tintura di melissa officinalis
tintura di melissa officinalis
torno dopo un bel po' per proporre una nuova tintura.
come da titolo mi piacerebbe produrre una tintura di melissa officinalis.
la melissa contiene dei composti che inibiscono l'enzima GABA transaminasi. questo enzima elimina il GABA e inibendolo si possono alzare i livelli di GABA con effetti calmanti e soporiferi. il funzionamento è simile a quello di alcuni farmaci antiepilattici come l'acido valproico.
dopo questa breve lezione di farmacologia passiamo al lato pratico:
non mi sembra niente di troppo complesso: si mette il materiale in ammollo in alcol al 50% o 70% e si aspettano dalle 2 alle 6 settimane poi si filtra e si consuma.
i dubbi che ho sono:
- i principi attivi sono termolabili? se la risposta fosse no si ptrebbe estrarre molto più rapidamente facendo bollire il tutto in un contenitore ermetico a bagnomaria riducendo di motlo i tempi.
- ho visto che il nostro sponsor @VisioneCurativa ha della melissa secca ma ho il dubbio che seccandola si perda una buona parte degli oli volatili fondamentali per il suo effetto.
- non riesco a trovare due fonti che siano d'accordo su che dosaggio bisognerebbe utilizzare.
chiunque abbia qualche idea, domanda o contributo è benvenuto
@Lamp
come da titolo mi piacerebbe produrre una tintura di melissa officinalis.
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non mi sembra niente di troppo complesso: si mette il materiale in ammollo in alcol al 50% o 70% e si aspettano dalle 2 alle 6 settimane poi si filtra e si consuma.
i dubbi che ho sono:
- i principi attivi sono termolabili? se la risposta fosse no si ptrebbe estrarre molto più rapidamente facendo bollire il tutto in un contenitore ermetico a bagnomaria riducendo di motlo i tempi.
- ho visto che il nostro sponsor @VisioneCurativa ha della melissa secca ma ho il dubbio che seccandola si perda una buona parte degli oli volatili fondamentali per il suo effetto.
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Re: tintura di melissa officinalis
Parte dei principi attivi sono termolabili, l'effetto con la bollitura cambia e diventa più blando. Già l'essiccazione ne riduce le potenzialità.
Ti consiglio di coltivarla, è una pianta rustica e si adatta benissimo anche alla coltivazione in vaso. Anche le piantine si trovano facilmente nei vivai.
2 settimane di infusione a freddo sono più che sufficienti.
Il dosaggio è molto variabile ma per effetti evidenti servono almeno 100g di fresco concentrati in tintura.
Ti consiglio di coltivarla, è una pianta rustica e si adatta benissimo anche alla coltivazione in vaso. Anche le piantine si trovano facilmente nei vivai.
2 settimane di infusione a freddo sono più che sufficienti.
Il dosaggio è molto variabile ma per effetti evidenti servono almeno 100g di fresco concentrati in tintura.
Questo post riguarda nozioni teoriche riservate solo ad educazione ed intrattenimento, non vuole incoraggiare nessuna attività pericolosa o illegale.
I nostri articoli non vanno assunti in nessun modo https://www.visionecurativa.it/termini-e-condizioni/
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Re: tintura di melissa officinalis
grazie delle informazioni, avevo già intenzione di coltivarla il prossimo anno:)VisioneCurativa ha scritto: ↑lun ago 17, 2020 8:32 pmParte dei principi attivi sono termolabili, l'effetto con la bollitura cambia e diventa più blando. Già l'essiccazione ne riduce le potenzialità.
Ti consiglio di coltivarla, è una pianta rustica e si adatta benissimo anche alla coltivazione in vaso. Anche le piantine si trovano facilmente nei vivai.
2 settimane di infusione a freddo sono più che sufficienti.
Il dosaggio è molto variabile ma per effetti evidenti servono almeno 100g di fresco concentrati in tintura.
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Re: tintura di melissa officinalis
Credo che uno dei principali problemi sia come hai già evidenziato tu il fatto che alcune sostanze siano termolabili, bisognerebbe informarsi per vedere i punti di ebollizione per vedere più o meno a che range si può lavorare, allora si potrebbe pensare a delle separazioni più accurate senza degradare il composto che si vuole ottenere.Regene ha scritto: ↑dom ago 16, 2020 9:47 pmtorno dopo un bel po' per proporre una nuova tintura.
come da titolo mi piacerebbe produrre una tintura di melissa officinalis.
la melissa contiene dei composti che inibiscono l'enzima GABA transaminasi. questo enzima elimina il GABA e inibendolo si possono alzare i livelli di GABA con effetti calmanti e soporiferi. il funzionamento è simile a quello di alcuni farmaci antiepilattici come l'acido valproico.
dopo questa breve lezione di farmacologia passiamo al lato pratico:
non mi sembra niente di troppo complesso: si mette il materiale in ammollo in alcol al 50% o 70% e si aspettano dalle 2 alle 6 settimane poi si filtra e si consuma.
i dubbi che ho sono:
- i principi attivi sono termolabili? se la risposta fosse no si ptrebbe estrarre molto più rapidamente facendo bollire il tutto in un contenitore ermetico a bagnomaria riducendo di motlo i tempi.
