tuffo nell'universo Changa

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lisergica_mente
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tuffo nell'universo Changa

Messaggio da lisergica_mente » mer nov 30, 2016 11:26 pm

====== Titolo dell'esperienza ======

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^Autore | lisergica_mente |
^Sostanza assunta |[[dmt]] |
^Via di somministrazione | inalatoria |
^Quantità | 0.10g |
^Link al topic ^^
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~~NOTOC~~


negli scorsi giorni ho avuto una fugace ricaduta sentimentale che mi ha riportato in mente molti dubbi riguardo a ciò che mi pareva di aver superato anche grazie alla “spirit discovery” psichedelica.
ho quindi deciso di raccogliermi in meditazione per focalizzare la mia attenzione sulle problematiche che mi attanagliavano, fissarle bene e chiedere le risposte giuste a una buona dose di changa.
avevo già provato questa affascinante sostanza per 3 volte subito dopo aver visto il famoso documentario “dmt: the spirit molecule”, ma in dosaggi che ho ritenuto leggerini, basandomi sul confronto con le esperienze estreme riportate nel documentario. dosaggi in questione si sono sempre aggirati attorno allo 0.06/7, sempre fumati in bong. non mi hanno mai portato a quella esperienza trascendentale che avrei voluto, mantenendo sempre intatta la mia coscienza e senza spostarmi su un piano puramente spirituale. le esperienze mi avevano dato discrete alterazioni visive e un’intensa sensazione di pace fisica, di rilassamento profuso e diffuso.
sentendo il bisogno di un’esperienza più trascendentale rispetto alle precedenti, ho deciso di aumentare sensibilmente il dosaggio, aggirandomi sullo 0.09/0.10.
pur sapendo che non c’era nulla di pericoloso, il mio subconscio mi ha tenuto in uno stato di tensione nei minuti precendenti in cui cercavo di concentrarmi e meditare il più possibile in una sorta di preghiera introspettiva. non sapevo quanto avrebbe potuto cambiare nell’impatto sulla coscienza questo aumento di dosaggio. durante i preparativi della mista mi sentivo inquieto, quasi come prima di un esame, con quel continuo, irritante stimolo ad urinare tipico dei momenti di stress psicofisico.
una volta pronto, mi sistemo in una posizione comoda per sbuffare fuori dalla finestra e poter appoggiare il bong comodamente senza dovermi alzare, tenendo il letto il più vicino possibile in caso avessi avuto il desiderio o il bisogno di coricarmi.
prendo dei gran bei respiri e accendo. come al solito guardo la mista bruciare e scendere dalla cannetta e …. inalo. il fumo è tanto e imponente e lo sbuffo subito. il già noto sapore simil metallico mi invade più vigorosamente del solito, ma è subito soppiantato da una sensazione di estremo piacere fisico: dei brividi che definirei elettrici, metallici e freddi mi percorrono tutto il corpo e si soffermano prepotentemente sulla nuca, come una orripilazione esasperata ed accentuata di milioni di volte; non riesco a trattenere dei sospiri estremamente intensi e qualche gemito di piacere.
il mio sguardo si posa sull’anta bianca dell’armadio dinnanzi a me: si accende come un albero di natale, infiniti pallini di un colore blu elettrico assolutamente indeciso disegnano una sorta di rombo e subito mutano disegnando sinuosi frattali. sposto lo sguardo alla testa del letto, dove è posato un cuscino azzurro e le sue pieghe prendono vita a formare la testa di un legnoso totem, possente e saggio. il muro sopra di lui diventa fumo.
sento l’impulso di chiudere gli occhi e mi si apre un universo profondo. uno sfondo nero opaco ospita figure fumanti dai colori elettrici ma pallidi, come prima, indecisi, difficile rendere l’idea.
questi colori disegnano le più improbabili configurazioni, in un panorama estremamente mutevole e in continua evoluzione. dapprima, dagli angoli del mio campo visivo irrompono delle nuvole rotondeggianti, lampeggiando verso li centro e di nuovo verso la periferia. strane figure e forme geometriche compaiono sopra queste svolazzanti tovaglie di aria colorata. si intersecano e si fondono a formare nuove e più complesse figure.
