them with a tighter clasp?
O God! can I not save
One from the pitiless wave?
Is all that we see or seem
But a dream within a dream?
Un Sogno Dentro un Sogno
Questo mio bacio accogli sulla fronte!
E, da te ora separandomi,
lascia che io ti dica
che non sbagli se pensi
che furono un sogno i miei giorni;
e, tuttavia, se la speranza volo' via
in una notte o in un giorno,
in una visione o in nient' altro,
e' forse per questo meno svanita?
Tutto quello che vediamo, quel che sembriamo
non e' che un sogno dentro un sogno.
Sto nel fragore
di un lido tormentato dalla risacca,
stringo in una mano
granelli di sabbia dorata.
Soltanto pochi! E pur come scivolano via,
per le mie dita, e ricadono sul mare!
Ed io piango - io piango!
O Dio! Non potro' trattenerli con una stretta piu' salda?
O Dio! Mai potro' salvarne
almeno uno, dall' onda spietata?
Tutto quel che vediamo, quel che sembriamo
non e' che un sogno dentro un sogno?
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Re: Poesie
Canzone
Allen Ginsberg
Il peso del mondo
è amore.
Sotto il fardello
di solitudine
sotto il fardello
dell'insoddisfazione
il peso,
il peso che portiamo
è amore.
Chi può negarlo?
In sogno
ci tocca
il corpo,
nel pensiero
costruisce
un miracolo,
nell'immaginazione
s'angoscia
fino a nascer
nell'umano
s'affaccia dal cuore
ardente di purezza -
poiché il fardello della vita
è amore,
ma noi il peso lo portiamo
stancamente,
e dobbiam trovar riposo
tra le braccia dell'amore
infine,
trovar riposo tra le braccia
dell'amore.
Non c'è riposo
senza amore,
né sonno
senza sogni
d'amore
sia matto o gelido
ossessionato dagli angeli
o macchine,
il desiderio finale
è amore
non può essere amaro
non può negare,
non può negarsi
se negato:
il peso è troppo
deve dare
senza nulla in cambio
così come il pensiero
si dà
in solitudine
con tutta la bravura
del suo eccesso.
I corpi caldi
splendono insieme
al buio
la mano si muove
verso il centro
della carne,
la pelle trema
di felicità
e l'anima viene
gioiosa fino agli occhi
sì, sì,
questo è quel
che volevo,
ho sempre voluto,
ho sempre voluto,
tornare
al corpo
dove sono nato.
Allen Ginsberg
Il peso del mondo
è amore.
Sotto il fardello
di solitudine
sotto il fardello
dell'insoddisfazione
il peso,
il peso che portiamo
è amore.
Chi può negarlo?
In sogno
ci tocca
il corpo,
nel pensiero
costruisce
un miracolo,
nell'immaginazione
s'angoscia
fino a nascer
nell'umano
s'affaccia dal cuore
ardente di purezza -
poiché il fardello della vita
è amore,
ma noi il peso lo portiamo
stancamente,
e dobbiam trovar riposo
tra le braccia dell'amore
infine,
trovar riposo tra le braccia
dell'amore.
Non c'è riposo
senza amore,
né sonno
senza sogni
d'amore
sia matto o gelido
ossessionato dagli angeli
o macchine,
il desiderio finale
è amore
non può essere amaro
non può negare,
non può negarsi
se negato:
il peso è troppo
deve dare
senza nulla in cambio
così come il pensiero
si dà
in solitudine
con tutta la bravura
del suo eccesso.
I corpi caldi
splendono insieme
al buio
la mano si muove
verso il centro
della carne,
la pelle trema
di felicità
e l'anima viene
gioiosa fino agli occhi
sì, sì,
questo è quel
che volevo,
ho sempre voluto,
ho sempre voluto,
tornare
al corpo
dove sono nato.
