Ciao,
mi permetto di risponderti per esperienza personale.
Prima visita volontaria al C.P.S., per problemi di squilibri dell'umore. Ho sempre vissuto tra alti e bassi, picchi d'emozioni che mai sono state nel limbo, o tutto o niente, o nera o bianca, o insonne o letargico.Mi hanno convinto a provare con la Quietapina, dosaggio basso. Inizialmente quasi di effetti non ne ho riscontrati.
Per varie vicessitudini, dopo esser stato male mentalmente una sera ed essere dovuto andare in ospedale ( era un momento di bassi ed avevo paura di gestirla da solo) lo psichiatra mi ha aumentato la dose. Di tanto. Ora non ricordo il dosaggio esatto, mi pare tra i 150 e i 200mg.
Ho fatto tre mesi così, dopo ho deciso, VOLONTARIAMENTE E SENZA IL CONSIGLIO DELLO PSICHIATRA di smettere.
Quando mi svegliavo la mattina avevo il cervello annebbiato, fino alle 12 non riuscivo a superare i 4 pensieri in background. Al lavoro ero sempre più lento, meno reattivo. Avevo perso la voglia di far qualsiasi cosa, staccavo alle 17 in ditta e cercavo di bere più birra possibile prima delle 20, orario dopo il quale dovevo smettere.
Quell'onda sinusoeidale che era il mio spettro emotivo era stata tranciata. I bassi erano diventati sempre più bassi, più frequenti. Gli alti spariti.
Un consiglio spassionato. Un lamento forse anche. Una considerazione.
Per quanto io sia un sostenitore dell'uso guaritivo delle sostanze, mi domando se sia giusto prescrivere un simile veleno cerebrale dopo una prima visita di 15 minuti.
(per la cronaca, interrotto il "percorso" ne ho intrapreso un altro a livello psicologico introspettivo. Sto scavanto e conoscendomi, ma con le mie forze e a testa alta, affrontando tutto senza qualcosa che mi trasformi in uno zombie.)
P.s. mi sono rimaste ancora le pastiglie nel comodino, ho provato a sniffarle o fumarle, lascia stare, schifo anche così.
P.P.S. scusate lo sfogo, ma ne avevo bisogno, grazie
P.P.P.S Anonima la casa,
Anonima la gente,
Anonimo anch'io.
Non mi sono presentato, Emiliano.