3g Golden Teacher

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psycoscaper
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3g Golden Teacher

Messaggio da psycoscaper » mer gen 11, 2023 9:31 pm

Vi voglio condividere l'esperienza di ieri, che è stata una tra le più belle ed intense della mia vita.

Sostanza: 3g Psilocybe Golden Teacher
Orario di inizio: 16:30
Set: pranzo leggero, pausa da altre sostanze da 10 giorni, momento molto sereno della mia vita
Setting: appartamento in affitto in Sardegna con terrazza e vista stupenda sulla valle col tramonto
Sitter: la mia compagna, che non aveva assunto sostanze e che aveva altre cose da fare, il suo ruolo è stato "darmi un occhio ogni tanto che stessi bene"

Ho preparato i 3g di GT essiccati, sminuzzandoli e mettendoli nel limone. Dopodiché ho messo un lettino da mare in terrazzo, preparato coperte ed acqua. Ho deciso di utilizzare la musica, una mia playlist con elettronica d'ambiente molto aperta. Telefono staccato e stop a qualsiasi influenza esterna. Alle 16:30 ho assunto i funghi.

Ho iniziato a godermi il tramonto stupendo, con la musica, la mia compagna in casa che faceva le sue cose, sentendomi beato e fortunato. Alle 16:50 ho iniziato a comprendere il movimento delle nuvole che aveva una direzione, quella del vento, e che tutto andava in quella direzione, il primo segno che il mio flusso di pensieri stava cambiando. Mi sono sentito eccessivamente esposto agli stimoli lì fuori, chiedo alla mia compagna di aiutarmi ad entrare perché "ho paura il vento mi soffi via".

Faccio per andare in camera, ma poi penso sia da stupidi non connettermi alla forza di questa terra magica e a questo tramonto, così spostiamo il lettino in casa davanti ad una grande finestra. Faccio pipì, e dico alla mia compagna che "ogni cosa inizia ad essere un simbolo". Mi sdraio con la musica sul lettino.

Alle 17:15 ho iniziato a vedere colori e frattali, soprattutto ad occhi chiusi. Esclamo "nei miei occhi c'è il più bel film che si sia mai visto". Iniziano a tremarmi le gambe. Do fondo alla mia esperienza di bioenergetica, e così decido di assecondare il movimento. Inizio a vibrare tutto, sempre di più. Sapevo che era il modo con cui i funghi stavano andando a resettare e predisporre il mio organismo all'esperienza, è partito dai piedi e poi è salito in tutto il corpo. Guardo il mio telefono (con cui ascoltavo la musica in cuffia) e mi meraviglio che possa essere un telecomando per settare la potenza dell'esperienza attraverso il volume, lo alzo. Ho riso tantissimo, per tantissimo tempo.
Dopodiché ho completamente abbandonato questo piano di realtà.

Ricordo però che spingevo con le gambe contro il vetro, sentendomi come un neonato a cui vengono spiegate le cose per la prima volta. Il tutto ridendo come un bambino. Ogni cosa del paesaggio era una parte di me, le mie dita erano come montagne, i miei capelli gli alberi, il respiro il vento. Un senso di totale gratitudine, accompagnato da risate.

Verso le 17:50 succede un regalo della vita: a causa delle mie convulsioni il lettino cede di schianto. Continuo a ridere, la mia compagna arriva da me. Cerca di aiutarmi ad alzarmi e le rispondo "non riesco, perché non ho più confini". Ero completamente connesso a qualsiasi cosa attorno a me. La gravità aveva perso completamente significato, grosso modo ripiegandosi di 90 gradi. La mia compagna mi aiuta a mettermi sdraiato sul divano. Continuo ad avere le convulsioni, vibrando. Mi rendo conto che la musica stessa a questo punto è l'ultimo strumento di controllo che ho, quindi decido di spegnerla e lasciarmi andare completamente.

