Ayahuasca - Do It Yourself

Discussioni generiche sulle piante
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nuvolo
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Messaggio da nuvolo » ven lug 01, 2016 2:47 pm

30!!!! Madò, si anch'io ero arrivato alla stessa conclusione, quindi suggerisci temperatura più alta per la bollitura e poi lenta per concentrare il liquido, ok proverò cosi, sui tempi che mi consigli? Perché credo anche quelli influiscano
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Benway
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Messaggio da Benway » lun lug 04, 2016 12:26 pm

Ah ah ah! 30 è un bel numero, ma io non sono lontano ;)
Però di fallimenti totali ne ricordo pochi. Molti sono stati fallimenti parziali dove la toma ha fatto comunque il suo effetto e dove non posso dirmi completamente insoddisfatto.

Come già dicevo nei post vecchi il mio problema principale con l'Aya è sempre stato il vomito che mi ha diminuito o eliminato gli effetti visivi.

Con la Caapi non ho mai avuto problemi ( neanche di vomito fino a quando non s'incontra con la Chacruna nello stomaco ). Mi piace come sapore e la tengo bene. In più mi piacciono molto i suoi effetti ed il modo che ha di "curarti".

In merito all'estratto di Caapi rossa...bhè, sarà anche una scorciatoia, ma devo dire che è un prodotto di qualità ( l'ho testata ). E' uguale, come consistenza ed odore, alla melassa vista nelle tome con le varie associazioni. Ha ottimi effetti con un body load minore.

Comunque dopo molti tentativi con la Psy alla fine ho optato per la Jurema. Saranno gusti personali, ma la trovo una pianta più potente e più versatile.
Tecnicamante non si tratta più di Aya, ma di un analogo. Chiamatela come volete...
La trovo versatile perchè oltre a poterla cucinare a caldo la si può usare anche come precursore per le varie tek d'estrazione. La cucino come la Psy, ma con meno h2o e dunque con tempi minori di preparazione ( circa 3/4h ). Anche vomitandola si hanno effetti considerevoli..

Samorini, nel suo ultimo libro, parla anche di un sistema tradizionale d'estrazione a freddo a quanto pare molto efficace. Devo ancora testarlo, ma sembra molto interessante. In più l'eliminazione della saponina ( alcaloide praticamente inutile agli effetti ) dovrebbe migliorarne la digeribilità.

Qualcuno di voi ha già provato l'estrazione a freddo in coppia con la Caapi?
nuvolo ha scritto:Poi l'ho ingerita a stomaco vuoto, bevendo subito dopo altro succo di limone e arancio per "dissipare" dopo tre ore mi sono addormentato e basta!!
Ho visto molti addormentarsi durante la salita ( è capitato qualche volta anche a me ). Penso sia dovuto agli effetti rilassanti della Caapi. Stesi, ad occhi chiusi, con la musica giusta.....bhè, anche senza Aya si rischia d'addormentarsi ;)
ayaxxx ha scritto:E comunque ricorda: pazienza.
.....e aggiungo: non scoraggiarti :)

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Messaggio da nuvolo » lun lug 04, 2016 1:12 pm

Quindi, fammi capire: tu fai bollire la capi e la jurema insieme solo per 4h?
Oppure separatamente?
Grazie per la dritta comunque, la proverò. In cosa differisce come effetto rispetto all'ayauasca tradizionale?
Cioé, so che certe cose sono indescrivibili a parole, la domanda esatta sarebbe: c'é una grande o minima differenza? E di che tipo, più fisico o mentale?
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Messaggio da nuvolo » lun lug 04, 2016 1:20 pm

Benway ha scritto:
In merito all'estratto di Caapi rossa...bhè, sarà anche una scorciatoia, ma devo dire che è un prodotto di qualità ( l'ho testata ). E' uguale, come consistenza ed odore, alla melassa vista nelle tome con le varie associazioni. Ha ottimi effetti con un body load minore.
Penso proprio che comprerò l'estratto di caapi, credo che lo scoglio grosso sia quello.
A quel punto però come ti regoli con le proporzioni?
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Messaggio da Benway » lun lug 04, 2016 6:06 pm

nuvolo ha scritto:Quindi, fammi capire: tu fai bollire la capi e la jurema insieme solo per 4h?
Oppure separatamente?
La Caapi ha un suo tempo di "cottura" che è determinato anche da quanta h2o si usa ( di norma 2 lt. a giro x 50g ).
Di Jurema ne usi molto meno ripetto alla Psy perchè è più carica di principio attivo e dunque usi anche meno h2o ( vado ad occhio, ma sono sui 500/750 ml a giro x 10g circa ). In questo caso l'h2o evapora prima e i tempi di cottura si riducono ( 3 cicli in 3/4 h. pendendosela con comodo ).

Dunque vanno preparati separatamente e al massimo puoi unire i due liquidi in fase di condensazione e berli in unica toma. Oppure condensarli separatamente e berli in sequenza ( prima la Caapi e poi la Jurema ). Ognuno ha le sue preferenze in merito.
nuvolo ha scritto:In cosa differisce come effetto rispetto all'ayauasca tradizionale?
Cioé, so che certe cose sono indescrivibili a parole, la domanda esatta sarebbe: c'é una grande o minima differenza? E di che tipo, più fisico o mentale?
Personalmente non trovo una grande differenza se non nella potenza delle visioni. Con la Psy non sono mai riuscito a superare completamente "il velo". Con la Jurema si và molto oltre. Entrambe le ricette hanno come base la Caapi dunque, alla fine, si và solo a potenziare gli effetti visionari.
Gli effetti curativi rimangono, a mio modesto parere, gli stessi.
nuvolo ha scritto:Penso proprio che comprerò l'estratto di caapi, credo che lo scoglio grosso sia quello. A quel punto però come ti regoli con le proporzioni?
E' facile....dipende dall'estratto. Quello che ho usato era un 12:1, ma ne trovi anche ad altre concentrazioni. Per fare la proporzione mi sono basato sulla ricetta da 50g di Caapi dunque ho preso sui 4ml abbondanti. Funziona.

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Messaggio da nuvolo » lun lug 04, 2016 7:20 pm

Grazie per la delucidazione, in effetti anch'io non riuscivo a "bucare il velo" che fino a un certo punto, ma pensavo dipendesse dal grado d'esperienza nel saper guidare la visione :)
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Messaggio da nuvolo » lun lug 11, 2016 1:14 pm

LaFouine ha scritto: dico di mollare perchè non è una cosa per europei, e non si trovano sacerdoti che sono in grado di fare queste cose come dio comanda
Bhé le cose possono essere così, o forse potevano, il popolo europeo sebbene le abbia dimenticate ha radici antiche, a volte negative, abbiamo esportato molto odio e violenza per esempio.
Ma è vero anche che c'é un risveglio in Europa e che la gente comincia cercare altre vie.
La mia esperienza personale con l'Ayauasca è dovuta all'incontro con uno sciamano Shipibo, (http://www.gfbv.it/3dossier/ind-voelker/konibo.html) e lui prima di somministrarmela durante una cerimonia mi ha raccontato che stato suo nonno, che era un maestro tra gli sciamani, non ricordo come vengono chiamati, che gli ha detto di andare in Europa per portare le pianta, poiché è lei che è voluta giungere qui, ed anche lui personalmente, ed altri sciamani che neanche si conoscono tra loro, hanno avuto questo compito in visione. E comunque la pensiate è un dato di fatto che l'attenzione e l'uso in di Ayauasca in tutto il vecchio continente si sta allargando a macchia d'olio. E che possa essere interpretato come moda o meno non importa, una volta compiuto il passo lei ti cambia, e ti cambia in meglio.
Non posso che vederla positivamente questa storia :)
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Messaggio da LSAsղackƅar » lun lug 11, 2016 1:51 pm

nuvolo, se non riesci ad avere visioni, potrebbe essere legato al fatto che l'Ayahuasca ha bisogno prima di purgare il tuo fisico. Hai seguito una dieta salutistica i giorni o settimane prima dell'esperienza?(niente carne rossa, niente sesso, niente alcol, poco zucchero sale e olio). Il digiuno 12 ore prima?

