Paura e bassa autostima

Off-topic, politica, barzellette e racconti sconci: tutto ciò che non ha attinenza con la psichedelia va qui.
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Brainbow
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Re: Paura e bassa autostima

Messaggio da Brainbow » dom feb 10, 2019 11:28 am

era ha scritto:
dom feb 10, 2019 6:07 am
Brainbow ha scritto:
dom feb 10, 2019 12:28 am
era ha scritto:
sab feb 09, 2019 10:27 pm
Magari scambiarsi numeri no, è sconsigliato dal forum.
Dateci dentro sul forum, nella forma che più gradite, privata o pubblica, se posso permettermi di consigliare.
Non capisco... cosa vi ha portato a dare questo tipo di consigli? Ci sono diverse persone a parte me,che condividono vissuti simili, perché a loro non hai consigliato di approfondire? Ah,si può bestemmiare o é sconsigliato dal forum? :D
Se hai letto tutti i post nell'argomento, capirai che pure io ho vissuti peggiori. Personalmente ho seguito la scia di LaFouine che 'scherzosamente' e tramite parallelismi ha detto che l'unione fa la forza, la differenza, e, come inteso da Kant, ognuno di noi è giusto che tenga le redini della propria mente.
Chi raccoglie dati stile psicologi e psichiatri, non è proprio normale, anzi, a mio parere un po' ammalato, dato è meglio non bazzicare la mente umana.
Non vedo perché il fatto che tu sia una femmina dovrebbe essere un problema, la società è fatta di maschi e femmine e le femmine si sà, sono più complete dei maschi, solitamente è così. Quindi non vi è alcuna forma di campanilismo sessuale, tipica delle persone invidiose, cattive.
Spero tu abbia inteso ciò come un augurio fatto in buona luce.
Non sono d'accordo. Anche le sostanze prese in contesti psicoanalitici servivano a far chiarezza e allontanarsi da schemi mentali, poi di quale scuola psicologica stiamo parlando?per esempio Freud ci ha rimesso la salute a forza di sezionare il suo inconscio in modo analitico, Jung é il primo che teorizza un inconscio collettivo, e se esiste un inconscio collettivo ci sono anche dei valori e degli schemi comuni nell'essere umano. Secondo me é molto importante capire da dove arrivano le nevrosi o le compulsioni per poterle comprendere altrimenti la tua vita é gestita dal tuo inconscio e non te ne rendi neanche conto, é doloroso a volte fare i conti con quello che c'è dietro la coscienza! E puoi saperlo profondamente solo tu, non c'è nessuno che ti manipola se trovi un bravo psicologo riflette solo la tua immagine, ma il lavoro é completamente del paziente. Detto questo forse vi siete espressi entrambi male o io ho compreso erroneamente cosa intendevi.


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era
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Re: Paura e bassa autostima