Re: Poesie
Ti amo, perché siamo la stessa cosa
e ti odio, perché singoli separati in una stanza
e il tuo passeggiare su questa terra,
è per me dolore e gioia
la tua linea tracciata che tante altre incrocia
e con nessuna si fonde.
Vorrei percorrere il tuo sentiero
senza mai ricalcare uno dei tuoi passi
Vorrei che calpestassi le mie orme
e le sentissi tue, sebbene nuove e sconosciute.
Ora non ci sono strade, ma aperta campagna
e l'erba vibra sotto l'eco del nostro incedere,
singola moltitudine che fa cantare la Terra,
e quella marcia cadenzata, quasi si fa danza
e quel dolore è l'anima che vibra in assonanza.
e ti odio, perché singoli separati in una stanza
e il tuo passeggiare su questa terra,
è per me dolore e gioia
la tua linea tracciata che tante altre incrocia
e con nessuna si fonde.
Vorrei percorrere il tuo sentiero
senza mai ricalcare uno dei tuoi passi
Vorrei che calpestassi le mie orme
e le sentissi tue, sebbene nuove e sconosciute.
Ora non ci sono strade, ma aperta campagna
e l'erba vibra sotto l'eco del nostro incedere,
singola moltitudine che fa cantare la Terra,
e quella marcia cadenzata, quasi si fa danza
e quel dolore è l'anima che vibra in assonanza.
*speak to me now and the world will crumble, open a door and the moon will fall*
*Not all those who wander are lost*
*Not all those who wander are lost*
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Re: Poesie
Le stelle sono oscurate,
Le nuvole coprono altre nuvole,
E' oscurità vibrante, risuonante;
Nel vento ruggente che soffia turbinante
Vi sono le anime di un milione di folli,
Appena fuggiti dalla casa-prigione,
Alberi divelti alle radici,
Spazzati via dalla strada.
Il mare si è unito alla mischia
E fa turbinare onde gigantesche
Per raggiungere il cielo nero come la pece.
Il luccichio di una tenue luce
Rivela da ogni parte
Migliaia e migliaia di ombre
Di morte, luride e nere.
Spargendo calamità e dolori,
Danzando folle di gioia,
Vieni, Madre, vieni!
Perché terrore è il Tuo nome,
La morte è nel Tuo respiro,
E la vibrazione di ogni Tuo passo
Distrugge un mondo per sempre.
Vieni, Madre, vieni!
La Madre appare
A chi ha il coraggio d'amare il dolore
E abbracciare la forma della morte,
Danzando nella danza della Distruzione.
Swami Vivekananda - 1898
Le nuvole coprono altre nuvole,
E' oscurità vibrante, risuonante;
Nel vento ruggente che soffia turbinante
Vi sono le anime di un milione di folli,
Appena fuggiti dalla casa-prigione,
Alberi divelti alle radici,
Spazzati via dalla strada.
Il mare si è unito alla mischia
E fa turbinare onde gigantesche
Per raggiungere il cielo nero come la pece.
Il luccichio di una tenue luce
Rivela da ogni parte
Migliaia e migliaia di ombre
Di morte, luride e nere.
Spargendo calamità e dolori,
Danzando folle di gioia,
Vieni, Madre, vieni!
Perché terrore è il Tuo nome,
La morte è nel Tuo respiro,
E la vibrazione di ogni Tuo passo
Distrugge un mondo per sempre.
Vieni, Madre, vieni!
La Madre appare
A chi ha il coraggio d'amare il dolore
E abbracciare la forma della morte,
Danzando nella danza della Distruzione.
Swami Vivekananda - 1898
Poesie
Riesumo questa poesia scritta da Psycore , nel vecchio forum ... l'unica che in tutta la vita mi ha fatto piangere lacrime di un'emozione che tutt'ora non riesco a definire .
Nascesti un giorno qualunque, in un Kaos addomesticato, ignaro che l'insegnamento dettato ti imprigionerà la mente e il cuore.