Un metodo più efficace consiste nel: estrarre separatamente le piante e assumere 20-40 min. prima l'esratto di Caapi e poi quello di Psychotria. Con me ha funzionato alla prima volta con pochissima mimosa (2g).
Attenzione però che è potente.

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Messaggio da nuvolo » lun lug 11, 2016 2:44 pm

AllahSnackbar ha scritto: nuvolo, se non riesci ad avere visioni, potrebbe essere legato al fatto che l'Ayahuasca ha bisogno prima di purgare il tuo fisico. Hai seguito una dieta salutistica i giorni o settimane prima dell'esperienza?(niente carne rossa, niente sesso, niente alcol, poco zucchero sale e olio). Il digiuno 12 ore prima?

Un metodo più efficace consiste nel: estrarre separatamente le piante e assumere 20-40 min. prima l'esratto di Caapi e poi quello di Psychotria. Con me ha funzionato alla prima volta con pochissima mimosa (2g).
Attenzione però che è potente.
Ciao, si ho seguito la dieta, ma le ho cucinate insieme e con del limone, credo che l'errore sia stato quello, almeno spero :)
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Messaggio da LSAsղackƅar » lun lug 11, 2016 3:24 pm

nuvolo ha scritto:
Ciao, si ho seguito la dieta, ma le ho cucinate insieme e con del limone, credo che l'errore sia stato quello, almeno spero :)
Non è un'errore, ma da quello che ho constatato, col metodo che ti ho descritto, dovresti avere più possibilità di successo.
Inoltre assumendo prima i MAOi, potrai accorgerti se hai commesso qualche errore nell'estrazione della Caapi, in quanto, se il procedimento è corretto, li sentirai salire.
Buona fortuna e buon viaggio comunque :)

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Messaggio da Benway » mer lug 13, 2016 7:30 pm

AllahSnackbar ha scritto:Inoltre assumendo prima i MAOi, potrai accorgerti se hai commesso qualche errore nell'estrazione della Caapi, in quanto, se il procedimento è corretto, li sentirai salire.
Buona fortuna e buon viaggio comunque :)
Quoto e aggiungo che hanno un effetto inconfondibile e a parer mio molto piacevole.

In merito agli "sciamani" e al Sud america....
Vi riporto alcune ultime news che mi ha raccontato gente di ritorno dalla Colombia.

Già era risaputa la scena del Taita che sta sciamanizzando durante una toma e il nipote ( nonchè assistente alla cerimonia ) se la gioca con il telefonino con il volume a palla ( tanto da interferire pesantemente con gli icaros dello "sciamano" ). Questa però capitò in Bolivia mi pare...
Tornando alla Colombia...bhè, a sto giro lo "sciamannato" di turno ha improvvisato una cerimonia con relative tome giocando lui stesso col portatile e sbronzo marcio :shock:
A quanto pare il business vince su ogni cosa e il Sud America...non ne è immune....gli indios? Ancora meno!

Questi neo-tekno-sciamani d'origine indigena si sono anche inventati un rito d'iniziazione. Funziona così: tu paghi molti dolla. Loro ti fanno il bula-bula. Ti mettono due piume in testa e ti dicono che ora anche tu sei sciamano........uahahahahahahahah!!! :asd:

Dunque anche in merito ai territori tradizionali dell'aya bisogna fare MOOOLTA attenzione che l'inculata è sempre dietro l'angolo e non usa lubrificante.

Temo dovremmo aspettarci nuove associazioni create da questi neo-neo-tekno-sciaman-bula-bulati che di ritorno dalla "terra santa" vorranno spandere la loro deficienza su questa povera terra già malata.

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Messaggio da LaFouine » lun lug 25, 2016 4:43 pm

Benway ha scritto:
AllahSnackbar ha scritto:Inoltre assumendo prima i MAOi, potrai accorgerti se hai commesso qualche errore nell'estrazione della Caapi, in quanto, se il procedimento è corretto, li sentirai salire.
Buona fortuna e buon viaggio comunque :)
Quoto e aggiungo che hanno un effetto inconfondibile e a parer mio molto piacevole.

In merito agli "sciamani" e al Sud america....
Vi riporto alcune ultime news che mi ha raccontato gente di ritorno dalla Colombia.

Già era risaputa la scena del Taita che sta sciamanizzando durante una toma e il nipote ( nonchè assistente alla cerimonia ) se la gioca con il telefonino con il volume a palla ( tanto da interferire pesantemente con gli icaros dello "sciamano" ). Questa però capitò in Bolivia mi pare...
Tornando alla Colombia...bhè, a sto giro lo "sciamannato" di turno ha improvvisato una cerimonia con relative tome giocando lui stesso col portatile e sbronzo marcio :shock:
A quanto pare il business vince su ogni cosa e il Sud America...non ne è immune....gli indios? Ancora meno!

Questi neo-tekno-sciamani d'origine indigena si sono anche inventati un rito d'iniziazione. Funziona così: tu paghi molti dolla. Loro ti fanno il bula-bula. Ti mettono due piume in testa e ti dicono che ora anche tu sei sciamano........uahahahahahahahah!!! :asd:

Dunque anche in merito ai territori tradizionali dell'aya bisogna fare MOOOLTA attenzione che l'inculata è sempre dietro l'angolo e non usa lubrificante.

Temo dovremmo aspettarci nuove associazioni create da questi neo-neo-tekno-sciaman-bula-bulati che di ritorno dalla "terra santa" vorranno spandere la loro deficienza su questa povera terra già malata.
da indios ti dico che"nessuno si fara mai trovare da voi a meno ce non abbiate pelle ramata capelli neri e non parliate quechua" perchè ci sono tanti mezzo sangue che provano a giochicchiare con queste cose per guadagno ma vengono stoppati quando le donne gli parlano in quechua e questi non rispondono perchè capaci di parlare solo spagnolo. sono circoli chiusi che tali devono rimanere,se poi volete venire quaggiu a spendere soldi per far arricchere qualche ubriaco ben venga.
kaixo :mrgreen:

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Benway
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Messaggio da Benway » lun lug 25, 2016 7:14 pm

Sono d'accordo con te.
A sto punto penso anch'io che è giusto da parte degli indios mantenere fra loro i "misteri".
In ogni caso se non si è nati in quella cultura non li si potrebbe capire senza fraintenderli.
Penso anche che sia un fenomeno assolutamente "umano" quello di approfittarsi di una situazione se può incrementare il benessere.
Le orde di occidentali interessati alla medicina ( faccio di tutta un'erba un fascio ) offrono molte possibilità d'arricchimento alle varie popolazioni del Sud America. Perchè queste ultime non dovrebbero approfittarne?
Dopotutto sono gli occidentali che vanno da loro e sono sempre gli occidentali a chiedere d'essere presi per il culo.