Chi legge questo forum penso mi possa capire, ma è assolutamente indescrivibile a parole quello che ho vissuto in questo pezzo di esperienza. Non riesco nemmeno a ricordarlo lucidamente, perché sono un contenitore troppo piccolo. Riferisco cosa mi ha raccontato la mia compagna (da qui fino alle 18:30).

Qui ho avuto un picco potentissimo, in cui mi sono fuso completamente a "quella cosa lì", non so che nome dargli. Quella pura ispirazione contemplativa che sta prima dell'universo e prima del tempo (e non è un ragionamento a posteriori ma quello che ho saputo in quell'istante), anche il tempo era completamente dissolto.

Intorno alle 18 esclamo che le mie convulsioni sono una danza con "quella cosa". Ci sto danzando insieme in qualcosa di primordiale. Non ho altre memorie esprimibili di questo momento.

Alle 18:30 le convulsioni diminuiscono e chiedo di spostarmi a letto,, la mia compagna mi aiuta, accendendo delle candele e mettendomi sotto una coperta.

Qui la realtà ad occhi chiusi ed a occhi aperti si sovrappone. Ho iniziato ad avere la sensazione che stavo prendendo parte ad un rituale antichissimo. Come antichi esseri umani sdraiati in una radura di notte col fuoco, sotto la meraviglia del creato. Non era solo un cielo di stelle, ma proprio una luce intensa e vibrante, colorata. Non potevamo che contemplare. Ero io, la mia compagna (anche se era nell'altra stanza) e tutti gli altri umani di ogni tempo, ognuno nella sua radura a contemplare verso l'alto. Tutto vibrava all'unisono, come pulsante. Io ero completamente dissolto, mi sono sentito un qualcosa di minuscolo di cui ho avuto un'immensa tenerezza, che ammirava qualcosa di infinito. Mi ricordo il respiro, che era il vento che soffiava attorno e dentro di me.

Verso le 19 ho iniziato a voler tornare a casa, l'esperienza ha iniziato a scendere gradualmente.
Ho chiamato la mia compagna, e immenso dono della vita, ho iniziato a raccontarle tutto ancora in uno stato di mezzo tra questo piano di realtà e l'assoluto. Era incredibile perché ho parlato in maniera perfettamente lucida, ma ancora a contatto con quel mondo e perfettamente cosciente di entrambe le cose.

Ho spiegato che è dall'alba dei tempi che noi ci connettiamo a questo stato primordiale di pura contemplazione creativa (un ossimoro, ma con un senso). E ho poi spiegato che il nostro atto di vivere è un modo in cui "quella cosa lì" (v sopra, l'assoluto? dio? boh...) cerca di spiegare a se stesso cos'è. Da qui la necessità di creare dei codici, da sempre.

Così è nata la parola, la scrittura. Ma anche il tempo e lo spazio sono nostre invenzioni, con cui cerchiamo di codificare e poter spiegare "quella cosa lì". Ho iniziato a parlare di poter essere ovunque, del fatto che le altre persone sono noi stessi sotto altre forme per spiegarci un pezzo. I nostri genitori e la loro stessa morte sono solo un modo in cui ci viene spiegato tutto, sono codici, simboli.

Guardo la mia compagna e le dico "tu no, tu ci sei sempre stata, sei con me da sempre". E' come se lei fosse qualcosa di primigenio (ed è una sensazione che ho da quando l'ho conosciuta). Ci tengo a specificare che questo "sempre" non è inteso in un tempo lineare, ma come una sensazione di eternità della presenza, come fosse il cielo che da quando nasciamo a quando moriamo è sopra di noi, semplicemente c'è in maniera eterna per noi.

Piano piano sono sceso nel corpo, alle 19:45 ho sentito una gran fame. La mia compagna mi porta del pan guttiau, esclamo che sa di popcorn e lo mangio con un gusto come non ho mai avuto. Bere l'acqua è una connessione con ogni acqua mai esistita in ogni angolo del mondo.

