Ayahuasca e linguaggio

Ciò che riguarda la psichedelia ma non trova posto nelle altre sezioni.
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Biancaneve

Ayahuasca e linguaggio

Messaggio da Biancaneve » mar giu 25, 2019 12:53 pm

Abbiamo detto che la coscienza è basata sul linguaggio. Ciò significa che i tentativi di intere generazioni di trovare l’origine della coscienza nell’evoluzione animale sono stati impropri e inutili. Se la coscienza è un gruppo di operazioni apprese sulla base del linguaggio, ne consegue che soltanto le specie dotate di linguaggio sono dotate di coscienza e che, nonostante le recenti opinabili discussioni sul linguaggio dei segni negli scimpanzé e sui sistemi di comunicazione animale, essa si sviluppò soltanto negli esseri umani, e solo a un certo punto, dopo l’evoluzione del linguaggio - Julian Jaynes


La coscienza, essendo strettamente legata alla comunicazione, più che al linguaggio, ha gradi differenti e diversi stadi evolutivi.
I delfini comunicano tra loro, posseggono un linguaggio che, forse, noi giudichiamo primitivo ma che, per quella specie, è assolutamente funzionale.

Nel caso dell'essere umano, la comunicazione ed il linguaggio che utilizza sembra non essere più funzionale alla specie in quanto la sta portando verso l'infelicità, la frustrazione, l'autodistruzione.
La coscienza, conseguenza diretta di questo linguaggio, si è ammalata, si ritira dall'essere umano che non comprende più i suoi fratelli e si chiude nella paura e nell'odio.

Anche per questo motivo, a mio avviso, si ricercano certe droghe psichedeliche, non solo per lo sballo in sé ma per trovare un linguaggio più fluido, slegato dai condizionamenti sociali, maggiormente libero e veloce.

L'Ayahuasca muove velocemente la mia mente e mi permette di fare connessioni che, altrimenti, non vedrei, non raggiungerei in tempi così brevi.
Mi dona un linguaggio nuovo, molto più leggero perché primitivo, archetipo, simbolico.

Le parole non sono più necessarie. Quelle stesse parole, spesso oggetto di fraintendimenti, di errori e di malintesi vengono sostituite da immagini chiarissime, impossibili da equivocare e contenenti una verità colma di gioia!

La religione lo chiama Spirito Santo.

Io, essendo un po' allergica a definizioni dogmatiche, ho cercato di capire il senso di un concetto ancora piuttosto fumoso e devo dire che tale comunicazione limpida, feconda e gioiosa con il proprio sé è ciò che più ci si avvicina.

La razza umana, perdendo il contatto comunicativo con il proprio fratello, lo ha perduto anche con il proprio sé e viceversa.
Siamo profondamente confusi perché combattuti tra ciò che intimamente siamo e ciò che la società, che noi stessi abbiamo creato, ci chiede di essere.

Perciò il linguaggio risulta distorto, incongruente, squilibrato... direi perfino schizoide.

La parola cozza contro l'essenza. L'azione lotta con il pensiero. Ed è il caos.
Un caos destinato ad aumentare, ad ingigantire, a distruggere ciò che non vuole evolvere, che non si adatta, che non è funzionale.

Esotericamente il caos è prodromo di una nuova nascita, di un nuovo inizio, contiene cioè il seme fecondante per una nuova strutturazione comunicativa e, quindi, sociale.

L'Ayahuasca sta avendo un ruolo attivo nella trasformazione del linguaggio umano ma, proprio perché attivamente curativa delle distorsioni umane che lottano per sopravvivere, verrà resa illegale.

Il prossimo difficile passo che si prospetta all'umanità, quindi, è quello di strapparsi le ali, di volare senza l'aiuto di sostanze, consapevoli che questa sfida è alla nostra portata.


Biancaneve

Re: Ayahuasca e linguaggio

Messaggio da Biancaneve » mar giu 25, 2019 1:55 pm

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Jaynes ipotizza che la nascita della Coscienza sia avvenuta con il crollo della mente bicamerale ossia grazie alla comunicazione consapevole dei due emisferi cerebrali.
È una teoria davvero affascinante che propone degli spunti interessanti: l'allucinazione uditiva (e visiva, spesso) e quindi la comunicazione tra l'uomo ed il proprio sé o Dio che dir si voglia, era frutto di INCOSCIENZA.

Perciò la ricerca odierna di qualunque psiconauta di un'allucinazione volta al ricevimento di un messaggio, di un'illuminazione o semplicemente di cura, è desiderio di oblio .

