Sulla legalità delle spedizioni...

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Resh
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Sulla legalità delle spedizioni...

Messaggio da Resh » gio feb 04, 2021 4:03 pm

...
Ho visto che in questa sezione almeno una persona ha sollevato il problema.
Ne approfitto per sollevarlo anche io, giusto per fare due chiacchiere e magari inserirci dentro il parere di qualche esperto.
Personalmente non sono interessato molto al consumo delle sostanze di abuso, né tantomeno ad ordinarle e farmele spedire (nel senso, qualora volessi, di mettere in mezzo le poste o altri intermediari simili).
Però Mario Rossi ha questo desiderio, ma anche delle perplessità.

Mario Rossi ordina una sostanza illegale con consegna via posta.
Diciamo che è stato lui ad ordinarla (sul serio), su un sito online.


Cominciamo da qui. A questo punto, si prospettano 3 casi possibili (almeno, per quelli che riuscirei ad analizzare e vedere io se fossi io al suo posto):
1. L'ordine è fatto dal suo cellulare, dal suo computer a casa sua (o simili). In questo caso, ad un controllo più approfondito, sarebbe difficile provare, per Mario Rossi, di non averla ordinata lui.
2. Fa l'ordine da una postazione non riconducibile a lui. Sebbene personalmente non riesca ad immaginare nulla che rientri in questa situazione (salvo usare il computer di un amico, a casa di quest'ultimo, dicendo di dover controllare la posta elettronica e nel mentre fare tutt'altro). In tal caso, diverrebbe molto complicato associare a lui l'ordine.
3. Fa l'ordine da una postazione dove non è il solo afferente. Situazione, per esempio, in un luogo di lavoro in cui si è in 20 persone, e c'è un computer che può essere usato da tutti senza un utente e password personalizzati per ogni utente. Nell'impossibilità, tra 20 persone, di riuscire a stabilire con assoluta certezza chi abbia fatto l'ordine, diverrebbe complicato provare l'accusa. (Secondo me è la stessa situazione in cui, in una palazzina di 10 famiglie, viene nascosta una sostanza nel sottoscale: Se il generico condomino viene accusato di possesso illegale di sostanze stupefacenti, diverrebbe estremamente complicato dimostrare che sia stato proprio lui a metterla lì sotto).

Non gli arriva il pacco a casa a causa dei controlli, ma viene successivamente "convocato" per via del "contenuto" del pacco.
Salvo i casi possibili precedenti, potrebbe avvallare tranquillamente la tesi: "Non l'ho fatto io l'ordine".

In caso di ordini ripetuti in cui succede sempre la cosa di cui sopra, è possibile avvallare sempre la stessa ipotesi "Non l'ho fatto io l'ordine", aggiungendo, in caso di insistenza "e cosa vuole che dica, probabilmente è qualcuno che vuole mettermi in cattiva luce. Si, certo, io compro su Ebay, Amazon..ma questo DrogheFrizzantiFanculoLaPolizia.it non lo conosco proprio!".
Poi magari, durante il periodo, la cassetta postale risulta anche "vandalizzata" (e che l'abbia vandalizzata Mario Verdi, ma con dei toni Verdi troppo Rossi per essere Verdi...questo è un dettaglio) perché qualcuno, che "sta ordinando droga a nome di Mario Rossi", nella sua follia da tossico...vuole tentare di rubargliela dalla cassetta.
"Come cazzo fa" direbbe Mario Rossi "uno a pretendere di ordinare droga a nome di qualcun altro, usare quindi la cassetta postale di qualcun altro, e accaparrarsi la merce tentando di vandalizzarla? Solo un deficiente potrebbe pensare di riuscire in questa impresa". Eh...oppure un tossico potrebbe pensarla così. E i tossici fanno cose strane, lo sanno tutti! E' probabilmente il vero motivo per cui vengono beccati. Quelli che vengono beccati.

Il presupposto di entrambi i casi è che si sia pagata la merce con qualche sistema non rintracciabile. Non scendo in dettagli in questo senso non conoscendone. Ma Mario Rossi dovrebbe conoscerne, altrimenti è meglio che lasci perdere.