Continui a raccontare di intuizioni alla mia compagna, mi chiede se voglio essere registrato. Rispondo di no.
In quel momento ho capito che era necessario affidare la verità ad un'altra persona, come facevano gli antichi. Loro non avevano registratori, non avevano manco la scrittura. La parola è stato forse il primo codice, quindi in quel momento mi è sembrato il più adatto per spiegare, e sapevo che depositare tutto questo in un'altra persona, in un'altro inconscio, aveva uno scopo ben preciso.

Alle 20 sono perfettamente lucido ma ancora capace di attingere a quella conoscenza.
La mia compagna prepara la cena, continuo a dirle intuizioni. Lei cucina un fico d'india e ci chiediamo se sarà buono in quanto è molto coriaceo e le dico "dobbiamo spiegare al fico d'india come farsi mangiare, ma non a questo, intendo al primo dei fichi d'india così poi tutti sono commestibili".

Esco in terrazzo, guardo il cielo e mi metto a ridere e piangere contemporaneamente per la bellezza di questa realtà. Vedo anche l'altezza del terrazzo, sento che lì sotto c'è la morte, che è sempre con noi. E anche la morte è un modo con cui cerchiamo di dare significato, di spiegare "quella cosa lì", proprio attraverso il morire.

La sensazione in questo momento è che la realtà in cui viviamo è un modo con cui cerchiamo di dare significato a quell'assoluto. Ogni cosa è un simbolo. Ho un profondissimo senso di gratitudine per questa realtà che sto creando, per la sua infinita bellezza e per la mia vita.

Questo è tutto quello che riesco a riportare. Sento questo racconto comunque come riduttivo, ma almeno rimane una traccia.

Nella giornata di oggi è come se mi fosse rimasta la consapevolezza di quello che ho vissuto e sentito, e piano piano sento di volerlo integrare nella vita di tutti i giorni, nei suoi automatismi. Non vedo l'ora di incontrare sia il mio terapeuta sia un terapista specializzato in integrazione degli psichedelici con cui ho preso contatto. Nel frattempo mi godo questa esperienza stupenda che ho vissuto <3
Cerchiamo continuamente di dare significato a quella cosa lì.


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Belzebubu
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Re: 3g Golden Teacher

Messaggio da Belzebubu » mer gen 11, 2023 10:06 pm

Bel viaggio fratello
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enrico79
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Re: 3g Golden Teacher

Messaggio da enrico79 » gio gen 12, 2023 12:35 pm

ciao, sembra quasi il racconto dell'esperienza di uno che ha assunto degli psichedelici hahah

bel viaggio profondo che mi spinge a cercarlo anche io.
ciao

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Abeja G.
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Re: 3g Golden Teacher

Messaggio da Abeja G. » gio gen 12, 2023 4:01 pm

A me hai fatto pensare agli Archetipi!!

Bell'esperienza, @psycoscaper!!

(Parlaci anche dell'integrazione con gli psicoterapeuti, che son curioso!!)

Ciao, Abeja

Buona vita

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ildruido
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Re: 3g Golden Teacher

Messaggio da ildruido » gio gen 12, 2023 4:51 pm

bella esperienza @psycoscaper !
Coi funghi hai un ottimo feeling vedo, tra l'altro con una quantità neanche alta hai fatto proprio un viaggio interessante!
Non entro nel merito di ogni aspetto del viaggio, uno può leggere tutti i trip report del mondo ma alla fine solo chi l'ha vissuto sa cosa ha visto e la maggior parte delle cose sono inenarrabili! mi ha fatto molto piacere leggerti e spero che continuerai a scrivere anche degli altri report sugli edibili che anche io sto sperimentando e mi piaccion un sacco!
Invece mi ha colpito un aspetto, quello di avere per trip sitter la propria compagna/moglie. Io faccio lo stesso e ho visto che il trip è enormemente influenzato dal mood di mia moglie, al punto che per decidere il giorno evito i periodi di ciclo e se per qualche motivo è di cattivo umore abortisco la missione. so che stare da soli, al buio, ecc è una cosa diversa ma sinceramente è cosi bello avere qualcuno che si prende cura di te che per me semplicemente non vale la pena fare altrimenti.
Per la DMT ad esempio il discorso vale di meno perché 1) la durata è brevissima 2) chi c'è, c'è .. tanto il viaggio è talmente distante fin da subito che per me il trip sitter è irrilevante
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Re: 3g Golden Teacher