Per me è esattamente il contrario.

L'oblio è una mente bicamerale che si fa la guerra, che ha perduto quell'armonia pacifica propria, FORSE, di antiche civiltà evolute.

Probabilmente l'evoluzione ci chiede di tornare alla comunicazione con il proprio sé, senza cadere nell'idolatria verso un re, un Dio, una droga, un idolo qualunque.

In definitiva il crollo della mente bicamerale non è ancora avvenuto!

Se così fosse, infatti, gli opposti sarebbero integrati, femminile e maschile, carne e spirito, scienza e religione troverebbero completezza l'uno nell'altra e l'umanità vivrebbe nella pace e nell'abbondanza in armonia con la Natura e con il cosmo.

Cosa sarà, perciò, il KA DEL RE, una volta crollata la mente bicamerale?
Sarà il nostro CONSAPEVOLE destino, il nostro FECONDO progetto di vita che ci darà pienezza, dopo tanta ricerca.
Sarà l'ultima integrazione, quella che abbiamo, di giorno in giorno rimandato, di vita in vita allontanato.
Sarà il rush finale pieno di Luce, Amore e Gioia.

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Re: Ayahuasca e linguaggio

Messaggio da astraldream » mer giu 26, 2019 1:50 am

Bel 3d.
ci sono parecchi spunti di riflessione.
L'idea di "sacro" è così limitante...così poco libera da dogmi...da essere poco sacra...la cosa più sacra dovrebbe essere la libertà non i dogmi...

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Re: Ayahuasca e linguaggio

Messaggio da Pregiudicato » mer giu 26, 2019 10:22 am

Biancaneve ha scritto:
mar giu 25, 2019 12:53 pm
Abbiamo detto che la coscienza è basata sul linguaggio. Ciò significa che i tentativi di intere generazioni di trovare l’origine della coscienza nell’evoluzione animale sono stati impropri e inutili. Se la coscienza è un gruppo di operazioni apprese sulla base del linguaggio, ne consegue che soltanto le specie dotate di linguaggio sono dotate di coscienza e che, nonostante le recenti opinabili discussioni sul linguaggio dei segni negli scimpanzé e sui sistemi di comunicazione animale, essa si sviluppò soltanto negli esseri umani, e solo a un certo punto, dopo l’evoluzione del linguaggio - Julian Jaynes


La coscienza, essendo strettamente legata alla comunicazione, più che al linguaggio, ha gradi differenti e diversi stadi evolutivi.
I delfini comunicano tra loro, posseggono un linguaggio che, forse, noi giudichiamo primitivo ma che, per quella specie, è assolutamente funzionale.

Nel caso dell'essere umano, la comunicazione ed il linguaggio che utilizza sembra non essere più funzionale alla specie in quanto la sta portando verso l'infelicità, la frustrazione, l'autodistruzione.
La coscienza, conseguenza diretta di questo linguaggio, si è ammalata, si ritira dall'essere umano che non comprende più i suoi fratelli e si chiude nella paura e nell'odio.

Anche per questo motivo, a mio avviso, si ricercano certe droghe psichedeliche, non solo per lo sballo in sé ma per trovare un linguaggio più fluido, slegato dai condizionamenti sociali, maggiormente libero e veloce.

L'Ayahuasca muove velocemente la mia mente e mi permette di fare connessioni che, altrimenti, non vedrei, non raggiungerei in tempi così brevi.
Mi dona un linguaggio nuovo, molto più leggero perché primitivo, archetipo, simbolico.

Le parole non sono più necessarie. Quelle stesse parole, spesso oggetto di fraintendimenti, di errori e di malintesi vengono sostituite da immagini chiarissime, impossibili da equivocare e contenenti una verità colma di gioia!

La religione lo chiama Spirito Santo.

Io, essendo un po' allergica a definizioni dogmatiche, ho cercato di capire il senso di un concetto ancora piuttosto fumoso e devo dire che tale comunicazione limpida, feconda e gioiosa con il proprio sé è ciò che più ci si avvicina.

La razza umana, perdendo il contatto comunicativo con il proprio fratello, lo ha perduto anche con il proprio sé e viceversa.
Siamo profondamente confusi perché combattuti tra ciò che intimamente siamo e ciò che la società, che noi stessi abbiamo creato, ci chiede di essere.

Perciò il linguaggio risulta distorto, incongruente, squilibrato... direi perfino schizoide.