Messaggio da era » dom feb 10, 2019 12:32 pm

Brainbow ha scritto:
dom feb 10, 2019 11:28 am
Non sono d'accordo. Anche le sostanze prese in contesti psicoanalitici servivano a far chiarezza e allontanarsi da schemi mentali,
Da questo punto di vista non metto in dubbio il volere e il desiderio di comprendere. Il fatto è che la chimica non è un gioco in scatola e purtroppo soltanto pochi lo sanno, quelli che conservano le informazioni base. Già il fatto di voler allontanare dal proprio ricordo ciò che si potrebbe definire con le parole 'schemi mentali', non è un procedimento al quale l'umano è preparato. Avendo fatto riferimento a 'sostanze prese', ho collegato il tutto con la chimica, altre strade non ci sono. Cosa differente potrebbe essere allontanare pensieri, ricordi, e altro (che recentemente sono state associate a livello sperimentale alle entità mobili* - *-vedi prontuario presente nel forum; linko e sarà gradita la tua opinione, positiva o negativa essa sia (perchè comunque aiuterebbe a modellare un testo che è stato chiamato 'canovaccio suscettibile a modifiche'):
https://psiconauti.net/forum/viewtopic. ... =40#p47391
Attorno al ragionamento presentato nel prontuario si sta muovendo una bella parte di persone, da chi ha studiato di più a chi non ha studiato, enti che operano nel campo della ricreazione, scienziati, militari e altri ancora. Nulla è definito, però la possibilità che esso esprima la verità e rappresenti una via di speranza per comprendere il creato, la mente umana e molto altro ancora è altissima; per me è così invece, come da prontuario: ci credo pienamente.
poi di quale scuola psicologica stiamo parlando?per esempio Freud ci ha rimesso la salute a forza di sezionare il suo inconscio in modo analitico
Per tale risposta, dovrò basarmi sui parametri del prontuario. Se ti va bene, possiamo continuare, diversamente credo sia inutile controbattere. Non dimostreremmo di essere nè comprensivi, nè educati. Spero tu sia d'accordo con me.
Jung é il primo che teorizza un inconscio collettivo, e se esiste un inconscio collettivo ci sono anche dei valori e degli schemi comuni nell'essere umano.
Ciò che s'intende come inconscio collettivo, sarebbe interpretabile come 'mente unica' (cambia poco, semplicemente non si riferisce all'inconscio, bensì a ciò che non è stato ancora studiato e capito). A differenza di Freud, che ha sicuramente saputo dare un'impronta e ha forgiato una mente come quella di Reich, che ha concettualizzato materialmente ciò che si definirebbe una forma di energia viva, l'orgone, che starebbe alla base di tutto (dovrò purtroppo dire che per l'epoca le informazioni erano scarse e ha dovuto basarsi su quanto poteva avere, perciò il concetto di orgone è lontano dalla realtà.), Jung era un alchimista e la differenza è bella che grande. O, come potrai leggere nei vari testi: mai fidarsi degli alchimisti. ;)
Secondo me é molto importante capire da dove arrivano le nevrosi o le compulsioni per poterle comprendere altrimenti la tua vita é gestita dal tuo inconscio
Purtroppo devo dire che anche quando sono stato risucchiato nell'oblio (modo di dire che dovrebbe esprimere quanto male stavo), non ho avuto a che fare con l'inconscio. Potresti delucidare il tuo concetto di inconscio, se posso permettermi, se desideri spiegarlo?
e non te ne rendi neanche conto, é doloroso a volte fare i conti con quello che c'è dietro la coscienza! E puoi saperlo profondamente solo tu,
Al giorno d'oggi potrò dire che dietro la coscienza c'è la conoscenza e nessuno mi potrà spiegare ciò che ho dentro, anche perchè rappresenterebbe un'intrusione, seppure virtuale, sempre intrusione e secondo l'Art. 13 della Costituzione Italiana, non è ammessa forma alcuna di ispezione personale. La libertà personale è inviolabile e il domicilio del mio ego (art. 14 - Cost.) è il mio corpo. (l'art. 14 non fà riferimento a oggetti, perciò la libertà di interpretazione è soggettiva) . Poi ci sarebbe l'Articolo 15, dato che ogni forma di comunicazione (vedi scienza e chimica) è inviolabile.
non c'è nessuno che ti manipola se trovi un bravo psicologo riflette solo la tua immagine, ma il lavoro é completamente del paziente. Detto questo forse vi siete espressi entrambi male o io ho compreso erroneamente cosa intendevi.
Dal mio punto di vista una persona, per poter rispecchiare le abitudini e i ragionamenti di chi viene definito 'paziente', compie un'intrusione virtuale. Quindi se una persona che si definisce psicologo, può agire soltanto se l'accesso viene concesso dal paziente e comunque il paziente deve essere informato riguardo tutte le forme di intrusione alle quali verrebbe sottoposto.