Gli arriva regolarmente il pacco a casa, ma è paranoico ad un livello sufficiente da credere che in realtà le forze dell'ordine lo tengono già sotto controllo e glielo facciano arrivare apposta regolarmente, per avere la prova provata che sia stato lui a ordinarla, per incastrarlo e buttare via la chiave e farlo marcire in una cella buia insieme ad un nero che molto presto si divertirà con lui.

1. Pacchi raccomandati (o, in qualsiasi variante, a firma): Una volta accettati, non credo si possa fare nulla per sollevare il dubbio che Mario Rossi non sia consapevole del contenuto. I pacchi a firma di dubbia provenienza, non vanno accettati, tantomeno aperti. (Voglio essere maggiormente chiaro su questo punto. Se a me arriva un pacco raccomandato a me destinato con mittente TurkishTerrorist...io non lo accetto. Se lo accetto, è molto probabile che ciò succeda perché io so ESATTAMENTE cosa c'è nel pacco).
2. Pacco ordinario, non a firma: si apre accuratamente il pacco, si sostituisce il contenuto, lo si richiude (ma bisogna essere molto bravi a farlo) e lo si porta alle forze dell'ordine denunciando il fatto che è, per l'appunto, arrivato un pacco di dubbia provenienza ordinato a nome Mario Rossi non si sa bene da chi. Reiterare ad oltranza.

Mario Rossi non conosce bene lo stato dell'arte.
E nemmeno io.
Ma secondo me è una discussione interessante.


Fleurdemal
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Re: Sulla legalità delle spedizioni...

Messaggio da Fleurdemal » gio feb 04, 2021 4:23 pm

...boh! cioè nè tu, ne io ne mario rossiconosciamo "lo stato dell'arte" perchè siamo in italia! io sto ancora chiedendomi "ma se almeno tre quarti delle cose che mario rossi può ordinare sono ILLEGALI perchè mai sono messe li in vendita? cui seguono tutte le domande di cui post e relative futuribili risposte...perchè se il cittadino ha l'obbligo di rispettare la legge, di suo lo stato non dovrebbe rendere le stesse facilmente comprensibili? non stiamo parlando di materiale pedoporno o armi di distruzione di massa dal darkest web! ma di siti anche "fisici" con sedi e uffici! e invece questioniamo e ci incavilliamo mentalmente con perdite di energie e potenziale creativo ingenti, dovrei stare a pensare , di me di se del mondo e migliorare non arrovellarci se questo nostro cercare intimo e pacifico sia materia giudiziaria! quelle tristesse! per le domande specifiche non so , penso che una volta superati i controlli doganali tutto l'ambaradan di scatole finte per beccare proprio mario rossi abbia costi alti non ne vale la pena, ci sono troppi marii rosii in giro, almeno spero la si pensi cosi....

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asklepios
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Re: Sulla legalità delle spedizioni...

Messaggio da asklepios » gio feb 04, 2021 4:36 pm

È una domanda interessante, penso comunque che il fatto di ricevere il pacco non sia l'unica cosa che conduce all'arresto, in assenza di altre aggravanti. Comunque segnalo, per chi fosse interessato a mantenere la propria privacy, un documento che gira da alcuni anni su Internet: DNM's buyer bible, una semplice ricerca dovrebbe reperirlo. È un elenco di pratiche non tanto per occultare le eventuali tracce, ma per non lasciarle proprio, lettura secondo me obbligata per chiunque dovesse valutare l'opzione di ordinare qualcosa di illegale da internet.

Resh
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Re: Sulla legalità delle spedizioni...

Messaggio da Resh » gio feb 04, 2021 5:13 pm

Grazie per le risposte.
La questione secondo me è molto semplice.
Il "metodo" di approvvigionamento delle sostanze parla molto di chi lo usa.
Mi spiego meglio.

