L'Esperienza Psichedelica
- N,N-Circus
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L'Esperienza Psichedelica
Ciao a tutti gli psiconauti!
Apro questo thread per confrontare le opinioni in merito ad un testo molto famoso: "The Psychedelic Experience" (T.Leary, R.Metzner, R.Alpert).
La particolarità di questo libro è che si presenta come un vero e proprio manuale per raggiungere l'illuminazione attraverso un viaggio psichedelico. L'intero processo è basato sul libro tibetano dei morti.
Dopo una prima lettura, mi sono accorto di quanto questo testo sia tecnico, parlando in maniera molto approfondita di come riconoscere l'ego-death, di come comportarsi durante la discesa (fase di "re-entry), ecc..
Per chi ha avuto modo di leggerlo... quali sono le vostre opinioni?
Domanda ancora più importante... Qualcuno di voi, ha provato a seguire questa guida durante una sessione psichedelica?
Il libro non indica una sostanza in particolare, con cui intraprendere il trip, dicendo che esso si può utilizzare con qualsiasi psichedelico (facendo riferimento a dosaggi relativamente alti sia di psilo, di LSD e di mesca), ma secondo la vostra esperienza, quale è la più indicata?
Ora, come da consiglio del libro stesso sto procedendo con la seconda lettura, cercando di capire nel dettaglio tutti i passaggi, individuando i punti più importanti. Mi piacerebbe tentare nell'impresa, ma volevo prima il vostro parere
Aspetto vostri commenti!
Grazie dell'attenzione
Apro questo thread per confrontare le opinioni in merito ad un testo molto famoso: "The Psychedelic Experience" (T.Leary, R.Metzner, R.Alpert).
La particolarità di questo libro è che si presenta come un vero e proprio manuale per raggiungere l'illuminazione attraverso un viaggio psichedelico. L'intero processo è basato sul libro tibetano dei morti.
Dopo una prima lettura, mi sono accorto di quanto questo testo sia tecnico, parlando in maniera molto approfondita di come riconoscere l'ego-death, di come comportarsi durante la discesa (fase di "re-entry), ecc..
Per chi ha avuto modo di leggerlo... quali sono le vostre opinioni?
Domanda ancora più importante... Qualcuno di voi, ha provato a seguire questa guida durante una sessione psichedelica?
Il libro non indica una sostanza in particolare, con cui intraprendere il trip, dicendo che esso si può utilizzare con qualsiasi psichedelico (facendo riferimento a dosaggi relativamente alti sia di psilo, di LSD e di mesca), ma secondo la vostra esperienza, quale è la più indicata?
Ora, come da consiglio del libro stesso sto procedendo con la seconda lettura, cercando di capire nel dettaglio tutti i passaggi, individuando i punti più importanti. Mi piacerebbe tentare nell'impresa, ma volevo prima il vostro parere
Aspetto vostri commenti!
Grazie dell'attenzione
Re: "The Psychedelic Journey" - pareri e consigli
Di base ti dico non aspettarti nulla, guarda li psichedelici come guardi una droga poi se succede qualcosa di bello(come mi è capitato tanto di cappello).
Dopo questa premessa sono valide tutte diciamo o funghi sono più diretti e spirituali, lucy è più giocosa e carina nel farti pensare ed elaborare cose, la mesca ha una componente spirituale, una che ricorda vagamente come ti tratta lucy ma con balzi di pensieri più apparentemente illogici e ogni volta che accetti un ciclo di pensieri va avanti. Seguendo le regole del set e setting e prendendoli con responsabilità e maturità ti potrebbe saltare fuori qualcosa di interessante.
Per finire ti dico come ogni viaggio è diverso la visione di diverse persone di questo è parecchio variabile quindi è molto difficile giudicare la più adatta.
Scusa per come ho scritto ma diciamo che sono un po' stanco hahah.
Dopo questa premessa sono valide tutte diciamo o funghi sono più diretti e spirituali, lucy è più giocosa e carina nel farti pensare ed elaborare cose, la mesca ha una componente spirituale, una che ricorda vagamente come ti tratta lucy ma con balzi di pensieri più apparentemente illogici e ogni volta che accetti un ciclo di pensieri va avanti. Seguendo le regole del set e setting e prendendoli con responsabilità e maturità ti potrebbe saltare fuori qualcosa di interessante.
