Ayahuasca - Do It Yourself

Discussioni generiche sulle piante
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Benway
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Ayahuasca in Italia

Messaggio da Benway » mar nov 22, 2016 6:24 pm

Ciao Mauris,

In merito alle ricette possibili trovi tutto all'interno di questo thread. La ricetta base Caapi + Chacruna la trovi nelle prime pagine e per la Jurema verso pagina 3 se ben ricordo. In ogni caso ti consiglio di dare un occhio anche alla wiki - preparati - ayahuasca ( che è un pò un sunto di questo lunghissimo thread ).

Come avrai intuito la ricetta cambia a seconda delle piante che intendi usare, ma a grandi linee i procedimenti d'estrazione son sempre quelli e l'unica variazione sensibile la si ha sui tempi di preparazione.

Come dicevamo sopra la scelta delle piante determina poi il risultato finale.
Esempio: usare la Ruta al posto della Caapi va bene, cioè maoinibizza, ma le due piante "lavorano" in modi completamente differenti sistemando cose diverse. Idem fra Chacruna e Jurema.

Come e cosa scegliere?
Se si hanno le idee chiare meglio, altrimenti leggi, documentati, informati e decidi ( come del resto facciamo tutti ).

Secondo me bisogna anche avere ben chiaro il perchè la si vuole cucinare ed assumere.

Se si parte con il pensiero "bevo l'ayahuasca così mi faccio un bel viaggio!" allora si parte proprio male....ed è facile che si rimarrà delusi. Insomma non la si può usare per scopi ricreativi perchè non è adatta. Per chi è interessato alla parte puramente visionaria, ma non priva di possibilità curative ;) , allora consiglio una bella fumata di dmt.

Dalle mie esperienze personali ho capito che l'ayahuasca serve per imparare e sistemare ( guarire ) attraverso alla purificazione del corpo e alle visioni ( entrambi aspetti importanti nel processo di guarigione nel suo completo ).
In ogni caso ho notato che sarà sempre la medicina a scegliere cosa è meglio per noi a seconda del momento in cui la assumiamo ( purga, visioni, entrambi ). Ogni volta guarisce in modi differenti e sorprendenti.

Ci tengo a sottolineare che la medicina non è la pozione magica che risolve tutti i problemi della vita. Questo tipo d'approccio è malsano. Lei sistema, ma poi sei tu che devi fare il resto del lavoro e se non lavori bene potresti anche rovinare i vantaggi portati dall'ayahuasca e trovarti in una situazione peggiore di prima.

Come diceva ayaxxx qualche post indietro....Se intendete cucinarvela preparatevi ad innumerevoli fallimenti e tentativi!

Non basta saperla cucinare bene, ma bisogna anche saperla assumere bene...
Ritorniamo dunque all'importanza di seguire un'alimentazione controllata circa 1 settimana prima dell'assunzione e per qualche giorno successivo, ma non solo....anche lo stile di vita ed i pensieri sono importanti e fanno parte della preparazione tanto quanto la dieta.

Ricordatevi di condensare il preparato finale il più possibile!!
Meno liquido = meno rischio di vomitare a getto subito dopo averla bevuta.
Condensate sempre a bagno maria mescolando spesso. Così eviterete di bruciare il preparato e potrete controllare meglio il processo di condensazione.
Come consigliava saggiamente M⊙nad: preparate sempre due di tome. Dovesse mai andare male la prima...

Buone sperimentazioni e buona fortuna!


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Creepers
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Ayahuasca in Italia

Messaggio da Creepers » mer nov 23, 2016 9:40 am

Benway ha scritto:
Condensate sempre a bagno maria mescolando spesso. Così eviterete di bruciare il preparato e potrete controllare meglio il processo di condensazione.
ah ecco, non ci avevo pensato a bagnomaria :D
*speak to me now and the world will crumble, open a door and the moon will fall*

*Not all those who wander are lost*

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ayaxxx
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Ayahuasca in Italia

Messaggio da ayaxxx » mer nov 23, 2016 1:32 pm

Quello di Ben mi sembra un ottimo sunto. :ninja: :drink: :toilet: :lode:
É la dose che fa il veleno.