Prendiamo per esempio una sostanza diciamo anche "abbastanza" innocua, che è il Piracetam.
Negli States è possibile reperirla senza ricetta, qui è un farmaco sotto prescrizione.
Gli States possono quindi venderlo a chiunque, ma questo farmaco non può essere acquistato da chiunque, e infatti lo dicono anche (nel desclaimer, o come diavolo si scrive). In alcuni casi, quando lo stato della sostanza della vendita in una nazione è illegale in maniera conclamata, non permettono neanche la spedizione verso quel paese. Quindi, da parte del venditore, tutto ok, è la parte del compratore che è un problema.

Ecco qui la domanda interessante a cui io risponderei qualora fossi dalla parte del legislatore e "beccassi" uno che fa uso di Piracetam, che ha comprato negli States.

Il Piracetam viene usato qui in Italia per curare il degrado cognitivo. Tu usi questa stessa molecola perché l'hai comprata, online, in un paese dove viene usata come integratore.
Perfetto.
Prima osservazione: supponiamo che tu che la compri, non sappia cosa sia il piracetam, o meglio, che tu non sappia che in Italia viene usato come farmaco. Lo compri perché hai "letto su internet" che serve per migliorare l'apprendimento, è un neuroprotettore e "tutte ste belle cazzate qua", per cui, la cosa ti convince e te lo fai spedire.

Va benissimo, legittimo.
Arrivo io, legislatore.
Tu mi spieghi che la compri perché migliora l'apprendimento, è un neuroprotettore e bla bla bla.
Perfetto.
La domanda, a me legislatore, sorge spontanea.

Hai difficoltà di apprendimento? Perfetto, perché non hai imparato le tecniche di studio e memorizzazione? Perché non sei andato dal medico, il quale ti dava, qualora necessario l'acutil fosforo? Se ciò non fosse bastato, perché non sei ritornato dal medico? Il quale, magari con legittimo sospetto, visto che tu non "apprendi" né con l'aiuto dei farmaci da banco, né con l'aiuto delle tecniche di memorizzazione, magari sospetta una malattia neurologica, per cui ti prescrive una visita da un neurologo, o da uno psichiatra, il quale valuta attentamente, con altre indagini, se soffri di difficoltà di apprendimento, o altre malattie strane, tali per cui dovresti fare una cura...ecc ecc...

Te invece sei andato direttamente sul sito americano, hai comprato una sostanza il cui consumo è proibito in Italia (e c'è scritto a caratteri cubitali di controllare se nel paese del compratore, queste sostanze sono o meno tabellate...) perché te non hai passato l'esame e tra 20 giorni hai da ritentare l'appello?

Perché l'hai fatto?
Perché te non hai nessun degrado cognitivo (altrimenti, se l'avessi sospettato, ti saresti affidato ad un medico)
Perché te non hai nessuna difficoltà di apprendimento (come sopra)
Perché te non hai nessuna necessità di essere "neuroprotetto" (come sopra).

La realtà è che tu sei uno che prova sostanze a scopo ricreativo. E la prova è il fatto che tu non ci hai neanche lontanamente pensato ad assumere 20 pasticche di acutil fosforo tutte insieme, ma il tuo scopo è assumerne 8 da un grammo di piracetam perché hai letto su internet che chi lo ha fatto è andato poi al concetto di Vasco Rossi e sentiva talmente bene la musica e la differenza tra gli strumenti sotto Piracetam che tu sei rimasto meravigliato di questo stupore.
Cosa che neanche 50 pasticche di acutil fosforo tutte insieme possono darti.
Ecco perché hai ordinato dall'America il Piracetam, visto che in Italia, in farmacia, non te lo danno senza ricetta.
Lo studio è una balla.
E tu lo sai.