Per finire ti dico come ogni viaggio è diverso la visione di diverse persone di questo è parecchio variabile quindi è molto difficile giudicare la più adatta.
Scusa per come ho scritto ma diciamo che sono un po' stanco hahah.
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Re: "The Psychedelic Journey" - pareri e consigli
Forse mi sono espresso male io! Non intendevo chiedere consigli su come intraprendere un'esperienza psichedelica... Mi riferivo in particolare a questo testo, che non tratta assolutamente di esperienze "ludiche" (cosa che è comunque da prendere con le pinze, perché anche a dosi basse queste sostanze sappiamo tutti possano insegnare molto)! I dosaggi con cui consigliano di affacciarsi a tale sessione sono parecchio impegnativi (es. 5g cubensis)bonzo21 ha scritto: ↑mer mar 22, 2017 5:10 pmDi base ti dico non aspettarti nulla, guarda li psichedelici come guardi una droga poi se succede qualcosa di bello(come mi è capitato tanto di cappello).
Dopo questa premessa sono valide tutte diciamo o funghi sono più diretti e spirituali, lucy è più giocosa e carina nel farti pensare ed elaborare cose, la mesca ha una componente spirituale, una che ricorda vagamente come ti tratta lucy ma con balzi di pensieri più apparentemente illogici e ogni volta che accetti un ciclo di pensieri va avanti. Seguendo le regole del set e setting e prendendoli con responsabilità e maturità ti potrebbe saltare fuori qualcosa di interessante.
Per finire ti dico come ogni viaggio è diverso la visione di diverse persone di questo è parecchio variabile quindi è molto difficile giudicare la più adatta.
Scusa per come ho scritto ma diciamo che sono un po' stanco hahah.
Tu hai letto il libro, Bonzo?
Re: "The Psychedelic Journey" - pareri e consigli
Sinceramente trovo Lucy molto più diretta, quasi "violenta", non ha troppi mezzi termini, seppur spessissimo e facilmente è assolutamente spirituale è più psichedelica nel senso letterale del termine. Cioè le alterazioni di pensiero di Lucy sono imponenti, seppur a volte lo stato risulta "organico" l'LSD è molto "wtf", diciamo più "bizzarra".bonzo21 ha scritto: ↑mer mar 22, 2017 5:10 pmDi base ti dico non aspettarti nulla, guarda li psichedelici come guardi una droga poi se succede qualcosa di bello(come mi è capitato tanto di cappello).
Dopo questa premessa sono valide tutte diciamo o funghi sono più diretti e spirituali, lucy è più giocosa e carina nel farti pensare ed elaborare cose, la mesca ha una componente spirituale, una che ricorda vagamente come ti tratta lucy ma con balzi di pensieri più apparentemente illogici e ogni volta che accetti un ciclo di pensieri va avanti. Seguendo le regole del set e setting e prendendoli con responsabilità e maturità ti potrebbe saltare fuori qualcosa di interessante.
Per finire ti dico come ogni viaggio è diverso la visione di diverse persone di questo è parecchio variabile quindi è molto difficile giudicare la più adatta.
Scusa per come ho scritto ma diciamo che sono un po' stanco hahah.
Ultima modifica di NoTeK il ven mar 24, 2017 10:43 am, modificato 1 volta in totale.
Re: "The Psychedelic Experience" - pareri e consigli
Comunque ho letto qualcosina tratto da questo, e potrebbe essere davvero ma davvero interessante
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Re: "The Psychedelic Experience" - pareri e consigli
Vero? La "tecnicità" con cui parlano dell'esperienza è davvero tanta.
Io ho letto il testo in lingua originale, ma ho visto che sulla Wiki c'è la traduzione completa!
Sarebbe interessante avere informazioni più pratiche da chi ha già provato a seguire questa guida.
