Un pensiero a lungo termine?

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Lolaska
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Un pensiero a lungo termine?

Messaggio da Lolaska » mer nov 25, 2020 11:52 pm

Salve a tutti, ne approfitto per presentarmi poiché sono iscritta da poco, sono Lolaska piacere :) , leggendo tra le esperienze volevo raccontarvi un fatto, nel 96/97 circa, avevo circa 13/14 anni e all'uscita di un centro sociale che frequentavo con grande entusiasmo c'erano persone più grandi alle prese con l'ero, da premettere che a stento avevo iniziato a farmi qualche cannetta a quell'età, ma ho avuto tuttavia sempre un ascendente sulle droghe anche se l'ero mi spaventava anche a causa delle massicce ed angoscianti pubblicità dell'aids e del virus stesso che ancora preoccupava tanto, comunque quando ho visto che qualcuno la fumava l'ho voluta provare in una botta di coraggio (dato che a questi gli offrii un pacco di sigarette si può dire) pensando ignorantemente che fumandola era tipo erba, risultato: vomito schifo e senso di colpa immediato, penso di aver rovinato il tiro, e torno verso casa, ricordo però che andando nella strada del ritorno facevo pensieri belli e pensavo con sensazione di meraviglia e leggerezza mentale: "però quante opportunità che da la vita", "vabbè sono felice anche se mi ha fatto schifo, alla fine è esperienza!" , a questa sensazione di leggerezza non ci diedi comunque molto peso anche perché l'esperienza negativa della nausea e del vomito prevalse come ricordo, detto questo non ho mai cercato o voluto sta roba, altre cose si, ma l'eroina mai cercata, fino a qualche settimana fa...quando è iniziato di nuovo il lockdown in concomitanza con la mia fase depressiva, un pomeriggio scuro nel mio divano mi si illumina la mente e penso tra me e me: " eppure sai cosa ci vorrebbe adesso? Eroina!" .
Questo pensiero che ancora mi assale mi ha turbata, davvero a distanza di tutto questo tempo ed avendoci solo fatto un tiro quasi interrotto dal rimorso, la mente non ha dimenticato? Oppure è un modo che la mia mente ha di dirmi che dovrei suicidarmi perché sono depressa? Ho perso 3 amici con sta schifa, perché ci sto pensando? Secondo voi? :toilet:


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Gesú
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Re: Un pensiero a lungo termine?

Messaggio da Gesú » gio nov 26, 2020 1:04 pm

Secondo me è un pensiero passeggero. Lascia stare che quella roba ti rovina solamente la vita e non ti dà niente di positivo, se non un piacere ce va a svanire dopo poco tempo diventando poi un qualcosa a cui non puoi fare a meno.
Cerca piuttosto le cose belle che la vita di dà. Che ne sono molte e buttare tutto ció in una sostanza stupida e infame è solo un rovinare la tua vita.

Piuttosto fumati qualche canna e vedi che ti passerà questo momento di depressione. Come dice Alborosie: fumo la marijuana per combattere la depressione!

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:lode: :lode: :lode: :lode: :lode:

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era
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Re: Un pensiero a lungo termine?

Messaggio da era » gio nov 26, 2020 7:52 pm

Lolaska ha scritto:
mer nov 25, 2020 11:52 pm

Questo pensiero che ancora mi assale mi ha turbata, davvero a distanza di tutto questo tempo ed avendoci solo fatto un tiro quasi interrotto dal rimorso, la mente non ha dimenticato?
Forse ci pensi perchè una volta entrata nel corpo lascia la traccia.
Chiediti perchè hai vomitato e come potrebbe funzionare un meccanismo a lungo termine.

Supponiamo che tu nel passato abbia conosciuto una persona che per l'epoca reputavi pericolosa e che perciò tu abbia preso le distanze da essa, anche se questa persona ha dato la sua disponibilità nei tuoi confronti.
Nel passare degli anni supponiamo tu non abbia avuto la necessità di avere persone pericolose attorno a te.

Al giorno d'oggi però supponiamo che un'altra persona pericolosa si sia avvicinata a te e che pochi potrebbero essere coloro che potrebbero darti aiuto per allontanarla (ciò che porta alla depressione).

La nostra mente è sempre pronta a cercare una soluzione comoda e per allontanare la persona pericolosa di oggi è facile che ci si appelli alla conoscenza di quella persona conosciuta nel passato.

Il ragionamento è semplice: uno pericoloso scaccererebbe un'altro pericoloso.

E quì pongo la domanda: non è che magari la persona pericolosa del passato e quella di oggi sono conoscenti ?

Allontanarsi dalla depressione vuol dire o cercare la verità o nascondersi, in entrambi i casi non è necessario un narcotico.
Non ho tempo.

Lolaska
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Re: Un pensiero a lungo termine?

Messaggio da Lolaska » ven nov 27, 2020 11:50 pm

Grazie per le vostre risposte, non ho intenzione comunque di provare assolutamente mi sono solo chiesta come mai mi è tornata in mente, si cerco di abbassare depressione con la dolce ganja

Shroomy
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Re: Un pensiero a lungo termine?