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PsycoSciammy
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Ayahuasca in Italia

Messaggio da PsycoSciammy » lun dic 05, 2016 7:11 pm

Ciao ragazzi, ho conosciuto l'ayahuasca lo scorso anno, in occasione di un ritiro organizzato da un'associazione internazionale che opera anche in Italia (immagino alcuni di voi sappiano a chi mi riferisco). Da allora ho partecipato a svariati ritiri. Purtroppo il costo per partecipare a questi incontri non è proprio economico. Avendo letto poi gran parte del thread ed essendone rimasto affascinato, è nata la curiosità (ed esigenza) di voler provare a cucinarla da me.. La mia prima domanda è però banale, come mi procuro l'ayahuasca e la chacruna? Voglio dire, si trovano anche su ebay, ma immagino che qualcuno di voi abbia già acquistato presso shop online di cui si fida e dei quali ha testato la qualità, quindi perché non essere generosi e condividere con me quei canali? :asd:
Grazie a chiunque voglia/possa aiutarmi :lode:

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Ayahuasca in Italia

Messaggio da lisergica_mente » mar dic 06, 2016 10:06 am

PsycoSciammy ha scritto: Ciao ragazzi, ho conosciuto l'ayahuasca lo scorso anno, in occasione di un ritiro organizzato da un'associazione internazionale che opera anche in Italia (immagino alcuni di voi sappiano a chi mi riferisco). Da allora ho partecipato a svariati ritiri. Purtroppo il costo per partecipare a questi incontri non è proprio economico. Avendo letto poi gran parte del thread ed essendone rimasto affascinato, è nata la curiosità (ed esigenza) di voler provare a cucinarla da me.. La mia prima domanda è però banale, come mi procuro l'ayahuasca e la chacruna? Voglio dire, si trovano anche su ebay, ma immagino che qualcuno di voi abbia già acquistato presso shop online di cui si fida e dei quali ha testato la qualità, quindi perché non essere generosi e condividere con me quei canali? :asd:
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ayaxxx
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Ayahuasca in Italia

Messaggio da ayaxxx » mar dic 06, 2016 1:48 pm

Beh, c'è il banner di uno sponsor qui.. :) anche se è molto caro..
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qwerty
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ritiri ayahuasca in Italia

Messaggio da qwerty » lun dic 12, 2016 3:30 pm

Mi e' piaciuto molto e consiglio un piccolo ritiro di ayahuasca (precisamente syrian rue + acacia) nel nord italia. Niente cerimonia ne' riferimenti a tradizioni particolari. Poca interazione verbale, siamo (2, l'altro [non] parlava inglese) rimasti nel letto da soli tutto il tempo con lui nella stanza in caso avessimo bisogno. Abbiamo discusso prima, poi quando l'esperienza si e' fatta piu soft e il giorno dopo. L'esperienza mi e' sembrata piu' vicino alla mia posizione filosofica-psicologica pur contendendo elementi "tradizionali".Io ho lasciato 50 euro + 10 per cibarie ecc. e 40 per portarmi 2 dosi a casa per farne esperienza con mia moglie.

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ayaxxx
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ritiri ayahuasca in Italia

Messaggio da ayaxxx » lun dic 12, 2016 9:05 pm

In italia ci sono tanti gruppi che lavorano con sciamani peruviani e colombiani e organizzano ritiri a cifre molto abbordabili. E si fanno ottime esperienze! Evitare naturalmente ibridazioni new age, per quanto mi riguarda ho incontrato molto fanatismo stupido e "gurismo". I gruppi e le associazioni serie ci sono, non fanno pubblicità, è tutto passaparola. Consiglio di cercare "ayahuasca" nei gruppi di facebook. Come si è già detto, evitare Aya Italia, che oramai è diventata una barzelletta, fra capodanni psico-sciamanici e fumate di rospi ad cazzum. Ma come diceva Monad, sono CENTINAIA! Keep searching. ;)

EDIT: come saggiamente consigliato sopra, anche una prima esperienza con un'associazione "sputtanata" va bene all'inizio. Si conoscono tante persone e si entra nel "giro". Da lì poi la strada è in discesa. Tanto alla fine ci sono sempre le stesse persone nei ritiri di aya fra i veterani. :D
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Benway
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Ayahuasca in Italia

Messaggio da Benway » gio dic 15, 2016 11:56 am

Novità:

AYAHUASCA E BETA-CARBOLINE di Adriana D'Arienzo - G.Samorini:
http://www.samorini.it/doc1/sam/darienz ... utiche.pdf

E per chi non lo conoscesse o non l'avesse letto consiglio:
"Ayahuasca - Il rampicante del fiume celeste" di Claudio Naranjo

Sono a metà e devo dire che è un bel testo sull'argomento. L'originale è della fine degli anni '60, ma per fortuna ci sono gli aggiornamenti del 2012.

