Alla soglia dei miei 10 anni di psichedelica

Ciò che riguarda la psichedelia ma non trova posto nelle altre sezioni.
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Arcano
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Alla soglia dei miei 10 anni di psichedelica

Messaggio da Arcano » dom ago 22, 2021 10:20 pm

Nel 2022 arriverò al prezioso traguardo dei miei 10 anni di convivenza psichedelica.

Quasi 10 anni fa tutto ciò che avevo provato nella vita era stato l'alcool e qualche canna.

Poi la prima estatica ed impegnativa esperienza di 8 ore con i cactus mescalinici. Fu amore a prima vista.
Fu come rinascere e riscoprire il mondo, letteralmente aggiornarlo a stadi più elevati.

Da quel giorno nel tempo e negli anni, grazie anche ad amici curiosi, incontrai i funghi, la salvia, i papaveri, il dmt, il dxm e molto altro. Esperienze sparse quà e la, con il mio Io che non era più un Io, con il tempo che si faceva eternità e lo spazio che diventava infinito dentro di me.

Ad oggi, il mio corpo è invecchiato, ma dentro sono ancora quel bambino curioso, quanto mi piace!

Fuori di me il mondo mi ha spesso deluso e mi delude ancora, soffro di noia, di monotonia, di monogamia, esco e non trovo niente che mi appaghi, le donne mi affascinano ma io non affascino loro, così negli anni le mie fughe psichedeliche si sono rivelate la mia salvezza, la mia forza di andare avanti.

Vorrei trovare l'equilibrio tra il dentro e il fuori, sentirmi appagato come mi sento in certi viaggi, non ci sono ancora riuscito, ma mi pongo l'obiettivo.

Questa è la mia storia d'amore con gli alleati e me stesso, e la vostra qual'è?
Le informazioni da me riportate sono esclusivamente a scopo informativo.
Non intendo incitare nessuno all'uso di sostanze stupefacenti. Peace


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yspacex
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Re: Alla soglia dei miei 10 anni di psichedelica

Messaggio da yspacex » lun ago 23, 2021 12:43 pm

Bellissimo TOPIC!

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Arcano
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Re: Alla soglia dei miei 10 anni di psichedelica

Messaggio da Arcano » lun ago 23, 2021 3:47 pm

yspacex ha scritto:
lun ago 23, 2021 12:43 pm
Bellissimo TOPIC!
Grazie, sentivo il bisogno di esprimermi, perché secondo me non conta quante esperienze fai, ma come le fai, ogni tanto fermarsi e guardare indietro il proprio percorso per analizzarlo e tirare le somme è qualcosa di appagante.

Spero di leggere presto anche le vostre storie.
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Ergot_1
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Re: Alla soglia dei miei 10 anni di psichedelica

Messaggio da Ergot_1 » mar ago 24, 2021 5:57 pm

Ciao, bella condivisione!

Se non sono indiscreto, vorrei chiederti se in questi anni, hai mai approfondito il tema della psichedelia non solo attraverso le esperienze ma anche in maniera intellettuale, filosofica.
O se ti è mai capitato di incappare in qualche testo di filosofia orientale.

Ti chiedo questo perché, per quella che è stata la mia esperienza, ho avuto modo di trarre grande beneficio e chiarezza mentale dallo studio e dalle pratiche delle così dette dottrine orientali. E queste, oltre che ha darmi innumerevoli benefici psicofisici, mi hanno anche permesso di acquisire gli strumenti per poter meglio comprendere alcune delle più profonde esperienza psichedeliche fatte, che altrimenti mi sarebbero rimaste inconscie, incomprese.

Forse mi sbaglio ma potrebbe essere la mancanza di integrazione delle esperienze psichedeliche una delle cause della scissione tra "interiore" ed "esteriore" a cui hai fatto riferimento nel tuo post.

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Re: Alla soglia dei miei 10 anni di psichedelica

Messaggio da DM Tripson » mar ago 24, 2021 7:13 pm

Ergot_1 ha scritto:
mar ago 24, 2021 5:57 pm
Ciao, bella condivisione!