La parola cozza contro l'essenza. L'azione lotta con il pensiero. Ed è il caos.
Un caos destinato ad aumentare, ad ingigantire, a distruggere ciò che non vuole evolvere, che non si adatta, che non è funzionale.

Esotericamente il caos è prodromo di una nuova nascita, di un nuovo inizio, contiene cioè il seme fecondante per una nuova strutturazione comunicativa e, quindi, sociale.

L'Ayahuasca sta avendo un ruolo attivo nella trasformazione del linguaggio umano ma, proprio perché attivamente curativa delle distorsioni umane che lottano per sopravvivere, verrà resa illegale.

Il prossimo difficile passo che si prospetta all'umanità, quindi, è quello di strapparsi le ali, di volare senza l'aiuto di sostanze, consapevoli che questa sfida è alla nostra portata.
Davvero molto molto interessante! Sono d'accordo con te in molte cose (e su alcune ci ho riflettuto solo ora), quindi grazie!
Citerò alcune tue parti (forse troppe) ed esprimerò il mio, o almeno quello del mio io 😘.

"Anche per questo motivo, a mio avviso, si ricercano certe droghe psichedeliche, non solo per lo sballo in sé ma per trovare un linguaggio più fluido, slegato dai condizionamenti sociali, maggiormente libero e veloce."

Non ci avevo mai pensato...anzi sì ma in maniera superficiale...È (molto)possibile, a parer mio, che molte persone assumano tali sostanze per questo motivo!


"L'Ayahuasca muove velocemente la mia mente e mi permette di fare connessioni che, altrimenti, non vedrei, non raggiungerei in tempi così brevi.
Mi dona un linguaggio nuovo, molto più leggero perché primitivo, archetipo, simbolico."

Molti definiscono gli psichedelici come dei boost che permettono di raggiungere le "stesse" mete della meditazione ma in maniera molto più veloce. Penso sia collegato al fatto che ti metta nel mood giusto!
Con questo sono totalmente d'accordo, nonostante si tratti di ipse dixit...infatti non ho esperienza (reale) con la meditazione 😅.


"Io, essendo un po' allergica a definizioni dogmatiche, ho cercato di capire il senso di un concetto ancora piuttosto fumoso e devo dire che tale comunicazione limpida, feconda e gioiosa con il proprio sé è ciò che più ci si avvicina.

Il traguardo di una cura a base di psichedelici è (o almeno per me) la cosiddetta budditá, la totale illuminazione!
Mi sono interessato al buddismo a causa di una presentazione di religione (a scuola)!
Il termine budditá significa risveglio! In pratica, la budditá è il raggiungimento della perfezione in parole e opere.
Buddismo significa le cose così come sono.
Infatti tramite (il percorso per la budditá) la via del diamante si arriverà (alla buddità, cioè) alla comprensione delle cose così come sono (linguaggi, azioni, ecc.).
Io sinceramente credo che il buddismo si possa attuare nella vita reale, semplicemente non è facile attuarlo (a parer mio) siccome non è effettivamente possibile (a livello teorico) arrivare a uno stato d'animo totalmente razionale.
Gli psichedelici semplificano questo (duro e faticoso) lavoro, mettendo il soggetto in uno stato (effettivamente) meditativo e libero da dogmi!
Tutto questo per dire: puoi definire la budditá (o comunque chiamala come vuoi è sempre la stessa cosa, o almeno credo sia lo stesso per voi) come gioiosa? La perfezione penso che non conosca alcuna emozione...lo spirito è libero persino dai dogmi chiamati: emozioni.


"La razza umana, perdendo il contatto comunicativo con il proprio fratello, lo ha perduto anche con il proprio sé e viceversa.
Siamo profondamente confusi perché combattuti tra ciò che intimamente siamo e ciò che la società, che noi stessi abbiamo creato, ci chiede di essere."

Sono qui per questo! 😇😉


"L'Ayahuasca sta avendo un ruolo attivo nella trasformazione del linguaggio umano ma, proprio perché attivamente curativa delle distorsioni umane che lottano per sopravvivere, verrà resa illegale."

Qui non so che dire...mi spiace, è un po' troppo complicato e ipocrita parlarne...


"Il prossimo difficile passo che si prospetta all'umanità, quindi, è quello di strapparsi le ali, di volare senza l'aiuto di sostanze, consapevoli che questa sfida è alla nostra portata."