Buona lettura a tutti! :geek:

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LaFouine
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Ayahuasca in Italia

Messaggio da LaFouine » gio dic 15, 2016 3:02 pm

lisergica_mente ha scritto:
PsycoSciammy ha scritto: Ciao ragazzi, ho conosciuto l'ayahuasca lo scorso anno, in occasione di un ritiro organizzato da un'associazione internazionale che opera anche in Italia (immagino alcuni di voi sappiano a chi mi riferisco). Da allora ho partecipato a svariati ritiri. Purtroppo il costo per partecipare a questi incontri non è proprio economico. Avendo letto poi gran parte del thread ed essendone rimasto affascinato, è nata la curiosità (ed esigenza) di voler provare a cucinarla da me.. La mia prima domanda è però banale, come mi procuro l'ayahuasca e la chacruna? Voglio dire, si trovano anche su ebay, ma immagino che qualcuno di voi abbia già acquistato presso shop online di cui si fida e dei quali ha testato la qualità, quindi perché non essere generosi e condividere con me quei canali? :asd:
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quoto l'amico PsycoSciammy! siate generosi con noi giovani profani :lode: :lode: aiutateci nella ricerca delle fonti di informazioni! <3
te la do io una mano da indio caduto(dovrei essere un sacerdote ma non lo sono perchè nonostante il retaggio cado spesso in tentazioni) chiunque ti proponga Changa ayahuasca o cactus o altro tipo peyote,ma ti chiede dei soldi per le spese o altro, RIfiuta;in particolare se ha la pelle bianca,perchè è solo uno che vuole i tuoi soldi,nessun sacerdote ti chiedera mai soldi per una cosa del genere e se non parla Quechua ,stai sicuro che è un mezzo sangue che vuole solo fregarti a Costi Esorbitanti
kaixo :mrgreen:

Staysoul
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Messaggio da Staysoul » lun dic 26, 2016 12:09 pm

Ciao a tutti,

Sono nuovo di questo forum e vorrei farvi una domanda (sperando di non essere ripetitivo, e se lo sono fatemelo pure notare). Ho letto le ricette utilizzate da alcune di voi e ho notato che cuocete separatamente liana e foglie. Qualcuno di voi utilizza ancora la ricetta tradizionale utilizzata in sudamerica, nel quale liana e foglie sono mischiate insieme durante la cottura?
Vi sono dei motivi per cui è meglio preferire cotture separate delle due piante piuttosto che mischiarle?

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Messaggio da ayaxxx » lun dic 26, 2016 3:23 pm

L'unico motivo è che controlli meglio l'assunzione di entrambi i vegetali. Io separo solo gli analoghi, quando ho caapi e chacruna/chaliponga faccio spesso tutto assieme. :chitarra: keep it simple.
É la dose che fa il veleno.

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Messaggio da Staysoul » lun dic 26, 2016 5:33 pm

Grazie ayaxxx.
Per me sono i primi tentativi. Sto acquisendo esperienza nel cuocere insieme caapi e chakruna o chaliponga, e non sono riuscito ancora a trovare la ricetta in grado di dare dei risultati soddisfacenti. Al mio terzo tentativo, qualche giorno fa, ho ottenuto qualcosa che sembrava avere un sapore molto vicino a quella provata in alcuni rituali in giro per l'Italia. Ma non dava alcun effetto (non sentivo per la verità nemmeno la Caapi agire, coi suoi caratteristici effetti fisici). Mi rendevo conto, oltretutto di digerirla entro 30 minuti e di non avvertire alcuna nausea o di non avere alcun conato di vomito, mentre nei rituali spesso sono soggetto a tali reazioni, che si prolungano anche per un po' ripetendosi alcune volte (quindi credo che l'effetto inibitore dei MAOI non si esprimesse in alcun modo).
Vi chiedo se esista, su questo forum, una ricetta già testata da voi che parli di una cottura "congiunta" delle due piante.