Vivevi libero in un parcheggio cintato, controllato da vedette inconsciamente costituite.
Con tenacia riuscisti a sentire al di là e a capire che il nemico era in realtà tuo alleato.
Trovasti insieme a lei anche lei, che in sinergia ti insegnarono a uscire dall'infinita comoda autostrada circolare, e cominciaste un sentiero poco segnato, consapevoli che la meta sarebbe stata lontano.
Morendo più volte e vivendo i frattali, il mondo mutava restando lo stesso e tu ti spogliavi mostrando te stesso.
Viveste sereni, litigando talvolta, ma non scordandovi mai dell'amore o del rispetto che legava i vostri cuori.
Fuori dal parcheggio c'erano pascoli e laghi, non inventati o immaginari, ma profondi e impalpabili.
Chi vedeva da lontano era miope, chi da vicino era presbite e l'immagine del vero appariva sfocata: la luce più rossa di un tramonto montano tramutata in lava assassina e volgare, così di un oceano infinito coglievano solo il sale.
Chi c'era dentro era egli stesso il vero.
Fu allora che capì: non c'è gloria nel rancore, non c'è guerra nell'amore. Non condannare chi condanna, comprendi chi si sbaglia, i problemi di vista sono spesso dovuti a lenti spesse su occhi sani.
Nascesti un giorno qualunque, in un Kaos addomesticato, ignaro che l'insegnamento dettato ti imprigionerà la mente e il cuore.
Vivevi libero in un parcheggio cintato, controllato da vedette inconsciamente costituite.
Con tenacia riuscisti a sentire al di là e a capire che il nemico era in realtà tuo alleato.
Trovasti insieme a lei anche lei, che in sinergia ti insegnarono a uscire dall'infinita comoda autostrada circolare, e cominciaste un sentiero poco segnato, consapevoli che la meta sarebbe stata lontano.
Morendo più volte e vivendo i frattali, il mondo mutava restando lo stesso e tu ti spogliavi mostrando te stesso.
Viveste sereni, litigando talvolta, ma non scordandovi mai dell'amore o del rispetto che legava i vostri cuori.
Fuori dal parcheggio c'erano pascoli e laghi, non inventati o immaginari, ma profondi e impalpabili.
Chi vedeva da lontano era miope, chi da vicino era presbite e l'immagine del vero appariva sfocata: la luce più rossa di un tramonto montano tramutata in lava assassina e volgare, così di un oceano infinito coglievano solo il sale.
Chi c'era dentro era egli stesso il vero.
Fu allora che capì: non c'è gloria nel rancore, non c'è guerra nell'amore. Non condannare chi condanna, comprendi chi si sbaglia, i problemi di vista sono spesso dovuti a lenti spesse su occhi sani.
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- tropopsiko_23
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Poesie
Ricordo d'essere.
Ascolto un bianco canto
Puro e disilluso
Ritrovo dentro me
Un ricordo d'essere delizioso.
Ascolto un nero canto
Cupo e morboso
Scopro dentro me
Un'agonia che mai avrei voluto.
Ascolto il grigio
noioso e assordante
Non scopro nulla
Perché ormai son diventato sordo.
Ascolto un bianco canto
Puro e disilluso
Ritrovo dentro me
Un ricordo d'essere delizioso.
Ascolto un nero canto
Cupo e morboso
Scopro dentro me
Un'agonia che mai avrei voluto.
Ascolto il grigio
noioso e assordante
Non scopro nulla
Perché ormai son diventato sordo.
X
Poesie
Festival di poesia a Ostia 1979
Deliri e poeti, dopo la ragazza c'è una poesia di Aldo Piromalli e un intervento luminoso di Dario Bellezza
In quel festival c'era anche Ginsberg...
Lo ricordo da un vecchio fuori orario notturno di Ghezzi
invito al viaggio in quel paese che vi somiglia tanto
non è una pianta,ma una poesia di Baudelaire...leggetela!