Messaggio da DM Tripson » ven gen 13, 2023 11:32 am

@psycoscaper grazie per la condivisione, set & setting eccellenti, in particolare la potente natura sarda, che sicuramente ci ha messo del suo per ampliare la profondità della tua esperienza.
Mi è piaciuta la leggerezza con cui hai impostato l'esperienza, ma anche l'attenzione nel definire cosa ti avrebbe aiutato e cosa invece no, bravo! E complimenti anche alla tua compagna, che ha saputo esserci senza ansie e "protagonismi", cosa affatto scontata, ho l'impressione che non sia stata la prima volta che hai preso i funghi con lei nei paraggi, o almeno questa è l'impressione che ho avuto leggendo il tuo report.
Per l'integrazione vorrei consigliarti un mio libro dedicato alla preparazione e integrazione delle esperienze psichedeliche, credo potrebbe interessarti e piacerti, nel caso fammi sapere :)
DM Tripson è uno scrittore italiano che ama i Funghi Magici.
Come usarli? Leggi qui: https://amzn.to/3kshUvI
Come preparare e integrare un viaggio psichedelico? Leggi qui: https://amzn.to/3EHkbvo
Blog: https://shroomcircle.com

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psycoscaper
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Re: 3g Golden Teacher

Messaggio da psycoscaper » lun gen 16, 2023 8:13 pm

Mi sono preso qualche giorno, grazie davvero a tutti per le risposte!

Vi aggiornerò sull'integrazione coi terapisti!

@ildruido sono molto felice del tuo feedback sul sitter, per me è stata davvero una componente fondamentale e sono felice di ritrovarci su questo tema.

@DM Tripson leggo il tuo blog sempre con grande interesse, coi libri ho tantissimi arretrati sul tema che sto recuperando, poi ne parliamo :)
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simo_shaman_blake
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Re: 3g Golden Teacher

Messaggio da simo_shaman_blake » sab gen 21, 2023 4:15 pm

psycoscaper ha scritto:
mer gen 11, 2023 9:31 pm
Vi voglio condividere l'esperienza di ieri, che è stata una tra le più belle ed intense della mia vita.

Sostanza: 3g Psilocybe Golden Teacher
Orario di inizio: 16:30
Set: pranzo leggero, pausa da altre sostanze da 10 giorni, momento molto sereno della mia vita
Setting: appartamento in affitto in Sardegna con terrazza e vista stupenda sulla valle col tramonto
Sitter: la mia compagna, che non aveva assunto sostanze e che aveva altre cose da fare, il suo ruolo è stato "darmi un occhio ogni tanto che stessi bene"

Ho preparato i 3g di GT essiccati, sminuzzandoli e mettendoli nel limone. Dopodiché ho messo un lettino da mare in terrazzo, preparato coperte ed acqua. Ho deciso di utilizzare la musica, una mia playlist con elettronica d'ambiente molto aperta. Telefono staccato e stop a qualsiasi influenza esterna. Alle 16:30 ho assunto i funghi.

Ho iniziato a godermi il tramonto stupendo, con la musica, la mia compagna in casa che faceva le sue cose, sentendomi beato e fortunato. Alle 16:50 ho iniziato a comprendere il movimento delle nuvole che aveva una direzione, quella del vento, e che tutto andava in quella direzione, il primo segno che il mio flusso di pensieri stava cambiando. Mi sono sentito eccessivamente esposto agli stimoli lì fuori, chiedo alla mia compagna di aiutarmi ad entrare perché "ho paura il vento mi soffi via".