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@Lamp
Provo ad informarmi anche io e ti dico la mia in merito!
(Scusate l'assenza ahahaha )
Re: tintura di melissa officinalis
grazie per l'input:)
alla fine ho deciso di comprare un estratto: è titolato, standardizzato e molto economico. farò la tintura di qualcos'altro
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Re: tintura di melissa officinalis
Per cosa è standardizzato? sono curioso
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Re: tintura di melissa officinalis
contenuto di acidi idrossicinnamici e, nello specifico, acido rosmarinico (so che tecnicamente non è un acido idrossicinnamico ma essendo l'estere dell'acido caffeico viene considerato tale). ci hanno fatto anche un paio di studi su questo estratto.
il tuo estratto è standardizzato?
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Re: tintura di melissa officinalis
No, ma lo sconsiglio comunque perchè come tutti i disidratati in polvere non va bene per piante delicate come la melissa.
Gli estratti molli o liquidi sono più qualitativi in genere con tutte le aromatiche.
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Re: tintura di melissa officinalis
posso farti un paio di domande, visto che ho coltivato una buona quantità di melissa (credo di averne un paio di kg) e stavo ragionando cosa fare (e in fioritura da poco)VisioneCurativa ha scritto: ↑lun ago 17, 2020 8:32 pmParte dei principi attivi sono termolabili, l'effetto con la bollitura cambia e diventa più blando. Già l'essiccazione ne riduce le potenzialità.
Ti consiglio di coltivarla, è una pianta rustica e si adatta benissimo anche alla coltivazione in vaso. Anche le piantine si trovano facilmente nei vivai.
2 settimane di infusione a freddo sono più che sufficienti.
Il dosaggio è molto variabile ma per effetti evidenti servono almeno 100g di fresco concentrati in tintura.
- infusione a freddo, basta metterla in acqua coperta e aspettare?
- c’e un rapporto di l. d’acqua / grammi di melissa da tenere o basta mettere acqua a coprirla?
- uso solo le foglie o tutta la pianta?
Grazie!
*mi chiedevo poi, visto che comunque mi rimarra una bella quantita di infuso, c’è un modo di ridurlo o comunque creare una soluzione concentrata?
Re: tintura di melissa officinalis
Visto i diversi chili di pianta, un'opzione fattibile potrebbe essere anche la distillazione di olio essenziale in corrente di vapore
Re: tintura di melissa officinalis
ho dato un occhio ma volevo evitare, aldilà dell’acquisto (non ho nemmeno una pentola a pressione al momento), di farla troppo “complicata” per quello pensavo l’infusione a freddo mi sembrava perfetta. Ma non c’ho mai provato.
Re: tintura di melissa officinalis
Se vuoi fare un estratto però io direi più una tintura idroalcolica che una semplice infusione. Poi dipende dalla pianta, ma in genere tutti gli olii essenziali e profumi non sono solubili in acqua se non in minima parte
Re: tintura di melissa officinalis
potrebbe essere un’idea perchè leggo che per la melissa serve bassa gradazione (dai 45 ai 55) e questo risolverebbe il mio problema, cioè l’impossibilità di trovare alcool ad altr fradazioni qui in Svezia
Ho letto che va usato un rapporto 1:10 e circa 4 settimane di macerazione, confermi? Potrei provare con 100g/1l
Re: tintura di melissa officinalis
Purtroppo non so darti indicazioni precise, ogni pianta è diversa, dovresti fare un po' di ricerca in letteratura o sperimentare. Bene o male si parla sempre di estrazioni acquose o idroalcoliche a varie percentuali. Ho consultato la farmacopea europea, ed è presente una monografia riguardante l'estratto secco di Melissa, che presenta però poche informazioni sulla preparazione (più sulla caratterizzazione e la standardizzazione). Ti incollo la parte che potrebbe interessarti:
The extract is produced from the herbal drug by a suitable procedure using either hot water (not less than 70 °C) or a hydroalcoholic solvent that is at most equivalent in strength to ethanol (70 per cent V/V).
Ti potrebbe tornare utile anche la lettura della monografia presente sul sito dell'EMA, che cita a pagina 3 diverse preparazioni:
https://www.ema.europa.eu/en/documents/ ... ium_en.pdf
Spero di essere stato utile, un saluto!
The extract is produced from the herbal drug by a suitable procedure using either hot water (not less than 70 °C) or a hydroalcoholic solvent that is at most equivalent in strength to ethanol (70 per cent V/V).
Ti potrebbe tornare utile anche la lettura della monografia presente sul sito dell'EMA, che cita a pagina 3 diverse preparazioni:
https://www.ema.europa.eu/en/documents/ ... ium_en.pdf
Spero di essere stato utile, un saluto!