Stessa cosa il Makatussin (lo sciroppo della tosse a base di codeina).
Ecco perché te lo fai arrivare dalla Svizzera via posta.
Tu non hai la tosse (motivo per il quale in Svizzera, viene venduto, a volte anche senza ricetta).
Tu vuoi la Purple Drank, che si fa con quello.
Perché se tu l'avessi ordinato per la tosse, bastava che andassi in qualsiasi farmacia e chiedessi "qualcosa contro la tosse" e il farmacista ti avrebbe dato qualcosa di molto più efficace e sicuro.
Ma tu non hai la tosse.
Ecco perché compri il Makatussin su internet.
Perché se tu veramente fossi allergico ai normali sciroppi per la tosse, prima di arrivare a qualcos'altro a base di codeina, dovresti fingere allergia (in Italia) ad almeno 10 molecole attualmente presenti in ambito farmaceutico (dico per dire) efficaci contro la tosse, il che richiederebbe parlare per mesi con dei medici, che ti farebbero esami su esami difficilmente falsificabili, prima di arrivare a prescriverti la codeina, o qualora tu non abbia allergie a questi farmaci, dovresti continuare a fingere in questi mesi una tosse che non hai e far finta che questi farmaci non ti facciano effetto, e in casi del genere dove la tua tosse non risponde a nessun farmaco, prima di arrivare a risolvere la questione con un altro farmaco, penserebbero che tu abbia dei seri problemi al sistema nervoso centrale, se hai una tosse che non passa mai, per cui devi finire sotto operazione neurochirurgica perché hai qualcosa a livello di "risposta tussiva" (che è dove agisce la codeina e il destrometorfano, che abbassano la soglia tussiva sensibile al livello di SNC) che non ti funziona. E rischieresti comunque che la codeina non ti venga mai prescritta.
Per cui ti arriva a casa il Makatussin? Qualcuno del controllo delle sostanze se ne accorge?
Mario Rossi per caso, è accertato, è allergico a tutti gli antitussivi a base di tutte altre molecole? Oh, ma guarda, non lo è...vabbhè, ma magari un medico compiacente gli ha fatto una prescrizione prescrizione regolare per l'uso della codeina? Ah, no, non ce l'ha...vabbhè, ma forse l'avrà persa...ma gli sciroppi qui in Italia a base di codeina costano troppo tanto da dover giustificare il fatto che lui li compra in Svizzera? No, i prezzi sono uguali...Perché allora uno che non è allergico a nessun farmaco da banco o a prescrizione diverso dalla codeina, senza una prescrizione regolare di codeina, compra su internet (anzi, all'estero, in uno stato dove su questo si è al confine tra mercato grigio e nero) un farmaco a base di codeina...senza neanche essersi rivolto al medico una volta che sia una lamentando la tosse?
...
...
a fare domande di questo genere...ci mettono minuti a capire perché lo fai.

Ma invece tu prendi il Makatussin su internet evitando tutta questa trafila.
Perché lo sai che col Makatussin ci si fa la Purple Drank.
Quale malato serio, se fosse veramente malato, ordinerebbe, su internet, guarda caso farmaci proprio di quel tipo lì?
Se volesse sul serio guarire da una malattia, andrebbe dal medico e si farebbe dare da lui la terapia. E se questa non funzionasse, tornerebbe dal medico.
Il legislatore non avrebbe dubbi sul perché uno ordina 'sta roba su internet.

Resh
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Re: Sulla legalità delle spedizioni...

Messaggio da Resh » ven feb 05, 2021 2:39 pm

Uppo la conversazione, sperando che dopo il mio intervento non si sia perso interesse nelle risposte, con una bellissima citazione da Scarface, di De Palma:

"Tony, la Legge deve provare oltre ogni ragionevole dubbio. Io sono un esperto a sollevare quel dubbio...ma quando uno ha 4 milioni di dollari non dichiarati su videotape (videocassetta)...amico, è dura convincere una giuria che li hai trovati in un taxi!"

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[Big Doggo]
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Re: Sulla legalità delle spedizioni...

