FUNGHETTI E PSICOFARMACI

[Lucky Faggio]

Ragazzi vorrei provare ad assumere funghetti NB : solo ed esclusivamente in MICRO DOSAGGIO perché voglio andarci coi piedi di piombo e magari provare a diminuire i farmaci
C'è qualcuno che può darmi info riguardo possibili interazioni tra funghi/ lsd e paroxetina e pregabalin?
Sono in un periodo molto buono emotivamente parlando
Non ho attacchi d'ansia importanti da mesi ed ho praticamente dimezzato da mesi la dose di paroxetina
(In poche parole la dose che prendo è quasi inutile)
Mi piacerebbe avere più informazioni possibili perché credo che un uso ben fatto di alcune sostanze possa regalare davvero belle esperienze

[tsunami666]

SSRI annullano e/o diminuiscono l'effetto

[Lucky Faggio]

Avevo letto di una diminuzione dell'effetto ma, è solo quello? O potrebbe tirare fuori altro?
Riguardo il pregabalin?

[tsunami666]

Usa il tasto magico:
search.php?keywords=pregabalin&terms=al ... bmit=Cerca

[Tirar Puede Matar]

Ciao,
personalmente ti consiglio di non mescolare nessuna sostanza psichedelica con gli psicofarmaci. Termina prima la tua cura, e poi eventualmente valuta se è il caso di fare l'esperienza psichedelica.
Considera che può essere estremamente illuminante, come estremamente dannosa e causa di enormi problemi, se assunta da persone con problemi psichiatrici. Visto che sei in una buona situazione al momento, non andrei a toccare nulla. Inizia a studiare a prepararti sull'argomento, e aspetta di stare bene senza farmaci, per fare l'esperienza.

[asklepios]

Ciao! Aggiungo a quanto ti hanno già detto, non pensare che il microdosaggio sia più sicuro o salutare di una singola dose da trip. Bere una piccola quantità di alcool tutti i giorni è più sicuro/salutare che farsi una sbronza una volta sola? Decisamente no. E non parlo del mezzo bicchiere di vino a pranzo, parlo di una quantità che sortisca un effetto psicotropo per quanto minimo. Ovvio che i funghi sono completamente diversi dall'alcool, ma ogni qual volta si assume una sostanza in modo cronico, il nostro organismo altera la sua omeostasi. Considera il microdosaggio alla stregua di una terapia farmacologica cronica (come la paroxetina ad esempio). Tra l'altro una pratica di cui non si conoscono gli effetti a lungo termine sul cervello, e che per la concentrazione altamente variabile di principio attivo nei funghi non ti permette di controllarne il dosaggio. Se ti venisse proposta una terapia sperimentale che devi seguire tutti i giorni, la cui sicurezza nel lungo termine è sconosciuta, per di più con dose non meglio definita, la accetteresti a cuor leggero? Non farti ingannare dal fatto che la sostanza sia di origine naturale, sostanze naturali possono essere anche più tossiche e dannose di quelle di sintesi. Non dico che sia il caso della psilocibina, anzi molto probabilmente non è il caso, ma il punto è che non lo sappiamo con certezza, quindi non giudicare automaticamente il microdosaggio come "più sicuro". Questa è la mia opinione, e in tanti verranno a cantare le lodi del microdosaggio, ma secondo me dosi singole sporadiche (non eccessive) sono "meno pesanti" di una somministrazione cronica.
Nel tuo caso poi a maggior ragione, aggiungere alla tua prescrizione di un SSRI una dose costante di un agonista serotonergico che agisce sullo stesso sistema interagirà sicuramente in qualche modo. Potrebbe ridurne l'efficacia.

[DM Tripson]

@Lucky Faggio mi aggiungo ai commenti - che condivido - perché proprio stamane ho preso una microdose di funghi!
Ho assunto 0,2 grammi secchi, quindi una quantità ben sotto la soglia dell'effetto psicoattivo, eppure sento bene che ho preso una capsula di funghi; se restiamo nel campo della chimica una quantità che mediamente è 5 volte, o più, sotto la soglia di effetto non dovrebbe produrre conseguenze percepibili, invece si sente che stanno agendo, senza dubbio.
Non so quale sia il tuo problema, accenni ad attacchi di ansia, però credo che se tu prendessi funghi microdosati potresti trovarti davanti a quello che stai "sopprimendo" con l'assunzione di psicofarmaci. La guarigione comporta la comprensione e integrazione di cosa ci vuole dire il sintomo, che è sempre un messaggio che ci arriva da una parte profonda di noi stessi.
Ancora più evidente se il sintomo è un attacco di ansia o di panico, non è una patologia mentale, è come la valvola di sfogo di una pentola a pressione, sarebbe meglio cercare di capire cosa vuole dirci invece di desensibilizzarci con gli psicofarmaci.

Poi capisco che a volte sia meglio mettere il sintomo in stand-by, ma alla lunga si ritorna sempre lì: come guarire senza dover dipendere dalla stampella di un farmaco?
Bene, anche la microdose rischia di essere un farmaco che si prende per guarire senza però affrontare cosa vuol dirmi il sintomo!
E quindi, che fare? Domanda generica per una questione invece sempre estremamente soggettiva... quindi potrei dirti solo cosa farei io, che è poi ciò che tutti facciamo pensando di dare una risposta ad altri, la proiezione è sempre in agguato

Vedi, se tu sapessi cosa fare lo avresti già fatto, per questo motivo nel tuo caso direi che hai bisogno dell'aiuto di qualcuno che aiuta gli altri per lavoro, uno psicoterapeuta. Trovato quello bravo seguirei le sue indicazioni. Forse potrebbe consigliarti le microdosi, oppure no, sono molto numerose le tecniche di integrazione che possono aiutarti a comprendere ciò che il tuo corpo ti sta dicendo.

Dopo innumerevoli esperienze coi funghi - li amo senza riserve - ho capito che non esistono le esperienze psichedeliche indotte da una sostanza, che siano funghi, LSD o ayahuasca è indifferente, ma esiste una sola grande esperienza psichedelica in cui siamo costantemente immersi: la vita.
Tu hai semplicemente bisogno di integrare qualcosa, gli psicofarmaci hanno messo una pezza ma non ti stanno aiutando a farlo, e le microdosi di funghi potrebbero essere la stessa cosa se non le usi all'interno di un paradigma mentale corretto.
Su questo argomento ho scritto un intero libro, prova a dargli un occhio, te lo consiglio spassionatamente