Mi spiace distruggere i tuoi sogni ma non sarà mai così!
Questa sfida è persa...hai detto pure te che il caos è segno di una nuova nascita.
Come il bigbang e quello che avverrà prima o poi...
Hai mai provato a fare un discorso del genere a qualcuno? Il 70% almeno delle persone rideranno...lo prenderanno come uno scherzo o non capiranno oppure diranno che è troppo un flip pensarci...a moltissimi esseri umani non serve tutto ciò! Gli basta vivere nel loro brodo!

Con questo ti saluto, complimenti per il post,
Pregiudicato

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Re: Ayahuasca e linguaggio

Messaggio da Pregiudicato » mer giu 26, 2019 11:01 am

Biancaneve ha scritto:
mar giu 25, 2019 1:55 pm
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Jaynes ipotizza che la nascita della Coscienza sia avvenuta con il crollo della mente bicamerale ossia grazie alla comunicazione consapevole dei due emisferi cerebrali.
È una teoria davvero affascinante che propone degli spunti interessanti: l'allucinazione uditiva (e visiva, spesso) e quindi la comunicazione tra l'uomo ed il proprio sé o Dio che dir si voglia, era frutto di INCOSCIENZA.

Perciò la ricerca odierna di qualunque psiconauta di un'allucinazione volta al ricevimento di un messaggio, di un'illuminazione o semplicemente di cura, è desiderio di oblio .

Per me è esattamente il contrario.

L'oblio è una mente bicamerale che si fa la guerra, che ha perduto quell'armonia pacifica propria, FORSE, di antiche civiltà evolute.

Probabilmente l'evoluzione ci chiede di tornare alla comunicazione con il proprio sé, senza cadere nell'idolatria verso un re, un Dio, una droga, un idolo qualunque.

In definitiva il crollo della mente bicamerale non è ancora avvenuto!

Se così fosse, infatti, gli opposti sarebbero integrati, femminile e maschile, carne e spirito, scienza e religione troverebbero completezza l'uno nell'altra e l'umanità vivrebbe nella pace e nell'abbondanza in armonia con la Natura e con il cosmo.

Cosa sarà, perciò, il KA DEL RE, una volta crollata la mente bicamerale?
Sarà il nostro CONSAPEVOLE destino, il nostro FECONDO progetto di vita che ci darà pienezza, dopo tanta ricerca.
Sarà l'ultima integrazione, quella che abbiamo, di giorno in giorno rimandato, di vita in vita allontanato.
Sarà il rush finale pieno di Luce, Amore e Gioia.
"Probabilmente l'evoluzione ci chiede di tornare alla comunicazione con il proprio sé, senza cadere nell'idolatria verso un re, un Dio, una droga, un idolo qualunque."
Eppure non vivi senza convinzioni...tutti abbiamo bisogno di qualcosa a cui aggrapparsi...la certezza è la propria anima!
Ne parla un rapper che stimo molto, Izi.
Niente certezza, niente anima!
Anche solo il fatto di sapere di essere vivi è una certezza...eppure se non lo sapessi non saresti più te! Cioè che ti porta a farti domande, a scoprire te stesso è il fatto di raggiungere una certezza!
Alcuni si accontentano della pappa pronta, non per forza veritiera (religione Cattolica per esempio...a parer mio eh, non voglio offendere nessuno), altri cercano la rilevazione (Aletheia), e molti muoiono senza ottenerla...soffrendo tutta la vita! Anche questo è un compromesso, la vita è un compromesso😅😂!
Nella canzone Zorba (più che canzone è un monologo) il rapper Izi dice:

Il più grande errore
È credere che l'uomo abbia un'unità permanente
Un uomo non è mai uno
Continuamente egli cambia
Raramente rimane identico, anche per una sola mezz'ora
Ordinariamente l'uomo vive semplicemente seguendo il flusso
Non è semplicemente addormentato, è completamente morto
Pochi esseri umani hanno un'anima
Nessuno ha un'anima alla nascita
L'anima va acquisita, coloro che non ci riescono
Muoiono

Tra l'altro l'album si chiama Aletheia 😂🙏😇.



"Sarà il nostro CONSAPEVOLE destino, il nostro FECONDO progetto di vita che ci darà pienezza, dopo tanta ricerca."

Pienezza descrive molto meglio di gioia...termine più adatto a parer mio!

Un saluto,
Pregiudicato

Ps spero intervengano anche altri! Almeno dimostriamo di non essere gli unici due mona che si fanno flip del genere 😂!