Forse nessuno di noi si è espresso male o ha capito male, semplicemente non siamo partiti da delle basi comparative e ognuno ha utilizzato un linguaggio proprio, il chè complica il comprendersi. Ciò che è importante è innanzitutto definire che nelle parole utilizzate da una persona, non vi sia male inteso o voluto dalla persona stessa, dato che ciò rappresenterebbe il male in sè. Dal mio punto di vista, LaFouine ha parlate es. cinese, io es. arabo e tu la lingua che desideri, ma non quelle di me e di LaFouine.
Non sapendo quali possano essere le tue reazioni, dato che non abbiamo dialogato sino ad adesso, lascierò a te la scelta di continuare una conversazione che potrebbe diventare costruttiva, oppure di chiudere il dialogo. Se vuoi mi scuso ancora una volta, però l'ho già fatto in privato, perciò se vuoi, accogli due scuse, oppure no e se ti vien voglia di bestemmiare, dimmi pure che sono demente e matto, ma non avrai detto nulla di nuovo <3
Non ho tempo.

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Re: Paura e bassa autostima

Messaggio da LaFouine » dom feb 10, 2019 1:17 pm

Brainbow ha scritto:
dom feb 10, 2019 12:28 am
era ha scritto:
sab feb 09, 2019 10:27 pm
Magari scambiarsi numeri no, è sconsigliato dal forum.
Dateci dentro sul forum, nella forma che più gradite, privata o pubblica, se posso permettermi di consigliare.
Non capisco... cosa vi ha portato a dare questo tipo di consigli? Ci sono diverse persone a parte me,che condividono vissuti simili, perché a loro non hai consigliato di approfondire? Ah,si può bestemmiare o é sconsigliato dal forum? :D
io insisto affinche possiate incontrarvi tu e brontosauro,pero insisto io; non è che posso venire a prelevarvi in casa.poi fate come volete.
kaixo :mrgreen:

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Brainbow
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Re: Paura e bassa autostima