Se non sono indiscreto, vorrei chiederti se in questi anni, hai mai approfondito il tema della psichedelia non solo attraverso le esperienze ma anche in maniera intellettuale, filosofica.
O se ti è mai capitato di incappare in qualche testo di filosofia orientale.

Ti chiedo questo perché, per quella che è stata la mia esperienza, ho avuto modo di trarre grande beneficio e chiarezza mentale dallo studio e dalle pratiche delle così dette dottrine orientali. E queste, oltre che ha darmi innumerevoli benefici psicofisici, mi hanno anche permesso di acquisire gli strumenti per poter meglio comprendere alcune delle più profonde esperienza psichedeliche fatte, che altrimenti mi sarebbero rimaste inconscie, incomprese.

Forse mi sbaglio ma potrebbe essere la mancanza di integrazione delle esperienze psichedeliche una delle cause della scissione tra "interiore" ed "esteriore" a cui hai fatto riferimento nel tuo post.
Quoto tutto, avrei potuto dirlo io. Concordo totalmente che studio e pratica di discipline - ce ne sono numerose e non solo orientali - sia necessario per poter fare esperienze psichedeliche realmente trasformative, dove ciò che avevi capito diventa comprensione, cioè lo fai tuo.
A come trarre il meglio dai viaggi è dedicato il mio secondo libro che esce a settembre, cioè come preparare e integrare le esperienze psichedeliche.
Grazie @Ergot_1!
DM Tripson è uno scrittore italiano che ama i Funghi Magici.
Come usarli? Leggi qui: https://amzn.to/3kshUvI
Come preparare e integrare un viaggio psichedelico? Leggi qui: https://amzn.to/3EHkbvo
Blog: https://shroomcircle.com

Ergot_1
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Re: Alla soglia dei miei 10 anni di psichedelica

Messaggio da Ergot_1 » mar ago 24, 2021 9:20 pm

DM Tripson ha scritto:
mar ago 24, 2021 7:13 pm
Ergot_1 ha scritto:
mar ago 24, 2021 5:57 pm

A come trarre il meglio dai viaggi è dedicato il mio secondo libro che esce a settembre, cioè come preparare e integrare le esperienze psichedeliche.
Grazie @Ergot_1!
Allora sarò sicuramente tra i primi a leggerlo!

Grazie a te per i tuoi sempre preziosi contributi.

Danielarturo
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Re: Alla soglia dei miei 10 anni di psichedelica