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Re: Ayahuasca e linguaggio

Messaggio da Brainbow » mer giu 26, 2019 3:00 pm

Pregiudicato ha scritto:
mer giu 26, 2019 11:01 am
Biancaneve ha scritto:
mar giu 25, 2019 1:55 pm
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Jaynes ipotizza che la nascita della Coscienza sia avvenuta con il crollo della mente bicamerale ossia grazie alla comunicazione consapevole dei due emisferi cerebrali.
È una teoria davvero affascinante che propone degli spunti interessanti: l'allucinazione uditiva (e visiva, spesso) e quindi la comunicazione tra l'uomo ed il proprio sé o Dio che dir si voglia, era frutto di INCOSCIENZA.

Perciò la ricerca odierna di qualunque psiconauta di un'allucinazione volta al ricevimento di un messaggio, di un'illuminazione o semplicemente di cura, è desiderio di oblio .

Per me è esattamente il contrario.

L'oblio è una mente bicamerale che si fa la guerra, che ha perduto quell'armonia pacifica propria, FORSE, di antiche civiltà evolute.

Probabilmente l'evoluzione ci chiede di tornare alla comunicazione con il proprio sé, senza cadere nell'idolatria verso un re, un Dio, una droga, un idolo qualunque.

In definitiva il crollo della mente bicamerale non è ancora avvenuto!

Se così fosse, infatti, gli opposti sarebbero integrati, femminile e maschile, carne e spirito, scienza e religione troverebbero completezza l'uno nell'altra e l'umanità vivrebbe nella pace e nell'abbondanza in armonia con la Natura e con il cosmo.

Cosa sarà, perciò, il KA DEL RE, una volta crollata la mente bicamerale?
Sarà il nostro CONSAPEVOLE destino, il nostro FECONDO progetto di vita che ci darà pienezza, dopo tanta ricerca.
Sarà l'ultima integrazione, quella che abbiamo, di giorno in giorno rimandato, di vita in vita allontanato.
Sarà il rush finale pieno di Luce, Amore e Gioia.
"Probabilmente l'evoluzione ci chiede di tornare alla comunicazione con il proprio sé, senza cadere nell'idolatria verso un re, un Dio, una droga, un idolo qualunque."
Eppure non vivi senza convinzioni...tutti abbiamo bisogno di qualcosa a cui aggrapparsi...la certezza è la propria anima!
Ne parla un rapper che stimo molto, Izi.
Niente certezza, niente anima!
Anche solo il fatto di sapere di essere vivi è una certezza...eppure se non lo sapessi non saresti più te! Cioè che ti porta a farti domande, a scoprire te stesso è il fatto di raggiungere una certezza!
Alcuni si accontentano della pappa pronta, non per forza veritiera (religione Cattolica per esempio...a parer mio eh, non voglio offendere nessuno), altri cercano la rilevazione (Aletheia), e molti muoiono senza ottenerla...soffrendo tutta la vita! Anche questo è un compromesso, la vita è un compromesso😅😂!
Nella canzone Zorba (più che canzone è un monologo) il rapper Izi dice:

Il più grande errore
È credere che l'uomo abbia un'unità permanente
Un uomo non è mai uno
Continuamente egli cambia
Raramente rimane identico, anche per una sola mezz'ora
Ordinariamente l'uomo vive semplicemente seguendo il flusso
Non è semplicemente addormentato, è completamente morto
Pochi esseri umani hanno un'anima
Nessuno ha un'anima alla nascita
L'anima va acquisita, coloro che non ci riescono
Muoiono

Tra l'altro l'album si chiama Aletheia 😂🙏😇.



"Sarà il nostro CONSAPEVOLE destino, il nostro FECONDO progetto di vita che ci darà pienezza, dopo tanta ricerca."

Pienezza descrive molto meglio di gioia...termine più adatto a parer mio!

Un saluto,
Pregiudicato

Ps spero intervengano anche altri! Almeno dimostriamo di non essere gli unici due mona che si fanno flip del genere 😂!
É complesso definire l'essere umano. Forse siamo come una macchina biochimica che contemporaneamente ha una parte eterea e indipendente, che convive nel corpo fisico... Con sostanze, abitudini,diete,rituali puoi connetterti o con essa o allontanarti e riconoscerti solo nel tuo ego. L'unica mia certezza é che sono come una goccia d'acqua che fa parte di un oceano enorme chiamato mente unica o coscienza collettiva, come la chiamava Jung. Poi i tuoi valori e attitudini individuali probabilmente sono collegate con la parte animica, una separazione non esiste neanche, siamo noi esseri umani portati a vedere la dicotomia in tutto. Forse la chiave é trovare l'equilibrio,e la pienezza sta nel percorrere il cammino che é già scritto, prestando attenzione a non cadere nelle illusioni, la mente mente ed é condizionabile,saper scindere mente di superfice e mente profonda é fondamentae, la dmt é stata la scorciatoia per avere un contatto diretto con la mia vera essenza.grazie della tua condivisione Biancaneve, ti mando un abbraccio.