Con questo voglio dire che non giudico chi inganna come non giudico chi si fa ingannare. Ognuno fa poi ciò che gli pare...basta essere contenti. La cosa che mi preoccupa sono i contenti che tornati in patria si mettono a fare proseliti.... :(

Comunque senza bisogno d'andare in Sud America si può essere presi per il culo anche in Italia...
V'è ampia scelta..... :asd:

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Vegetable Man
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Ayahuasca in Italia

Messaggio da Vegetable Man » mer lug 27, 2016 7:39 pm

Purtroppo la realtà è molto triste, si stà assistendo alla totale disintegrazione della spiritualità, dell'economia e dell'ambiente delle culture da cui queste piante provengono, e purtroppo cercando i colpevoli spesso mi ritrovo a guardarmi allo specchio.

Gli indigeni, per la maggior parte, sono molto ignoranti ed estremamente facili da ingannare, spesso anche da comprare. Sinceramente non vedo nessuna possibilità di guadagno nello scambio di conoscenze e materie prime pregiate, frutto di un'ecosistema unico al mondo ed anni di lenta crescita, con tecnologia sorpassata di seconda mano e altri "scarti" della nostra economia.
Inoltre se provate a percorrere a ritroso la strada di un immaginario tronchetto di Ayahuasca troverete che gli indigeni che l'hanno raccolto e preparato non ne ricavano praticamente nulla, spesso anzi lavorano per riuscire a stento a sopravvivere (ovvero stavano meglio prima). Chi si occupa della commercializzazione e della rivendita in occidente di etnobotanici sono sempre gringos, quasi sempre olandesi tra l'altro, che prendono contatto direttamente con le tribù che hanno accesso alle conoscenze a ai terreni produttivi, facendogli fare tutto il lavoro per una paga misera, per poi rivendere a prezzi stratosferici a noi stupidi e ricchi occidentali.

Discorso diverso per gli sciamani, che avete descritto benissimo, loro sono i veri "furbi", sono quasi sempre degli improvvisati che pensano solo ed esclusivamente ai profitti, propinando un sacco di baggianate ed astruserie ai turisti, soprattutto per quanto riguarda la medicina popolare e la riabilitazione spirituale. Molti sono i casi di ayahuascheri fasulli che per evitare problemi a gestire gruppi di più di 10 persone somministrano pozioni a base di solo Caapi, filtrate in modo estremamente grezzo, finendo dunque per spacciare poco più che una purga per una esperienza completa.

Assolutamente da evitare sono i centri spirituali o di riabilitazione (anche questi spesso gestiti da bianchi), che sono una perversione sia della visione di sciamanismo che di medicina popolare sudamericana, e spesso mischiano alla buona mille e più correnti new age pur di spennare i loro clienti, finendo per mancare completamente l'essenza della cultura dell'Ayahuasca.
Delle associazioni a delinquere che passano per scuole di Ayahuasca qua in italia non ne parliamo nemmeno...

Comunque sicuramente ci sono minacce peggiori del turismo "sciamanico" e dell'interesse occidentale per gli etnobotanici come la deforestazione e lo sfruttamento intensivo delle risorse naturali, il crescente alcolismo e la miriade di nuovi problemi sociali anch'essi però regalo di noi "Conquistadores" e della dissoluzione della cultura tribale sudamericana...

Comunque bando alle ciance, parliamo un pò dei principali protagonisti della nostra amata Ayahuasca e della sua preparazione! :drink:


Per una buona Ayahuasca non è necessario avere a disposizione una grande varietà di additivi, anzi soprattutto all'inizio è più facile ottenere dei buoni risultati restando sul semplice, ovvero cucinando separatamente una pianta contenente inibitori della mono ammino ossidasi (o betacarboline), e una contenente triptamine. E' una buona idea, almeno la prima volta, provare un preparato contenente solo maoi, per farsi un idea dell'esperienza completa ma soprattutto per testare l'efficacia dell'estrazione e la nausea e la resistenza del nostro corpo.


PIANTE CONTENENTI BETA CARBOLINE

Le betacarboline o maoi (inibitori dell'enzima mono ammino ossidasi), impediscono al nostro organismo di metabolizzare il DMT e le altre triptamine quando vengono ingerite, rendendolo così oralmente attivo.
Sono prevalentemente loro e dunque il loro dosaggio a stabilire la durata e secondo alcuni anche la profondità dell'esperienza, ovvero a bassi dosaggi, quelli rischiesti per raggiungere l'inibizione dell'enzima, si avrà teoricamente un trip breve e dominato dall'intense visioni date dalle triptamine, con un minore coinvolgimento spirituale. Overdosando la durata aumenta di parecchio e le visioni passano quasi in secondo piano rispetto alla complessità delle sensazioni provate e la totale immersività dell'esperienza.

Sono sostanze abbastanza facili da trovare in natura, anche se decisamente meno delle triptamine, si possono riscontrare in grosse concentrazione in queste specie botaniche:

La Banisteriopsis Caapi (Yagè, Ayahuasca), la regina indiscussa dell'Ayahusca. E' decisamente psicoattiva anche da sola e ne esistono di diversi tipi e provenienze, al momento c'è un sacco di confusione in proposito, i botanici non sono ancora troppo sicuri della giusta classificazione di questo gruppo di liane, perciò si ci basa sui nomi usati dagli indigeni, che purtroppo cambiano di regione in regione, o sui colori, classificazione altrettanto inaffidabile.
Principalmente esistono 6 tipi di Caapi:

-Black, la varietà considerata più potente e per questo spesso è la più ricercata, pochi sanno però che è la più potente nel senso che garantisce una purga più profonda e non un diverso effetto psichedelico. Per di più molta della Black in commercio è in realta Alicia Anisopetala, che è inattiva e merita un discorso a parte.
-White,la varietà più gentile in assoluto, insieme alla Cielo è la migliore con cui iniziare
-Cielo, scoperta da Terence McKenna, uno dei padri della psichedelia moderna, è la varietà più diffusa con buone ragioni. E' decisamente gentile, è possibile prenderne dosi massiccie senza grossi problemi, ma ha tutto ciò che serve per garantire un'esperienza piena e completa.
-Yellow, molto simile alla Cielo con un pizzico di Red,
-Red,una varietà che fù incrociata da Terence McKenna. Si dice sia la seconda varietà più potente dopo la Black ma comunque molto più gentile;
-Blue, praticamente sconosciuta e probabilmente non classificabile come Caapi ma appartente alla stessa famiglia.

Considerando la grande confusione sull'argomento e l'inaffidabilità delle classificazioni proposte dai rivenditori, in generale conviene basarsi sulla freschezza e conservazione del prodotto piuttosto che sul colore o sul nome, comunque per sicurezza meglio stare lontano dalla Black.
Per evitare di cucinarsi da soli il Caapi, è' possibile acquistare legalmente estratti purificati in polvere che hanno dosaggi che si aggirano intorno a 200mg o anche meno. La seconda scelta consiste nelle tinture e infine vengono le resine, prodotto sicuramente efficace ma abbastanza grezzo. Per il materiale vegetale (foglie e liana), generalmente si parte da un dosaggio di 50 grammi per arrivare anche a delle dosi eroiche di ben oltre 100.
La preparazione dell'Ayahuasca è un processo laborioso che si protrae per più giorni ma se avete della buona musica e un pò di pazienta dovrebbe essere più rilassante che faticoso.

