Aress ha scritto: ↑dom mar 15, 2020 11:25 pm
non mi volevo azzardare a toccare quel tasto dolente del dpts, perché sarebbe stata una pura congettura e avrebbe attivato lampadine in testa al ragazzo inutilmente, quando ne ha già tante accese. Quindi ho pensato che era meglio dargli delucidazioni e supporto invece di fare diagnosi, indirizzarlo da un professionista e che sia lui a fare quest'analisi.
Eh immaginavo che non voleste spaventarlo, e hai fatto bene... Però secondo me è meglio accettare questa cosa piuttosto che cercare capri espiatori (che siano farmaci, predisposizioni o altro).
Perché sennò si finisce per sentirsi "speciali", e credere che il proprio caso particolare sia qualcosa di eccezionale, e si va in confusione. "Chi potrà aiutarmi se la mia situazione è dovuta al fatto che io ho caratteristiche x e y, che assumevo i farmaci a e b, che ho preso una sostanza che era lsd ma forse non era lsd, era 1p-lsd ... ?"
capisci cosa intendo? Secondo me NOI diamo troppa importanza a fatti particolari, e una persona scossa può concentrarsi su questi e tentare qualche soluzione specifica credendo che quei dettagli siano il punto focale. È un po' come quando qualcuno salta fuori dicendo di aver avuto un'esperienza brutta con LSA, e arriva sempre qualcuno a dirgli "Forse era per la nausea. Hai sbucciato i semi?" assolvendo subito l'LSA dalla "colpa". Questo è comprensibile, chi dà i consigli vuole sottolineare che lo psichedelico non è dannoso si per sé. ma NELLA TESTA DI CHI È INESPERTO E LEGGE I CONSIGLI si ha un effetto diverso, che è l'essere confusi da mille possibilità, e distratti dal punto cardine.
Può darsi che i farmaci c'entrino.
Può darsi che lui abbia una predisposizione a questa o a quella reazione.
Può darsi un sacco di cose.
Ma a mio parere il punto è che si è preso uno psichedelico (quale che sia, sarebbe uguale) in un contesto non molto appropriato e soprattutto senza la minima preparazione.
QUESTO è il punto, il motivo principale di quello che gli è successo.
Poi si può ragionare se l'esperienza si sia "calcificata" nella sua mente come un trauma (ma direi di sì) e qual'è l'ENTITÀ di quel trauma.
Che abbia il PTSD mi sembra esagerato. Poi come hai detto non siamo medici, non sta a noi diagnosticare. Però una diagnosi in questo caso è solo una divisione convenzionale fra un trauma "sano" (sanabile) e un trauma "serio" (che richiede aiuto).
Io sono dell'opinione che qui siamo nel primo dei due casi, ma questo è un aspetto tecnico della questione che a Rantedu non dovrebbe neanche interessare più di tanto.
Per me la cosa chiara, breve e importante da comunicargli è, come ho già detto più ampiamente sopra, che:
- HA avuto un trauma legato all'esperienza
- NON È una cosa tragica
- NON È una cosa impossibile o fuori dal comune, anzi è piuttosto diffusa perché purtroppo si affrontano queste esperienze con una preparazione quasi nulla.
Io stesso ho fatto quasi come lui a suo tempo, nonostante ora sia qua a pontificare, e ho ottenuto un bel trauma durato mesi. Di tipo diverso e probabilmente un po' meno intenso del suo, ma il punto non sta qui!
Il punto è che ora sono qui e non mi sono "rovinato la vita" quel giorno. Al contrario!
E quindi è importante che Rantedu capisca questo, e che sciolga a poco a poco il nodo del trauma, innanzitutto dissolvendo la paura/ansia/paranoia di essere nella merda, o che gli sia andata particolarmente male, o di non poter fare più niente.
Questo è il fatto primario.
Poi viene una sempre maggiore comprensione, e con lei anche i dettagli della sua situazione particolare.
Spero di essere stato chiaro e d'aiuto, non per te Aress (anche perché immagino che tu sia daccordo e abbia chiara la situazione) ma per Rantedu che forse non ce l'ha ancora chiara. E il nostro contributo sta proprio lì, nel chiarirgliela.