Biancaneve

Re: Ayahuasca e linguaggio

Messaggio da Biancaneve » gio giu 27, 2019 9:38 am

@Pregiudicato
Io ad esempio assumo Ayahuasca per il motivo suddetto, per trovare una via di comunicazione più veloce, più fluida con il mio sé. Qualcuno lo chiama Dio ma a me fa tristezza perché sembra un'entità slegata dall'essere umano.

E, certo, gli effetti sono quelli della meditazione.
Io ho praticato una forma di meditazione prettamente occidentale, che non fa il vuoto ma cerca connessioni simboliche.
Alchimia, massoneria ed anche certe correnti gnostiche hanno utilizzato il SEGNO come base meditativa.
Si pensi all'Apocalisse di Giovanni, testo simbolico su cui si sono scervellati grandi teologi, filosofi, studiosi di ogni tempo.

Il traguardo che ho personalmente intravisto e che comunemente viene chiamato illuminazione è la completa visione ed accettazione del proprio servizio in questa vita.
Mi spiego meglio.
Tutti noi ci sentiamo in qualche modo estranei, frustrati, infelici, come se la vita che conduciamo non fosse appagante, non ci appartenesse.
Io stessa, che non posso davvero lamentarmi di nulla, che non devo lavorare per vivere e non ho nessun grave problema vivo un senso di vuotezza.
La mia vita mi appare INUTILE.
Come se il mio vero compito io non lo conoscessi appieno.
Ecco, per me l'illuminazione è trovare il SENSO della propria esistenza e non quindi il tipico vuoto orientale, quanto piuttosto un traguardo ATTIVO, una quotidianità soddisfacente che realizzi il mio sé profondo.

Per questo parlo di linguaggio.
I sogni mi hanno spesso suggerito qualcosa ma a smozzichi, non potendo dirigerli consapevolmente, ed anche le visioni, troppo imprevedibili e casuali, mancano di continuità.

Io non riesco a comunicare in modo permanente, lucido e chiaro con il mio Spirito. Solo con l'ayahuasca riesco a raggiungere veri risultati molto velocemente!

Sono convinta che una volta raggiunta la Luce non abbia più alcuna utilità l'uso di sostanze, Ayahuasca compresa.
Difatti la pianta fu una delle prime cose che mi fece vedere: senza l'uso di Aya pochi, pochissimi avrebbero proseguito il percorso perché il fine per molti è drogarsi, non crescere.

Biancaneve

Re: Ayahuasca e linguaggio

Messaggio da Biancaneve » dom giu 30, 2019 7:06 am

A proposito di linguaggio, l'altro pomeriggio mentre ero in trip da Ayahuasca ho voluto comunicare ciò che la Madre mi mostrava attraverso dei messaggi vocali che ho inviato a 3 persone.

Ne volevo inserire uno ma il forum non lo permette, non so perché...

Comunque parlavo sottovoce e moooolto lentamente, respirando in un attimo ma espirando a luuunnngooooo.
Una cosa davvero strana.
Restavo quasi senza fiato mentre pronunciavo le ultime parole. A risentirmi adesso trovo la questione molto affascinante da comprendere.

È proprio come se io stessi pescando le parole, i concetti moooolto in profondità e li rilasciassi nel mondo lentamente perché potessero essere acquisiti.
È come versare lentamente dell'acqua nel terreno perché venga assorbita.

In realtà non è poi stato così, anzi ho trovato negazione però la Madre è rassicurante e spiega che quando l'ego si sente scoperto, nega.
L'ego difende se stesso attraverso la negazione che è contra-addizione e tale lotta contro ciò che che aggiunge, che integra, rende la comunicazione tra ciò che è profondo ed il mondo di superficie, ostica, difficile.

La comunicazione profonda rende INTEGRO l'essere umano, lo porta cioè ad uno stato di salute spirituale e, di conseguenza, materiale.

Questa è la verginità che ci ha tramandato la Chiesa, distorcendola!
Verginità che NON PUÒ ESSERE un imene integro ma una COSCIENZA integrata, completata dalla Vita!