Re: "The Psychedelic Experience" - pareri e consigli
Mi interessa molto l'argomento. Vedrò di procurarmi il libro, cartaceo o PDF che sia... Conoscendo il libro tibetano dei morti in parte, la cosa diventa MOLTO concreta. E sarebbe anche interessante, per una volta, lasciarsi "guidare" in un'esperienza psichedelica, e non "guidarsi". Parlo della mia esperienza personale, dove ho sempre e comunque dovuto fare da me.N,N-Circus ha scritto: ↑ven mar 24, 2017 12:25 pmVero? La "tecnicità" con cui parlano dell'esperienza è davvero tanta.
Io ho letto il testo in lingua originale, ma ho visto che sulla Wiki c'è la traduzione completa!
Sarebbe interessante avere informazioni più pratiche da chi ha già provato a seguire questa guida.
•~•~•
Re: "The Psychedelic Experience" - pareri e consigli
Io ho letto una buona parte della traduzione presente sulla Wiki, e mi ha colpito un sacco sopratutto l'idea che c'è dietro. Leary ha colto la stretta correlazione tra gli stati di coscienza alterati "chimicamente" dagli psichedelici e la trance meditativa descritta dai monaci tibetani centinaia di anni fa.
La perdita dell'ego non è quindi solo qualcosa di "artificiale" causato da una droga, ma uno stato di esistenza alternativo accessibile con la pratica spirituale più antica della storia, ossia la meditazione.
Non ho mai provato a seguire le indicazioni del manuale e sinceramente non credo che ne sarei in grado, per riuscire credo serva una buona dimestichezza con l'effetto delle sostanze e tanto esercizio di meditazione alle spalle. Rimanere così concentrati in pieno trip non è una cosa facile.
La perdita dell'ego non è quindi solo qualcosa di "artificiale" causato da una droga, ma uno stato di esistenza alternativo accessibile con la pratica spirituale più antica della storia, ossia la meditazione.
Non ho mai provato a seguire le indicazioni del manuale e sinceramente non credo che ne sarei in grado, per riuscire credo serva una buona dimestichezza con l'effetto delle sostanze e tanto esercizio di meditazione alle spalle. Rimanere così concentrati in pieno trip non è una cosa facile.
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Re: "The Psychedelic Experience" - pareri e consigli
È proprio questo ciò che ha attirato il mio interesse! Si presuppone una totale accettazione e fiducia nelle sostanze e di conseguenza il rispetto incondizionato di esse. Non è una cosa così scontata, secondo me.~Møgørøs• ha scritto: ↑ven mar 24, 2017 12:28 pmMi interessa molto l'argomento. Vedrò di procurarmi il libro, cartaceo o PDF che sia... Conoscendo il libro tibetano dei morti in parte, la cosa diventa MOLTO concreta. E sarebbe anche interessante, per una volta, lasciarsi "guidare" in un'esperienza psichedelica, e non "guidarsi". Parlo della mia esperienza personale, dove ho sempre e comunque dovuto fare da me.N,N-Circus ha scritto: ↑ven mar 24, 2017 12:25 pmVero? La "tecnicità" con cui parlano dell'esperienza è davvero tanta.
Io ho letto il testo in lingua originale, ma ho visto che sulla Wiki c'è la traduzione completa!
Sarebbe interessante avere informazioni più pratiche da chi ha già provato a seguire questa guida.
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Re: "The Psychedelic Experience" - pareri e consigli
Hai ragione! Non è facile, ma più che concentrazione, Leary parla di accettazione, lasciarsi trasportare ovunque ti porti l'esperienza. Specifica che, per chi ha dimestichezza con pratiche meditative, questo processo è molto più semplice, ma dice anche che seguendo alla lettera il manuale (e ovviamente con la pratica) il risultato finale può essere raggiunto da chiunque.Inìgo ha scritto: ↑ven mar 24, 2017 1:34 pmIo ho letto una buona parte della traduzione presente sulla Wiki, e mi ha colpito un sacco sopratutto l'idea che c'è dietro. Leary ha colto la stretta correlazione tra gli stati di coscienza alterati "chimicamente" dagli psichedelici e la trance meditativa descritta dai monaci tibetani centinaia di anni fa.
La perdita dell'ego non è quindi solo qualcosa di "artificiale" causato da una droga, ma uno stato di esistenza alternativo accessibile con la pratica spirituale più antica della storia, ossia la meditazione.