Faccio per andare in camera, ma poi penso sia da stupidi non connettermi alla forza di questa terra magica e a questo tramonto, così spostiamo il lettino in casa davanti ad una grande finestra. Faccio pipì, e dico alla mia compagna che "ogni cosa inizia ad essere un simbolo". Mi sdraio con la musica sul lettino.

Alle 17:15 ho iniziato a vedere colori e frattali, soprattutto ad occhi chiusi. Esclamo "nei miei occhi c'è il più bel film che si sia mai visto". Iniziano a tremarmi le gambe. Do fondo alla mia esperienza di bioenergetica, e così decido di assecondare il movimento. Inizio a vibrare tutto, sempre di più. Sapevo che era il modo con cui i funghi stavano andando a resettare e predisporre il mio organismo all'esperienza, è partito dai piedi e poi è salito in tutto il corpo. Guardo il mio telefono (con cui ascoltavo la musica in cuffia) e mi meraviglio che possa essere un telecomando per settare la potenza dell'esperienza attraverso il volume, lo alzo. Ho riso tantissimo, per tantissimo tempo.
Dopodiché ho completamente abbandonato questo piano di realtà.

Ricordo però che spingevo con le gambe contro il vetro, sentendomi come un neonato a cui vengono spiegate le cose per la prima volta. Il tutto ridendo come un bambino. Ogni cosa del paesaggio era una parte di me, le mie dita erano come montagne, i miei capelli gli alberi, il respiro il vento. Un senso di totale gratitudine, accompagnato da risate.

Verso le 17:50 succede un regalo della vita: a causa delle mie convulsioni il lettino cede di schianto. Continuo a ridere, la mia compagna arriva da me. Cerca di aiutarmi ad alzarmi e le rispondo "non riesco, perché non ho più confini". Ero completamente connesso a qualsiasi cosa attorno a me. La gravità aveva perso completamente significato, grosso modo ripiegandosi di 90 gradi. La mia compagna mi aiuta a mettermi sdraiato sul divano. Continuo ad avere le convulsioni, vibrando. Mi rendo conto che la musica stessa a questo punto è l'ultimo strumento di controllo che ho, quindi decido di spegnerla e lasciarmi andare completamente.

Chi legge questo forum penso mi possa capire, ma è assolutamente indescrivibile a parole quello che ho vissuto in questo pezzo di esperienza. Non riesco nemmeno a ricordarlo lucidamente, perché sono un contenitore troppo piccolo. Riferisco cosa mi ha raccontato la mia compagna (da qui fino alle 18:30).

Qui ho avuto un picco potentissimo, in cui mi sono fuso completamente a "quella cosa lì", non so che nome dargli. Quella pura ispirazione contemplativa che sta prima dell'universo e prima del tempo (e non è un ragionamento a posteriori ma quello che ho saputo in quell'istante), anche il tempo era completamente dissolto.

Intorno alle 18 esclamo che le mie convulsioni sono una danza con "quella cosa". Ci sto danzando insieme in qualcosa di primordiale. Non ho altre memorie esprimibili di questo momento.

Alle 18:30 le convulsioni diminuiscono e chiedo di spostarmi a letto,, la mia compagna mi aiuta, accendendo delle candele e mettendomi sotto una coperta.

Qui la realtà ad occhi chiusi ed a occhi aperti si sovrappone. Ho iniziato ad avere la sensazione che stavo prendendo parte ad un rituale antichissimo. Come antichi esseri umani sdraiati in una radura di notte col fuoco, sotto la meraviglia del creato. Non era solo un cielo di stelle, ma proprio una luce intensa e vibrante, colorata. Non potevamo che contemplare. Ero io, la mia compagna (anche se era nell'altra stanza) e tutti gli altri umani di ogni tempo, ognuno nella sua radura a contemplare verso l'alto. Tutto vibrava all'unisono, come pulsante. Io ero completamente dissolto, mi sono sentito un qualcosa di minuscolo di cui ho avuto un'immensa tenerezza, che ammirava qualcosa di infinito. Mi ricordo il respiro, che era il vento che soffiava attorno e dentro di me.