Messaggio da Shroomy » sab dic 05, 2020 10:12 am

L'eroina può solo peggiorare la tua depressione. Se ci pensi è perchè ti stai sottovalutando un casino. La depressione è solo un'illusione dell'ego, credimi. Ci sono miliardi di persone nel mondo, super povere senza tetto, senza niente, che darebbero via la madre per avere un pezzo della tua vita, e tu pensi all'eroina? Riprenditi, cazzo! Sei molto più forte di così!
Leggi, ascolta musica, fai attività, riempi la tua vita di cose! Siamo esseri umani, e in quanto esseri umani possiamo intrattenerci con un numero incalcolabile di distrazioni!!! Cogli il significato della tua vita e riparti da lì!
Ricorda che l'unico problema è la tua mente. Se ti dai fiducia arriverai a stati incredibili, te lo garantisco.

Buona giornata!!!

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Re: Un pensiero a lungo termine?

Messaggio da My favourite muse » sab dic 05, 2020 1:53 pm

era ha scritto:
gio nov 26, 2020 7:52 pm
Allontanarsi dalla depressione vuol dire o cercare la verità o nascondersi, in entrambi i casi non è necessario un narcotico.
@era
Posso concordare sul fatto che un narcotico sia solo un palliativo, un medicamento procrastinatore, per la depressione...
Ma il tuo riferimento alla "verità" esula dalla mia comprensione.
Ti dispiacerebbe essere meno "ermetico" per favore?
E considera che la gran parte degli affetti da questa patologia non sono riconducibili a cause esterne note, la depressione che li affligge è priva di causa apparente. Non mi sembra il caso di ricordare proprio a te, Era :lode: , che la psichiatria è una branca della medicina, e la medicina fino a prova contraria rimane una scienza...

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era
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Re: Un pensiero a lungo termine?

Messaggio da era » dom dic 06, 2020 8:30 am

My favourite muse ha scritto:
sab dic 05, 2020 1:53 pm
...il tuo riferimento alla "verità" esula dalla mia comprensione.
Ti dispiacerebbe essere meno "ermetico" per favore?
Per ogni fatto, avvenimento,patologia o altro possiamo trovare innumerevoli spiegazioni. Soltanto una di queste sarà puramente vera, questa è una verità.

Ho però la sensazione che tu volessi spiegazioni riguardo un'altra verità che può comunque far comprendere perchè dati avvenimenti accadono.

Viviamo in una sottospecie di 'prigione mentale' originata dal come comprendiamo ciò che ci circonda. Se concepiamo bene, male, libertà o altro secondo determinati 'schemi', è perchè questo modo di ragionare ci viene 'suggerito' sin da piccoli.
Il fatto è che questo 'comprendere' non è detto sia in linea con quelle che dovrebbero essere le nostre caratteristiche e capacità

Noi possiamo andare alla ricerca della verità, oppure possiamo sperare che questa ci venga in contro.
Entrambe le varianti vanno bene, però nella prima subentrano le soprammenzionate 'limitazioni da schematizzazione indotta', nella seconda invece subentra l'approccio che abbiamo con il creato.
Se l'approccio con il creato prende una forma che dal creato (dalle entità che compongono il creato) viene apprezzata, è possibile che le entità comincino a guidarci verso una forma di verità che sennò resta velata dalla nostra incapacità di evadere dagli schemi.
E considera che la gran parte degli affetti da questa patologia non sono riconducibili a cause esterne note, la depressione che li affligge è priva di causa apparente.
Unendo le due verità descritte sopra, direi che soggettivamente una persona può essere capace di individuare i vari 'nodi temporali' che potrebbero aver influito su tale stato d'animo, con o senza aiuti da terzi. Esaminando invece la situazione di ciò che è complementare alla persona in questione, direi che è fondamentale come si decide di affrontare un percorso di 'comprensione del difetto'.
In poche parole una o più persone possono anche mettersi in testa di risolvere le cose, ma se le entità non lo permettono è una battaglia persa.
che la psichiatria è una branca della medicina, e la medicina fino a prova contraria rimane una scienza...
La medicina si divide in quella sperimentale e in quella non più sperimentale.
Il vaccino per il covid per esempio è sperimentale, mentre la somministrazione di morfina non lo è. Due semplici esempi basati sulla datazione dell'utilizzo delle sostanze.
La psichiatria è una forma sperimentale attraverso la quale l'umano sta cercando si chematizzare la propria mente.
Ricollegandomi a quelle schematizzazioni descritte prima lascio pensare a quanto povera può risultare l'idea di mappare un qualcosa di ancora sconosciuto.
A dirla breve, creare strutture piramidali che dovrebbero poter originare una mappatura della coscienza è malattia pura, psicopatia.
Posso concordare sul fatto che un narcotico sia solo un palliativo, un medicamento procrastinatore, per la depressione...
Il consiglio che si può dare a chi non ha ancora risposte è quello di non far dormire la coscienza...
...tratte le conclusoni da una successiva interpretazione però, la conoscenza del come le entità desidererebbero che noi ci ponessimo nei confronti di esse e di noi stessi porterebbe a pensare che il narcotico in questione assumerebbe un'altra 'forma', acquisirebbe un altro livello di comprensione.
In tal caso utilizzare un dato narcotico potrebbe essere comparabile a ciò che ho detto nella risposta a @Lolaska:
si avvicina una persona es. cinica (es. depressione) e così (potendo contare sugli amici, su entità amiche) , al posto di chiamare una persona pericolosa (il papavero maltrattato (eroina)) si chiama una persona che dissolverà quel cinismo con lo scherno (potrebbe essere papavero non maltrattato come del resto qualsiasi altra entità (pianta in questo caso) che fornisce anche il principio narcotico).
Non ho tempo.

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