Non ho mai provato a seguire le indicazioni del manuale e sinceramente non credo che ne sarei in grado, per riuscire credo serva una buona dimestichezza con l'effetto delle sostanze e tanto esercizio di meditazione alle spalle. Rimanere così concentrati in pieno trip non è una cosa facile.
Forse essere abituati ad un determinato tipo di esperienza ti porta a pensare che sia più difficile seguire uno "schema" come questo; infatti, viene specificato più di una volta, che sia essenziale conoscere molto bene il manuale e capire in modo molto chiaro ognuno dei suoi passaggi, se si vuole raggiungere lo scopo. Non basta leggerlo una volta!
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Re: "The Psychedelic Experience" - pareri e consigli
Bel libro!
La cosiddetta 'illuminazione' evoca qualcosa di sovrumano e al limite della superstizione.. Tutt'altro! È semplicemente lo stato naturale che la nostra coscienza raggiunge se non sviata dalla mente e dall'esaltazione egoica, ed è rangiungibile con le sostanze psichedeliche. Molti bambini ne carpiscono stralci, ma col tempo si tende a dimenticare...
Il vedanta la chiama "Maha Samadhi", lo zen "Satori", l'alchimia "Grande Opera" e la mistica cristiana "Unio Mystica".
C'è da specificare che i gradi della stessa sono diversi, il Satori dello zen non è il Samadhi (massimo grado d'illuminazione)
Per cui per non ostacolare il processo è bene non 'imporre i giochi dell'ego', ovvero i pensieri e l"orgoglio spirituale".
Preziosissime le tecniche di respirazione (pranayama, vipassana) che cananilizzano la consapevolezza in un determinato punto cosicché la mente si calmi.
In caso i pensieri si presentino la miglior cosa da fare è osservarli e non identificarsi, sono molto timidi, se li osservi se ne vanno.
La meditazione giornaliera ti avvantaggia decisamente.
"Umiltà, umiltà, umiltà!"
Il resto lo trovi nella mia firma...
Saluti
La cosiddetta 'illuminazione' evoca qualcosa di sovrumano e al limite della superstizione.. Tutt'altro! È semplicemente lo stato naturale che la nostra coscienza raggiunge se non sviata dalla mente e dall'esaltazione egoica, ed è rangiungibile con le sostanze psichedeliche. Molti bambini ne carpiscono stralci, ma col tempo si tende a dimenticare...
Il vedanta la chiama "Maha Samadhi", lo zen "Satori", l'alchimia "Grande Opera" e la mistica cristiana "Unio Mystica".
C'è da specificare che i gradi della stessa sono diversi, il Satori dello zen non è il Samadhi (massimo grado d'illuminazione)
Per cui per non ostacolare il processo è bene non 'imporre i giochi dell'ego', ovvero i pensieri e l"orgoglio spirituale".
Preziosissime le tecniche di respirazione (pranayama, vipassana) che cananilizzano la consapevolezza in un determinato punto cosicché la mente si calmi.
In caso i pensieri si presentino la miglior cosa da fare è osservarli e non identificarsi, sono molto timidi, se li osservi se ne vanno.
La meditazione giornaliera ti avvantaggia decisamente.
"Umiltà, umiltà, umiltà!"
Il resto lo trovi nella mia firma...
Saluti
Re: "The Psychedelic Experience" - pareri e consigli
C'era già un thread che parlava di questo e di altri manuali. viewtopic.php?f=29&t=804&p=12371&hilit= ... nza#p12371
ma va be lasciamoli pure separati e parliamo qui nello specifico di questo. Io l'ho studiato molto e l'ho applicato però solo alla DMT e sono dubbioso se sia una sostanza idonea o no per questo manuale, ma comunque mi ha aiutato molto.
Ultimamente mi è capitato di leggermi in solitudine per tre volte di fila le istruzione per il primo bardo a bassa voce subito prima di fumare il bong di DMT. Non mi perdo ora in particolari, ma l'esperienza è stata più lucida e più ricca di "consapevolezza".
C'è una concetto in questo manuale che ancora non ho ben chiaro. "Tutto ciò che vedi, tutto ciò che puoi vivere durante un esperienza psichedelica, le visioni belle come quelle brutte, sono frutto della tua mente, evita di trattarle come segno di beneficio o di bruttezza e lasciali scorrere via, evita di aggrapparti ad uno o di rifiutare l'altro ecc" (vado a memoria non sto citando pari pari).