Messaggio da Danielarturo » mer ago 25, 2021 10:43 am

Allora.... Di storie psichedeliche ne ho per tutti i gusti... Ma vi voglio raccontare una in particolare...
Anni fa ero completamente "perso"...
Facevo uso pesante di alcool ed eroina. Dopo qualche anno di tentativi inutili per "sconfiggere" l'addizione, ero disperato... Ero arrivato... La mia quotidianità era fatta di tristezza e disperazione, che presto mutarono in ira, rabbia... Rancore... Ora, non scendo nei particolari per ovvi motivi... Ma diciamo che ero consapevole che sarei finito presto in galera. E per me quell'idea era un sollievo. Un'altro pensiero che mi dava sollievo? Il suicidio. Ci pensavo. Ogni giorno... Mi viene da piangere solo a pensarci adesso che vi racconto questa storia... Ero solo e disperato, la morte era per me la soluzione ai miei problemi. Ho anche provato a farla finita, e oggi guardando indietro, capisco che non era il mio momento... Successe una cosa incredibile, in molti lo chiamerebbero miracolo... Io evito. Ma di certo ci fu un potere a me superiore che mi fermò quella sera d'inverno... Comunque, quella è un'altra storia.
In questo stato in cui mi trovavo, mi rimaneva solo un ultima cosa da provare prima di "farla finita"... Avevo sentito parlare di alcune molecole che erano state usate con successo per guarire la depressione. Ero consapevole di essere depresso. Ed ero consapevole che per curare la mia dipendenza dovevo prima curare il mio spirito, e la mia mente.
Long story short. Quella sera d'inverno non mi son buttato giù dal 7 piano. Ho pianto tutta la sera ed il giorno dopo son partito col treno per un posto lontano che conoscevo dove c'era una capanna abbandonata dove potevo chiudermi a "spurgare" il mio corpo dagli oppiacei. L'avevo già fatto in passato, non è quella la parte difficile secondo me. È un processo che dura 3/4 giorni d'inferno... Ma il peggio viene dopo. Settimane con la pressione a terra, senza un briciolo di energia o allegria in corpo... Sei sempre triste (perché senza eroina non hai endorfine in corpo, non le produci più, ci vogliono mesi prima che il corpo ricomincia a produrle) quindi sei depresso, stanco, senza voglia di niente e non dormi mai... Giorni e giorni, settimane d'insonnia... È in questa fase che la maggior parte torna indietro.
Comunque, dopo quei 4 giorni di astinenza, un giorno mi svegliai e capì che ero libero... Mi sentivo na merda, ma non dovevo più trovare la sostanza. Non ne avevo il bisogno fisico. Mi ero tolto quella catena.
Bene. Devo agire in fretta pensai. Tornai a casa. E presi uno zaino, due cazzate e chiamai un amico d'infanzia. Gli dissi tutto, e che avevo bisogno di un mese per riprendere forze, ma lontano dal mio ambiente. Lui viveva al mare a tre ore da Roma. Mi disse vieni. Parti subito, e feci un mese di "riposo" al mare da lui. Cibo, acqua e sole. Nient'altro. Mi ripresi. Ora potevo fare altre cose, sapevo di non essere guarito per niente, avevo solo una finestra di tempo per agire, andare in profondità e sistemare la cosa.
Dopo qualche settimana parti per il Perù, andai nella foresta amazzonica e provai l'ayahuasca per la prima volta... Anche questa è un'altra storia...
Dopo quella sessione di Ayahuasca tornai in Europa, cominciai a lavorare e dopo aver risparmiato qualche soldo feci esperienza con l'iboga... L'esperienza più brutale che io abbia mai avuto. Ma da lì io semplicemente ebbi una certezza... Ero libero. Per davvero. Finalmente.
Qualcosa aveva fatto"click". Ero tornato indietro nel tempo, avevo sistemato la faccenda dalla base, ed ero tornato in questa realtà. In questo piano. In questo tempo/mondo.
Da lì iniziò un percorso in cui provai diverse piante "sacre".
Ognuna aggiungeva un granello di sabbia, un qualcosina in più, al mio essere, già guarito.
Ora, da "rinato" l'esperienza più strana che ho mai avuto è stata con la salvia... Salvia divinorum... Los ojos de la pastora... Come la chiamano in Messico... Cioè, gli occhi della sacerdotessa... Quella pianta lì mi ha mostrato la realtà cruda e nuda. Non vi sto a raccontare cosa ho visto, ma vi dico solo che ciò che ho visto è stato allora così terrificante da farmi scrivere su un foglio di carta non appena tornato dal mio viaggio "non lo fare mai più"... Io volevo sapere la realtà di questa realtà. Che siamo davvero. Cos'è questo mondo davvero... Mentre le altre piante mi hanno aiutato a guarire, la salvia ha semplicemente detto... Vuoi sapere cos'è tutto questo? Ecco, la verità è dietro quella porta, e non è che mi ci ha fatto sbirciare dentro... Quella porta l'ha spalancata e mi ci ha fatto entrare a calci in culo!
Avete mai avuto quella sensazione del "ora che so, vorrei non sapere"? Ecco. Io mi sentivo così. Era meglio non sapere. Tornato dal mio viaggio con la salvia dissi a me stesso... Non lo farò mai più... Ci son voluti 3 anni per trovare il coraggio di aprire quella porta un'altra volta... E solo perché mi ci son voluti 3 anni a dimenticare il terrore che avevo provato. Ho visto più o meno la stessa cosa, ma stavolta non ho più ripudiato quello che vedevo. L'ho semplicemente accettato.
Tutto questo post per dire... A me la psichedelia (peró parlo sempre di piante sacre, quindi Ayahuasca, iboga, psilocibina, salvia , mescalina, ecc) hanno salvato la vita. E hanno dato risposte alle domande che mi ponevo sempre. Ma vanno incorporate tra di loro... Ognuna fa una cosa diversa, e il tutto ovviamente, come già detto sopra, va incorporato con la meditazione, l'osservazione di se stessi. E altre pratiche zen diciamo.. una dieta equilibrata, attività fisica, una vita sana. Altrimenti da sole son pericolose... Potresti vedere cose per le quali non sei ancora pronto, come me con la salvia, ma se sei una persona che lavora su se stessa, Che è in pace con il mondo e con se stesso, Che accetta le cose così come sono, allora queste piante possono davvero darti tanto.
Non vanno prese così tanto per. Nella storia umana sono state da sempre piante sacre. Medicina. Tu prenderesti un'aspirina per motivi ricreazionali? Un antibiotico giusto per sballarti un po'? Beh... Io vedo queste sostanze allo stesso modo. E sinceramente di questi tempi, credo che un po' tutti ne avrebbero bisogno, son tempi folli questi in cui stiamo vivendo ora... La depressione è ovunque... Le persone sane di mente son veramente rare... Ma queste medicine vanno prese in modo intelligente, e con rispetto. Rispetto e amore verso delle forze superiori che vogliono solo il nostro bene. Stanno lì pronte ad aiutarci qualora noi le cercassimo.
Il mio rapporto con queste sostanze è... Non saprei descrivere un "rapporto" con loro... Perché non ne ho. Son parte di me. Non solo mi hanno salvato la vita, mi hanno dato la possibilità di vivere bene. Di essere felice.
Ma ripeto, il tutto integrato a una vita sana.