Perciò la Madre consiglia di unificare ogni ambito della propria esistenza e della propria psiche, perché attraverso L'UNIONE lo Yichudim ebraico anche questo profondamente distorto, l'essere umano perviene alla realizzazione di sé, alla gioia piena.

Biancaneve

Re: Ayahuasca e linguaggio

Messaggio da Biancaneve » dom giu 30, 2019 7:24 am

Vorrei riflettere anche sulla distorsione.
Il mondo accetta come VERE e REALI verità profondamente deformate dal proprio ego e le ama talmente da abbellire tali brutture con ogni genere di orpelli.
Così il mondo rincorre denaro, potere, bellezza, tutto ciò che tenta di rendere più bellio ciò che invece è mostruoso.

L'Ayahuasca permette un profondo cambio di prospettiva, permette di rendere REALE ciò che il mondo rifiuta e di rifiutare le mostruosità del mondo!

Vorrei far presente, a chi se ne intende di profezie, che il Grande Avvertimento che dovrebbe essere prossimo ad avvenire, descrive proprio una ALLUCINAZIONE mondiale in cui l'inversione delle polarità all'interno delle coscienze sconvolgerà completamente il pianeta e porterà anche alla morte le anime più chiuse, maggiormente irrigidite nella negazione.

In pratica, chi comprenderà tale inversione dirigerà la propria esistenza verso una vita maggiormente spirituale, mentre chi non sarà in grado di farlo negherà fino a procurare l'altrui morte.
Ecco perché la persecuzione.

La mancata comunicazione tra materia e spirito, porterà molti individui alla follia dissociativa e quindi a desiderare la sofferenza e la morte violenta dei fratelli e quindi di loro stessi.

Una specie di nazismo di proporzioni apocalittiche dominerà il mondo.
Ma solo apparentemente perché chi avrà percorso il cammino dell'integrazione non verrà scalfito dell'altrui follia e cavalcherà questa bestia ricostruendo le fondamenta psichiche dell'essere umano.

Biancaneve

Re: Ayahuasca e linguaggio

Messaggio da Biancaneve » dom giu 30, 2019 9:06 am

Sempre a proposito di linguaggio e di distorsione dello stesso e del conseguente contenuto, volevo evidenziare un simbolo che la Madre mi aveva già mostrato in sogno ed in seguito durante una sessione di Ayahuasca.

Il simbolo è questo.

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In modo molto grezzo può essere associato ad una vagina, clitoride e grandi labbra, oppure a Madre Natura stessa.
In dialetto veneto la vagina, in effetti, veniva detta proprio natura! Mia nonna così la chiamava per riferirsi ad essa ed aggiungeva anche: con rispetto parlando!

Ma ciò che qui è rappresentato ha molti più significati.
Madre, Padre e Figlio o conseguente Trinità per chi vi credesse, oppure le colonne del Tempio con relativo occhio onniveggente.

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Ed è quest'ultima interpretazione che mi interessa particolarmente perché era già stata "vista" in sogno da Don Bosco ma con notevole distorsione.

Il sogno lo trovate qui:

http://www.parrocchiadonbosco.it/il-sog ... e-colonne/

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L'immagine che Don Bosco vide, epurata da dettagli inutili è molto simile alla mia solo che NON È SIMMETRICA. E questo particolare è fondamentale!

Sopra di una vi è la statua della Vergine Immacolata, ai cui piedi pende un largo cartello con questa scritta: – Auxilium Christianorum (Aiuto dei cristiani); – sull’altra, che è molto più alta e grossa, sta un’Ostia di grandezza proporzionata alla colonna e sotto un altro cartello con le parole: Salus credentium (Salvezza dei credenti).

La colonna di sinistra, rappresentante l'energia cristica/maschile (alta e grossa :asd: ) svetta su quella mariana/ femminile a sottolineare come la Chiesa Cattolica sia profondamente misogina perfino a livello INCONSCIO!

L'ostia, simbolo solare certamente derivato dai geroglifici egizi è appannaggio solamente del maschile, al femminile è negata l'illuminazione tranne che a Maria, unica vergine capace di concepire.

Tutto ciò è aberrante ma il messaggio è passato come assoluta verità ed è stato acriticamente accolto dall'intero mondo cattolico.

La barca Chiesa, con il Papa a prua, penetra col suo bompresso fallico attraverso le colonne evidenziando palesemente il contenuto sessualmente distorto di questo sogno: maschi che penetrano più energia maschile che femminile (gli oratori di Don Bosco sono nati per favorire SOLO l'aggregazione maschile).