Con la DMT quando mi è successo che gli alieni mi hanno rapito, non sembrava affatto una visione ma era proprio reale (ed è successo in tutto 3 volte). Ho provato a fumare DMT in k-hole e devo dire che sto valutando se credere a tutto quello che ho visto, non so se sto andando dritto alla pazzia o a conoscenze perdute nel tempo....
Va be a parte questo, il manuale è veramente fatto bene, quando lo seguivo più fortemente in un esperienza di DMT ero molto prossimo (o credevo di esserlo) ad uno stato superiore di illuminazione, le visual sfumavano insieme a me in un flusso continuo, quando una mano mi ha afferrato, trattenuto e poi tirato fuori dal flusso (che io ho identificato con l'oppressione egoica ch mi ha tirato fuori dal flusso di coscienza).
Ho acquistato da poco un libro, "Uomo ente magico" di Filippo Goti (studioso di gnosticismo e martinismo) in cui spiega alcune tecniche di respirazione, meditazione ecc che possono essere molto d'aiuto in preparazione ad un esperienza, per poi inoltrarsi nell'iperspazio seguendo le pratiche del manuale di Leary.
ma va be lasciamoli pure separati e parliamo qui nello specifico di questo. Io l'ho studiato molto e l'ho applicato però solo alla DMT e sono dubbioso se sia una sostanza idonea o no per questo manuale, ma comunque mi ha aiutato molto.
Ultimamente mi è capitato di leggermi in solitudine per tre volte di fila le istruzione per il primo bardo a bassa voce subito prima di fumare il bong di DMT. Non mi perdo ora in particolari, ma l'esperienza è stata più lucida e più ricca di "consapevolezza".
C'è una concetto in questo manuale che ancora non ho ben chiaro. "Tutto ciò che vedi, tutto ciò che puoi vivere durante un esperienza psichedelica, le visioni belle come quelle brutte, sono frutto della tua mente, evita di trattarle come segno di beneficio o di bruttezza e lasciali scorrere via, evita di aggrapparti ad uno o di rifiutare l'altro ecc" (vado a memoria non sto citando pari pari).
Con la DMT quando mi è successo che gli alieni mi hanno rapito, non sembrava affatto una visione ma era proprio reale (ed è successo in tutto 3 volte). Ho provato a fumare DMT in k-hole e devo dire che sto valutando se credere a tutto quello che ho visto, non so se sto andando dritto alla pazzia o a conoscenze perdute nel tempo....
Va be a parte questo, il manuale è veramente fatto bene, quando lo seguivo più fortemente in un esperienza di DMT ero molto prossimo (o credevo di esserlo) ad uno stato superiore di illuminazione, le visual sfumavano insieme a me in un flusso continuo, quando una mano mi ha afferrato, trattenuto e poi tirato fuori dal flusso (che io ho identificato con l'oppressione egoica ch mi ha tirato fuori dal flusso di coscienza).
Ho acquistato da poco un libro, "Uomo ente magico" di Filippo Goti (studioso di gnosticismo e martinismo) in cui spiega alcune tecniche di respirazione, meditazione ecc che possono essere molto d'aiuto in preparazione ad un esperienza, per poi inoltrarsi nell'iperspazio seguendo le pratiche del manuale di Leary.
Giusto o sbagliato non può essere reato! Free drugs!
- N,N-Circus
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Re: "The Psychedelic Experience" - pareri e consigli
Mi ero perso il tuo thread! Chiedo scusa se sono sembrato ripetitivo.Psycore ha scritto: ↑ven mar 24, 2017 6:25 pmC'era già un thread che parlava di questo e di altri manuali. viewtopic.php?f=29&t=804&p=12371&hilit= ... nza#p12371
ma va be lasciamoli pure separati e parliamo qui nello specifico di questo. Io l'ho studiato molto e l'ho applicato però solo alla DMT e sono dubbioso se sia una sostanza idonea o no per questo manuale, ma comunque mi ha aiutato molto.