Messaggio da [Big Doggo] » dom feb 07, 2021 3:21 pm

asklepios ha scritto:
gio feb 04, 2021 4:36 pm
È una domanda interessante, penso comunque che il fatto di ricevere il pacco non sia l'unica cosa che conduce all'arresto, in assenza di altre aggravanti. Comunque segnalo, per chi fosse interessato a mantenere la propria privacy, un documento che gira da alcuni anni su Internet: DNM's buyer bible, una semplice ricerca dovrebbe reperirlo. È un elenco di pratiche non tanto per occultare le eventuali tracce, ma per non lasciarle proprio, lettura secondo me obbligata per chiunque dovesse valutare l'opzione di ordinare qualcosa di illegale da internet.
Wow, la guida che hai citato è fenomenale :o grazie cavolo
:chitarra: BIG DOGGO :chitarra:

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papo
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Re: Sulla legalità delle spedizioni...

Messaggio da papo » lun feb 15, 2021 5:06 pm

Per rispondere ai dubbi di resh:
le cose, in caso di intercettazione di un pacco con "sospette" sostanze illecite, avvengono più o meno in questo modo
1. trovano il pacco incriminato col tuo nome sopra
2. partono le indagini: intanto viene ipotizzato un capo d'accusa, che suppongo essere una contestazione del dpr 309/90 art 73 (spaccio) od eventualmente art 75 (consumo)
3. l'indagine sarà quindi finalizzata all'accertamento della pendenza dei relativi carichi sull'incriminato. All'atto della "scoperta" è facoltà delle ffoo intervenire (anche in emergenza senza auth del questore) disponendo i mezzi a loro disposizione (solo per citarne alcuni: interrogazioni ai vari database, perizia sul campione, intercettazioni fino ad appostamenti, pedinamenti e perquisizioni)
4. una volta raccolti tutti i dati (o nel momento di una eventuale perquisizione) viene consegnato il cosidetto avviso di garanzia cioè la dichiarazione ufficiale che si è indagati, con specifica dell articolo penale realtivo (in questo caso art 73). Si viene anche invitati ad eleggere un difensore.
4bis. se le indagini portassero a capire che si è un semplice consumatore non spacciatore, non sareste più indagati, in quanto l'articolo 75 non è penale ma amministrativo. Se l'indagine fosse stata aperta, verrebbe archiviata, se non lo fosse verreste semplicemente segnalati in prefettura per gli adempimenti del 75 (sosp. patente, colloquio con piscologi e sert ecc)

Tutte le domande che avete citato come esempio sembrano quasi più dedicate ad un consumatore ed essendo che il consumatore non è punito penalmente, non riesco ad immaginare in che tipo di occasione un eventuale giudice possa chiedere quel tipo di cose.
Quelle domande potrebbe farle eventualmente il prefetto (o in sua sostituzione lo psicologo incaricato) mentre vi fa la ramanzia su quanto faccia male la droka! E se quindi sei davanti al prefetto, il verbale col 75 ve lo siete già cuccato e a loro del sapere il perchè vi fate, interessa poco XD si limiteranno appunto a "farvi la ramazina" e ad illustrarvi il calvario dei mesi successivi!!
Nel caso vi fareste i vs mesi di sospensione patente e controllo presso i sert/motorizzazione , ma senza macchie alla fedina penale.
Occhio però! basta una semplice bilancia in casa per rischiare pesantemente di passare per spacciatori pur non essendolo, ma per discutere su questo servirebbe un post apposito ahahhaha!
Gloria eterna all'ipnorospo!
Tutti i miei post sono frutto della mia fervida immaginazione. Niente di ciò che scrivo è riferito a persone o situazioni reali.

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Kenfrost91
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Re: Sulla legalità delle spedizioni...