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Messaggio da ayaxxx » lun dic 26, 2016 6:06 pm

Guarda, le ricette che trovi sono diversissime fra loro e funzionano più o meno tutte. Quello che posso dirti è di fare molta attenzione ai dettagli. Sono le piccole cose che mandano tutto a puttane con l'aya. :) Aspettati pure di fallire milioni di volte. Ad occhio e croce il tuo problema potrebbe essere dovuto al fatto che hai bollito troppo poco la liana e hai estratto poca roba; oppure (più probabile) il fatto che non hai sentito nausea mi suggerisce che hai filtrato male. Hai filtrato tutte le porcherie che danno la nausea, ma con esse hai scartato anche gli alcaloidi che ti interessano. Come e quando hai filtrato?
É la dose che fa il veleno.

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Ayahuasca in Italia

Messaggio da Staysoul » lun dic 26, 2016 6:46 pm

Provo a descriverti il procedimento.
Innanzitutto però ti ringrazio per la disponibilità.

Ho provato utilizzando Chakruna dal Brasile (essiccata, St. Daime) acquistata da un sito che ho ricercato in giro, basandomi sul fatto che molti hanno acquistato da li reputandolo di buona qualità.
Non sono un gran esperto di forum :-) e per ora non posto il link, non so se viene considerato spam :oops: ma se ti interessa, posso scriverti il sito.

Come ti dicevo ho fatto un tentativo utilizzando Chakruna Brasiliana (250 g) e Caapi Rossa dal Perù (150 g), che ho mischiato insieme in un'unica pentola, aggiungendo acqua demineralizzata di quella che si trova nei supermercati fino a coprire il tutto. Ho aggiunto aceto fino a portare il ph a circa 5.
Ho effettuato 3 bolliture di 3 ore, ripristinando il livello originale dell'acqua man mano che evaporava. Inoltre, dopo ogni filtraggio, riaggiungevo aceto e misuravo il ph con una cartina tornasole per assicurarmi che fosse abbastanza acido.

Per quanto riguarda i filtraggi, ho usato dei panni di cotone a maglie "leggermente più larghe" di quelle di una t-shirt (ti parlo di decimi di millimetri, immagina i pori della pelle). Sono dei panni che uso appositamente per i filtraggi . Posso dirti che il filtraggio non lasciava alcun residuo delle piante, ma alla fine ho ottenuto un liquido "terroso" con dei grani un pò più sottili di quelli del caffè in polvere che permeavano tutto il liquido. Non so se sia stato proprio quest'ultimo ad essere troppo "stretto". Strizzavo sempre anche le piante appena cotte prima di rimetterle in pentola. Il filtraggio è stato fatto non appena, dopo la cottura, le piante si raffreddavano un po...

La bollitura è stata energica, forse in alcuni punti non era sempre cosi forte, ma vi erano sempre bolle nel liquido, a dimostrazione di una temperatura piuttosto alta.

Rilevi qualcosa di sbagliato a prima vista?

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Messaggio da ayaxxx » lun dic 26, 2016 7:15 pm

Sembra più o meno tutto giusto, a parte le dosi che non mi sono chiare. L'aceto non è obbligatorio usarlo, se le cucini insieme, in quanto la liana rilascia l'acido necessario. La chacruna aggiungila solo alla terza cottura, non deve cuocere tanto. Considera che la bollitura energica per la liana va bene, per la chacruna un po' meno. Poi immagino che sia seguita la fase di riduzione a fuoco molto basso, giusto? Quella non filtrarla mai. Ah, quando fai le 3 cotture l'acqua deve essere TANTA, le piante devono nuotare nell'acqua. Pentolone sempre pieno, così non hai bisogno di riabboccare l'acqua raffreddando la cottura. E il materiale deve essere "shredded", dunque sminuzzato al meglio che puoi. Quindi martello, lenzuolo e mattone. :)
Detti ciò, abbi pazienza! Non lasciare mai da sola la pentola, parlaci, prega, purifica con salvia bianca, spegni il telefono e la tv, dedicati totalmente all'aya (se ci credi). É un mistero, si può fallire migliaia di volte nonostante una procedura chimicamente perfetta. L'importante è insistere ed essere tenaci.
É la dose che fa il veleno.

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Messaggio da ayaxxx » lun dic 26, 2016 7:19 pm

Questo può aiutarti, osserva quello che fa lui. :)
É la dose che fa il veleno.