Verso le 19 ho iniziato a voler tornare a casa, l'esperienza ha iniziato a scendere gradualmente.
Ho chiamato la mia compagna, e immenso dono della vita, ho iniziato a raccontarle tutto ancora in uno stato di mezzo tra questo piano di realtà e l'assoluto. Era incredibile perché ho parlato in maniera perfettamente lucida, ma ancora a contatto con quel mondo e perfettamente cosciente di entrambe le cose.

Ho spiegato che è dall'alba dei tempi che noi ci connettiamo a questo stato primordiale di pura contemplazione creativa (un ossimoro, ma con un senso). E ho poi spiegato che il nostro atto di vivere è un modo in cui "quella cosa lì" (v sopra, l'assoluto? dio? boh...) cerca di spiegare a se stesso cos'è. Da qui la necessità di creare dei codici, da sempre.

Così è nata la parola, la scrittura. Ma anche il tempo e lo spazio sono nostre invenzioni, con cui cerchiamo di codificare e poter spiegare "quella cosa lì". Ho iniziato a parlare di poter essere ovunque, del fatto che le altre persone sono noi stessi sotto altre forme per spiegarci un pezzo. I nostri genitori e la loro stessa morte sono solo un modo in cui ci viene spiegato tutto, sono codici, simboli.

Guardo la mia compagna e le dico "tu no, tu ci sei sempre stata, sei con me da sempre". E' come se lei fosse qualcosa di primigenio (ed è una sensazione che ho da quando l'ho conosciuta). Ci tengo a specificare che questo "sempre" non è inteso in un tempo lineare, ma come una sensazione di eternità della presenza, come fosse il cielo che da quando nasciamo a quando moriamo è sopra di noi, semplicemente c'è in maniera eterna per noi.

Piano piano sono sceso nel corpo, alle 19:45 ho sentito una gran fame. La mia compagna mi porta del pan guttiau, esclamo che sa di popcorn e lo mangio con un gusto come non ho mai avuto. Bere l'acqua è una connessione con ogni acqua mai esistita in ogni angolo del mondo.

Continui a raccontare di intuizioni alla mia compagna, mi chiede se voglio essere registrato. Rispondo di no.
In quel momento ho capito che era necessario affidare la verità ad un'altra persona, come facevano gli antichi. Loro non avevano registratori, non avevano manco la scrittura. La parola è stato forse il primo codice, quindi in quel momento mi è sembrato il più adatto per spiegare, e sapevo che depositare tutto questo in un'altra persona, in un'altro inconscio, aveva uno scopo ben preciso.

Alle 20 sono perfettamente lucido ma ancora capace di attingere a quella conoscenza.
La mia compagna prepara la cena, continuo a dirle intuizioni. Lei cucina un fico d'india e ci chiediamo se sarà buono in quanto è molto coriaceo e le dico "dobbiamo spiegare al fico d'india come farsi mangiare, ma non a questo, intendo al primo dei fichi d'india così poi tutti sono commestibili".

Esco in terrazzo, guardo il cielo e mi metto a ridere e piangere contemporaneamente per la bellezza di questa realtà. Vedo anche l'altezza del terrazzo, sento che lì sotto c'è la morte, che è sempre con noi. E anche la morte è un modo con cui cerchiamo di dare significato, di spiegare "quella cosa lì", proprio attraverso il morire.

La sensazione in questo momento è che la realtà in cui viviamo è un modo con cui cerchiamo di dare significato a quell'assoluto. Ogni cosa è un simbolo. Ho un profondissimo senso di gratitudine per questa realtà che sto creando, per la sua infinita bellezza e per la mia vita.