Messaggio da Brainbow » gio feb 14, 2019 9:20 am

era ha scritto:
dom feb 10, 2019 12:32 pm
Brainbow ha scritto:
dom feb 10, 2019 11:28 am
Non sono d'accordo. Anche le sostanze prese in contesti psicoanalitici servivano a far chiarezza e allontanarsi da schemi mentali,
Da questo punto di vista non metto in dubbio il volere e il desiderio di comprendere. Il fatto è che la chimica non è un gioco in scatola e purtroppo soltanto pochi lo sanno, quelli che conservano le informazioni base. Già il fatto di voler allontanare dal proprio ricordo ciò che si potrebbe definire con le parole 'schemi mentali', non è un procedimento al quale l'umano è preparato. Avendo fatto riferimento a 'sostanze prese', ho collegato il tutto con la chimica, altre strade non ci sono. Cosa differente potrebbe essere allontanare pensieri, ricordi, e altro (che recentemente sono state associate a livello sperimentale alle entità mobili* - *-vedi prontuario presente nel forum; linko e sarà gradita la tua opinione, positiva o negativa essa sia (perchè comunque aiuterebbe a modellare un testo che è stato chiamato 'canovaccio suscettibile a modifiche'):
https://psiconauti.net/forum/viewtopic. ... =40#p47391
Attorno al ragionamento presentato nel prontuario si sta muovendo una bella parte di persone, da chi ha studiato di più a chi non ha studiato, enti che operano nel campo della ricreazione, scienziati, militari e altri ancora. Nulla è definito, però la possibilità che esso esprima la verità e rappresenti una via di speranza per comprendere il creato, la mente umana e molto altro ancora è altissima; per me è così invece, come da prontuario: ci credo pienamente.
poi di quale scuola psicologica stiamo parlando?per esempio Freud ci ha rimesso la salute a forza di sezionare il suo inconscio in modo analitico
Per tale risposta, dovrò basarmi sui parametri del prontuario. Se ti va bene, possiamo continuare, diversamente credo sia inutile controbattere. Non dimostreremmo di essere nè comprensivi, nè educati. Spero tu sia d'accordo con me.
Jung é il primo che teorizza un inconscio collettivo, e se esiste un inconscio collettivo ci sono anche dei valori e degli schemi comuni nell'essere umano.
Ciò che s'intende come inconscio collettivo, sarebbe interpretabile come 'mente unica' (cambia poco, semplicemente non si riferisce all'inconscio, bensì a ciò che non è stato ancora studiato e capito). A differenza di Freud, che ha sicuramente saputo dare un'impronta e ha forgiato una mente come quella di Reich, che ha concettualizzato materialmente ciò che si definirebbe una forma di energia viva, l'orgone, che starebbe alla base di tutto (dovrò purtroppo dire che per l'epoca le informazioni erano scarse e ha dovuto basarsi su quanto poteva avere, perciò il concetto di orgone è lontano dalla realtà.), Jung era un alchimista e la differenza è bella che grande. O, come potrai leggere nei vari testi: mai fidarsi degli alchimisti. ;)
Secondo me é molto importante capire da dove arrivano le nevrosi o le compulsioni per poterle comprendere altrimenti la tua vita é gestita dal tuo inconscio
Purtroppo devo dire che anche quando sono stato risucchiato nell'oblio (modo di dire che dovrebbe esprimere quanto male stavo), non ho avuto a che fare con l'inconscio. Potresti delucidare il tuo concetto di inconscio, se posso permettermi, se desideri spiegarlo?
e non te ne rendi neanche conto, é doloroso a volte fare i conti con quello che c'è dietro la coscienza! E puoi saperlo profondamente solo tu,
Al giorno d'oggi potrò dire che dietro la coscienza c'è la conoscenza e nessuno mi potrà spiegare ciò che ho dentro, anche perchè rappresenterebbe un'intrusione, seppure virtuale, sempre intrusione e secondo l'Art. 13 della Costituzione Italiana, non è ammessa forma alcuna di ispezione personale. La libertà personale è inviolabile e il domicilio del mio ego (art. 14 - Cost.) è il mio corpo. (l'art. 14 non fà riferimento a oggetti, perciò la libertà di interpretazione è soggettiva) . Poi ci sarebbe l'Articolo 15, dato che ogni forma di comunicazione (vedi scienza e chimica) è inviolabile.
non c'è nessuno che ti manipola se trovi un bravo psicologo riflette solo la tua immagine, ma il lavoro é completamente del paziente. Detto questo forse vi siete espressi entrambi male o io ho compreso erroneamente cosa intendevi.
Dal mio punto di vista una persona, per poter rispecchiare le abitudini e i ragionamenti di chi viene definito 'paziente', compie un'intrusione virtuale. Quindi se una persona che si definisce psicologo, può agire soltanto se l'accesso viene concesso dal paziente e comunque il paziente deve essere informato riguardo tutte le forme di intrusione alle quali verrebbe sottoposto.

