Terza esperienza - Psilocybe Hollandia (magic truffles)

Rispondi
Avatar utente
life_botanic
Messaggi: 3
Iscritto il: mar dic 20, 2022 1:06 am

Terza esperienza - Psilocybe Hollandia (magic truffles)

Messaggio da life_botanic » dom dic 25, 2022 9:53 pm

Sostanza: Psilocybe Hollandia
Quantità: 7.5g

Ciao a tutti, mi piacerebbe raccontare la mia esperienza con i tartufi magici, precisamente la seconda (anche se la prima l’avevo fatta con una qualità differente).
Era stata già programmata da circa una settimana ed eravamo io e un mio amico nella sua stanza.
Premetto, al fine di comprendere meglio il testo, che con questo mio amico c’è un rapporto speciale e particolare, non siamo solo amici.
Comunque, i giorni precedenti erano stati abbastanza pesanti per me, non vedevo l’ora arrivasse quel giorno. Il viaggio precedente era stato molto bello, tuttavia molto diverso da quello che speravo, più ricreativo che introspettivo, molto confuso. Questa volta, invece, speravo di vivere un’esperienza più riflessiva; infatti, avevamo pure deciso di ascoltare una musica totalmente diversa.
Dopo aver ingerito i tartufi abbiamo aspettato circa 20 minuti prima di sentire i primissimi effetti (un po’ di vasocostrizione, rilassamento del corpo). Non sapevamo bene cosa fare nel mentre: abbiamo scelto la musica, posato i cellulari (è sconsigliato avere questi dispositivi vicini durante il trip), poggiato sulla scrivania dei fogli e delle matite nel caso avessimo avuto qualche pensiero da scrivere, ci siamo messi qualcosa di più comodo addosso e alla fine abbiamo deciso di metterci nel letto, sotto le coperte (cosa che facciamo sempre in queste occasioni).
Come scritto sopra, non avevo passato dei giorni troppo tranquilli, mi ero sentita molto in ansia, avevo avuto tanti pensieri negativi che pensavo sarebbero spariti non appena fosse iniziato il viaggio.
Il mio amico inizia a ridacchiare, a parlare di argomenti che io non riuscivo neanche ad ascoltare perché troppo presa dal caos che avevo nella mente. Non sapevo se lasciar perdere e seguire i discorsi che stava facendo lui o essere sincera e dirgli i miei, liberarmi mente e cuore da tutti i dubbi e le paranoie. La maggior parte di questi pensieri riguardavano il mio rapporto con lui, avevo bisogno di sapere cosa lui sentisse, però avevo paura di rovinare la sua esperienza se avessi preso argomenti “scomodi”. Inoltre, speravo di capire più cose su di me con quest’esperienza, non volevo spostarmi su altro.
Tuttavia, continuavo a sentirmi bloccata, sentivo che se non gliene avessi parlato non sarei riuscita a fare il viaggio, continuavo a sentirmi particolarmente lucida, però con un forte senso di oppressione. Gli ho spiegato più o meno quello che stavo provando e lui mi ha tranquillizzata dicendo che eravamo lì, in quel momento, proprio per liberarci di queste cose.
Io ho una grande paura, quella di poterlo perdere, che possa sempre allontanarsi, e nella mia testa, in quei giorni, questa possibilità era stata molto chiara. Avevo bisogno di capire cosa lui pensasse e volevo che lui comprendesse me.
Ci siamo ritrovati dopo un po’ senza vestiti, abbracciati, abbiamo pianto entrambi, mi sentivo molto vicina a lui, sentivo lui vicino a me, come se stesse comprendendo a pieno quello che io provavo e viceversa.
Era come stare su delle montagne russe, in un momento eravamo tristi, in altri più sereni, eccitati, di nuovo tristi e poi ancora tranquilli. È stato sicuramente un viaggio molto difficile, durante il quale abbiamo scritto anche tanti pensieri; in quel momento era come essere lucidi, ma con una visione più chiara delle cose.
Quando abbiamo fatto l’amore è stato molto intenso, mi sono sentita completamente legata a lui, come se in quel preciso istante fosse stato parte di me.
In tutto ciò erano passate circa 3/4 ore (non ce n’eravamo resi conto), il tutto si stava affievolendo, anche se ci sentivamo ancora nel trip. Erano più o meno le 20, non sapevamo se andare a mensa (siamo entrambi universitari e non avevamo la cucina in quella struttura) o rimanere in camera; alla fine abbiamo deciso di andarci, di vedere anche come sarebbe stato il contatto con l’esterno. Quando mi sono alzata dal letto sentivo ancora la vasocostrizione alle gambe, braccia e schiena (non molto forte, a differenza di quella provata in un’altra esperienza con gli HWBR), sono andata nel bagno e mi sono guardata allo specchio. È stato stranissimo, non riuscivo a riconoscermi, tutt’ora se ci penso ho un’immagine molto diversa di me in quel riflesso. Non era come avere un’allucinazione, non mi vedevo deformata o altro, solo non mi riconoscevo completamente in quella persona. Non so dire se mi vedessi più bella o brutta, solo diversa.
Mentre andavamo a mensa è stato molto bello, ci siamo tenuti per mano, ci sentivamo molto legati; da un lato mi sarebbe piaciuto ritornare in stanza, rimettermi nel letto, ascoltare quella musica che era stata perfetta e continuare il viaggio per come lo avevo vissuto poco prima.
In mensa mi sentivo molto felice, positiva, era una sensazione davvero piacevole. L’unica pecca è che forse c’erano più persone di quello avevo immaginato, non so se sarebbe stato meglio continuare a rimanere in stanza.
Successivamente siamo rientrati in camera di questo mio amico, ormai lucidi quasi al 100%, ci siamo rimessi nel letto e siamo rimasti insieme abbracciati e a parlare. In tarda serata abbiamo concluso mangiando tanta frutta: mele, mandarini, kiwi.

