SALENTOTEK 2K22 - TRA VIOLENZA E REPRESSIONE
Inviato: gio ago 25, 2022 12:22 pm
Ecco a voi il comunicato ufficiale scritto a 4 mani con gli organizzatori, in merito agli scontri avvenuti durante l'evento.
Invitiamo alla diffusione:
––––
"Il raduno ha avuto inizio il 13 Agosto con un giorno di ritardo a causa del maltempo, in un terreno privato lontano dal centro abitato tra le campagne di Lecce. Il Salentotek, evento storico protagonista della scena free party underground locale sarebbe dovuto proseguire fino al 16/17, come da calendario, in base alle disponibilità di acqua, cibo e carburante.
L’intervento da parte delle forze dell’ordine è avvenuto nella mattina successiva intorno alle 9:00, nel quale dopo un primo tentativo di mediazione fallimentare tra alcuni degli organizzatori e lo stesso comandante ci sono stati i primi scontri e i primi feriti. Nonostante ciò, attraverso il dialogo si è riusciti a quietare gli animi della folla e in un primo momento pareva che non ci sarebbero stati ulteriori problemi. La squadra del reparto mobile non ha esitato a deporre gli scudi e togliere i caschi blu e l’atto di fiducia è stato seguito da un caloroso applauso da parte di tutti i partecipanti, evidentemente non meritato in quanto poco dopo l’apparente ritirata, gli stessi che avevano abbassato gli scudi sono tornati all’attacco: in vista della pioggia, la folla si era dileguata per trovare riparo, ed è lì che la celere ha colto l’occasione per attaccare i pochi superstiti del diluvio e staccare in maniera anomala il generatore con il rischio di danneggiare la strumentazione.
La folla è così tornata a confrontarsi con la celere e in maniera sempre più repressiva è stata attaccata a suon di manganelli e colpi di scudo. Non neghiamo l’evidenza dei fatti, sono volati sassi e bottiglie di vetro da parte di pochissimi, in risposta. Noi organizzatori, così come la maggioranza dei partecipanti, abbiamo cercato di quietare gli animi dei più aggressivi ribadendo che siamo un movimento pacifico e in quanto tale alla violenza non possiamo che rispondere con mani alzate e urla di disperazione.
Da questi due scontri ne risultano teste rotte, ematomi e qualche ferito in ospedale. Pare che uno dei feriti sia stato portato via e medicato dagli stessi aggressori, come confermano i video, e denunciato per oltraggio al pubblico ufficiale. È stato anche strappato un manganello, poi restituito da uno dei partecipanti come atto simbolico.
Vedendo i risultati controproducenti ottenuti con la violenza, gli agenti sono tornati sui loro passi e ci hanno dato dato il via libera per portare avanti la festa fino alle 17.00 del 15 agosto. Accordo che é stato rispettato, tuttavia sono rimasti a monitorare la situazione, facendo foto e pressando per lo sgombero totale della location; i rifiuti sono stati ammassati in un punto, ma ci è stato negato di portarli via. Siamo stati seguiti fino all' ultimo metro e fermati più volte una volta usciti per essere identificati.
Non è stata sequestrata nessuna attrezzatura.
Tuttavia non possiamo sapere se il materiale da loro prodotto verrà usato in un eventuale indagine.
L'unica sicurezza che abbiamo è di aver creato una situazione dove l'obbiettivo era far divertire le persone con buona musica e a contatto con un paesaggio unico al mondo, quello del Salento. Nonostante tutto ci siamo riusciti. Speriamo che le forze dell'ordine si siano rese conto che l’unico disagio all'ordine pubblico è stato creato da loro, gli unici a farsi male sono stati quelli colpiti dai manganelli nelle loro mani.
Certo è che quest'avventura non ci scoraggerà, dal creare nuove situazioni. Non siamo noi a dover avere paura, ne è la prova la risposta dello stato nei nostri confronti, una risposta eccessivamente repressiva nei confronti di un movimento pacifico ha una sola spiegazione. La paura di un popolo che si sa organizzare senza il bisogno di uno stato che controlla.
I free party sono un movimento pacifico che sta via via scomparendo nei suoi valori originali, grazie a questi attacchi torneremo più forti ad urlare il reale motivo per la quale stiamo manifestando, celebrando la vita e i valori in cui crediamo.