Preparazione del Caapi

Ecco come personalmente preparo il Caapi:
1) Si inizia tritando finamente i tronchi di Caapi, più finemente vengono tritati maggiore sarà l'efficienza dell'estrazione.
2)Successivamente questa polvere và congelata per favorire la lisi e l'assottigliamento delle pareti cellulari. Si possono fare più passaggi in freezer, scongelando ogni volta a temperatura ambiente e questo sicuramente aiuterà seppur in minima parte a ottenere un prodotto di qualità.
3)A seguire il materiale và cotto e mescolato continuamente per tre ore a fuoco moderato (deve bollire ma delicatamente), ripetete la cottura almeno quattro volte filtrando, strizzando e cambiando acqua ogni volta, realizzando così un'infusione complessiva di almeno 12 ore, volendo si possono addirittura raddoppiare i tempi per assicurarsi che non si ci stia lasciando assolutamente niente alle spalle.
Si può usare acqua del rubinetto in mancanza d'altro, ma io vi consiglio di usare acqua demineralizzata o ancora meglio distillata a ph acido (se potete testare il ph della soluzione portatela a 4,0 usando succo di limone o aceto, altrimenti un cucchiaio di aceto per ogni litro di acqua dovrebbe andare bene).
Potete usate a malapena tanto liquido quanto basta per coprire la liana ma sinceramente più ne usate meglio è, la solubilità delle betacarboline in acqua, anche acidificata, è abbastanza contenuta; inoltre essendo materiale legnoso è particolarmente difficile estrarre dal Caapi.
Ricordatevi però che usare più liquido significherà un processo di riduzione più lungo.
4) Adesso dovreste avere una discreta quantità di liquido non ancora fangoso ma sicuramente non cristallino, che potete decidere di ridurre a fuoco molto basso così com'è (deve evaporare ma non più bollire così si evita che addensandosi si attacchi e rischi di bruciare, troppo calore potrebbe anche causare la perdita di potenza del preparato).

Seguendo questa strada però si ottiene una melma densa e decisamente nauseante, già più potente e pulita rispetto alle pozioni amazzoniche ma si può fare anche di meglio grazie all'aiuto di semplici uova! :shock:
Infatti se siete decisi ad evitare la tipica purga, prima di ridurre potete purificare la vostra Ayahuasca rimuovendo parte dei tannini presenti, usando dei filtri al carbonio attivo o in alternativa del semplice bianco d'uovo.
Basta mettere tutto sul fuoco come se stesse iniziando a ridurre, quando il liquido si è riscaldato buttate dentro un bianco d'uovo per ogni due litri di liquido, o due bianchi per ogni tre litri se volete essere sicuri del risultato. Mescolate bene lasciando l'uovo immerso da un minimo di 10 minuti a un massimo di un'ora (un bagno di un'ora ovviamente rimuoverà più tannini ma anche una minima parte di principi attivi).
Dovreste notare fin da subito l'uovo rapprendere e cambiare colore fino a raggiungere una sfumatura marrone: sono i tannini che vengono intrappolati dal bianco.
Finito il bagno di un'ora spegnete, lasciate raffreddare e rifiltrate per rimuovere l'uovo solidificato. Se tutto è andato come doveva, dovreste notare subito che l'Ayahausca è decisamente meno densa, il marrone di prima dovrebbe essere diventato una limpida sfumatura rossa o color oro.
A questo punto procedete normalmente con la riduzione finche non ottenete una quantità di liquido per voi facilmente ingeribile :D




La Banisteriopsis Muricata, è spesso commercializzata con il nome di Red Caapi, non chiedetemi perchè dato che visivamente a parte il colore non ci somiglia molto, si dice sia una varietà molto potente di Caapi, anche se dal punto di vista chimico sono composte in maniera molto simile, un dettaglio interessante è che analizzandola sono state trovate anche tracce di dmt rendendola l'unica possibile candidata per la realizzazione di un preparato attivo partendo da una pianta singola. Generalmente 50 grammi cucinati come si fa per il Caapi sono un'esperienza decisamente solida e più che abbastanza per raggiungere un grado completo di inibizione enzimatica, è decisamente sconsigliabile salire o superare i 100 grammi oltre che un spreco di materiale.

L'Alicia Anisopetala, è un caso a parte e non contiene maoi, visivamente molto simile al Caapi, viene spesso commercializzata con il nome di Black Caapi a causa del colore delle sue venature, creando ancor più confusione, anche se non ha niente a che vedere con la sua stretta parente. Infatti non contenendo betacarboline è una pessima scelta usarla per sostituire il Yagè, ha un sapore decisamente migliore, quasi piacevole, ma ad oggi è ancora oggetto di studio ed è ritenuta inattiva. 
Io stesso l'ho sperimentata e posso garantire che anche se ha un suo effetto, non troppo distante dal placebo e non aggiunge praticamente nulla alla pozione. Sono stati riportati dosaggi fino ed oltre i 100 grammi anche se salendo sopra i venti si rischia di passare delle brutte ore in bagno, senza un ritorno concreto.

Il Peganum Harmala (Ruta siriana), è la mia personale seconda scelta dopo il Caapi, i suoi semi contengono uno spettro diverso di betacarboline e risulta decisamente più fisico e nauseante. Per questo motivo al contrario del Caapi, difficilmente viene preso da solo ma viene usato quasi esclusivamente per attivare oralmente le triptamine o per realizzati estratti ad alta purezza (95-99%) attivi a basse dosi e praticamente privi di quegli effetti collaterali che caratterizzano i semi grezzi.
Sicuramente essendo attivo a dosi più basse è un'alternativa comoda ed economica al Caapi, per diminuire la nausea e la pesantezza di stomaco che lo caratterizzano può essere cucinato in modo simile (ma in tempi decisamente ridotti, quattro lavaggi da un quarto d'ora sono sufficienti); si possono masticare i semi interi, anche se è un tipo di assunzione poco efficiente e molto sgradevole, o ingerito tritato o in polvere aiutandosi con dell'acqua. Dato il sapore pessimo, peggiore ed infinatamente più amaro dell'Ayahuasca, capsularlo o creare dei fagottini da ingerire è un opzione decisamente meno sgradevole.
Quando viene utilizzato al posto del Banisteriopsis si parla di anahuasca, ovvero analogo dell'Ayahuasca.
Generalmente se ingerito così com'è bastano 3 grammi di semi per raggiungere l'inibizione enzimatica, i dosaggi variano da un minimo di 2 grammi a un massimo di 7 (5 più 2 di rinforzo). Dosaggi più alti comportano diversi fastidiosi effetti collaterali: sbalzi di pressione, febbre, brividi, insonnia, nausea, vomito e diarrea e ancora mal di testa tachicardia ecc...
Secondo una leggenda a dosaggi assurdi dovrebbe essere psicoattivo anche da solo similmente al Caapi (10-30 grammi), ma ho provato personalmente e sebbene per certi sensi abbia retto bene non ho avuto nessun effetto positivo o che comunque giustificasse il malessere e i rischi che comporta giocare con i maoi, ricordatevi che sono dei farmaci molto potenti e se presi in dosi alti rischiano di avere effetti permanenti, cosa ancora più facile se vengono mischiati con altre sostanze, soprattutto stimolanti (sì parlo anche di nicotina e caffeina).
Seriamente, cucinare una grosse dose di Caapi per sperimentare e provare qualcosa di diverso può essere divertente anche se comporta un pò di viaggi in bagno, con la Ruta decisamente no...



