Curiosità sull'Ego Death
Curiosità sull'Ego Death
Ciao a tutti. Ho sentito parlare spesso di Ego Death a seguito dell'assunzione di funghi e la mia domanda era: E' possibile trovare analogie tra l'ego death causato dai funghi e lo sballo della Salvia Divinorum? Lo chiedo perchè in un'esperienza con la Salvia ho avuto la perdita completa del mio IO, quindi ero curioso di sapere se potessero esserci somiglianze tra i due stati mentali.
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Re: Curiosità sull'Ego Death
@Fugo sarebbe da capirsi prima su cosa sia l'ego death per fare confronti. Con la Salvia a me è successo di appoggiare il bong e spegnermi per ritornare cosciente di esserci dopo un po'. E' ego death? Secondo me no, se non sai di esserci è solo perdita di tempo. Coi funghi ti succede che non sai di esserci? E' uguale, e lo stesso con l'alcol, quelli che bevono e poi non ricordano nulla...
Ne scrivo più approfonditamente qui https://shroomcircle.com/come-meditare- ... ego-death/
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- xxxshivaxxx
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Re: Curiosità sull'Ego Death
Io credo che nella traduzione italiana di Ego Death ci siano alcune imprecisioni dovute al significato attribuito alla parola ego e al concetto di morte. Per ego vogliamo intendere tutto ciò che costituisce la nostra identità, la nostra persona e quindi la nostra "vita", fatta di nome e cognome, status sociale, economico, lavorativo ecc
Tutte queste belle cose, che ci permettono di interagire nel quotidiano con i nostri amici o i nostri colleghi, non sono nient'altro che un costrutto, artificio della nostra mente che ci è utile per distinguerci da ciò che è altro, ovvero: io sono io, tu sei tu. E se da un lato questo processo d'identificazione ci permette di sopravvivere, dall'altro ci impedisce di vedere la nostra esistenza realizzarsi come parte di qualcosa molto più grande del nostro io e che non si limiti alla propria famiglia o alla propria nazione, dalla quale scaturiscono sentimenti patriottici o di appartenenza che inevitabilmente si traducono in conflitti tra "vicini di casa" e guerre.
La mia personale esperienza con la perdita dell'ego si avvicina molto di più alla traduzione "dissoluzione dell'ego" in quanto mi è capitato più volte di vedere la mia esistenza dissolversi nelle visioni beatifiche prodotte dalle sostanze. Una sensazione che permane tutt'ora, a mente lucida, quando guardo qualunque cosa mi circondi.
La sensazione di unità e di totalità che ci viene restituita (o donata) da queste sostanze non ha eguali e non può essere confusa con la perdita di coscienza o con la dissociazione. E' bensì, qualcosa che ha a che vedere con il concetto di identità e che passa necessariamente attraverso un processo di disidentificazione dal proprio io.
A breve pensavo di aprire un topic dove raccolgo tutte le mie riflessioni sulla perdita dell'ego e le analogie che ho trovato confrontando il tema sopracitato con il pensiero di un noto autore italiano del 900'.
Tutte queste belle cose, che ci permettono di interagire nel quotidiano con i nostri amici o i nostri colleghi, non sono nient'altro che un costrutto, artificio della nostra mente che ci è utile per distinguerci da ciò che è altro, ovvero: io sono io, tu sei tu. E se da un lato questo processo d'identificazione ci permette di sopravvivere, dall'altro ci impedisce di vedere la nostra esistenza realizzarsi come parte di qualcosa molto più grande del nostro io e che non si limiti alla propria famiglia o alla propria nazione, dalla quale scaturiscono sentimenti patriottici o di appartenenza che inevitabilmente si traducono in conflitti tra "vicini di casa" e guerre.
La mia personale esperienza con la perdita dell'ego si avvicina molto di più alla traduzione "dissoluzione dell'ego" in quanto mi è capitato più volte di vedere la mia esistenza dissolversi nelle visioni beatifiche prodotte dalle sostanze. Una sensazione che permane tutt'ora, a mente lucida, quando guardo qualunque cosa mi circondi.
La sensazione di unità e di totalità che ci viene restituita (o donata) da queste sostanze non ha eguali e non può essere confusa con la perdita di coscienza o con la dissociazione. E' bensì, qualcosa che ha a che vedere con il concetto di identità e che passa necessariamente attraverso un processo di disidentificazione dal proprio io.