in sottofondo la musica è assolutamente percepibile ma ha un ruolo marginale, scandisce il tempo anche se non mi interessa il concetto del tempo, poco di più solamente rispetto allo spazio, che sembra non esistere più. ho la sensazione di mantenere la mia coscienza, mi sento in grado di parlare o di muovermi ma non riesco a trovare la forza e ancor meno l’interesse per farlo.
tutta la mia essenza, la mia attenzione e miei desideri sono rivolte a quelle universali visioni che mi viaggiano davanti. è un immenso nuovo mondo caratterizzato da pura essenza e percezione. mi passa qualche pensiero in testa, ma in maniera volatile ed effimera, sparisce ancor prima che possa rendermene conto.
con un gesto intuitivo e repentino mi sposto sul letto e mi sdraio sotto una coperta. una sensazione di vuoto fisico. il mio corpo come pezzo di carne non esiste ma solo la mia mente, sempre concentrata e con gli occhi chiusi, sempre però mantenendo o almeno credendo di mantenere una certa capacità di discernimento.
le visioni continuano ad alternarsi in questo quadro oscuro ma armonioso, per niente inquietante, ma anzi piacevole e positivo, lo definirei naturale, logico, innato; mi porta una pace totale nel profondo.
dal nulla, in questo quadro oscuro un piccolo punto di una luce accecante mi abbaglia, gli porgo la mia attenzione e si trasforma nella sagoma di un uccellino, forse una piccola rondine, luminoso e allegramente svolazzante, sparisce nel nulla.
al centro del campo visivo circondato dalle nuvole nasce come da un’implosione galattica un pianeta rotondo e fumoso, sabbioso, circondato da un sistema di anelli proprio simile a quello di saturno. è piccolo ed è lì davanti a me: batte come un cuore affaticato, incaricato di pompare il sangue con urgenza.
in un battibaleno sparisce, rimpiazzato da una serie di cerchi di nuvole rosse, sempre con questo colore elettrico ma pallido.
questi cerchi di nuvole partono dalla periferia del mio campo visivo per andare verso il centro. questa specie di moto concentrico definisce un senso di profondità pesante come un macigno, potente, mi da la sensazione di risucchiarmi; da veloce si fa sempre più lento e i cerchi sempre più piccoli, sempre più lentamente mi tengono sospeso, sono catturato dalla curiosità di vedere come voglio evolversi, perchè mi lasciano intendere di volerlo fare: viene il buio totale.
buio che si riaccende in men che non si dica illuminato da piccole stelline sfuocate e sgranate. lampeggiano davanti a me per poi essere ricoperte dalle ormai familiari nuvole. e ancora il punto di luce mi chiama e si trasforma in rondine. e un altro. e un altro. fino a diventare un piccolo stormo che scappa verso l’alto e sparisce.
ritornano le nuvole ma meno decise e sempre più sfuocate fino a svanire e lasciarmi nell’oscurità, svuotato di qualsiasi peso fisico e spirituale, nuovo e rinnovato rispetto a pochi minuti fa, prima del consumo.
riapro gli occhi e ruoto il mio sguardo nella stanza. raccolgo le energie e sputo qualche debole parola al mio fratello spirituale.
le solite parole automatiche che escono per capirsi al volo.
non so di preciso quanto sia passato, ma in base a una stima fatta dalle canzoni che sono state riprodotte direi poco più di dieci minuti in tutto.
dopo qualche attimo sono un homo novus, pronto per una frizzante partita a scacchi [che prontamente vinco :P :)] :asd: :ninja:
mi sento estremamente sereno e rilassato.
non ho ottenuto le risposte che cercavo ma ho ottenuto lo stato adatto per cercarle: arrivato a casa, infatti, mi dedico alla lettura dell’ultimo capitolo del libro che mi aspettava sul comodino, capitolo che mi suscita delle profonde riflessioni riguardo alle domande che avevo e portandomi alla luce molte soluzioni, chiare come il giorno, “cosi limpide come un cielo d’estate sempre blu”. :lode:
l’esperienza è stata davvero intensa e piacevole ma non ancora quella che ricercavo e di cui ho sentito parlare nel documentario e in qualche estratto di famosi autori e sperimentatori; quella sensazione di mantenimento di coscienza nei report che ho visto viene persa, pare proprio che tutto sia molto più spirituale e travolgente. per questo credo che la prossima volta cercherò di incrementare ancora di qualcosina la dose.
se qualcuno di voi ha sperimentato questa sacra miscela e ha qualche consiglio da dare o un confronto da fare sono molto curioso di ascoltarlo :) :lode:


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