33g Hollandia Trip report - terza esperienza

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majorTruffle
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33g Hollandia Trip report - terza esperienza

Messaggio da majorTruffle » ven set 23, 2022 4:07 pm

Sostanza: Tartufi Hollandia
Dosaggio: 33g freschi
Set & Setting: ambiente casalingo
Quando: Circa 4 settimane dopo la seconda esperienza

Ciao a tutti, come ho fatto per le 2 passate esperienze vorrei raccontarvi questa terza volta.
Stesse condizioni della scorsa volta, con la differenza di un dosaggio pressoché doppio(assunto in un'unica dose con lente e un po' di miele), e questa volta senza sitter. Volevo andare più a fondo nell'inconscio, cercando di fare una sorta di sessione poi meditativa e personale.

Ore 11 circa
Inizio mettendomi comodo a letto con un po' di musica classica e la micia accanto a me che dormicchia a letto. Dopo una ventina di minuti mi sentivo più leggero, percepisco un po' di colori brillanti e qualche leggero movimento. Faccio un po' di pensieri, guardo la gatta e la vedo un po' più soffice, e sento l'amore che provo per lei; continuo con pensieri positivi cercando di chiarire alcune questioni, mi lascio guidare dalla musica classica, che mi rimanda ai bei ricordi della prima esperienza. Mi alzo ognitanto per bere un bicchiere d'acqua, con un po' di euforia leggera gioco con la micia, le do da mangiare, sono spensierato diciamo. Ad un certo punto le do un po' di erba gatta(lei la adora, quindi glie ne do qualche ciuffetto ogni tanto) ma nel vederla mangiare mi sembra particolarmente "violenta e aggressiva", quindi un po' preoccupato ho smesso di dargliela. Non do molto peso alla situazione, continuo la mia esplorazione arrivando al momento in cui i sensi sono particolarmente accentuati: camminando a piedi nudi sento con chiarezza la porosità delle mattonelle, accarezzando la gatta sento distintamente i suoi peli, continua anche la parte visuale, le venature delle mattonelle erano molto più visibili e contrastate. Vado a fare un giro in bagno, allo specchio mi vedo sempre un po' più in alta definizione, sempre eun po' più "consumato" come le altre volte. Questa volta di diverso c'è che ad un certo punto mi isolo, sento più bassa e ovattata la musica che arriva dalla camera e mi concentro troppo sullo specchio del bagno: in base al respiro sentivo allargarsi e stringersi le pareti, quasi fossero un estensione dei miei polmoni; io al centro un po' inerme. È una sensazione piacevole. Torno in camera sul letto.
Sarà passata un'oretta e mezza, da qui in poi le cose si sono fatte un po' più confuse quindi non so dire bene in che ordine si sono svolte le cose.
Avviso via messaggio la mia compagna che sta andando tutto bene e che possiamo sentirci in pausa pranzo (alle 13.30) - scrivendo al telefono le mie dita sembravano più piccole e la tastiere e le emoticons sembravano molto più grandi- ad un certo punto ero stranito dal fatto che per parlare con la mia compagna dovessi usare il telefono, mi sembrava un oggetto senza senso, una sensazione strana mai provata. Le cose vanno ancora tranquille per un'oretta. Ore 13.30
MAi stranisco di non aver ancora ricevuto la chiamata e guardo insistentemente l'orologio (non sono un tipo fissato su queste cose, normalmente chia chicchieriamo in pausa pranzo ma ad orari sempre un po' variabili);
Ore 13.45
Mi chiama, conversiamo un po' di lavoro e cose leggere, lei mi chiede come sta andando e le dico tutto bene. Ero effettivamente tranquillo in quel momento. Alle 14 termina la chiamata, sono a digiuno dalla sera prima, vorrei mangiare qualcosa ma ho un po' di nausea, così vado a vedere cosa posso prendere in dispensa: aprendo il mobiletto ho avuto un senso di vertigini, sembrava tutto molto più grande. Dato la nausea provo a mangiare dei crackers, ma fatico a masticare, sembrano secchissimi, quasi sabbia.. inizio a masticare a bocca aperta cercando di mandarli giù, mi aiuto anche con dell'acqua. Tanta fatica per mangiare un pezzetto quindi mi arrendo e torno a letto. Continuo a pensare al fatto che devo mangiare ma che non riesco, quindi vado su e giù camminando un po' ansiosamente senza riuscire a prender una decisione. Torno definitivamente a letto dopo aver spento la musica.