Re: tintura di melissa officinalis
grazie!
io ho trovato questa semplice ricetta: https://lacasadellecoccinelle.com/tintu ... ta-in-casa
e anche un altra che di base diceva le stesse cose. Credo proverò, vista anche la semplicità
io ho trovato questa semplice ricetta: https://lacasadellecoccinelle.com/tintu ... ta-in-casa
e anche un altra che di base diceva le stesse cose. Credo proverò, vista anche la semplicità
Re: tintura di melissa officinalis
mmhh il sito dell’ema per la tintura indica un rapporto di 1/5 e etanolo dal 45 ai 53%
direi che prendo uno vodka e metto a macerare! grazie!
direi che prendo uno vodka e metto a macerare! grazie!
Re: tintura di melissa officinalis
ricordati di squotere spessodirei che prendo uno vodka e metto a macerare! grazie!
capisco, io ho letto dei report davvero ottimi e dovevo comunque fare un ordine lì quindi provo poi vedrò.No, ma lo sconsiglio comunque perchè come tutti i disidratati in polvere non va bene per piante delicate come la melissa.
Gli estratti molli o liquidi sono più qualitativi in genere con tutte le aromatiche.
piccolo OT, volevo fare un ordine da te ma non trovo più il noopept. tornerà disponibile? mi ero trovato benissimo e il prezzo era davvero ottimo
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Re: tintura di melissa officinalis
L'estrazione tramite corrente di vapore prevede calore, diversi composti vengono degradati... la tintura è sicuramente più completa.
Non fissatevi su rapporti precisi, la maggior parte delle indicazioni che si trovano sono puramente arbitrarie.
L'importante è mantenere i solidi sotto il livello del solvente, data il costo di gran lunga superiore dell'etanolo non abbonderei troppo col solvente.
In più limitandolo al minimo ci si ritrova con un prodotto già concentrato.
Anche la gradazione non è un fattore definito, in base a cosa vuoi estrarre poi modificarla autonomamente.
In genere non conviene mai portarla sotto i 40C°, aumentando la gradazione l'estrazione diventa più selettiva per alcaloidi, terpeni o altri composti poco idrosolubili; diminuendola ci si rivolge di più a flavonoidi ed altri composti facilmente idrosolubili.
In realtà non c'è un estratto migliore, anche se credo che quello ad alta gradazione sia più attivo sul CNS.
Non fissatevi su rapporti precisi, la maggior parte delle indicazioni che si trovano sono puramente arbitrarie.
L'importante è mantenere i solidi sotto il livello del solvente, data il costo di gran lunga superiore dell'etanolo non abbonderei troppo col solvente.
In più limitandolo al minimo ci si ritrova con un prodotto già concentrato.
Anche la gradazione non è un fattore definito, in base a cosa vuoi estrarre poi modificarla autonomamente.
In genere non conviene mai portarla sotto i 40C°, aumentando la gradazione l'estrazione diventa più selettiva per alcaloidi, terpeni o altri composti poco idrosolubili; diminuendola ci si rivolge di più a flavonoidi ed altri composti facilmente idrosolubili.
In realtà non c'è un estratto migliore, anche se credo che quello ad alta gradazione sia più attivo sul CNS.
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Re: tintura di melissa officinalis
grazie!VisioneCurativa ha scritto: ↑lun ago 24, 2020 7:24 pmL'estrazione tramite corrente di vapore prevede calore, diversi composti vengono degradati... la tintura è sicuramente più completa.
Non fissatevi su rapporti precisi, la maggior parte delle indicazioni che si trovano sono puramente arbitrarie.
L'importante è mantenere i solidi sotto il livello del solvente, data il costo di gran lunga superiore dell'etanolo non abbonderei troppo col solvente.
In più limitandolo al minimo ci si ritrova con un prodotto già concentrato.
Anche la gradazione non è un fattore definito, in base a cosa vuoi estrarre poi modificarla autonomamente.
In genere non conviene mai portarla sotto i 40C°, aumentando la gradazione l'estrazione diventa più selettiva per alcaloidi, terpeni o altri composti poco idrosolubili; diminuendola ci si rivolge di più a flavonoidi ed altri composti facilmente idrosolubili.
In realtà non c'è un estratto migliore, anche se credo che quello ad alta gradazione sia più attivo sul CNS.
alla fine ho deciso di provare con 40g di foglie e 200g di vodka a 40% (la più forte che ho trovato, senza spendere una fortuna). In realtà con quel rapporto non riuscivo a coprire bene la parte vegetale quindi ho aggiunto ancora un pelo di vodka. Barattolo ermetico al buio x 4 settimane e vediamo che succede (ovviamente mescolando ogni giorno)
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Re: tintura di melissa officinalis
Oltre le due settimane in genere aumenta la resa ma diminuisce la potenza, parte del materiale inerte infatti si discioglie nel solvente.
La durata dell'infusione dipende molto dalla texture del materiale che si va ad estrarre, in genere per cortecce e radici i tempi sono più lunghi, per fiori e foglie si rimane sempre entro il range delle due settimane.
La durata dell'infusione dipende molto dalla texture del materiale che si va ad estrarre, in genere per cortecce e radici i tempi sono più lunghi, per fiori e foglie si rimane sempre entro il range delle due settimane.
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