Invece il Tempio dell'Uomo, unica Chiesa proponibile, perché resti in piedi, deve avere fondamenta STABILI ossia SIMMETRICHE!
Maschile e Femminile armonizzati nell'equilibrio di una illuminazione parimenti accessibile!

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Re: Ayahuasca e linguaggio

Messaggio da era » dom giu 30, 2019 9:48 am

Biancaneve ha scritto:
dom giu 30, 2019 9:06 am
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Forse significa educazione, educare. Se i colori sono due e base (bianco-nero), si tratterebbe di inizio. (Anagrammato alla veloce)
In modo molto grezzo può essere associato ad una vagina, clitoride e grandi labbra, oppure a Madre Natura stessa.
Concezione, associabile all'inizio. Tutto parte dalla congiunzione tra maschio e femmina. Sessualmente è più maschile, psichicamente è più femminile (padre=corpo, madre=mente].
Ma ciò che qui è rappresentato ha molti più significati.
Madre, Padre e Figlio o conseguente Trinità per chi vi credesse, oppure le colonne del Tempio con relativo occhio onniveggente.
Mi permetto di aggiungere una visuale alchemica, che è quella che ha ispirato la Chiesa: 'Tria sunt mirabilia: Deus et Homo; Mater et Virgo; Trinus et Unus'.
La colonna di sinistra, rappresentante l'energia cristica/maschile svetta su quella mariana/ femminile a sottolineare come la Chiesa Cattolica sia profondamente misogina perfino a livello INCONSCIO!
Le anime raffigurate non sembrerebbero vive, ma nell'aldilà. Ihs può significare anche morte, è una questione di interpretazione. Alla misoginia di certi aggiungerei l'ingenuità di altri, formattati secondo il dogma.
L'ostia, simbolo solare certamente derivato dai geroglifici egizi è appannaggio solamente del maschile,
Si scosta dal simbolo solare, anche se i re venivano rappresentati come vicini al sole (scettro=tenere un raggio in mano, sole=sapere). L'ostia, simbolo del Cristo, di un re, viene 'divorata' ogni domenica da chi avrebbe l'anima alleggerita dai peccati (confessione), quindi il re verrebbe divorato, il concetto del re verrebbe 'assorbito' (ognuno un po' re, non uno solo).
al femminile è negata l'illuminazione tranne che a Maria, unica vergine capace di concepire.
È un'altra figura tratta dall'alchimia, difatti si parlerebbe di Maria l'alchimista, che assieme ad un mago Persiano e i 12 sacerdoti egizi, avrebbe originato la 'pietra angolare', il Cristo, un po' re Egizio, un po' mago Ebraico. (Sono presenti le figure rappresentanti la radice semitica, pre-islamici inclusi).

È coerente come interpretazione?

Mi piacerebbe continuare, ma dal titolo leggo ahayuasca: spero che intrugli a base di papiro o graminacee o altre portatrici di chiavi sia accolto comunque.

Aggiungo: quasi senza simbolismo ieri ho compiuto un breve viaggio nell'aldilà, incontrando famigliari. Mi hanno guidato nei vari spostamenti e mi hanno fatto vedere alcuni aspetti: chi ha l'anima che pesa meno, se la passa meglio. ...e quì mi fermo...
Non ho tempo.

Biancaneve

Re: Ayahuasca e linguaggio

Messaggio da Biancaneve » dom giu 30, 2019 12:13 pm

Ognuno ha la propria interpretazione, se è coerente per te, ciò è sufficiente.

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Re: Ayahuasca e linguaggio

Messaggio da era » dom giu 30, 2019 12:27 pm

Biancaneve ha scritto:
dom giu 30, 2019 12:13 pm
Ognuno ha la propria interpretazione, se è coerente per te, ciò è sufficiente.
Non lo è, perciò cerco comparazioni e gradisco opinioni di qualsiasi genere. Tu hai fornito una visuale, io un'altra. Spero ne sopraggiungano altre :)
Non ho tempo.

Biancaneve

Re: Ayahuasca e linguaggio

Messaggio da Biancaneve » dom giu 30, 2019 3:26 pm

Lo so, si capisce, ma le opinioni sono come le pecore.
Cerca DENTRO non fuori.

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Re: Ayahuasca e linguaggio

Messaggio da era » dom giu 30, 2019 4:54 pm

Biancaneve ha scritto:
dom giu 30, 2019 3:26 pm
Cerca DENTRO non fuori.
È un compito che ho lasciato alle entità, mi affido ciecamente a loro, dato che si fanno identificare.
Non ho tempo.

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