-
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- Iscritto il: sab dic 10, 2016 5:58 pm
Re: invito al viaggio in quel paese che vi somiglia tanto
Grande Charles, uno di noi, fosse vivo ora sarebbe sicuro sul forum!
Re: Poesie
Buongiorno! Quale miglior posto per liberare canti,se non una taverna di simbolisti! Non posso che mettere a nudo anche io le ragnatele che da tempo intrappolano il mio cervello in un tetro spettacolo quotidiano.
Premetto d'essere neonato, sebbene scriva da tempo ancora non ho trovato la corrente giusta in cui farmi travolgere dunque spesso risultano i miei scritti solo una testimonianza di caos introspettivo, con brevi sentenze non forzatamente ritmiche ma dall'ombra incomprensibile..agli occhi dei non eletti,superfluo.
A revisione in opera,posto uno scritto che mi ha portato nausea d'intensità per la voracità con cui corrispondenze eccheggiavano violente sbattendo ai poli della testa
-L'espressione del vento-
Vedevo il vento con le vele.
Il miraggio della notte e del giorno.
Vagava nell'aria,com'io,d'altronde
Accarezza o flagella popoli ebbri,spesso con amarezza
Senza ritmo pare vagare ella splendida,ne le corenti abbraccia una candida aria nova.
Tu.. con un drammatico respiro lasci terra bruciata, O Tu!,
alito di tempo passato che nei ricordi trovi luoghi immoti, Tu!
che nei vivaci fiori primaverili lasci che di te solo un bacio incompreso; Tu,Tu,Solo tu! Mia amata vita
cammini, corri crolli in non men che te stessa, affido a te un dono che mai più mi ridarai.
Con zelo prendo nota delle leggi che premono ai noti eletti all'immortalità.
Ora di vagar ha età la gara al momento,
con deliranti fiere a governare il concepimento
lascio i confini del giacimento e fluisco nella nuova aria, in lei.. scolorisco.
Fiocca il braciere nell'ultimo crepitio, con un tiepido piacere svanisco nel buio dell'ignota essenza...
È chiaro che per me abbia chiari rami a lambirmi le emozioni, non così evidenti e vigorosi possono essere per forestieri.
Trovo di dover giocare sulla fluenza, spesso macchinosa e non del tutto affine con la mia musa (Il vento) e molte altre strutture retoriche.
Un saluto!
Premetto d'essere neonato, sebbene scriva da tempo ancora non ho trovato la corrente giusta in cui farmi travolgere dunque spesso risultano i miei scritti solo una testimonianza di caos introspettivo, con brevi sentenze non forzatamente ritmiche ma dall'ombra incomprensibile..agli occhi dei non eletti,superfluo.
A revisione in opera,posto uno scritto che mi ha portato nausea d'intensità per la voracità con cui corrispondenze eccheggiavano violente sbattendo ai poli della testa
-L'espressione del vento-
Vedevo il vento con le vele.
Il miraggio della notte e del giorno.
Vagava nell'aria,com'io,d'altronde
Accarezza o flagella popoli ebbri,spesso con amarezza
Senza ritmo pare vagare ella splendida,ne le corenti abbraccia una candida aria nova.
Tu.. con un drammatico respiro lasci terra bruciata, O Tu!,
alito di tempo passato che nei ricordi trovi luoghi immoti, Tu!
che nei vivaci fiori primaverili lasci che di te solo un bacio incompreso; Tu,Tu,Solo tu! Mia amata vita
cammini, corri crolli in non men che te stessa, affido a te un dono che mai più mi ridarai.
Con zelo prendo nota delle leggi che premono ai noti eletti all'immortalità.
Ora di vagar ha età la gara al momento,
con deliranti fiere a governare il concepimento
lascio i confini del giacimento e fluisco nella nuova aria, in lei.. scolorisco.
