http://www.psychonaut.com/primi-passi/5 ... talia.html
http://www.psychonaut.com/psichedelia-e ... ontro.html
Bene, penso sinceramente di conoscere di persona diversi di voi. Di sicuro ci siamo parlati, magari anche per poco e sicuramente abbiamo condiviso tutti lo stesso cesso

Metto da subito le mani avanti....Non apro questo argomento per parlare male di qualcuno o per lamentarsi di quanto siano approfittatrici o incompetenti certe organizzazioni!!
Voglio però raccontare la mia esperienza in breve e sipegare nel contempo le ragioni per cui apro questo thread.
La mia prima esperienza con l'Aya risale a poco più di un anno fa. Mi ero documentato più che potevo e come potevo. Alla fine decisi di contattare i soci dell'Ayahuasca Italia e qualche campanello d'allarme già mi suonava, ma ero deciso e volevo tentare. Avevo scartato il Santo Daime perchè i racconti di ore a cantare le lodi del signore un pò m'atterivano

Il primo incontro con loro fu strano. Alla seconda telefonata, a bonifico versato, mi beccai dello "sbirro". Sdrammatizzai abilmente, ma ciò mi fece capire che c'era qualcosa che non andava e soprattutto che c'era molta paranoia nell'aria. L'incontro doveva essere a Milano, ma di colpo lo spostarono sulle montagne di Bergamo. Mi sembrava di partecipare ad un rave illegale ed ero fra i sospettati di qualcosa che non capivo bene.
Arrivato al luogo tutto cambiò. Trovai gente affabile e molto gentile. Fui tra i fortunati che occuparono uno dei letti a castello nelle camere al piano superiore con bagno incluso. I meno fortunati rimasero ammassati in un salone. Lo stesso dove si svolse la cerimonia. Partecipai a tutte due i giorni che comprendevano 3 tome e 2 rinforzi. Fu una strana e bella esperienza. Fui fortunato ad incontratre fra i partecipanti delle persone bellissime che ancora ricordo con piacere. Rimasi un pò stranito da quella che loro chiamavano "integrazione"....pugni su cuscini, scene di pianto liberatorie, auto flagellamenti psicologici, insomma.....tutta gente che era stitica emozionalmente e da un pò aveva necessità di cacare. Ad alcuni la cosa sembrava aver fatto bene, ad altri no. Altri ancora erano scappati spaventati dopo la prima sera. Altri erano basiti e un pò incazzati. Personalmente ero contento della mia prima esperienza in quel manicomio e mi ci sarebbe voluta una settimana per elaborare che avevo tra le mani qualcosa di veramente potente ( una potente medicina ), ma che l'avevo vista agire in un contesto pre-costruito per noi occidentali. L'unico modo era andare a berla nella Selva, ma come? Troppi soldi...
Così attesi mesi e ritentai scoprendo che l'associazione si era stabilita nella mia stessa regione. Andai al primo incontro informale. La scuola ayahuaschera era in fase di formazione e non m'interessava...continuava a girami in testa una domanda infantile: ma perchè una scuola'??? Comunque riprovai...una sola notte vicino a Torino dove feci 1 toma e 1 rinforzo. Conoscevo chi conduceva la cerimonia e quando mi vide a tarda notte ancora attivo mi reagalò 1 toma extra. Quella volta ebbi effetti molto fisici e mi ben predispose per affrontare tutta l'estate, ma c'era qualcosa che non andava.... Erano diventati un'associazione. Avevano creato una scuola per formare loro facilitatori. Avevano sedi in tutto il mondo e diversi dei vecchi facilitatori s'erano allontanati creando altre associazioni indipendenti. Il tutto mi puzzava di scientology...di multinazionale.
In più ora mi sorgeva spontanea una nuova domanda....ma perchè davano per scontato che tutti i partecipanti fossero malati??? Insomma....dicevano anche che si poteva fare per crescita personale, ma poi venivi trattato come un malato o qualcuno con blocchi. Faccio un esempio...se vomitavi quasi subito ( come mi è capitato più volte ) non era a causa degli alcaloidi appena ingeriti che sballando il ph della stomaco attivano il sitema tampone ( risolvibile con un succhino 1 parte limone + 2 parti arancia ), ma era colpa di qualche blocco emozionale, problema esistenziale o con i genitori. No, cazzo!