Ultimamente mi è capitato di leggermi in solitudine per tre volte di fila le istruzione per il primo bardo a bassa voce subito prima di fumare il bong di DMT. Non mi perdo ora in particolari, ma l'esperienza è stata più lucida e più ricca di "consapevolezza".
C'è una concetto in questo manuale che ancora non ho ben chiaro. "Tutto ciò che vedi, tutto ciò che puoi vivere durante un esperienza psichedelica, le visioni belle come quelle brutte, sono frutto della tua mente, evita di trattarle come segno di beneficio o di bruttezza e lasciali scorrere via, evita di aggrapparti ad uno o di rifiutare l'altro ecc" (vado a memoria non sto citando pari pari).
Con la DMT quando mi è successo che gli alieni mi hanno rapito, non sembrava affatto una visione ma era proprio reale (ed è successo in tutto 3 volte). Ho provato a fumare DMT in k-hole e devo dire che sto valutando se credere a tutto quello che ho visto, non so se sto andando dritto alla pazzia o a conoscenze perdute nel tempo....
Va be a parte questo, il manuale è veramente fatto bene, quando lo seguivo più fortemente in un esperienza di DMT ero molto prossimo (o credevo di esserlo) ad uno stato superiore di illuminazione, le visual sfumavano insieme a me in un flusso continuo, quando una mano mi ha afferrato, trattenuto e poi tirato fuori dal flusso (che io ho identificato con l'oppressione egoica ch mi ha tirato fuori dal flusso di coscienza).
Ho acquistato da poco un libro, "Uomo ente magico" di Filippo Goti (studioso di gnosticismo e martinismo) in cui spiega alcune tecniche di respirazione, meditazione ecc che possono essere molto d'aiuto in preparazione ad un esperienza, per poi inoltrarsi nell'iperspazio seguendo le pratiche del manuale di Leary.
Comunque davvero interessante la tua esperienza!
Per quanto riguarda il passo che hai citato, penso che le cause di quella linea di pensiero sia dovuta al fatto che è stato scritto da persone di scienza. Qua il discorso potrebbe allungarsi all'infinito! Personalmente ho sempre avuto una visione della sfera psichedelica molto poco mistica, ma non ho mai sperimentato ciò che descrivi, quindi posso solo aspettare di avere anche io degli elementi per esprimermi in merito!
Per quanto riguarda la DMT, basandomi sulle mie (purtroppo) poche esperienze, credo che sia una sostanza un po' più "complicata" di altre. Il manuale mi sembra faccia riferimento ad alcuni dosaggi, ma la somministrazione era per via endovenosa. Possibile che con questo tipo di assunzione sia fattibile applicarsi alla guida del libro?
Detto ciò, sono sempre più convinto a studiare a fondo questo testo e magari cercare di usarlo con della psilo.
Cercherò sicuramente il libro che hai citato. Grazie del consiglio!
- N,N-Circus
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Re: "The Psychedelic Experience" - pareri e consigli
Grazie dei consigli! Tu hai mai provato a seguire il manuale?Triptaminico ha scritto: ↑ven mar 24, 2017 2:55 pmBel libro!
La cosiddetta 'illuminazione' evoca qualcosa di sovrumano e al limite della superstizione.. Tutt'altro! È semplicemente lo stato naturale che la nostra coscienza raggiunge se non sviata dalla mente e dall'esaltazione egoica, ed è rangiungibile con le sostanze psichedeliche. Molti bambini ne carpiscono stralci, ma col tempo si tende a dimenticare...
Il vedanta la chiama "Maha Samadhi", lo zen "Satori", l'alchimia "Grande Opera" e la mistica cristiana "Unio Mystica".
C'è da specificare che i gradi della stessa sono diversi, il Satori dello zen non è il Samadhi (massimo grado d'illuminazione)
Per cui per non ostacolare il processo è bene non 'imporre i giochi dell'ego', ovvero i pensieri e l"orgoglio spirituale".
Preziosissime le tecniche di respirazione (pranayama, vipassana) che cananilizzano la consapevolezza in un determinato punto cosicché la mente si calmi.
In caso i pensieri si presentino la miglior cosa da fare è osservarli e non identificarsi, sono molto timidi, se li osservi se ne vanno.
La meditazione giornaliera ti avvantaggia decisamente.