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Re: Curiosità sull'Ego Death
@xxxshivaxxx concordo che ci siano malintesi e confusione nell'uso delle parole, serve un vocabolario preciso che renda comprensibili a chi legge termini come ego, personalità, "io", coscienza e consapevolezza, altrimenti ci perdiamo subito per strada. Esattamente su questo tema ho preparato il mio intervento agli Stati Generali della Psichedelia 2020, se non lo conosci credo e spero che lo apprezzerai https://shroomcircle.com/paradigmi-cosc ... ichedelia/
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Re: Curiosità sull'Ego Death
Interessantissimi spunti di riflessione. Credo di averlo già letto in passato il tuo intervento ma rileggendolo ora mi tornano in mente alcune cose, in particolare la sottile differenza che vi è tra coscienza e consapevolezza che molti tutt'ora continuano a confondere e a usarli erroneamente come sinonimi.DM Tripson ha scritto: ↑mar apr 05, 2022 6:14 pmEsattamente su questo tema ho preparato il mio intervento agli Stati Generali della Psichedelia 2020, se non lo conosci credo e spero che lo apprezzerai https://shroomcircle.com/paradigmi-cosc ... ichedelia/
L'unica cosa che non mi torna è il fatto che sia la coscienza a produrre la realtà esteriore come suo riflesso.
Io ho sempre visto il cervello e la mente da esso prodotta, assieme al nostro corpo e ai suoi 5 sensi, come uno strumento analogico che ci permette di essere partecipi alla vita sulla terra. La realtà esiste fuori di noi e la nostra coscienza è interamente plasmata dalle esperienze che ci coinvolgono in essa. Anche un semplice bias è dovuto a un'esperienza pregressa (ad esempio la vista di una busta nera in mezzo alla strada può essere letta in un primo momento come la carcassa inerte di un animale) oppure i pregiudizi che abbiamo nei confronti degli altri ecc.
Io credo che esista perlopiù una sorta di interazione ciclica e continua tra la nostra coscienza e la realtà esterna, dove l'una influenza l'altra, e viceversa, a un livello però esperienziale, ovvero di contatto tra il nostro corpo (con la mente e i suoi 5 sensi) e la realtà esterna.
In tutto questo poi c'è la consapevolezza, ovvero la nostra presenza testimone e partecipe al miracolo della vita.
Ultima modifica di xxxshivaxxx il mar apr 05, 2022 8:41 pm, modificato 3 volte in totale.
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Re: Curiosità sull'Ego Death
Tutto questo discorso mi riporta alla teoria di McKenna tradotta dall'intervista in questo video:
Purtroppo non ho mai avuto modo di approfondire il discorso in quanto le conferenze di Mckenna sono interamente in inglese, mai tradotte in italiano e mi risulta difficile comprenderle a pieno.
Purtroppo non ho mai avuto modo di approfondire il discorso in quanto le conferenze di Mckenna sono interamente in inglese, mai tradotte in italiano e mi risulta difficile comprenderle a pieno.
Re: Curiosità sull'Ego Death
Bella discussione , leggendo i commenti sotto mi sento un po il solito ignorantone... io per ego death avevo sempre pensato si intendesse l entrata nell altra dimensione, o nelle altre dimensioni, poi con quale mezzo ci si arrivi funghi dmt salvia cactus ecc ho sempre pensato che fosse sempre una cosa connessa ma forse tecnicamente mi sbaglio anche perché è un termine penso forgiato da paesi lontani dal mio comunque discussione interessanteFugo ha scritto: ↑mar apr 05, 2022 12:22 amCiao a tutti. Ho sentito parlare spesso di Ego Death a seguito dell'assunzione di funghi e la mia domanda era: E' possibile trovare analogie tra l'ego death causato dai funghi e lo sballo della Salvia Divinorum? Lo chiedo perchè in un'esperienza con la Salvia ho avuto la perdita completa del mio IO, quindi ero curioso di sapere se potessero esserci somiglianze tra i due stati mentali.