Forse nessuno di noi si è espresso male o ha capito male, semplicemente non siamo partiti da delle basi comparative e ognuno ha utilizzato un linguaggio proprio, il chè complica il comprendersi. Ciò che è importante è innanzitutto definire che nelle parole utilizzate da una persona, non vi sia male inteso o voluto dalla persona stessa, dato che ciò rappresenterebbe il male in sè. Dal mio punto di vista, LaFouine ha parlate es. cinese, io es. arabo e tu la lingua che desideri, ma non quelle di me e di LaFouine.
Non sapendo quali possano essere le tue reazioni, dato che non abbiamo dialogato sino ad adesso, lascierò a te la scelta di continuare una conversazione che potrebbe diventare costruttiva, oppure di chiudere il dialogo. Se vuoi mi scuso ancora una volta, però l'ho già fatto in privato, perciò se vuoi, accogli due scuse, oppure no e se ti vien voglia di bestemmiare, dimmi pure che sono demente e matto, ma non avrai detto nulla di nuovo <3
Proverò a rispondere a modo mio ovviamente, alle domande. L'inconscio collettivo? Esattamente!una mente unica, che porta con se tutte le informazioni del retaggio umano di ogni epoca storica. L'inconscio personale é ben altro, trattasi di schemi in loop di cui non sei pienamente consapevole, che spesso derivano da un certo tipo di vissuto, traumi etc... (Ad esempio non avere il padre e ricercare questa figura in ogni relazione affettiva,un meccanismo spesso inconscio) quando dici che hai toccato il baratro e non hai avuto a che fare con l'inconscio, (senza presunzione) credo che comandi la tua vita,se non ti rendi conto che esso é sempre presente, non sono solo gli eventi più o meno drammatici che ti segnano é il tuo modo di affrontare quello che ti accade, e questo spesso viene dal proprio vissuto e i propri traumi personali che non sono stati metabolizzati.Credimi ho avuto esperienze pessime, prima di trovare una figura meritevole di fiducia ci ho messo molto tempo! Ma anche il rapporto paziente- dottore é un rapporto umano, quando poi il dottore non si relaziona come se avesse delle presunte verità e tu fossi debole e bisognoso e dovessi solo affidarti,é un vero scambio, non un intrusione, scegli tu di dare fiducia e apertura, e lo fai per te stesso.Guarderò il prontuario con calma, mi pare più che esaustivo.

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era
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Re: Paura e bassa autostima