Durante e post esperienza ho provato un grande senso di liberazione, sia mentale che fisico (quest’ultimo non dato dall’effetto dei tartufi, ma dalla tranquillità che ero riuscita a raggiungere). Come sempre è stato totalmente diverso da quello che mi aspettavo prima di iniziare. Cerco sempre di partire “senza aspettative”, però effettivamente me le creo sempre. Per alcuni versi è stato meno intenso dei viaggi precedenti, però molto più difficile da affrontare. Mi sono sentita elevata a livello di pensiero, anche se non come un altro viaggio fatto qualche mese fa, ma ancora di più dal lato delle emozioni. Era come se tutte le emozioni che avessi dentro, positive e negative, dovessero uscire per farmi stare bene, reprimerle sembrava letteralmente impossibile. Credo che se avessi continuato a soffocarle non mi sarei mai sbloccata, sarei rimasta lucida e con quel forte senso di malessere.
Una cosa molto bella è che durante il viaggio la musica è stata come una guida (molto più che con quelli precedenti), effettivamente c’era, noi non la sentivamo, ma questa ci aiutava. Nella mia mente la immagino un po’ come un lungo percorso su cui abbiamo camminato tutto il tempo, senza guardare quello che stava intorno, e raggiungendo la nostra destinazione avendo comunque vissuto a pieno tutto il viaggio.

L’esperienza precedente era stata circa una settimana prima (avremmo voluto aspettare minimo due settimane, solo che iniziavano le vacanze di Natale e non avrebbero retto ancora troppo), pensavamo sarebbe stata forse meno intensa, per fortuna non è stato così.
Speravo mi lasciassero positiva per più giorni, come i “Philosopher's stones” (psilocybe tampanensis), invece già il giorno dopo era diminuita di tanto questa sensazione, anche se a differenza degli altri giorni non sentivo il bisogno o la voglia di fumare erba.


Avatar utente
Abeja G.
Messaggi: 2887
Iscritto il: mer ott 14, 2015 2:42 pm

Re: Terza esperienza - Psilocybe Hollandia (magic truffles)

Messaggio da Abeja G. » dom dic 25, 2022 10:14 pm

Che ne pensi di tenere un diario e riascoltare la musica dell'esperienza?
(Prendo spunto da questo post: https://psiconauti.net/forum/viewtopic. ... 66#p123159)

@life_botanic

Ciao!!

enrico79
Messaggi: 132
Iscritto il: mar nov 22, 2022 7:10 pm

Re: Terza esperienza - Psilocybe Hollandia (magic truffles)

Messaggio da enrico79 » lun dic 26, 2022 10:30 am

interessante come mettono davanti al bivio delle proprie paure affrontarle oppure fuggire... grazie

Rispondi