Fiocca il braciere nell'ultimo crepitio, con un tiepido piacere svanisco nel buio dell'ignota essenza...
È chiaro che per me abbia chiari rami a lambirmi le emozioni, non così evidenti e vigorosi possono essere per forestieri.
Trovo di dover giocare sulla fluenza, spesso macchinosa e non del tutto affine con la mia musa (Il vento) e molte altre strutture retoriche.
Un saluto!
- _psyc0path_
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- Iscritto il: dom giu 03, 2018 2:17 pm
Re: Poesie
Pensava d'avere tutto quello che le serviva
Per star bene, stare male
Per sentirsi un tutt'uno con il globo..
O il nulla come l'ignoto..
Necessitava emozioni forti da spaccarsi la faccia
tanto da cambiarsi l'identità.
Però le personalità non sapeva reggerle e quando non sai riconoscerle ti divorano finendo per non sapere più dietro quale facciata andare a riprenderti l'anima.
C'è qualcuno che può salvarmi?
Ho bisogno di vivere per Lui più di quanto vivo per me.
Ma Lui dov'è, cos'è?
C'è un fondo nella solitudine, nell'incomprensione?
Essere me doveva essere diverso da questo.
Sono composta da un sentimento senza nome
Da un viso che non sento essere il mio
Una mente indisponente e ribelle, non adattabile a questo corpo ne tanto meno alla gravità di questo posto.
Cosa devo essere in questa realtà proprio non ne ho idea.
Ammesso che lo sia, l'intera vita è una poesia.
Quelle che non comprendi ma che sai essere piene di significato.
Ecco cosa sono.
Come una poesia indecifrabile, con frasi abbozzate.
Io non sono altro che un groviglio di vene, organi e sangue.
Un'esperimento del cosmo che non ha previsto la mia dipendenza dal sapere perchè sono viva.
Diventata dipendente prima di ogni altra esigenza.
Nata piena di domande, vissuta senza risposte.
Per star bene, stare male
Per sentirsi un tutt'uno con il globo..
O il nulla come l'ignoto..
Necessitava emozioni forti da spaccarsi la faccia
tanto da cambiarsi l'identità.
Però le personalità non sapeva reggerle e quando non sai riconoscerle ti divorano finendo per non sapere più dietro quale facciata andare a riprenderti l'anima.
C'è qualcuno che può salvarmi?
Ho bisogno di vivere per Lui più di quanto vivo per me.
Ma Lui dov'è, cos'è?
C'è un fondo nella solitudine, nell'incomprensione?
Essere me doveva essere diverso da questo.
Sono composta da un sentimento senza nome
Da un viso che non sento essere il mio
Una mente indisponente e ribelle, non adattabile a questo corpo ne tanto meno alla gravità di questo posto.
Cosa devo essere in questa realtà proprio non ne ho idea.
Ammesso che lo sia, l'intera vita è una poesia.
Quelle che non comprendi ma che sai essere piene di significato.
Ecco cosa sono.
Come una poesia indecifrabile, con frasi abbozzate.
Io non sono altro che un groviglio di vene, organi e sangue.
Un'esperimento del cosmo che non ha previsto la mia dipendenza dal sapere perchè sono viva.
Diventata dipendente prima di ogni altra esigenza.
Nata piena di domande, vissuta senza risposte.
..Sento come un energia invadermi l'esistenza quasi a dirmi "vivi più che puoi e goditi il viaggio.. One life, One chance"
Non induco le persone ad usufruire di stupefacenti.
Non induco le persone ad usufruire di stupefacenti.
- SpazticDude
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- Iscritto il: lun ott 15, 2018 5:09 pm
Re: Poesie
Morire in levità
Si oscura la vista.
La mia forza sono due occulti dardi adamantini;
si confonde l’udito per il tuono lontano
della casa paterna che respira.