Questo è tutto quello che riesco a riportare. Sento questo racconto comunque come riduttivo, ma almeno rimane una traccia.

Nella giornata di oggi è come se mi fosse rimasta la consapevolezza di quello che ho vissuto e sentito, e piano piano sento di volerlo integrare nella vita di tutti i giorni, nei suoi automatismi. Non vedo l'ora di incontrare sia il mio terapeuta sia un terapista specializzato in integrazione degli psichedelici con cui ho preso contatto. Nel frattempo mi godo questa esperienza stupenda che ho vissuto <3
Grazie per il racconto, molto illuminante, non tutti riescono a cogliere questo lato degli psichedelici, io pure ho avuto pensieri di quel tipo con l'LSD. Io penso che "quella cosa lì" sia tutto ciò che esiste e che noi facciamo parte di quest'unità che non possiamo comprendere a causa delle nostre limitate percezioni, gli psichedelici espandono le nostre percezioni e sono la chiave per arrivare alla verità, continua a viaggiare fratello mio per comprendere il dualismo unitario di tutte le cose(probabilmente sai a cosa mi riferisco :asd: )
Peace is the answer, Love is the way :weed:

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Re: 3g Golden Teacher

Messaggio da Abeja G. » sab gen 21, 2023 6:24 pm

Siamo tutti dei platonici.

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Re: 3g Golden Teacher

Messaggio da psycoscaper » ven gen 27, 2023 2:01 pm

Vi do un aggiornamento riguardo al processo di integrazione: nei giorni scorsi ho incontrato due figure, il mio terapeuta e il mio osteopata, entrambi che mi seguono da anni. Per mantenere il loro assoluto anonimato ne parlerò al maschile in maniera generica.


La seduta col terepeuta (psicoterapeuta ad indirizzo corporeo e bioenergetico) è stata stupenda, e mi sento di condividere qui un paio di spunti:

- è emerso come l'esperienza psichedelica/enteogena sia assolutamente speci-specifica, nel senso che è estremamente individuale, e pertanto bisogna cercare di interpretarla e codificarla solo fino ad un certo punto, soprattutto da parte di terzi. L'esperienza è infatti veramente enorme, e coinvolge tantissimi piani (corporeo, emotivo, mentale, spirituale...).
Il rischio è che tornati ad uno stato "ordinario" cerchiamo di dare un significato mentale ad ogni aspetto vissuto, e (cito testualmente) "la nostra testa, per quanto espansa anche da una sostanza, è infinitamente più piccola del tutto che hai sperimentato, quindi non cercare di contenerlo o spiegarlo".
Mi ha riportato tantissimo all'intuizione sui codici che da sempre inventiamo per dare significato che ho avuto durante l'esperienza, come se l'umanità si fosse incasinata sempre di più cercando di spiegare "quella cosa lì" al posto di starci insieme e viverla.

- altra frase che è emersa e mi ha commosso è stata "credi nella tua verità". E' una frase che mi porto dietro da anni e mi ha guidato in tante scelte che ho fatto. Farla risuonare nei riguardi di questa esperienza è stato potente. L'invito che mi è stato fatto è di avere fede in quello che ho vissuto, e di prenderlo come reale. So che a chi ragiona in maniera più razionale questo invito può far storcere il naso, ma appunto è una scelta individuale, che in me ha risuonato veramente potente. Conto che questa condivisione riceva la stessa delicatezza con cui è stata scritta, per me è molto intima.


La seduta con l'osteopata (che poi in realtà l'osteopatia è uno dei modi in cui questa persona porta avanti un progetto molto ampio di ricerca in neuroscienze) è stata molto interessante. Non avevamo mai parlato dell'utilizzo di sostanze, e ho trovato molto più interesse e competenza rispetto a quello che mi aspettassi, soprattutto perché sotto le sue cure passano tanti pazienti terminali o con patologie croniche/gravi, cosa che raramente considero in quanto per me è semplicemente "il mio osteopata".