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Messaggio da Staysoul » lun dic 26, 2016 7:30 pm

Interessante: proprio in questi giorni leggevo qui da voi della liana e del rilascio di acidità. Questo è un bel consiglio con cui effettuare nuovi tentativi.
Altro errore che posso aver fatto: non ho fatto proprio "nuotare" le piante nell'acqua. Riempivo fino a che non vedevo che il livello raggiungeva la loro altezza.
Inoltre, non so come ho fatto a non pensare che fosse molto più pratico mettere tanta acqua sin da prima, evitando di dover ogni volta aprire, aggiungere acqua e, cosi facendo, ogni volta abbassare la temperatura (che dal bollire diventava meno calda). In realtà questo era uno dei miei dubbi primari, anche perchè immagino che le molecole dei principi attivi (non so se ho scritto correttamente) debbano trovare più spazio durante l'estrazione.

Per quanto riguarda le piante, è la prima volta che sento il prezioso consiglio riguardo alla chakruna: nessuno mi aveva mai fatto notare questo dettaglio dicendomi che ha bisogno di cuocere meno. Può trattarsi di un dettaglio molto importante, anche perchè le foglie essiccate immagino già contengano meno principi attivi. Se poi non sono cotte bene.
Posso chiederti se questo metodo (chakruna solo all'ultima cottura) lo hai utilizzato anche tu in passato?

La caapi che utilizzo è già finemente sminuzzata (shredded :-) ) mentre la per la Psychotria, provvedo io a sminuzzarla pazientemente con le mani :-)

Per me la preparazione è proprio un rituale a sè. In quei due giorni si ferma il mondo. Suono, canto e leggo a Madre Ayahuasca tante cose. Non mi distraggo mai da lei, la purifico, medito, e nella stanza faccio in modo che vi sia solo un'energia d'amore, per quanto mi è possibile.
Ci riproverò presto, per ora sto raccogliendo più consigli possibile da gente esperta come te.

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Messaggio da ayaxxx » lun dic 26, 2016 7:52 pm

Mi piace il tuo approccio! :) La questione della chacruna all'ultima cottura non prenderla come il vangelo, ognuno sviluppa il suo modo. Ci sono sciamani che buttano tutto insieme dall'inizio, altri uniscono solo alla fine. Io quando cucino assieme faccio sempre così, ultimamente cucino separatamente perchè ho finito la liana e dunque uso la ruta, che spesso neanche cucino. Una masticata ai semi e butto giù. Comunque, semplificare sempre! Più passaggi si fanno e più si rischia di fare cazzate. Nella selva infatti non vanno tanto per il sottile.
Dai che sei sulla buona strada!!! :pidu:
É la dose che fa il veleno.

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Messaggio da Staysoul » lun dic 26, 2016 7:58 pm

Grazie davvero, di cuore!
Devo tutto a delle persone fantastiche che ho incontrato durante il mio cammino con questa pianta maestra. Non ho mai incontrato uno sciamano (se ne esistono ancora) e vorrei farlo presto nella mia vita (se mai riuscirò a trovarne qualcuno che mi ispiri fiducia).
Ma le persone che l'universo mi ha messo di fronte (business a parte) mi hanno lasciato degli insegnamenti che porto nel cuore.
E lei, l'Aya, mi ha cambiato la visione di molte, moltissime cose.
Sento di doverle molto. E per me questi giorni passati a cuocerla sono un onore.

P..S. dimenticavo. La riduzione è stata fatta a fuoco basso.

In un forum non Italiano, un ragazzo mi ha spiegato che la riduzione, anche a fiamma più alta, non compromette il principio attivo, ma il sapore in quanto se la si fa bollire, a suo dire, si brucia l'olio (non ricordo il nome) contenuto nell'estratto della Caapi, dando un caratteristico sapore di bruciato a tutto il decotto.

Ad ogni modo, io mi sono tenuto in una "via di mezzo", non potendo certificare la fonte, anche se a me sembrava un utente esperto.

Nella mia ultima cottura tutto il filtrato non ha mai bollito. L'ho ridotto lentamente portandolo fino a temperatura che lo faceva evaporare.
Ho notato, nella parte finale, una patina strana: come quella che si forma sulla cioccolata quando si raffredda e condensa. Non so se questo può in qualche modo essere utile a scoprire qualche errore nel procedimento.

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