Abbiate rispetto per queste sostanze, e lasciate stare eroina, cocaina e anfetamina... Non sono da confondere!
Ascoltate sto scemo che qualcosa ne sa!
Non parlo per sentito dire, ma perché io c'ero. L'ho combattuta la guerra, ero lì nelle trincee. E ne sono uscito vivo...
Vi saluto perché ho già scritto troppo... Un abbraccio a tutti.
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Re: Alla soglia dei miei 10 anni di psichedelica

Messaggio da Arcano » mer ago 25, 2021 11:11 am

Ergot_1 ha scritto:
mar ago 24, 2021 5:57 pm
Ciao, bella condivisione!

Se non sono indiscreto, vorrei chiederti se in questi anni, hai mai approfondito il tema della psichedelia non solo attraverso le esperienze ma anche in maniera intellettuale, filosofica.
O se ti è mai capitato di incappare in qualche testo di filosofia orientale.

Ti chiedo questo perché, per quella che è stata la mia esperienza, ho avuto modo di trarre grande beneficio e chiarezza mentale dallo studio e dalle pratiche delle così dette dottrine orientali. E queste, oltre che ha darmi innumerevoli benefici psicofisici, mi hanno anche permesso di acquisire gli strumenti per poter meglio comprendere alcune delle più profonde esperienza psichedeliche fatte, che altrimenti mi sarebbero rimaste inconscie, incomprese.

Forse mi sbaglio ma potrebbe essere la mancanza di integrazione delle esperienze psichedeliche una delle cause della scissione tra "interiore" ed "esteriore" a cui hai fatto riferimento nel tuo post.

Si, ho letto molti libri di dottrine orientali, mi sono stati certamente di grande aiuto, ho avuto molte intuizioni e ogni tanto medito, anche se devo ammettere di non aver ottenuto granché con la meditazione, la "scimmia" domina ancora la mia mente nonostante gli sforzi.
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Re: Alla soglia dei miei 10 anni di psichedelica