"Umiltà, umiltà, umiltà!"
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Saluti
Re: "The Psychedelic Experience" - pareri e consigli
Sì da quello che ho capito anche io Leary considera visioni e distorsioni provocate dalla sostanza solo come "effetti collaterali" della disgregazione dell'ego, niente più che sogni senza significato. Se questo fosse vero tutto ciò che si vive durante gli stati di coscienza alterati non sarebbero che illusioni e nient'altro.Psycore ha scritto: ↑ven mar 24, 2017 6:25 pm
C'è una concetto in questo manuale che ancora non ho ben chiaro. "Tutto ciò che vedi, tutto ciò che puoi vivere durante un esperienza psichedelica, le visioni belle come quelle brutte, sono frutto della tua mente, evita di trattarle come segno di beneficio o di bruttezza e lasciali scorrere via, evita di aggrapparti ad uno o di rifiutare l'altro ecc" (vado a memoria non sto citando pari pari).
Con la DMT quando mi è successo che gli alieni mi hanno rapito, non sembrava affatto una visione ma era proprio reale (ed è successo in tutto 3 volte). Ho provato a fumare DMT in k-hole e devo dire che sto valutando se credere a tutto quello che ho visto, non so se sto andando dritto alla pazzia o a conoscenze perdute nel tempo....
Un buon modo per capire quanto un trip sia "utile" secondo me è considerare le applicazioni pratiche nella vita quotidiana e quanto esso ci sia stato d'aiuto. Per il resto possiamo essere testimoni anche della Verità ultima per eccellenza, che se non riusciamo a "realizzare" quanto vissuto fumare DMT è un altro modo per sbronzarsi e niente di più.
Re: "The Psychedelic Experience" - pareri e consigli
Quindi le visioni non sono mai causate dall'inconscio che cerca di comunicarci qualcosa ma sempre e solo dall'ego?
Se un'entità in DMT cerca di convincermi a "restare di la" e abbandonare il "di qua" è solo un viaggio? O è una "prova" di attaccamento all'ego a cui il l'inconscio mi sottopone? O sono realmente alieni che vogliono convincermi a stare "di la"?
Se un'entità in DMT cerca di convincermi a "restare di la" e abbandonare il "di qua" è solo un viaggio? O è una "prova" di attaccamento all'ego a cui il l'inconscio mi sottopone? O sono realmente alieni che vogliono convincermi a stare "di la"?
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Re: "The Psychedelic Experience" - pareri e consigli
Non credo che Leary le intenda come mere illusioni. Le visioni sono frutto dello stato alterato di coscienza, che ci permette di entrare in contatto con quella parte di coscienza oltre l'ego, accessibile grazie alle sostanze psichedeliche. Quella priva di qualsiasi concetto materiale.Inìgo ha scritto: ↑sab mar 25, 2017 1:26 pmSì da quello che ho capito anche io Leary considera visioni e distorsioni provocate dalla sostanza solo come "effetti collaterali" della disgregazione dell'ego, niente più che sogni senza significato. Se questo fosse vero tutto ciò che si vive durante gli stati di coscienza alterati non sarebbero che illusioni e nient'altro.Psycore ha scritto: ↑ven mar 24, 2017 6:25 pm
C'è una concetto in questo manuale che ancora non ho ben chiaro. "Tutto ciò che vedi, tutto ciò che puoi vivere durante un esperienza psichedelica, le visioni belle come quelle brutte, sono frutto della tua mente, evita di trattarle come segno di beneficio o di bruttezza e lasciali scorrere via, evita di aggrapparti ad uno o di rifiutare l'altro ecc" (vado a memoria non sto citando pari pari).
Con la DMT quando mi è successo che gli alieni mi hanno rapito, non sembrava affatto una visione ma era proprio reale (ed è successo in tutto 3 volte). Ho provato a fumare DMT in k-hole e devo dire che sto valutando se credere a tutto quello che ho visto, non so se sto andando dritto alla pazzia o a conoscenze perdute nel tempo....
Un buon modo per capire quanto un trip sia "utile" secondo me è considerare le applicazioni pratiche nella vita quotidiana e quanto esso ci sia stato d'aiuto. Per il resto possiamo essere testimoni anche della Verità ultima per eccellenza, che se non riusciamo a "realizzare" quanto vissuto fumare DMT è un altro modo per sbronzarsi e niente di più.