Quantità inferiori di maoi sono contenute anche nel tabacco, soprattutto la Nicotiana Rustica, così come nella passiflora, nell'iperico, nello yohimbe e in misura trascurabile nel chaliponga, un'altra liana parente dell'Ayahuasca che però viene usata per il suo contenuto di triptamine.



Qui potete trovare la maggior parte delle notizie e degli studi condotti sulle diverse liane amazzoniche, in particolare le varie differenze e una classificazione affidabile dei vari tipi di Caapi disponibili, è sempre meglio essere informati ed evitare di farsi truffare:
https://www.dmt-nexus.me/forum/default. ... ts&t=29967





PIANTE CONTENENTI TRIPTAMINE


Gli effetti solitamente ricercati da noi psiconauti sono garantiti nell'Ayahuasca e nei suoi analoghi, dalla presenza di più triptamine, la più famosa è sicuramente L'N,N DMT o Dimetiltriptamina. E' una sostanza endogena che provoca alucinazioni e altri effetti assimilabili all'archetipo classico di psichedelico. Generalmente gli sciamani usano dosi molto basse di triptamine nei loro preparati, sia perchè credono che l'azione teraupetica dell'Ayahuasca dipenda principalmente dal Caapi, sia perche gestire qualcuno in preda ad allucinazioni selvagge non è per niente facile.
In ogni caso sono sostanze di cui si possono tranquillamente prendere dosi massiccie, infatti sono decisamente più sicure dei maoi dal punto di fista biologico anche se l'esatto opposto può essere detto guardando la cosa dal punto vista psicologico.

Discrete concentrazioni di DMT ed altre triptamine possono essere trovate in centinaia di specie vegetali ed animali, anche se le specie più famose ed usate nella preparazione dell'Ayahuasca sono:

Psychotria viridis e Psychotria Alba (chacruna), la regina delle piante contenenti triptamina e la più usata dagli indigeni. E' sicuramente la scelta migliore per la preparazione dell'Ayahusca, non crea particolari fastidi, è stata sperimentata per secoli ed i suoi dosaggi sono ben conosciuti.
Purtroppo la freschezza e la qualità del fogliame sono fondamentali, infatti queste due piante non contengono quantità stratosferiche di alcaloidi già in partenza, e ne perdono gran parte durante l'essiccazione ed il trasporto arrivando ad un modesto 0,1% composto quasi esclusivamente da DMT
D'altronde è perfettamente logico che delle foglie sottili siano più soggette a decadimento rispetto a cortecce, tronchi o radici...
Per un breve periodo si è pensato che la Psychotria Alba possedesse dosi inferiori di principio attivo, si è poi scoperto che queste piante chimicamente sono molto simili a dunque si applicano le stesse regole per il dosaggio.
Nella giungla 20 grammi di chacruna potrebbero essere considerati una buona dose, lavorando con foglie di bassa qualità può arrivare tranquillamente a 50.
Per cucinarlo si può utilizzare la stessa tecnica del Caapi dimezzando i tempi ed evitando che il composto arrivi a bollire.

Dyplopteris Cabreana (chaliponga), e' una liana lontanamente imparentata con le Banisteriopsis, anche se contiene solo una beta carbolina ed in bassissima concentrazione. Al contrario è decisamente ricco di triptamine ed attivo a dosi inferiori rispetto al chacruna. Anche del chaliponga si utilizzano le foglie, ma regge leggermente meglio il passare del tempo. Ha una concentrazione di alcaloidi molto variabile che spazia da circa 0,17% ad un impressionante 1,75%.
Molti trovano già soddisfacenti dosi di 5 grammi mentre 15 grammi rappresentano una dose forte. Pochi sentono il bisogni di spingersi oltre infatti il chaliponga ha la fama di essere molto più tetro ed indigesto della Psychotria, probabilmente a causa del suo contenuto di 5-MeO-DMT, una triptamina attiva a dosi bassissime con effetti più simili ad un dissociativo che ad un allucinogeno.
Và cotto esattamente come il chacruna.

Mimosa Hostilis (jurema), contiene un altissima quantità di DMT, infatti viene molto usata per le estrazioni anche se può essere cucinata come il Caapi per la preparazione di un analogo dell'Ayahuasca decisamente più stomachevole.
Dopo aver cotto la radice, per rendere l'infuso di mimosa più appetibile è consigliabile lasciarlo a decantare per diverse ore nel frigo, si formera una patina grigiastra in cima, che và scartata così come i sedimenti che si depositeranno sul fondo.
I dosaggi arrivano ad un massimo di 5 grammi anche se per iniziare può bastarne anche uno.
Si utilizza principalmente la radice e la concentrazione maggiore di principio attivo si riscontra nella parte interna che può arrivare anche al 2% di alcaloidi principalmente DMT.

Svariate specie di Acacia, contengono uno spettro molto vario di triptamine, molte di queste sono attive a bassissime dosi e si dice possano essere leggermente attive senza l'utilizzo combinato di maoi. Due delle specie più famose sono l'Acacia Acuminata che ha la particolarità di contenere fino all'1,5% di alcaloidi nelle foglie e l'Acacia Confusa di cui si usa principamente la radice (arriva circa allo 0,4% nelle foglie, mentre la corteccia della radice può oltrepassare il 2%). Generalmente anche queste vengono usate nella realizzazione di estratti, comunque i dosaggi utilizzati nella preparazione dell'anahuasca si aggirano intorno ai 5gr, ma si possiede del buon materiale di partenza si può avere un'esperienza piena ed appagante a dosaggi inferiori. Superare i 5 grammi è da considerarsi un grosso rischio se non si ha idea della potenza di ciò che abbiamo tra le mani. Come le altre piante contenenti triptamine in questa lista, può essere cucinata in modo simile al Caapi dimezzando i tempi ed evitando di portare il composto ad ebollizione.

-Virola Theiodora e Virola Calophylla(epèna), sono due alberi contenenti una resina psicoattiva a base di triptamine (principalmente 5-Meo-DMT), generalmente non vengono usati come additivo nell'ayahuasca, gli indigeni mettono dei grossi pezzi di corteccià sul fuoco finche non iniziano a "sudare", questo essudato che si ossida estremamente in fretta viene raschiato e ridotto sullo stesso fuoco che si è utilizzato per estrarlo, così si ottiene una resina molto scura (spesso diluita con cenere o polvere di piante come la Justicia Pectoralis) che abitualmente viene sniffata con modalità ed effetti simili allo Yopo e al Vilka.
Per questa ragione e anche per le oggettive difficoltà di conservazione e preservazione dei costituenti attivi, la quasi totalità della corteccia reperibile in occidente è praticamente poco più che segatura, infatti la resina, e dunque la maggior parte del principio attivo viene estratto in loco e venduto a prezzi decisamente maggiori rispetto alla corteccia ( anche qui c'è poco da fidarsi, esiste pochissimi suppliers che vendono vera resina di Virola, nessuno di questi locato in europa che io sappia). In ogni caso per chi volesse provare consiglio di prendere dai 5 ai 20 grammi di corteccia e da 1 a 5 di resina. Provate sempre una microdose prima in caso foste in possesso di materiale fresco.