Messaggio da Arcano » mer ago 25, 2021 11:16 am

Danielarturo ha scritto:
mer ago 25, 2021 10:43 am
Allora.... Di storie psichedeliche ne ho per tutti i gusti... Ma vi voglio raccontare una in particolare...
Anni fa ero completamente "perso"...
Facevo uso pesante di alcool ed eroina. Dopo qualche anno di tentativi inutili per "sconfiggere" l'addizione, ero disperato... Ero arrivato... La mia quotidianità era fatta di tristezza e disperazione, che presto mutarono in ira, rabbia... Rancore... Ora, non scendo nei particolari per ovvi motivi... Ma diciamo che ero consapevole che sarei finito presto in galera. E per me quell'idea era un sollievo. Un'altro pensiero che mi dava sollievo? Il suicidio. Ci pensavo. Ogni giorno... Mi viene da piangere solo a pensarci adesso che vi racconto questa storia... Ero solo e disperato, la morte era per me la soluzione ai miei problemi. Ho anche provato a farla finita, e oggi guardando indietro, capisco che non era il mio momento... Successe una cosa incredibile, in molti lo chiamerebbero miracolo... Io evito. Ma di certo ci fu un potere a me superiore che mi fermò quella sera d'inverno... Comunque, quella è un'altra storia.
In questo stato in cui mi trovavo, mi rimaneva solo un ultima cosa da provare prima di "farla finita"... Avevo sentito parlare di alcune molecole che erano state usate con successo per guarire la depressione. Ero consapevole di essere depresso. Ed ero consapevole che per curare la mia dipendenza dovevo prima curare il mio spirito, e la mia mente.
Long story short. Quella sera d'inverno non mi son buttato giù dal 7 piano. Ho pianto tutta la sera ed il giorno dopo son partito col treno per un posto lontano che conoscevo dove c'era una capanna abbandonata dove potevo chiudermi a "spurgare" il mio corpo dagli oppiacei. L'avevo già fatto in passato, non è quella la parte difficile secondo me. È un processo che dura 3/4 giorni d'inferno... Ma il peggio viene dopo. Settimane con la pressione a terra, senza un briciolo di energia o allegria in corpo... Sei sempre triste (perché senza eroina non hai endorfine in corpo, non le produci più, ci vogliono mesi prima che il corpo ricomincia a produrle) quindi sei depresso, stanco, senza voglia di niente e non dormi mai... Giorni e giorni, settimane d'insonnia... È in questa fase che la maggior parte torna indietro.
Comunque, dopo quei 4 giorni di astinenza, un giorno mi svegliai e capì che ero libero... Mi sentivo na merda, ma non dovevo più trovare la sostanza. Non ne avevo il bisogno fisico. Mi ero tolto quella catena.
Bene. Devo agire in fretta pensai. Tornai a casa. E presi uno zaino, due cazzate e chiamai un amico d'infanzia. Gli dissi tutto, e che avevo bisogno di un mese per riprendere forze, ma lontano dal mio ambiente. Lui viveva al mare a tre ore da Roma. Mi disse vieni. Parti subito, e feci un mese di "riposo" al mare da lui. Cibo, acqua e sole. Nient'altro. Mi ripresi. Ora potevo fare altre cose, sapevo di non essere guarito per niente, avevo solo una finestra di tempo per agire, andare in profondità e sistemare la cosa.
Dopo qualche settimana parti per il Perù, andai nella foresta amazzonica e provai l'ayahuasca per la prima volta... Anche questa è un'altra storia...
Dopo quella sessione di Ayahuasca tornai in Europa, cominciai a lavorare e dopo aver risparmiato qualche soldo feci esperienza con l'iboga... L'esperienza più brutale che io abbia mai avuto. Ma da lì io semplicemente ebbi una certezza... Ero libero. Per davvero. Finalmente.
Qualcosa aveva fatto"click". Ero tornato indietro nel tempo, avevo sistemato la faccenda dalla base, ed ero tornato in questa realtà. In questo piano. In questo tempo/mondo.
Da lì iniziò un percorso in cui provai diverse piante "sacre".
Ognuna aggiungeva un granello di sabbia, un qualcosina in più, al mio essere, già guarito.
Ora, da "rinato" l'esperienza più strana che ho mai avuto è stata con la salvia... Salvia divinorum... Los ojos de la pastora... Come la chiamano in Messico... Cioè, gli occhi della sacerdotessa... Quella pianta lì mi ha mostrato la realtà cruda e nuda. Non vi sto a raccontare cosa ho visto, ma vi dico solo che ciò che ho visto è stato allora così terrificante da farmi scrivere su un foglio di carta non appena tornato dal mio viaggio "non lo fare mai più"... Io volevo sapere la realtà di questa realtà. Che siamo davvero. Cos'è questo mondo davvero... Mentre le altre piante mi hanno aiutato a guarire, la salvia ha semplicemente detto... Vuoi sapere cos'è tutto questo? Ecco, la verità è dietro quella porta, e non è che mi ci ha fatto sbirciare dentro... Quella porta l'ha spalancata e mi ci ha fatto entrare a calci in culo!
Avete mai avuto quella sensazione del "ora che so, vorrei non sapere"? Ecco. Io mi sentivo così. Era meglio non sapere. Tornato dal mio viaggio con la salvia dissi a me stesso... Non lo farò mai più... Ci son voluti 3 anni per trovare il coraggio di aprire quella porta un'altra volta... E solo perché mi ci son voluti 3 anni a dimenticare il terrore che avevo provato. Ho visto più o meno la stessa cosa, ma stavolta non ho più ripudiato quello che vedevo. L'ho semplicemente accettato.
Tutto questo post per dire... A me la psichedelia (peró parlo sempre di piante sacre, quindi Ayahuasca, iboga, psilocibina, salvia , mescalina, ecc) hanno salvato la vita. E hanno dato risposte alle domande che mi ponevo sempre. Ma vanno incorporate tra di loro... Ognuna fa una cosa diversa, e il tutto ovviamente, come già detto sopra, va incorporato con la meditazione, l'osservazione di se stessi. E altre pratiche zen diciamo.. una dieta equilibrata, attività fisica, una vita sana. Altrimenti da sole son pericolose... Potresti vedere cose per le quali non sei ancora pronto, come me con la salvia, ma se sei una persona che lavora su se stessa, Che è in pace con il mondo e con se stesso, Che accetta le cose così come sono, allora queste piante possono davvero darti tanto.
Non vanno prese così tanto per. Nella storia umana sono state da sempre piante sacre. Medicina. Tu prenderesti un'aspirina per motivi ricreazionali? Un antibiotico giusto per sballarti un po'? Beh... Io vedo queste sostanze allo stesso modo. E sinceramente di questi tempi, credo che un po' tutti ne avrebbero bisogno, son tempi folli questi in cui stiamo vivendo ora... La depressione è ovunque... Le persone sane di mente son veramente rare... Ma queste medicine vanno prese in modo intelligente, e con rispetto. Rispetto e amore verso delle forze superiori che vogliono solo il nostro bene. Stanno lì pronte ad aiutarci qualora noi le cercassimo.
Il mio rapporto con queste sostanze è... Non saprei descrivere un "rapporto" con loro... Perché non ne ho. Son parte di me. Non solo mi hanno salvato la vita, mi hanno dato la possibilità di vivere bene. Di essere felice.
Ma ripeto, il tutto integrato a una vita sana.