Certo che se dessero a tutti il succhino allora sarebbero la metà a vomitare e per altre cause.
L'estate era passata e mi era tornata voglia di sperimentare con l'Aya. dopotutto non avevo ancora "volato" come certi racconti descrivono. Cercavo l'attimo giusto, ma tutte le cerimonie erano in concomitanza con miei giorni lavorativi...forse era un segno, ma ero impaziente. Così decisi di acquistare su interntet i componenti necessari per cucinarmela. Una vocina continuava a sussurrarmi "fallo tu, fallo tu, fidati che ti viene bene", ma ero un pò terrorizzato. Anche perchè sapevo di amici che l'avevano cucinata in passato ed erano stati male quasi da ospedale. Il pacco arrivò senza problemi, ma dopotutto i due componenti in Italia sono legali e possono essere posseduti. Aspettai...volevo bere prima da altri per chiedere il permesso alla stessa Aya di essere cucinata da me. So che può sembrare una follia, ma mi sembrava il modo giusto di procedere. Non ero e non sono un Taita ( sciamano ) o un ayahuaschero. Mi sembrava di commettere una sorta di sacrilegio.
Tornai finalmente a Torino la prima sessione di musica dal vivo durante una cerimonia, comprensiva di bagno di gong, fumigazioni varie, 2 tome e 1 rinforzo. Chiesi il permesso, ma al posto di ottenere risposte me ne tornai a casa con un bel mal di testa da avvelenamento ( caffè e MAO inibitori sono da evitare, ma nessuno te lo dice... ) e una strana incazzatura da nulla di fatto. Avevo passato la notte fuori a fumare e chiacchierare con chi passava, mente il piano di sopra era monopolizzato da urlatori fasulli che non stavano realmente cacciando i demoni, ma piuttosto chiedevano l'attenzione di tutto e tutti senza riceverla. I facilitatori non fecero nulla per "farli esplodere" nel giusto modo e loro contiunarono fin oltre l'alba senza quasi più voce. Un viaggio malandato in Aya ti si appiccica addosso e crea una sorta d'incazzatura costante. Però, durante l'ultima cerimonia, avevo recuperato il numero dei "dissidenti", ossia quelli che erano andati via creando associazioni parallele. Loro ti facevano tomare da solo, senza il rischio di urlatori. Decisi di tentare..
Chiamerò questa associazione i "dissidenti" perchè non mi va di far pubblicità a nessuno. Chi sà ha già capito di chi parlo. Devo dire che da loro mi sono trovato molto bene. Ambiente molto gradevole, cucina ottima e abbondante, ottimo campionario di Aya diverse e possibilità di diverse tome in una sessione. Arrivai a 4 di differenti cucine e tipi, ma le vomitai tutte quasi subito ( non sapevo ancora del succhino.. ) e anche là non ottenni risposta, non viaggiai. Però non ero stato male e l'esperienza mi aveva dato da pensare..
Presi coraggio e cucinai. La prima volta ottenni risultati che mai avevo raggiunto con le associazioni. La seconda volta sbagliai qualcosa ( unii cannabis per spingere il DMT...funziona, ma il mal di testa che arriva è mortale ) e ne uscii mezzo avvelenato. La terza è avvenuta la notte di capodanno e devo dire che è andata benissimo ( no vomito, ma tanto sonno dopo un pò ) e la quarta sta raffreddando ora in preparazione dell'ultimo filtraggio prima della condensazione.
Dopo tutte queste esperienze direi che il meglio è arrivare a cucinarsela da soli. In questo modo ognuno potrà sacarlizzarla o meno alla sua maniera, scegliendo l'ambiente e la musica con cui fare il viaggio per ottenere i risulati migliori su misura per lui/lei. Sono le piante a fare da maestre e non servono "guru" umani. Le piante parlano sempre in modo chiaro.
Certo che per casi particolari di blocchi, traumi, violenze subite, magari si ha bisogno di un'aiuto esterno e a questo punto dei bravi facilitatori possono fare la differenza. Dipende sempre se si è abbastanza forti da lottare o serve aiuto e bisogna sempre ben valutare a chi si chiede.
L'idea di questo thread è di raccogliere e confrontare le esperienze di chi l'ha provata oppure se la cucina.
A breve vi posto la mia ricetta. Sarei curioso di confrontarla con le vostre.
Ora scappo che la "nonnina" attende e se vi farà piacere vi racconterò com'è andata