Qui potete trovare degli elenchi e l'analisi chimica di alcune delle svariate piante usate tradizionalmente e non come additivi nell'ayahuasca:

http://www.serendipity.li/dmt/hoasca.html#tbl2a
https://www.dmt-nexus.me/forum/default. ... ts&t=33618
http://www.psychonaut.com/ayahuasca-dmt ... loids.html







L'Ayahuasca è qualcosa di veramente speciale, con una sfumatura di eternità decisamente più marcata rispetto agli altri allucinogeni, riflettete a lungo sul perchè volete provarla, cosa vi aspettate da essa e se veramente siete in grado di accettare ed integrare una brutta esperienza o una scomoda verità se fosse quello ciò che il vostro subconscio ha bisogno di mostrarvi.
Un'esperienza ad un dosaggio che non sia ridicolmente basso sicuramente rischia di cambiare chi siete e la vostra vita, è necessario avere pazienza ed essere disposti a rinunciare agli psichedelici o altre droghe, sia prima che dopo l'assunzione della pozione. Non abbiate fretta e non inseguite le visioni, ricordate che l'Ayahuasca non và e non può essere gestita, bisogna lasciarsi andare ed accettare la realtà che ci viene mostrata così com'è, pena la disintegrazione del vostro io.

Vi consiglio di fermarvi a riflettere anche dopo un tentativo fallito, sembra assurdo ma spesso la capacità di trarre qualcosa di utile dalle visioni è necessaria per il realizzarsi della visione stessa. Con questo voglio dire che generalmente, il set e il setting influiscono sull'esperienza quasi quando il dosaggio e la cottura stessa.
Dopo la prima esperienza (che spesso si realizza dopo molti tentativi falliti non solo per l'inesperienza nella preparazione ma anche per l'inadeguatezza psicologica di chi giunge ad utilizzare una sostanza senza sapere bene perchè, cosa aspettarsi e di che cosa si tratta), che può essere goduta senza troppi pensieri, in uno spirito di pura meraviglia, vi consiglio di affrontare le successive con molta più disciplina e consapevolezza, altrimenti è molto probabile che vi sia preclusa la possibilità di ricevere niente di positivo ma solo confusione ed oscurità.

Molti dicono, se ci si vuole credere, che l'energia e l'intensità del prodotto finale equivale all'energia e all'intensità che si è posti, in primo luogo, nella preparazione stessa.




Ricordatevi di assumerla sempre a stomaco vuoto ed informarvi approfonditamente su possibili interazioni e dosaggi prima di mischiarla con altre sostanze o aggiungere additivi vari.

Perchè i maoi facciano il loro lavoro c'è bisogno di tempo, quindi è uno spreco mischiare o cucinarli insieme alle triptamine, aspettare 15-20 minuti dopo averli presi dovrebbe essere abbastanza per inibire gli enzimi, bere in due riprese può anche aiutare a diminuire la nausea e dunque il rischio di vomito che è il motivo principale per cui tanti si lamentano di non avere nessun effetto.
Infatti sebbene i suddetti esperti e sciamani non ne parlino volentieri e che bere per vomitare subito dopo non consente un adeguato assorbimento del principio attivo.
Più la pozione e diluita e meno ne verrà assorbita dalla bocca e dall'esofago, una volta nello stomaco può essere necessaria anche più di un'ora per un completo assorbimento.
Altri trucchi per ridurre la nausea sono:
-bere olio essenziali di limone prima dell'Ayahuasca sembrerebbe aiutare anche se con me non ha mai funzionato;
-bere un tè allo zenzero, che ha delle comprovate propietà antiemetiche;
-ingerire degli edibili a base di Cannabis 2-3 ore prima di bere, o fumare qualche canna subito dopo stando attenti agli sbalzi di pressione;
-ingerire pochi semi di datura, sono ricchi di scopolamina una sostanza antiemetica ma fortemente tossica;
-stare perfettamente immobili, evitare di parlare o girare la testa almeno per mezz'ora dopo l'ingestione.

In generale è consigliabile astenersi da cibi contenenti Tiramina (alcolici, caffè, cioccolato, formaggi, lieviti, carne e pesce lavorati) da 6 ore prima dell'assuzione a sei ore dopo l'esperienza, anche se questa è una reale necessita solo nel caso si voglia provare una pharmahuasca, ovvero l'analogo farmaceutico dell'Ayahuasca.
Infatti sia il Caapi che la Rue contengono inibitori ad azione reversibile, che vengono smaltiti dall'organismo molto in fretta, il peggio che possa succedere ingerendo modeste quantità di Tiramina è che torni la nausea o arrivi un bel mal di testa.

Tradizionalmente è indicata una dieta molto più severa che prevede l'astenzione dal sesso, dalle spezie soprattuto il peperoncino, dai grassi e persino dal sale per almeno 24 ore se non addirittura una settimana prima dell'assunzione.

Cibi contenenti Tirammina ed informazioni sul suo metabolismo:
https://it.wikipedia.org/wiki/Tirammina
http://www.my-personaltrainer.it/nutriz ... amina.html


Anche il digiuno, che io consiglio di non spingere oltre le quattro ore è enfatizzato da molte tribù, che evitano assolutamente di mangiare il giorno della cerimonia, ricorrendo invece a bevande energizzanti come quella ricavata dall'Ilex Guayusa o dall'Ilex Paraguariensis. Sinceramente ho notato che fare un pasto estremamente leggero 2-3 ore prima dell'assunzione aiuti molto più del digiuno sia nel contrastare la nausea sia nel mantenere l'energia necesaria per il viaggio, che a seconda del dosaggio può arrivare anche a 6 ore di effetto peno e 6 di lenta discesa.

Perciò prima di pensare di ingerire dell'Ayahuasca accertatevi di essere in buono stato psicofisico, avere la pancia vuota, buoni ingredienti, la giusta dose di rispetto, non dimenticate di essere sinceri con voi stessi e chedervi perchè lo state facendo ed infine, assicuratevi di avere, oltre ad un sitter possibilmente sobrio, una valanga di tempo tutto per voi.


Scusate lo sò che ho scritto anche troppo...
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Benway
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Messaggio da Benway » gio lug 28, 2016 3:20 am

Vegetable Man ha scritto:Scusate lo sò che ho scritto anche troppo...
Non ti devi assolutamente scusare!
Anzi complimenti per il post molto chiaro e ricco di utili informazioni sia per chi sta curiosando che per chi già sperimenta :D

Quoto tutto, ma voglio aggiungere dei particolari:

- Personalmente posso dire di aver provato la Yellow Caapi e la Red Caapi notando ben poche differenze ( entrambe ottime piante - effetti simili - body load simile ).

- In merito al sistema di detanninizzazione della Caapi usando l'albume dell'uovo ne abbiamo parlato in qualche post a pag2. L'avevo trovato come metodo per rendere più digeribile la Mimosa Teuniflora e mi era venuto in mente di provarlo con L'Ayahuasca così avevo chiesto se poteva andare.....a quanto pare il rischio è di depotenziarla dunque avevo desistito.

Hai testato personalmente? Hai notato differenze effetive di digeribilità ed effetti?