Messaggio da era » sab feb 16, 2019 12:05 am

Brainbow ha scritto:
gio feb 14, 2019 9:20 am
L'inconscio collettivo? Esattamente!una mente unica, che porta con se tutte le informazioni del retaggio umano di ogni epoca storica.
Potrebbe essere definito anche DATABASE, come proposto nell'argomento entità-dmt-hyperspace lexicon?
Con tale termine si intenderebbe una banca dati un pò più ampia di quella umana, dato che includerebbe sì gli umani, però anche le piante, glia animali, gli elementi, ...con termini da prontuario: mobili e immobili.
Tuttavia mi sono espresso menzionando una banca dati, quindi un insieme di informazioni, che potrebbero essere consultate collettivamente, oppure da entità singole.
Forse per arrivare al concetto di mente unica e per accedere alla banca dati, bisognerebbe comprendere meglio cosa siamo, qual'è quella sostanza non sostanza che ci compone (secondo me nell'immateriale e anche nell'immateriale). Personalmente avrei individuato il concetto della temperatura, che fin quando fuggente dal nostro sapere, potrebbe essere vista come una forma di inconscio.
L'inconscio personale é ben altro, trattasi di schemi in loop di cui non sei pienamente consapevole, che spesso derivano da un certo tipo di vissuto, traumi etc... (Ad esempio non avere il padre e ricercare questa figura in ogni relazione affettiva,un meccanismo spesso inconscio)
Provo a proporre la mia visuale secondo quella esposta nelle righe sopra, aggiungendo al termine database la parola personale. Quindi database personale, una banca dati presente nel nostro corpo materiale e immateriale.
Il database del nostro corpo, se mi immedesimo (cosa che ho introdotto nella vita quotidiana, annullando il concetto del tempo se non sotto forma puramente matematica) nell'ottica del prontuario, potrebbe essere gestito, rappresentato dalle entità mobili e immobili che ci compongono, quindi atomi, microorganismi e ...piante???(i peli cosa sono?). Se questi sarebbero i gestori di nostri sensi, delle nostre sensazioni, dei nostri ricordi, noi rappresenteremmo l'entità neoformata dalla natura, che congiungerebbe più dimensioni, tutte le entità. Spero tu mi segua, sennò potrei esporre più in lungo e largo :idea:
Basterebbe immaginare che, privati di tutte le nostre caratteristiche e della materialità, potrebbe restare di noi soltanto una 'bollicina' di temperatura (o fuoco? , visto che la differenza sarebbe: l'espansione e la contrazione, il maschio e la femmina; o fuoco = temperatura 'densa' e temperatura = fuoco 'disperso' (porterebbe a ragionamenti non indifferenti, se accolti).
quando dici che hai toccato il baratro e non hai avuto a che fare con l'inconscio, (senza presunzione) credo che comandi la tua vita,se non ti rendi conto che esso é sempre presente, non sono solo gli eventi più o meno drammatici che ti segnano é il tuo modo di affrontare quello che ti accade, e questo spesso viene dal proprio vissuto e i propri traumi personali che non sono stati metabolizzati.
Giustissimo. Definisco un pò meno inconscio ciò che sta emergendo interpretando le nostre componenti (mobili e immobili), dato che, avendo provato l'interazione con le varie entità, non posso più ragionare come prima. Esse mi stanno rivelando degli apetti che non avevo considerato perchè ancora richiuso in un guscio impermeabile ai vari fattori intrinseci il nostro io. Per non essere ripetitivo, attenderò una tua riflessione.
Credimi ho avuto esperienze pessime, prima di trovare una figura meritevole di fiducia ci ho messo molto tempo! Ma anche il rapporto paziente- dottore é un rapporto umano, quando poi il dottore non si relaziona come se avesse delle presunte verità e tu fossi debole e bisognoso e dovessi solo affidarti,é un vero scambio, non un intrusione, scegli tu di dare fiducia e apertura, e lo fai per te stesso.Guarderò il prontuario con calma, mi pare più che esaustivo.
Capisco. Nel forum abbiamo già discusso delle poche persone meritevoli di fiducia. E' che già fidarsi di se stessi risulta difficile, perciò adoro essere comunicativo, però non fiducioso, se non pochissimo e apprezzo e stimo chi, ad esempio, mi ha appena conosciuto e non si fida di me, perchè dimostra di essere attento/a a ciò che fà.
Una persona esterna che esplora la mente altrui, si accinge in boschi senza fine; anche il mestiere dello psicologo può rivelarsi più arduo del previsto. Tuttavia la parte immateriale di noi, la cosiddetta mente, ad esempio, non è una merce ed essendo la prima componente interpretabile come concetto dell'essere, che constata ciò perchè pensa e finchè materiale vive (vedo la morte come un reso di ciò che non è nostro, quindi di tutto ciò che il nostro essere ha in dotazione e lo perde perchè non si chiede come mantenerlo), direi che è meglio non bazzicare.
Un dottore conscio di ciò si dissocierà dalla teoria della psicologia (o altre come l'antipsicologia, psichiatria, antipsichiatria ecc...) e accoglierà la sola possibilità di dare consigli, dedurre, interpretare quanto una persona (paziente) dice.
Se poi chi non ha il vizio di pensare di potersi collegare al database altrui è disposto a ragionare riguardo l'interpretazione da prontuario, mi metto più che a sua disposizione. Ciò vorrebbe dire che dal mio punto di vista tutto andrebbe revisionato e il dottore meritevole, potrebbe accedere veramente alla mente unica.
Io vedo e spero bene, però mi rendo conto che poche persone per il momento hanno gli occhi aperti (mai visto nascere i gattini? se questi non aprono gli occhi dopo una settimana, la madre li rimanda in 'lista d'attesa - per spiegarmi meglio: il Gatto, visto come la materializzazione di un senso che nell'arco di svariate ere ha potuto abbracciare anche il database delle altre entità (tralasciando l'umano, a parte la comparazione semplificata stile genetica e miscugli tra le varie razze e abitudini), 'fondendosi' di fatto, nella materialità, con altri sensi, potrebbe rappresentare un'unità di un grande complesso detto mente unica terrestre o altro - magari mi saprai guidare, se esprimi parere positivo....
Non ho tempo.

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