Le visioni descritte nel libro portano conseguenti rivelazioni, che non sono illusioni.
Re: "The Psychedelic Experience" - pareri e consigli
[QUOTE]Non credo che Leary le intenda come mere illusioni. Le visioni sono frutto dello stato alterato di coscienza, che ci permette di entrare in contatto con quella parte di coscienza oltre l'ego, accessibile grazie alle sostanze psichedeliche. Quella priva di qualsiasi concetto materiale.
Le visioni descritte nel libro portano conseguenti rivelazioni, che non sono illusioni.[/QUOTE]
Quindi secondo te quale potrebbe essere una possibile interpretazione dei gatti alieni che mi hanno vivisezionato e messo palle di pelo in gola?
Le visioni descritte nel libro portano conseguenti rivelazioni, che non sono illusioni.[/QUOTE]
Quindi secondo te quale potrebbe essere una possibile interpretazione dei gatti alieni che mi hanno vivisezionato e messo palle di pelo in gola?
Giusto o sbagliato non può essere reato! Free drugs!
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Re: "The Psychedelic Experience" - pareri e consigli
Magari un rapporto conflittuale con i felini?Psycore ha scritto: ↑sab apr 01, 2017 8:01 pmQuindi secondo te quale potrebbe essere una possibile interpretazione dei gatti alieni che mi hanno vivisezionato e messo palle di pelo in gola?Non credo che Leary le intenda come mere illusioni. Le visioni sono frutto dello stato alterato di coscienza, che ci permette di entrare in contatto con quella parte di coscienza oltre l'ego, accessibile grazie alle sostanze psichedeliche. Quella priva di qualsiasi concetto materiale.
Le visioni descritte nel libro portano conseguenti rivelazioni, che non sono illusioni.
A parte le minchiate...non ne ho la minima idea! Non sono la persona giusta per aiutarti a capire il significato della tua esperienza... mi sa che la chiave sei tu!
Re: "The Psychedelic Experience" - pareri e consigli
[QUOTE]Magari un rapporto conflittuale con i felini?
A parte le minchiate...non ne ho la minima idea! Non sono la persona giusta per aiutarti a capire il significato della tua esperienza... mi sa che la chiave sei tu! [/QUOTE]
Non avevo la pretesa che mi risolvessi il quesito, ovviamente. Chiedevo solo una "possibile" interpretazione, non quella giusta.
Dico una sciocchezza: sognare di perdere i denti può essere un presagio di morte e/o sofferenza di una persona cara.
Linko un altra sciocchezza: http://www.significatodeisogni.it/morto-cosciente/
I gatti ce li ho, e a volte li odio (ad esempio quando per "colpa loro" non posso stare fuori per più giorni di fila perchè se no non c'è nessuno a dargli da mangiare). Quindi a volte un rapporto un po' conflittuale c'è. Ovviamente non è colpa loro, li ho in casa perchè li ho voluti, sarebbe stupido prendersela con loro.
O forse non ha nessun senso star li a rielaborare tutto ciò.
A parte le minchiate...non ne ho la minima idea! Non sono la persona giusta per aiutarti a capire il significato della tua esperienza... mi sa che la chiave sei tu! [/QUOTE]
Non avevo la pretesa che mi risolvessi il quesito, ovviamente. Chiedevo solo una "possibile" interpretazione, non quella giusta.
Dico una sciocchezza: sognare di perdere i denti può essere un presagio di morte e/o sofferenza di una persona cara.
Linko un altra sciocchezza: http://www.significatodeisogni.it/morto-cosciente/
I gatti ce li ho, e a volte li odio (ad esempio quando per "colpa loro" non posso stare fuori per più giorni di fila perchè se no non c'è nessuno a dargli da mangiare). Quindi a volte un rapporto un po' conflittuale c'è. Ovviamente non è colpa loro, li ho in casa perchè li ho voluti, sarebbe stupido prendersela con loro.
O forse non ha nessun senso star li a rielaborare tutto ciò.
Giusto o sbagliato non può essere reato! Free drugs!