Dei duri muscoli i gangli si infiacchiscono,
come bovi canuti all’aratura;
e non più, quando è notte,
alle mie spalle splendono due ali.
Nella festa, candela, mi sono consumato.
All’alba raccogliete la mia disciolta cera;
e, lì, leggete chi piangere,
di cosa andar superbi
come, donando l’ultima porzione di letizia,
morire in levità
e al riparo d’un tetto di fortuna,
accendersi postumi, come una parola.
Arsenij Tarkovskij
Si oscura la vista.
La mia forza sono due occulti dardi adamantini;
si confonde l’udito per il tuono lontano
della casa paterna che respira.
Dei duri muscoli i gangli si infiacchiscono,
come bovi canuti all’aratura;
e non più, quando è notte,
alle mie spalle splendono due ali.
Nella festa, candela, mi sono consumato.
All’alba raccogliete la mia disciolta cera;
e, lì, leggete chi piangere,
di cosa andar superbi
come, donando l’ultima porzione di letizia,
morire in levità
e al riparo d’un tetto di fortuna,
accendersi postumi, come una parola.
Arsenij Tarkovskij
Re: Poesie
La danza degli opposti
E' stato qualcosa di davvero intenso
vissuto da dentro e da fuori
dall'alto e dal basso
Ne ho capito l'ordine implicito e il caos esplicito
la distruzione e la costruzione
la presa di posizione e l'abbandono
Frequenze catturano le menti e liberano i corpi
cuori aprirsi, scaldarsi, sorrisi e un solo sogno
cuori chiudersi, raggelidire, volti smarriti in un sogno soli
Dio svegliarsi e riassopirsi
la salvezza a portata di mano
la perdizione senza rimedio
Tratto da una storia vera: rave
E' stato qualcosa di davvero intenso
vissuto da dentro e da fuori
dall'alto e dal basso
Ne ho capito l'ordine implicito e il caos esplicito
la distruzione e la costruzione
la presa di posizione e l'abbandono
Frequenze catturano le menti e liberano i corpi
cuori aprirsi, scaldarsi, sorrisi e un solo sogno
cuori chiudersi, raggelidire, volti smarriti in un sogno soli
Dio svegliarsi e riassopirsi
la salvezza a portata di mano
la perdizione senza rimedio
Tratto da una storia vera: rave
Finchè giudichi non sarai mai libero
"La verità era uno specchio che cadendo dal cielo si ruppe.
Ciascuno ne prese un pezzo e vedendo riflessa in esso la propria immagine,
credette di possedere l'intera verità."
Mevlana Rumi, Sec. XIII
"La verità era uno specchio che cadendo dal cielo si ruppe.
Ciascuno ne prese un pezzo e vedendo riflessa in esso la propria immagine,
credette di possedere l'intera verità."
Mevlana Rumi, Sec. XIII
- legambedibukowski
- Messaggi: 143
- Iscritto il: mar ott 16, 2018 8:39 am
Re: Poesie
ok...ero giovane e pomposo. usavo ancora le maiuscole
Vagare
Più e più volte mi permisi di Vagare in Sterminate Acque de’ Nulli Pensieri,
e se Ieri già sapevo il mio Domani
tra le Mani, Risposte per Cent’Anni,
non più affanni, solo Sogni perdigiorno,
sul Ritorno d’una Via che non è più.
Frammenti di Discorsi che s’accodano già ad altri,
che, più scaltri, mi rifuggon l’attenzione,
Redenzione, per Quéi che son già andati
e che, Fatati, mi riaffiorano qua e là.
Sì difficile, risulta catturare di Pensier tal’Imminenza,
se Violenza Smemoranda mi colpì
proprio Qui, nel Profondo della Mente,
il Presente d’un passante, che, già Ieri, del Domani mi parlò.
E porto Avanti, come Folle, la Battaglia già perduta in sua partenza,
ma che, senza esser giocata fino in fondo,
duce il Mondo verso un Dove che non so.
