La seconda vita di un cane grazie alla cannabis e alla sua “mamma” umana che non si è arresa

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Abeja G.
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La seconda vita di un cane grazie alla cannabis e alla sua “mamma” umana che non si è arresa

Messaggio da Abeja G. » mer giu 02, 2021 7:14 pm

Lucky è stato diagnosticato con una grave forma di artrosi all’età di 8 anni e da allora ha sempre dovuto ricorrere all’utilizzo di farmaci antinfiammatori o cortisone, con effetti devastanti legati all’utilizzo di quest’ultimo (incontinenza urinaria e relativi problemi correlati). Ad un certo punto a Lucky viene prescritto oltre al cortisone anche il Gabapentin. Lucky nel frattempo inizia ad avere anche problemi al fegato.

Viene l’inverno del 2019 e la situazione diventa sempre più difficile: Lucky fatica sempre di più a muoversi e camminare. La sua “mamma” umana lo deve aiutare quando deve uscire per sporcare.

Tutto precipita nella primavera del 2020: a Lucky viene riscontrato un tumore ad un testicolo e viene operato. Dopo l’intervento Lucky non riesce più ad alzarsi, non si muove dalla sua cuccia, non vuole più mangiare a meno che non venga imboccato. La famiglia si stringe intorno a Lucky e si adopera in mille modi per tenere Lucky pulito (nel frattempo è insorta anche l’incontinenza fecale), e partecipe alla vita.

Dopo due settimane nelle quali non cambia niente, il veterinario che l’ha in cura suggerisce di prendere in considerazione di lasciare andare Lucky. La famiglia non ne vuole sapere, lui è uno di loro e non ci si può arrendere così.

Lucky non vuole morire, vuole solo poter stare meglio
Così la sua “mamma umana” non si arrende e inizia a cercare notizie di terapie alternative su internet. Cerca, cerca finché non trova delle informazioni sulla cannabis negli animali e trova il mio nome e mi chiama.

Ovviamente mi viene mandata la storia clinica di Lucky e i vari referti. Subito l’avverto del fatto che un cane in quelle condizioni potrebbe non tornare mai più ad alzarsi, ma che la cannabis avrebbe potuto aiutare a livello generale e avrebbe potuto permettere di ricorrere meno al cortisone.

Viene fatto un consulto telefonico, dove mi viene raccontato tutto della vita di Lucky. Questo perché quando si va a fare un consulto per la terapia con la cannabis bisogna sapere tutto del paziente, dalle terapie in atto al suo comportamento e al suo carattere. Decido di iniziare con un preparato 1:1 di Bedica e CBD che in innumerevoli casi ha migliorato situazioni simili.

Lucky inizia la solita procedura: si inizia con un dosaggio sotto la dose minima e si sale lentamente fino a trovare la dose che funziona. Tutto questo perchè il cane si deve abituare al THC e anche perché il mantra della terapia con la Cannabis è START LOW, GO SLOW. E’ inutile voler “correre” quando si utilizza la cannabis. I cannabinoidi hanno bisogno dei loro tempi per fare effetto e “correre” alla fine può essere controproducente.

L’inizio delle cure con la cannabis per il cane Lucky.
Durante i primi giorni non ci sono cambiamenti particolari, ma è assolutamente normale: ci vogliono tempo e pazienza con questo tipo di terapia. Nella seconda settimana, invece, inizia ad essere più vigile e più attento alla vita famigliare e prova ad alzarsi da solo. Con l’aiuto della sua “mamma”, che lo regge leggermente, riesce a recarsi in giardino e sporcare finalmente come un cane normale.

La terza settimana si alza da solo e affronta qualche timido passo verso la ciotola. Scoppia l’entusiasmo in famiglia. Nel frattempo ci sentiamo e valutiamo la dose per i giorni successivi. Lucky viene portato in montagna e al fresco inizia a tornare a camminare, affronta anche sentieri in salita. Ai suoi compagni di vita non sembra vero che Lucky sia tornato quello di un tempo.

La vita di Lucky ha finalmente avuto una svolta, piano piano nei due mesi successivi Lucky torna a camminare e a condurre una vita normale, senza l’utilizzo di alcuna terapia a parte la cannabis terapeutica.

Sembra il glorioso finale che tutti vogliamo e invece…

L’arrivo del tumore alle ossa.
Passa un altro mese e Lucky inizia a zoppicare, viene portato dal suo veterinario curante e viene diagnosticato un osteosarcoma. Gli viene aggiunto alla terapia di cannabinoidi il cortisone con tutti i soliti effetti collaterali. La famiglia ripiomba nella disperazione. Lucky ha male nonostante la cannabis, che comunque non sta assumendo a dosaggio massimo (dosaggio necessario in caso di tumore). Decidiamo di aggiungere un mix di varietà di cannabis che si è rilevato utilissimo nel bloccare un osteosarcoma in un cane (da novembre 2019 ad oggi è fermo). La sua famiglia non bada a spese per Lucky e così viene preparato un piano terapeutico “speciale” con il Bedica al mattino e il mix con Cannabis Aurora e Bedrolite la sera (perché all’inizio si era provato a fare il contrario ma Lucky al mattino dormiva troppo).

Piano piano con entrambe si sale al dosaggio massimo. Intanto il cortisone è stato scalato e tolto. Lucky, però, sembra troppo addormentato. La dose di cannabis è soggettiva, e può capitare, raramente, che ci sia un cane che con la dose massima possa accusare un pò troppo sonno. Quindi si scende di gocce fino a trovare la dose che toglie il dolore a Lucky ma al tempo stesso gli permette di “vivere” le sue giornate.

Sono passati 5 mesi dalla diagnosi di osteosarcoma, Lucky sta benissimo e a parte il “problema” del dosaggio delle gocce non ha avuto altre difficoltà. Attualmente cammina come un cane sano e non ha dolore. Forse saremo fortunati e anche il suo osteosarcoma si fermerà o forse non lo saremo, ma la cosa certa è che gli abbiamo allungato la vita e gli abbiamo permesso di “vivere” la sua vita al meglio . A nessun animale e a nessun paziente “umano” va tolta questa possibilità.

Dottoressa Elena Battaglia

https://www.cannabisterapeutica.info/20 ... -e-arresa/


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