Peace & Rave on
Le crew
Black-o / Demolix industry"
Invitiamo alla diffusione:
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"Il raduno ha avuto inizio il 13 Agosto con un giorno di ritardo a causa del maltempo, in un terreno privato lontano dal centro abitato tra le campagne di Lecce. Il Salentotek, evento storico protagonista della scena free party underground locale sarebbe dovuto proseguire fino al 16/17, come da calendario, in base alle disponibilità di acqua, cibo e carburante.
L’intervento da parte delle forze dell’ordine è avvenuto nella mattina successiva intorno alle 9:00, nel quale dopo un primo tentativo di mediazione fallimentare tra alcuni degli organizzatori e lo stesso comandante ci sono stati i primi scontri e i primi feriti. Nonostante ciò, attraverso il dialogo si è riusciti a quietare gli animi della folla e in un primo momento pareva che non ci sarebbero stati ulteriori problemi. La squadra del reparto mobile non ha esitato a deporre gli scudi e togliere i caschi blu e l’atto di fiducia è stato seguito da un caloroso applauso da parte di tutti i partecipanti, evidentemente non meritato in quanto poco dopo l’apparente ritirata, gli stessi che avevano abbassato gli scudi sono tornati all’attacco: in vista della pioggia, la folla si era dileguata per trovare riparo, ed è lì che la celere ha colto l’occasione per attaccare i pochi superstiti del diluvio e staccare in maniera anomala il generatore con il rischio di danneggiare la strumentazione.
La folla è così tornata a confrontarsi con la celere e in maniera sempre più repressiva è stata attaccata a suon di manganelli e colpi di scudo. Non neghiamo l’evidenza dei fatti, sono volati sassi e bottiglie di vetro da parte di pochissimi, in risposta. Noi organizzatori, così come la maggioranza dei partecipanti, abbiamo cercato di quietare gli animi dei più aggressivi ribadendo che siamo un movimento pacifico e in quanto tale alla violenza non possiamo che rispondere con mani alzate e urla di disperazione.
Da questi due scontri ne risultano teste rotte, ematomi e qualche ferito in ospedale. Pare che uno dei feriti sia stato portato via e medicato dagli stessi aggressori, come confermano i video, e denunciato per oltraggio al pubblico ufficiale. È stato anche strappato un manganello, poi restituito da uno dei partecipanti come atto simbolico.
Vedendo i risultati controproducenti ottenuti con la violenza, gli agenti sono tornati sui loro passi e ci hanno dato dato il via libera per portare avanti la festa fino alle 17.00 del 15 agosto. Accordo che é stato rispettato, tuttavia sono rimasti a monitorare la situazione, facendo foto e pressando per lo sgombero totale della location; i rifiuti sono stati ammassati in un punto, ma ci è stato negato di portarli via. Siamo stati seguiti fino all' ultimo metro e fermati più volte una volta usciti per essere identificati.
Non è stata sequestrata nessuna attrezzatura.
Tuttavia non possiamo sapere se il materiale da loro prodotto verrà usato in un eventuale indagine.
L'unica sicurezza che abbiamo è di aver creato una situazione dove l'obbiettivo era far divertire le persone con buona musica e a contatto con un paesaggio unico al mondo, quello del Salento. Nonostante tutto ci siamo riusciti. Speriamo che le forze dell'ordine si siano rese conto che l’unico disagio all'ordine pubblico è stato creato da loro, gli unici a farsi male sono stati quelli colpiti dai manganelli nelle loro mani.
Certo è che quest'avventura non ci scoraggerà, dal creare nuove situazioni. Non siamo noi a dover avere paura, ne è la prova la risposta dello stato nei nostri confronti, una risposta eccessivamente repressiva nei confronti di un movimento pacifico ha una sola spiegazione. La paura di un popolo che si sa organizzare senza il bisogno di uno stato che controlla.
I free party sono un movimento pacifico che sta via via scomparendo nei suoi valori originali, grazie a questi attacchi torneremo più forti ad urlare il reale motivo per la quale stiamo manifestando, celebrando la vita e i valori in cui crediamo.
Peace & Rave on
Le crew
Black-o / Demolix industry"