- Anche per me il Peganum Harmala è subito dopo la Capii fra i MAOi. Non ho ancora avuto modo di testarla con la Jurema ( in una anahuasca che potete chiamare come volete.. ), ma parecchi anni fa, quando esistevano gli smartshop in tutte le città d'Italia, l'avevo provata per potenziare gli effetti di 1,5g di hawaianii secchi. Nell'ignoranza dell'epoca li avevo macinati un pò in modo grossolano, avevo riempito delle capsule di gelatina e via. Avendoli presi 1h prima dei funghi ho avuto modo di analizzare bene l'effetto e ne ho un ottimo ricordo. Si è molto più attivi e meno ingolfati fisicamente rispetto alla Caapi ( body load minore ). Zero nausea. Ottimi effetti "antidepressivi" molto simili ad un inizio di salita di MDMA. Effetto di potenziamento sui funghi...TOTALE!!
Vegetable Man ha scritto:Quantità inferiori di maoi sono contenute anche nel tabacco, soprattutto la Nicotiana Rustica, così come nella passiflora, nell'iperico, nello yohimbe e in misura trascurabile nel chaliponga, un'altra liana parente dell'Ayahuasca che però viene usata per il suo contenuto di triptamine.
Infatti apro una piccola parentesi sui "coadiuvanti" dell'Ayahuasca da me provati personalmente. Faccio una breve recensione di ognuno secondo le spiegazioni che mi sono state date dalle persone che me le han fatte usare ( in assenza di analisi chimiche.. ). Molti di voi che avranno fatto bevute di gruppo in Italia o nella Selva sud americana li conosceranno con magari altri nomi o conosceranno altre preparazioni.
I "coadiuvanti" vengono sempre assunti PRIMA della toma appunto perchè servono a potenziare la maoinibizzazione ( poi ci aggiungono le più disparate ragioni religioso/spirituali tipo: serve ad equilibrare la tua parte maschile e quella femminile oppure perchè facilitia il ricordo delle vite passate...va bene tutto basta che ci sia l'intento ).

-- Creme:

- AMBIL - E' una crema di tabacco 90% e altre "misteriose" piante della selva amazzonica 10%. E' solo per i più masochisti e i duri :asd: La si deve spalmare sulle gengive e succhiarla lentamente. E' una crema nera con l'odore di 8000 posaceneri stracolmi concentrati in un modo difficile da descrivere. In merito al gusto..........bisognerebbe coniare una parola appropriata. Credo sia la cosa più disgustosa mai provata nella vita. In pratica sà di formaggio altamente scaduto misto al concentrato degli 8000 sopracitati.

Effetti: Molto potenti. Deve contenere un'altissima % di nicotina perchè la si sente scendere nello stomaco come se fosse fango alieno mentre la testa inizia ad espodere. Il battito cardico aumeta e la pressione sanguinga di conseguenza ( ho visto alcuni visi divenire paonazzi ). Gli occhi diventano lucidi e sembrano schizzare fuori dalle orbite mentre nello stomaco inizia una lavanda gastrica inarrestabile. L'effetto celebrale è simile a quello di una botta di speed, ma dura molto molto meno.

Vista la facilità di sboccare subito dopo averlo assunto viene usato come energizzante/pre-purga prima della toma vera e propria.

-- Polveri da fiuto:

- RAPEL - Misto di tabacco in polvere e le altre solite piante amazzoniche "misteriose" ( La % di tabacco è di sicuro maggiore ). Viene somministrata via cannuccia nasale. A seconda della cannuccia ci si fa soffiare o si soffia. Il proiettile di polvere viene sparato in entrambe le narici. MAI respirare i primi 10 sec pena l'entrata della polvere nei polmoni ( bisogna dare il tempo alla polvere d'appiccicarsi alle mucose ). Gusto e odore molto simile al tabacco da fiuto che si trova ancora da alcuni tabaccai.

Effetti: Abbastanza traumatico per i condotti nasali e respiratori con conseguente "esplosione" dell'occhio in corrispondenza. L'assorbimento avviene solo via mucose. Madare giù la poltiglia non è cosigliato, anche se capita, infatti di solito la si lascia colare o ci si soffia il naso dopo una decina di minuti. Anche in questo caso si hanno effetti energizzanti dati dalla nicotina, ma meno potenti dell'Ambil. Non ha effetti purgativi visto che non viene digerita.

- LASCA' ( scrivo la fonetica.. ) - Misto di tabacco e altre piante misteriose, ma la proporzione s'aggira sul 50% di ognuna. Sistema d'assunzione uguale a quello del Rapel. Il gusto è molto più leggero e speziato. E' quasi piacevole...

Effetti: Meno traumatico del Rapel. Lascia un sapore di spezie in gola, ma anche in questo caso lo si fa colare o ci si soffia il naso dopo dieci minuti circa. Non si ingerisce. Anche lui ha effetti energizzanti/leggermente euforizzanti di breve durata.

- Polveri da assunzione orale:

- MAMBE' / MAMBE - Si tratta di polvere finissima di foglie di coca. Viene usata chiaramente come energizzate/tonico in preparazione alla toma per dare forza e combattere gli effetti soporiferi della Caapi ( questa è una mia conclusione ). Viene aggiunta la polvere a tisane / h2o fredda oppure infilata in bocca così com'è dandovi l'impressione di masticare una balla di fieno ben stagionato.
Vegetable Man ha scritto:Dopo aver cotto la radice, per rendere l'infuso di mimosa più appetibile è consigliabile lasciarlo a decantare per diverse ore nel frigo, si formera una patina grigiastra in cima, che và scartata così come i sedimenti che si depositeranno sul fondo.
Forse sono stato un pò sfigato, ma in una delle varie sperimentazioni con la mimosa ho voluto provare a lasciare il condensato in frigo una notte. Il risultato è stato la separazione di una parte più scura sul fondo e h2o sporca sopra. Ho bevuto solo la parte liquida ( parte grigia inclusa )....effetti.....ZERO. La parte solida l'ho poi aggiunta di rinforzo ad una tek d'estrazione ( non si butta via nulla ;) ).
Vegetable Man ha scritto:-stare perfettamente immobili, evitare di parlare o girare la testa almeno per mezz'ora dopo l'ingestione.
Si per molti funziona così e altri attendono sdraiati e beati, ma ho notato che per me vale l'opposto. All'inizio rispettavo questa regola, ma l'immobilità mi porta ad una veloce nausea e conseguente :sbratto: così ho provato a rimanere in piedi con la musica accesa, poi ho iniziato a muovermi saltellando e mezzo ballando in modo molto blando e strano a dirsi questo su e giù riesce a farmi digerire e ruttare il tutto. Funziona un pò come quando si cerca di far digerire un neonato. Lo si appoggia su una spalla, si saltella su e giù dolcemente dando qualche debole pacca sulla schiena attendendo il rutto o il vomito. Sarà da scemi ma è diventato parte del mio "rito" personale e funziona dunque...perchè no?

Ah ah ah! Alla fine anch'io ho scritto un botto, ma stanotte non ho per nulla sonno.. :sfatto:

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Ayahuasca in Italia

Messaggio da astraldream » gio lug 28, 2016 5:20 am

Grandi ragazzi !
Però, nella jurema se non sbaglio, la concentrazione maggiore si ha nella scorza della della radice e non all'interno...