Nulla è reale, tutto è lecito
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Re: Curiosità sull'Ego Death
@xxxshivaxxx mi rendo conto che può sembrare contro natura considerare che la realtà è tale in quanto generata dalla nostra coscienza, ma questo lo afferma la scienza così come i mistici da millenni, i termini usati sono "illusoria" "Maya", "riflesso", e via dicendo. La realtà non è dotata di volontà propria, ma è un mero riflesso. E gli altri allora sono mie proiezioni? Sì, è tutto un gigantesco e perfetto puzzle, ma nulla è separato o ha esistenza autonoma, letteralmente tutto è Dio, Uno, Divinità, Essenza, Universo, metti il nome che preferisci. Come in alto così in basso...anche ciascuno di noi è creatore della sua realtà che ripeto, non ha esistenza autonoma e indipendente da te. E' pazzesco, ma è meraviglioso secondo me, tutto è olografico e frattale, materia ed energia fluiscono continuamente uno nell'altra, è una danza incredibile quella in cui siamo immersi e di cui siamo parte.
Che ne dici? Bella prospettiva, vero?
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Re: Curiosità sull'Ego Death
Una delle sue ultime interviste prima di morire, lui era un genio visionario, lo adoro! Il fatto che la natura sia intelligente non implica che esista a prescindere da me, o da te. Il problema è pensare che sia "inerte" e senza coscienza, perché qualsiasi cosa ci appare in questa realtà ha esistenza su tutti i piani, quindi pure i sassi sono veicolo dello spirito - non di un'anima individuale, non ancora. Se nutri la tua mente di conoscenza e informazioni e poi ti sdrai in un parco con qualche grammo di funghi in corpo, ti stai mettendo nelle migliori condizioni per comprendere come stanno le cosexxxshivaxxx ha scritto: ↑mar apr 05, 2022 8:13 pmTutto questo discorso mi riporta alla teoria di McKenna tradotta dall'intervista in questo video:
Purtroppo non ho mai avuto modo di approfondire il discorso in quanto le conferenze di Mckenna sono interamente in inglese, mai tradotte in italiano e mi risulta difficile comprenderle a pieno.
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Re: Curiosità sull'Ego Death
A dir poco stupenda. E' proprio quello che si può sperimentare attraverso profondi stati di meditazione o facendo esperienza dell'effetto psichedelico di una sostanza, e come ripetevo prima quella di totalità e di unione con il tutto non è una semplice sensazione ma bensì uno stato della coscienza che permane anche dopo la rivelazione.
Quello che però è difficile da sopportare, se si continua a vivere cercando di rimanere integrati nella società, è il conflitto con gli altri esseri che non hanno ancora raggiunto questo stato di coscienza.
Tutto questo discorso mi rimanda ad Hegel e alla sua fenomenologia dello spirito. C'è un passo in cui le autocoscienze entrano in conflitto tra di loro nella figura del servo-padrone, proprio perché avvertono se stesse come separate, cercano riconoscenza dalle altre e vogliono vincere a tutti costi la loro battaglia. L'uno è destinato a diventare il servo, l'altro ad esserne il padrone. Entrambi non saranno mai totalmente realizzati, in particolare il padrone perché vivrà in dipendenza del suo servo che al contrario del padrone, attraverso il duro lavoro, avrà imparato a dominare gli istinti riscoprendosi un essere autonomo e libero.
Detto questo non mi meraviglio del fatto che molti di coloro i quali hanno raggiunto lo stato di cui parlavamo sopra decidono di allontanarsi dalla città per condurre una vita da eremita, in ascesi o in raccoglimento tra le montagne e i boschi. Finché non non riusciremo a trascendere, su scala globale, la figura del servo-padrone, l'esistenza umana resterà divisa come lo è ora. Non solo divisa da se stessa ma anche dalla natura che per ora è resa schiava dall'incoscienza del suo padrone, o meglio da colui che crede essere il suo padrone. (Dovremmo passare dallo stato di padroni a quello di custodi, ma questo è un discorso che merita un topic tutto suo).
L'uomo è parte integrante della natura e la dimensione della città (in particolare la metropoli) lo rende distante da essa.
Noi SIAMO NATURA ma lo abbiamo dimenticato dopo aver definito i perimetri dei borghi con le cinta di mura, in Europa sarà accaduto circa durante il medioevo, per difenderci dalle invasioni, e tutto ciò che era al di fuori delle mura iniziava ad esser visto come una potenziale minaccia.