- ho ricevuto un sacco di domande su come e se le mie credenze fossero mutate successivamente all'esperienza, e ho parlato di come sento molto più amore, gratitudine e pace attorno a me. Ho anche sottolineato la sensazione che questo tipo di esperienza potrebbe rendere la morte molto più integrata in noi e per questo meno spaventosa, questo in ottica dell'utilizzo dei funghi con per esempio malati terminali, uno dei campi in cui questa persona ricerca.

- a livello corporeo l'osteopata è stato molto sorpreso: si aspettava di trovare il sistema ortosimpatico molto attivo e quello parasimpatico collassato, invece erano perfettamente equilibrati. A livello sistemico, è una delle volte in cui mi ha trovato meglio ed in maggiore equilibrio, dovendo questa volta fare solo dei lavori articolari "di routine".


Aggiungo che in queste settimane al mio ritorno dalla Sardegna ho avuto molti spunti di stress esterni, tra cui un'operazione ad un famigliare stretto. Le ho affrontate con grande centratura e serenità, molto più di quanto mi sia successo in passato, e ogni volta che ho sentito la mia centratura vacillare, ho cercato di riconnettermi all'esperienza e in particolare all'essere quel guscetto in un mare di caos, completamente amato ed al sicuro nel suo fare esperienza.

Un altro pensiero che ho avuto è stato nei confronti dell'esperienza stessa: penso che i funghi, come tante altre sostanze, si adattino al nostro sistema individuale. Proprio per questo secondo me è importantissimo che non vengano visti come uno spot singolo ma vengano ben integrati all'interno di un percorso. Che poi questo percorso sia sciamanico, scientifico, religioso, psicoterapeutico o quant'altro (anche individuale ed auto-codificato), penso faccia parte dell'infinita varietà della nostra specie, non c'è giusto o sbagliato. Ma assumerli in maniera distratta e superficiale, rende l'esperienza molto meno interessante e profonda, insomma: non è che si sbagli, ma si perde un'occasione.


Infine ho avuto un pensiero sul proibizionismo che gravita attorno a queste sostanze. Ho letto spesso che vengono proibite alle masse per evitarne il risveglio, mantenere il sistema di potere e portare avanti la società dei consumi. Secondo me questo è sicuramente vero, ma c'è un punto in più che ho capito in queste settimane: la paura della morte ed il suo esorcismo.
Penso che uno degli strumenti di controlli più potenti è proprio spaventare le persone facendole sentire in pericolo di vita (malattie, guerra...). Invece una società fatta di persone che temono meno la morte rispetto a quella in cui viviamo sarebbe molto più interconnessa e meno soggetta ad un controllo verticale da parte di un nucleo centrale.
Rendere le persone capaci di interconnettersi ed autoregolamentarsi sicuramente è l'opposto del sistema verso cui sempre più stiamo andando come umanità in questo piano di esistenza, e il rendere queste sostanze difficilmente accessibili o etichettarle come "pericolose" o "sballo" è uno dei modi in cui il sistema centrale si preserva.
Magari ho detto un'ovvietà, ma è una verità che ho messo molto più a fuoco dopo questa esperienza.
Cerchiamo continuamente di dare significato a quella cosa lì.

enrico79
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Re: 3g Golden Teacher

Messaggio da enrico79 » sab gen 28, 2023 12:16 am

grazie per la condivisione

viandante
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Re: 3g Golden Teacher

Messaggio da viandante » dom lug 09, 2023 11:54 pm

psycoscaper ha scritto:
mer gen 11, 2023 9:31 pm
Vi voglio condividere l'esperienza di ieri, che è stata una tra le più belle ed intense della mia vita.
grazie! ho pianto dalla commozione leggendo il tuo racconto
sento che l'umanità ha perso troppe cose belle

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