Messaggio da Kenfrost91 » mar feb 16, 2021 3:38 am

Ma queste cose che hai scritto valgono solo per sostanze illegali o anche per rc rechearc chemicals? Anche con sostanze ancora legali poi potrebbe (con tantissimi se, bisogna essere proprio sfortunati🤣) venire applicato l art 75? Tipo 1p-lsd
papo ha scritto:
lun feb 15, 2021 5:06 pm
Per rispondere ai dubbi di resh:
le cose, in caso di intercettazione di un pacco con "sospette" sostanze illecite, avvengono più o meno in questo modo
1. trovano il pacco incriminato col tuo nome sopra
2. partono le indagini: intanto viene ipotizzato un capo d'accusa, che suppongo essere una contestazione del dpr 309/90 art 73 (spaccio) od eventualmente art 75 (consumo)
3. l'indagine sarà quindi finalizzata all'accertamento della pendenza dei relativi carichi sull'incriminato. All'atto della "scoperta" è facoltà delle ffoo intervenire (anche in emergenza senza auth del questore) disponendo i mezzi a loro disposizione (solo per citarne alcuni: interrogazioni ai vari database, perizia sul campione, intercettazioni fino ad appostamenti, pedinamenti e perquisizioni)
4. una volta raccolti tutti i dati (o nel momento di una eventuale perquisizione) viene consegnato il cosidetto avviso di garanzia cioè la dichiarazione ufficiale che si è indagati, con specifica dell articolo penale realtivo (in questo caso art 73). Si viene anche invitati ad eleggere un difensore.
4bis. se le indagini portassero a capire che si è un semplice consumatore non spacciatore, non sareste più indagati, in quanto l'articolo 75 non è penale ma amministrativo. Se l'indagine fosse stata aperta, verrebbe archiviata, se non lo fosse verreste semplicemente segnalati in prefettura per gli adempimenti del 75 (sosp. patente, colloquio con piscologi e sert ecc)

Tutte le domande che avete citato come esempio sembrano quasi più dedicate ad un consumatore ed essendo che il consumatore non è punito penalmente, non riesco ad immaginare in che tipo di occasione un eventuale giudice possa chiedere quel tipo di cose.
Quelle domande potrebbe farle eventualmente il prefetto (o in sua sostituzione lo psicologo incaricato) mentre vi fa la ramanzia su quanto faccia male la droka! E se quindi sei davanti al prefetto, il verbale col 75 ve lo siete già cuccato e a loro del sapere il perchè vi fate, interessa poco XD si limiteranno appunto a "farvi la ramazina" e ad illustrarvi il calvario dei mesi successivi!!
Nel caso vi fareste i vs mesi di sospensione patente e controllo presso i sert/motorizzazione , ma senza macchie alla fedina penale.
Occhio però! basta una semplice bilancia in casa per rischiare pesantemente di passare per spacciatori pur non essendolo, ma per discutere su questo servirebbe un post apposito ahahhaha!

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Re: Sulla legalità delle spedizioni...

Messaggio da papo » mar feb 16, 2021 10:21 am

E' possibile che utilizzino dei test rapidi per le prime verifiche, al che (ad esempio) un rc anfetaminico, possa far "accendere" il reagente. questo è sufficiente per venire da te ad elevare il verbale di 75 (diamo per scontato che non trovino nessun elemento per darti il 73 spaccio). In quel caso, dovrai andare col tuo avvocato dal GdP per contestare la decisione del prefetto richiedendo una perizia con cromatografia, se questa non fosse stata fatta, per verificare che sia realmente un rc. l'operazione richiede mesi di burocrazia e tu stai già sorbendoti i mesi di sanzione amministrativa. Se la perizia sul campione conferma che è un rc, dovrebbero esserci possibilità di vincere il ricorso. Ma non ho mai fatto ricerche sulla storia giudiziale e il diritto in merito agli rc, non facendone uso non mi interessa.
Ultima modifica di papo il mer feb 17, 2021 8:31 pm, modificato 1 volta in totale.
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Resh
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Re: Sulla legalità delle spedizioni...

Messaggio da Resh » mer feb 17, 2021 5:19 pm

papo ha scritto:
lun feb 15, 2021 5:06 pm
Per rispondere ai dubbi di resh:
A molte persone darebbe fastidio anche essere segnalati anche semplicemente come consumatori.
A me compreso.
Soprattutto se io fossi una persona che fuma una canna l'anno.
E di gente del genere ne conosco.

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Re: Sulla legalità delle spedizioni...

Messaggio da papo » mer feb 17, 2021 8:27 pm

Già, leggi ingiuste in italia. Portogallo, spagna o (meno ultimamente) olanda docet
Gloria eterna all'ipnorospo!
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