Abbiate rispetto per queste sostanze, e lasciate stare eroina, cocaina e anfetamina... Non sono da confondere!
Ascoltate sto scemo che qualcosa ne sa!
Non parlo per sentito dire, ma perché io c'ero. L'ho combattuta la guerra, ero lì nelle trincee. E ne sono uscito vivo...
Vi saluto perché ho già scritto troppo... Un abbraccio a tutti.
Adiós!

Ho vissuto anche io quel momento del "era meglio non sapere", ma poi ragionando mi son detto "da "umano" è normale ragionare così"
Le informazioni da me riportate sono esclusivamente a scopo informativo.
Non intendo incitare nessuno all'uso di sostanze stupefacenti. Peace

Ddcxvii
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Re: Alla soglia dei miei 10 anni di psichedelica

Messaggio da Ddcxvii » sab gen 15, 2022 8:52 pm

Se vi va di condividerlo e se pensate sia possibile farlo a parole, cosa intende con “era meglio non sapere” non sapere cosa? Grazie

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era
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Re: Alla soglia dei miei 10 anni di psichedelica

Messaggio da era » lun gen 17, 2022 2:59 am

Ddcxvii ha scritto:
sab gen 15, 2022 8:52 pm
Se vi va di condividerlo e se pensate sia possibile farlo a parole, cosa intende con “era meglio non sapere” non sapere cosa? Grazie
Passare la soglia porta a comprendere come potrebbe presentarsi una dimensione senza tempo.
Non ho tempo.