Ma se sedendomi Quassù, rannicchiato su una Rocca
dalla Bocca, le Parole sfioran via,
Casa Mia non pare poi così Lontana
ché una Tana, ogni Ragno sempre avrà.
Ma se spendo troppo il Tempo alla ricerca del Pensier che non ricordo,
infine mordo troppo forte,
riconfermo la mia Sorte,
e per Inganno della Morte
stramazzo a terra, dolce freddura
d’un Pazzo di Guerra, ma senza Paura.
all'epoca ero solito essere Jack Spider
Vagare
Più e più volte mi permisi di Vagare in Sterminate Acque de’ Nulli Pensieri,
e se Ieri già sapevo il mio Domani
tra le Mani, Risposte per Cent’Anni,
non più affanni, solo Sogni perdigiorno,
sul Ritorno d’una Via che non è più.
Frammenti di Discorsi che s’accodano già ad altri,
che, più scaltri, mi rifuggon l’attenzione,
Redenzione, per Quéi che son già andati
e che, Fatati, mi riaffiorano qua e là.
Sì difficile, risulta catturare di Pensier tal’Imminenza,
se Violenza Smemoranda mi colpì
proprio Qui, nel Profondo della Mente,
il Presente d’un passante, che, già Ieri, del Domani mi parlò.
E porto Avanti, come Folle, la Battaglia già perduta in sua partenza,
ma che, senza esser giocata fino in fondo,
duce il Mondo verso un Dove che non so.
Ma se sedendomi Quassù, rannicchiato su una Rocca
dalla Bocca, le Parole sfioran via,
Casa Mia non pare poi così Lontana
ché una Tana, ogni Ragno sempre avrà.
Ma se spendo troppo il Tempo alla ricerca del Pensier che non ricordo,
infine mordo troppo forte,
riconfermo la mia Sorte,
e per Inganno della Morte
stramazzo a terra, dolce freddura
d’un Pazzo di Guerra, ma senza Paura.
all'epoca ero solito essere Jack Spider
che è un gioco
non è un gioco
non è un gioco
Re: Poesie
Scritta da me in questo istante : il tempo almeno sta volta
Una persona fredda incantata quasi fosse immutata il suo sguardo, che domanda! Perso nel vuoto
forse cerca aiuto o forse un modo ?
Ma aspetta, un modo per cosa?
Il tempo scorre.
Aspetta, riavvolgiamo un'istante facciamo ordine almeno sta volta.
Almeno sta volta,
mi trovo seduto a pensare e il tempo scorre
e pensare che la vita è una sola! il tempo si ferma!
pensare che la morte e la vita sono sorelle quasi gemelle.
Urla al mondo; la vita è una sola, il tempo scorre ma attento a non essere un sola
pondera pensa e ripensa ma bada
almeno stavolta stai attento!
Ma aspetta,
infondo che vuoi che sia?
mille son le occasioni e solo una la scelta, forse la vita pretende un pò troppo ?
Ma in fondo, chissenefrega. Il tempo sta scorrendo.
Non indagare l'insondabile ignoto, sei solo un granello in questo oceano di odio.
Resta fermo immutabile nel tu essere io, non guardare gli altri, ma guarda te stesso
e per una volta, almeno per questa volta cerca di fare meno schifo del resto.
Resta lucido e tra mille domande aggiungine una in più.
che vuoi che sia ? mille uno, mille due, mille e tre.
Attento però, che se inizi il gioco non è detto che tu lo finisca, ricorda una cosa. il tempo non aspetta tempo
Eh, e La risposta ? Va bene qualunque sia tanto in fondo che vuoi che sia?
Cerca nel tuo animo la via della saggezza, il tempo scorre ricorda.
Non mentire a te stesso oggi è uguale a ieri e domani sarà uguale ad oggi.
Cosa intendi fare? Ricorda che il tempo scorre.
