https://www.repubblica.it/esteri/2023/0 ... 414585821/
In lista d’attesa sarebbero addirittura in tremila, smaniosi di varcare la soglia di quella che sembrerebbe essere una via di mezzo tra una spa e un coffee shop. All’interno suoni sincopati, materassi dai colori psichedelici. E, soprattutto, sale da tè dove gustare tisane ai funghi. Allucinogeni. Dopo essere diventato a gennaio il primo Stato americano a dare il via libera all’utilizzo del principio attivo della psilocibina, in Oregon la somministrazione dei funghetti stupefacenti si è fatta sempre più raffinata. Quasi di lusso.
Non si sa se diventerà una nuova Amsterdam, quel che è certo è che la città di Eugene ha tutte le carte in regola per diventare un approdo per curiosi di tutto il mondo, e una stazione di partenza per lunghi viaggi sensoriali. È qui, nella contea di Lane, che a giugno ha aperto l’Epic Healing Eugene, primo centro statale con licenza di somministrazione.
La proposta potrebbe fare proseliti anche oltre confine: la droga si può infatti assumere, ma solo all’interno dell’edificio e sotto stretta sorveglianza. Il take away è bandito. Tutto è predisposto affinché il cliente massimizzi la propria esperienza: il servizio punta sulla qualità, più che sulla quantità. Anche perché i costi sono alti, anche più di duemila dollari a seduta. Questo non sembra però spaventare i tremila clienti che hanno deciso di mettersi in coda, aspettando il loro turno per mesi.
Tra loro ci sono pazienti in cura per depressione, altri che soffrono di disturbo post traumatico da stress. Patologie contro le quali la psilocibina si sarebbe dimostrata un valido alleato, come asserito dalla Food and Drug Administration, che nel 2018 ne ha sdoganato l’uso terapeutico, come già nel 1996 fece per prima la California a proposito della cannabis. Gli ospiti – tutti sopra i 21 anni, che negli Stati Uniti rappresentano il confine della maggiore età - hanno modo di sperimentare “geometrie psichedeliche”, astrazione, perdita della propria identità e un senso di “unità con l’universo”.
La seduta dura più di sei ore, dal momento che agli ospiti non viene consentito di lasciare il centro prima che gli effetti della droga si siano dissipati. Nonostante la legalizzazione dei funghi allucinogeni sia stata avallata da logiche terapeutiche non è indispensabile essere malati per provarli. Non è necessaria alcuna prescrizione medica: la somministrazione avviene però sotto il controllo di assistenti qualificati, che possono impedire l’accesso a chiunque manifesti segni di schizofrenia, o abbia assunto litio nei mesi precedenti.
Lo sdoganamento dei funghi allucinogeni era stato avversato nel 2020 dall’Associazione dei medici e degli psichiatri dell’Oregon, che avevano espresso perplessità riguardo alla legalizzazione della psilocibina: “È una misura pericolosa che offre false speranze ai pazienti affetti da disturbi psichici”, avevano ammonito gli studiosi, puntando il dito contro gli effetti collaterali della sostanza, che includono tachicardia, ansia e fluttuazioni della temperatura.
Oltre al via libera all’assunzione dei funghi, nel 2020 l’Oregon - tra i primi Stati americani a consentire l’uso di marijuana a scopo ricreativo - ha depenalizzato il possesso di piccole quantità di droghe pesanti come eroina e cocaina a uso personale, istituendo un fondo statale per il trattamento e il recupero di persone affette da dipendenza.
Oregon, tutti pazzi per i funghi allucinogeni
Oregon, tutti pazzi per i funghi allucinogeni
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Re: Oregon, tutti pazzi per i funghi allucinogeni
La cosa interessante è che non serve ricetta medica per accedere a queste sedute! Se vivessi in oregon penso che smetterei di coltivare funghi
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