Da qui la parte più "tosta", qualcosa di simile a "dottor strange nel multiverso della follia". Mi appallottolo tra le coperte cercando di rilassarmi, la micia sente forse che sono un po' nervoso e si acciondola vicino a me. Ad un certo punto guardo il braccio che avevo accanto a lei e fatico a riconoscerlo, come se non fosse il mio. Chiudendo gli occhi vedevo le stesse cose che vedevo ad occhi aperti perte ma successe poco prima. Credo di avere avuto un principio di distaccamento dalla realtà tant'è che mentalmente ho iniziato a ripetermi "sono qui e sono ora" per paura di perdermi. I miei stessi pensieri non sembravano miei, era come se fossero fuori dalla mia mente, la frase che mi ripetevo era l'unico collegamento con il mio io, tutto il resto non aveva più un senso materiale. È una cosa davvero strana da raccontare, non so nemmeno se ho usato le parole giuste, ma vi assicuro che mediamente ciò che mi ha accompagnato fino a poco prima ero io cosciente di me stesso che fa questa esperienza e che sa che gli effetti sono temporanei e dovuti ai tartufi... beh in quel momento avevo perso quella coscienza. A volte guardo l'ora sul telefono, vedo che il tempo scorre molto lentamente. La parte visuale continua, provo a concentrarmi guardando la finestra, la giornata è di quelle in cui si alternano momenti di leggero buio/nuvoloso a momenti di sole: nei momenti di sole ci vedo proiettate le mie emozioni Positive mentre nei momenti nuvolosi quelle negative, ma la cosa è talmente confusa che non so se vedo il sole perché sono più sereno o se divento più sereno perché vedo il sole.. insomma ad un certo punto c'era una certa connessione tra umore e luce/ombra. Nei momenti di ombra tutto era molto a uso e più freddo, molto tetro. Mi passo la mano nei capelli, digrigll o i denti ansiosamente, ho bisogno di sentire ciò che è reale, rispetro alle altre volte sento non si tratta solo di una percezione del mondo esterno, ma sono diverso anche io, mi percepisco diversamente e mi comporto in un modo inusuale.. inizio ad avere paura di poter restare un po' picchiatello e affiora la paura di avere una mezza psicosi.. me ne starò confuso a letto per un po' fino a tornare un po' più lucido accompagnato sempre da visuals abbastanza presenti, guardo spesso il soffitto sperando che tutto si fermi a significare che gli effetti sarebbero finiti da li a breve. Verso sera scrivo alla mia ragazza se può chiamarmi perché avevo bisogno di essere rassicurato che "ero ok", al telefono poi sono lucido, il momentaccio era passato ma ero un po' in pensiero. Alle 19 circa, dopo 8ore continuative finirà tutto.
Che dire, questa volta è stata tosta, ho preso una bella batosta ma credo sia servita a capire alcuni limiti personali. Nonostante il momento ansia, sono contento sia andata così perché volevo guardarmi più in profondità e probabilmente la paura di lasciarmi andare del tutto mi ha fatto stare peggio, se non mi fossi tenuto stretto al concetto di realtà forse avrei vissuto qualcosa di ancora più particolare, ma li per li ho avuto paura di perdere il controllo. La sera passeggiata nel verde e in città, molto provato ma come sempre alleggerito da pensieri negativi.


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Abeja G.
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Re: 33g Hollandia Trip report - terza esperienza

Messaggio da Abeja G. » sab set 24, 2022 12:25 am

Forse @majorTruffle quel momento brutto è stato dato proprio dall'incomunicabilità... la prossima volta potresti provare a esprimerti attraverso le arti: la scrittura, la musica, la danza, la pittura...

Alle volte, anche un talismano va bene, al messaggio che per te significa...

Ciao, major!!

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