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Re: Alla soglia dei miei 10 anni di psichedelica

Messaggio da FrecciaNelGinocchio » lun gen 17, 2022 4:52 am

leggere questo post mi ha svoltato una notte insonne e carica di pensieri negativi...mi sono alzato per rispondere, grazie @Arcano e @Danielarturo in particolare...tra poco spiego perchè.

il problema non è invecchiare, ma farlo bene...vedi zio @DM Tripson !
Fuori di me il mondo mi ha spesso deluso e mi delude ancora, soffro di noia, di monotonia, di monogamia, esco e non trovo niente che mi appaghi, le donne mi affascinano ma io non affascino loro, così negli anni le mie fughe psichedeliche si sono rivelate la mia salvezza, la mia forza di andare avanti.
questo succede anche a me, e non credo sia una cosa sana...gli psichedelici devono essere un di più, non una ragione di vita...dobbiamo imparare a goderci la vita anche da sobri!

@Ddcxvii meglio non conoscere certe situazioni, non fare certe esperienze...non si torna più indietro poi! sei segnato a vita. nel mio caso i k-hole mi hanno sconvolto. sono stati terrificanti, la morte vera e propria, altro che esperienza premorte! una morte sterile in cui nulla ha significato, non c'è nulla dopo. solo a ripensarci mi vengono i brividi.
diverso invece per la perdita di conoscenza da salvia, in cui la "morte" ha un senso, ti senti parte di un qualcosa...è spaventosa ma sensata e a tratti anche piacevole. non so spiegare a parole purtroppo.
“A sciacquare la testa all'asino ci si rimette solo tempo e sapone”

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Re: Alla soglia dei miei 10 anni di psichedelica

Messaggio da FrecciaNelGinocchio » lun gen 17, 2022 5:11 am

@Danielarturo il tuo intervento mi ha toccato profondamente, tanto da farmi ritornare le energie mentre stavo depresso a letto alle 4:00 ahah.
sei stato coraggioso a raccontare una storia tanto tragica e ancora di più a risollevarti dalla morte che ti aveva quasi portato via.
abbiamo una storia simile...senza dilungarmi, non ho usato ero...ma crack, coca, fiumi di alcol e pacchi di benzo...poi kratom, rc dissociativi a palate, alcol, alcol e alcol etc etc...tutto non senza ripercussioni pesanti. non ho mai dato retta a nessuno e mi piace scottarmi con le mie mani per capire le cose. e infatti mi sono lanciato a capofitto negli psichedelici, assumendo quantità indicibili in pochi mesi...ho esagerato ma hanno avuto un grande effetto enteogeno, di comprensione di me stesso (c'è anche da dire che sono laureato in psicologia e sono stato 2 anni in psicoterapia, che aiuta tanto...è stata la base per iniziare a capire qualcosa di me stesso). ora ho allentato, uso psy solo in festa o ai "raduni", cmq occasionalmente.
le nostre esperienze sono simili perchè la salvia mi ha Smosso in maniera prepotente e positiva (a te l'aya e l'iboga, a me la salvia...e poi l'Amanita <3 ). da lì è iniziato un lento processo di recupero (non ho più toccato crack e coca e ho ridotto drasticamente le benzo). ho fatto tante altre cazzate eh, soprattutto coi dissociativi...però non ero più allo sbando come prima!
ora lotto con l'astinenza da alcol ma ce la farò alla grande, il craving è passato in buona parte!

ho scritto di getto, scusate la bassa qualità
“A sciacquare la testa all'asino ci si rimette solo tempo e sapone”

Ddcxvii
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Re: Alla soglia dei miei 10 anni di psichedelica

Messaggio da Ddcxvii » sab feb 26, 2022 11:00 pm

@FrecciaNelGinocchio grazie per la risposta!

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