Poi, pensavo, l'essere un tabagista dovrebbe influire sull'inibizione dei mao ( MAO-A inibita al 28% e MAO-B al 40% rispetto ai non fumatori ) e lo stesso discorso probabilmente si può fare anche per i fumatori compulsivi di cannabis :asd: quindi penso abbiano bisogno di una dose minore di betacarboline da combinare a triptamine....d'altronde posso confermare che, da tabagista e fumatore di cannabis, ho bisogno di solo 1g o poco più di peganum per inibirmi i MAO...


Ma perché non scrivete un po' sulla wiky? :ugeek
L'idea di "sacro" è così limitante...così poco libera da dogmi...da essere poco sacra...la cosa più sacra dovrebbe essere la libertà non i dogmi...

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Messaggio da LSAsղackƅar » gio lug 28, 2016 10:57 am

Ragazzi... davvero grandi info! :pidu:

Aggiungo che, il trattamento con l'albume, puo' essere usato anche con la Mimosa tenuiflora e molto probabilmente con qualunque altro estratto che derivi da cortecce e radici.
Funziona... ma forse perde un pochino di potenza.
Inoltre, vorrei precisare che l'albume va versato e mescolato alla caapi/Mimosa quando sono fredde. Poi va riscaldato.

Un fatto curioso: se si unoscono i due estratti, rispettivamente di Ruta e Mimosa(non trattata con albume), si ottiene una bevanda dal sapore migliore.
Se devo spiegare il perche', secondo quelle che sono le mie teorie, cio' deriva dal fatto che i tannini in eccesso della Mimosa, si legano agli alcaloidi della Ruta (il fatto che i tannini si legano ad amminoacidi ed alcaloidi e' provato scientificamente), rendendo quindi la bevanda finale, meno amara e al contempo meno tanninica/astringente. :drink:
astraldream ha scritto:d'altronde posso confermare che, da tabagista e fumatore di cannabis, ho bisogno di solo 1g o poco più di peganum per inibirmi i MAO...
Io non sono fumatore, pero' anche a me basta 1g (o forse addirittura meno...) di Ruta per inattivare (anche se non credo totalmente) il MAO e sentire gli effetti della Mimosa o il potenziamento sui funghi.

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Messaggio da Ipomeow » ven lug 29, 2016 4:16 pm

Vegetable Man, hai scritto un libro!! Info preziosissime. :lode:
Son tutte cose che hai provato?

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Ayahuasca in Italia

Messaggio da Vegetable Man » ven lug 29, 2016 9:31 pm

Benway ha scritto:
Vegetable Man ha scritto:Scusate lo sò che ho scritto anche troppo...
Non ti devi assolutamente scusare!
Anzi complimenti per il post molto chiaro e ricco di utili informazioni sia per chi sta curiosando che per chi già sperimenta :D

Quoto tutto, ma voglio aggiungere dei particolari:

- Personalmente posso dire di aver provato la Yellow Caapi e la Red Caapi notando ben poche differenze ( entrambe ottime piante - effetti simili - body load simile ).

- In merito al sistema di detanninizzazione della Caapi usando l'albume dell'uovo ne abbiamo parlato in qualche post a pag2. L'avevo trovato come metodo per rendere più digeribile la Mimosa Teuniflora e mi era venuto in mente di provarlo con L'Ayahuasca così avevo chiesto se poteva andare.....a quanto pare il rischio è di depotenziarla dunque avevo desistito.

Hai testato personalmente? Hai notato differenze effetive di digeribilità ed effetti?
Ho provato le uova sia con il Caapi che con il Chaliponga, sò che con il fogliame si può anche evitare ma sinceramente ho lo stomaco debole quando si parla di Ayahuasca. Col Chacruna non ne ho mai vista la necessità.

La Mimosa sembra la candidata migliore visto che è la più difficile da tenere giù, purtroppo per questo motivo, non me la sono mai sentita di prenderla sotto forma di infuso, neanche detannizato.

Sicuramente si perde un pò di potenza ma se ne perde molta di più lasciando decantare in frigo per giorni, sullo stomaco la differenza si sente eccome (anche se la nausea è sempre in agguato), senza uova non riesco a trattenere la nausea per più di 10 minuti, con le uova la nausea c'è ancora ma è perfettamente gestibile.
Ipomeow ha scritto: Vegetable Man, hai scritto un libro!! Info preziosissime. :lode:
Son tutte cose che hai provato?
Grazie mille, comunque Benway ha integrato il mio post nella wiki, là ne trovi una versione rivista e corretta e altre info utilissime.

Non ho mai provato l'Ayahuasca Black e Blue (anche se ho provato l'Alicia che spesso viene venduta come black).
Stessa cosa per la corteccia di Virola con cui credo sia meglio tentare un estrazione piuttosto che l'Ayahuasca, la resina invece l'ho provata ma è stata una delusione, sarà stata vecchiotta.

Per quanto riguarda preparazioni e trucchetti vari sono cose di cui ho letto e poi provato in prima persona, anche se l'olio essenziale di limone più che aiutarmi con la nausea mi ha fatto ruttare come un animale per ore :sbratto:
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Ayahuasca in Italia

Messaggio da Benway » sab lug 30, 2016 3:05 am

Vegetable Man ha scritto:Ho provato le uova sia con il Caapi che con il Chaliponga, sò che con il fogliame si può anche evitare ma sinceramente ho lo stomaco debole quando si parla di Ayahuasca. Col Chacruna non ne ho mai vista la necessità.
A chi lo dici a proposito di stomaco debole.... :lol:
Comunque sia la PH che la Caapi le digerisco benissimo!
E non mi fanno neanche così schifo come sapore...
Vegetable Man ha scritto:La Mimosa sembra la candidata migliore visto che è la più difficile da tenere giù, purtroppo per questo motivo, non me la sono mai sentita di prenderla sotto forma di infuso, neanche detannizato.
Invece l'ho provata diverse volte con estrazioni a caldo acidificate e, per ora, una volta sola con l'estazione a freddo, ma con quest'ultima è andata male e dovrò riprovare.
L'estrazione a caldo sarà più laboriosa, ma estrae di sicuro di più.

In entrambi i casi il sapore è IL SUO e NON lo si può modificare/migliorare più di tanto!!

Fin'ora ho sempre faticato anch'io a tenerla dentro, ma è un mio problema...credo... Insomma i MAOi li digerisco benissimo, ma appena bevo la chacruna o la jurema è facile che inizi la lavatrice gastrica. Comunque ho notato che con la jurema, anche se si vomita, ma dipende quanto, si hanno comunque dei bei effetti.
La prossima volta provo a migliorare la jurema con l'uovo e vediamo.
Vegetable Man ha scritto:l'olio essenziale di limone più che aiutarmi con la nausea mi ha fatto ruttare come un animale per ore :sbratto:
Al posto dell'olio essenziale di limone invece mi preparavo un succhino con 1/2 arancia e 1 limone. Anch'io mica ho capito se mi ha aiutato davvero o no. Di sicuro pulisce la bocca dopo la toma, ma non ne consiglio più di qualche sorso perchè si corre il rischio di acidificare troppo lo stomaco facendo casino.

Sull'ultimo libro di Samorini vi è una paginetta dove se la prende con il modo occidentale di cucinare il tutto a caldo e con pesanti acidificazioni. Secondo lui la toma così acida produrrebbe più facilmente il vomito rispetto ad un estrazione a freddo e senza acidificanti.

Non saprei che dire in merito se non che ho provato entrambe e non vedo differenze...entrambe hanno un saporaccio ed entrambe fanno :sbratto:

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