Regene ha scritto: ↑lun giu 21, 2021 11:32 pm
io non ho mai pensato al suicidio nel mio caso ma mi sono molto interrogato sul fenomeno in generale e sono giunto alla conclusione (ovviamente personale) che razionalmente in alcuni casi sia una scelta condivisibile ma in molte di queste situazioni il nostro istinto di sopravvivenza e l'irrazionale ottimismo che contraddistingue l'uomo come specie impediscono di fare questa scelta. non conosco abbastanza né te né la tua situazione per poterti dare un consiglio.
Io invece mi sono trovato più di una volta a pensare al suicidio, in passato.
E mi vergogno tantissimo a dirlo adesso, di fronte ad una persona che ha dei problemi enormemente più grandi dei miei, e che sicuramente darebbe tutto per poter fare a cambio dei rispettivi problemi. Lo so, me ne rendo conto e chiedo scusa a
@Plata in anticipo, ma spero di riuscire a far passare un messaggio.
Molto spesso capita che persone con una vita pressoché perfetta, almeno per il nostro punto di vista, si suicidino, e ci troviamo a chiederci perché? Perché ha fatto questa scelta? Aveva una famiglia, un buon lavoro, tante soddisfazioni. Eppure ha deciso di non voler più vivere, di non farcela più a vivere. A voi è mai capitato di pensarlo? A me si. E non sapevo darmi una risposta, fino a che mi sono trovato io in quella situazione.
In una vita non perfetta, ma di certo molto soddisfacente. Non mi hanno mai regalato nulla, ma ho sempre ottenuto quel che volevo con perseveranza ed impegno. Ho studiato, mi sono laureato, ho tirato su un piccolo studio che piano piano è cresciuto. Avevo una moglie splendida ( anche se poi si è rivelata essere l’opposto
), e dei genitori fantastici. Però dentro di me avevo sempre una costante voglia di scappare, una sensazione di essere intrappolato dentro una vita che non mi appartiene, e che mi causa dolore.
Per alleviare questo dolore ho scoperto una medicina fantastica: l’eroina, e gli oppiacei in generale. Non sto a raccontare i dettagli perché immagino si possano facilmente immaginare, comunque nel tempo ho rovinato molte cose, ma portato avanti egregiamente la mia doppia vita, lavorando e vivendo onestamente. Questo costante desiderio di annullarmi la coscienza, seppur non avessi nulla per farmi tormentare da lei, mi portò a perdere interesse nella vita, e pensare di farla finita.
Devo essere sincero, non l’ho fatto solo perché non ho avuto il coraggio. In quel periodo ero nella peggior situazione della mia vita: mia moglie aveva chiesto il divorzio, a lavoro rendevo pochissimo e ho perso molti clienti, usavo tantissime sostanze, oppiacei vari e anche cocaina, fumandola. Spesi quasi tutto quello che avevo in banca ( non erano certo milioni, ma risparmi di anni di lavoro). Correvo rischi legali enormi per procurarmi farmaci in maniera truffaldina, ero in uno stato tremendo, uscivo di casa solo per andare a lavorare ( quando andavo), ho chiuso i ponti con tutti, amici e parenti, volevo solo stare solo, a letto, e basta. Un paio di volte andai in overdose, per fortuna leggere e non fatali.
Ero ad un bivio, vivere o morire. Scelsi di provare a vivere. Inizialmente non ne ero molto convinto, lo feci solo per le persone che, nonostante tutto, continuavano a volermi bene e che mi straziava veder soffrire, o morti di paura quando li chiamarono dall’ospedale. Chiesi aiuto ed ebbi la fortuna di trovare uno psicoterapeuta fantastico, che mi aiutò molto.
Più andavo avanti nel percorso di risalita e più tornavo ad amare la vita, anche se i problemi erano sempre li, ora iniziavo a vederli in modo diverso, e cosa che mi stupì profondamente, tornai ad amare me stesso. Questo percorso mi portò infine ad una disintossicazione ospedaliera dagli oppiacei, ed ora sono qui, pulito da qualche mese, con il lavoro che sto portando avanti bene, ed una vita sociale recuperata.
Perché ti racconto questo, e come può il mio caso avere analogie col tuo? Perché io credo che comunque ci vada nella vita, qualunque cosa brutta ci capiti, assolutamente ingiustamente, possiamo avere sempre ottime ragioni per vivere, o per morire. Ma per morire c’è sempre tempo, per vivere no. E solo vivendo potremo scoprire cosa la vita ha ancora in serbo per noi, e come le cose cambino completamente prospettiva, semplicemente guardandole in altro modo.
Tieni duro Plata. Darei qualunque cosa per poterti aiutare. So che avrai una sorpresa anche tu, dalla vita. Scoprila.
Un abbraccio