Domani è già ieri e oggi non sarà che una proiezione del domani.
Non mentire a te stesso.
Almeno sta volta ti prego cerca di fare meno schifo del resto
o di te stesso.
Una persona fredda incantata quasi fosse immutata il suo sguardo, che domanda! Perso nel vuoto
forse cerca aiuto o forse un modo ?
Ma aspetta, un modo per cosa?
Il tempo scorre.
Aspetta, riavvolgiamo un'istante facciamo ordine almeno sta volta.
Almeno sta volta,
mi trovo seduto a pensare e il tempo scorre
e pensare che la vita è una sola! il tempo si ferma!
pensare che la morte e la vita sono sorelle quasi gemelle.
Urla al mondo; la vita è una sola, il tempo scorre ma attento a non essere un sola
pondera pensa e ripensa ma bada
almeno stavolta stai attento!
Ma aspetta,
infondo che vuoi che sia?
mille son le occasioni e solo una la scelta, forse la vita pretende un pò troppo ?
Ma in fondo, chissenefrega. Il tempo sta scorrendo.
Non indagare l'insondabile ignoto, sei solo un granello in questo oceano di odio.
Resta fermo immutabile nel tu essere io, non guardare gli altri, ma guarda te stesso
e per una volta, almeno per questa volta cerca di fare meno schifo del resto.
Resta lucido e tra mille domande aggiungine una in più.
che vuoi che sia ? mille uno, mille due, mille e tre.
Attento però, che se inizi il gioco non è detto che tu lo finisca, ricorda una cosa. il tempo non aspetta tempo
Eh, e La risposta ? Va bene qualunque sia tanto in fondo che vuoi che sia?
Cerca nel tuo animo la via della saggezza, il tempo scorre ricorda.
Non mentire a te stesso oggi è uguale a ieri e domani sarà uguale ad oggi.
Cosa intendi fare? Ricorda che il tempo scorre.
Domani è già ieri e oggi non sarà che una proiezione del domani.
Non mentire a te stesso.
Almeno sta volta ti prego cerca di fare meno schifo del resto
o di te stesso.
Re: Poesie
IEROGAMOS
Nato dalla Terra, Seme inondato d'Acqua
Baciato dal Sole, carezzato dal Vento
Oggi e' nuovamente Pasqua
Segue alla Morte l'Avvento
Massacro, Strage di vite innocenti
Sangue che monda Re e Regina
Terrore contro i miscredenti
Sole Nero che s'avvicina
Non c'e' Anima che abbia veduto
Nessuna profezia ha raccontato
Dell'Anticristo oramai si conosce il Volto
Ma il Re dei Re nel suo Nero drappo e' avvolto
Nato da Panica fusione
Da Ierogamos di perfetto Amore
Nel Maschio deve avvenire l'Unione
E nella Femmina bicolore
Risale dal Centro della Sacra Coppa
La benefica Energia, Luce dell'Angelo caduto
Che feconda la Sacra Coppia
ed Excalibur ritorna nella mani del Re perduto
Nato dalla Terra, Seme inondato d'Acqua
Baciato dal Sole, carezzato dal Vento
Oggi e' nuovamente Pasqua
Segue alla Morte l'Avvento
Massacro, Strage di vite innocenti
Sangue che monda Re e Regina
Terrore contro i miscredenti
Sole Nero che s'avvicina
Non c'e' Anima che abbia veduto
Nessuna profezia ha raccontato
Dell'Anticristo oramai si conosce il Volto
Ma il Re dei Re nel suo Nero drappo e' avvolto
Nato da Panica fusione
Da Ierogamos di perfetto Amore
Nel Maschio deve avvenire l'Unione
E nella Femmina bicolore
Risale dal Centro della Sacra Coppa
La benefica Energia, Luce dell'Angelo caduto
Che feconda la Sacra Coppia
ed Excalibur ritorna nella mani del Re perduto