Ci sono troppe cose che impediscono alle autocoscienze di tornare ad essere l'uno ma ciò non vuol dire che questo uno possa non esistere
Ultima modifica di xxxshivaxxx il mer apr 06, 2022 3:44 pm, modificato 4 volte in totale.
Re: Curiosità sull'Ego Death
@xxxshivaxxx, bel video!! Le parole di Terence McKenna, il "non andare contro", il fluire nella natura, le vedo perfette per la mia personale idea di Ego Death, la dissoluzione.
Grazie!!
Grazie!!
- xxxshivaxxx
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- Sagittarius-A
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Re: Curiosità sull'Ego Death
Terence McKenna come tanti altri intrattenitori filosofici apparsi in America tra gli anni 60-70 è per l'80% un ciarlatano che rimescola a proprio piacimento varie cose sentite e lette qua e là. Nel video non cita la fonte ma quello è uno dei concetti fondamentali della dottrina Buddista chiamato Śūnyatā o vacuità. In particolar modo nell' Avatamsaka Sutra della scuola del Buddhismo Mahāyāna viene raffigurato con la metafora delle gocce di rugiada sulla ragnatela di Idra per spiegare con un immagine il concetto di interconnessione che è esattamente quello di cui parla McKenna.
Per quanto riguarda l'ego death non è altro che il valico di ciò che in neuroscienza viene definito come default network, ovvero l'insieme di simboli, insegnamenti, istruzioni codificati nelle sinapsi dei neuroni e che usiamo nella vita di tutti i giorni. Si può raggiungere attraverso la pratica di discipline come lo Yoga o il Buddismo, oppure immediatamente usando molecole chimiche che ci permettono di oltrepassare questa specie di filtro con cui ci appare la realtà e facendoci vedere con occhi nuovi come quelli di un bambino.
Per quanto riguarda l'ego death non è altro che il valico di ciò che in neuroscienza viene definito come default network, ovvero l'insieme di simboli, insegnamenti, istruzioni codificati nelle sinapsi dei neuroni e che usiamo nella vita di tutti i giorni. Si può raggiungere attraverso la pratica di discipline come lo Yoga o il Buddismo, oppure immediatamente usando molecole chimiche che ci permettono di oltrepassare questa specie di filtro con cui ci appare la realtà e facendoci vedere con occhi nuovi come quelli di un bambino.
Re: Curiosità sull'Ego Death
@Sagittarius-A
Hai in buona parte ragione poiché anche a mio avviso TMK fa parte dell'equipe che ha provato a riformulare e formattare dei flussi di informazioni che risultano datati e ben radicati.
Mi spiego meglio:
p.e. la molecola dello spirito è in gran parte conosciuta dalle civiltà che hanno creato un universo parallelo al quale si accederebbe attraverso riti, danze o cerimonie. In tal modo hanno creato una connessione basata su dati impressi con devozione e lentezza.
Compresa questa via si può intuire che tali dati potrebbero essere modificati a proprio piacere.
Aggiungendo termini e seminando nuovi paesaggi forse sarebbe possibile creare un nuovo universo (immateriale) nel quale risiederebbero figure e entità scelte a proprio piacimento.
Termini come egodeath, breakthrough hanno ingolosito molti sperimentatori che non sapendo se intendono la stessa cosa, si ritrovano a utilizzare un termine che probabilmente è più moda che altro.
Da un punto di vista è giusto e bello poter agire di propria inventiva, ma è meno giusto indurre velando la verità.
Ci sarebbero tante cose da aggiungere ma non vorrei andare off-topic.
Hai in buona parte ragione poiché anche a mio avviso TMK fa parte dell'equipe che ha provato a riformulare e formattare dei flussi di informazioni che risultano datati e ben radicati.
Mi spiego meglio:
p.e. la molecola dello spirito è in gran parte conosciuta dalle civiltà che hanno creato un universo parallelo al quale si accederebbe attraverso riti, danze o cerimonie. In tal modo hanno creato una connessione basata su dati impressi con devozione e lentezza.
Compresa questa via si può intuire che tali dati potrebbero essere modificati a proprio piacere.
Aggiungendo termini e seminando nuovi paesaggi forse sarebbe possibile creare un nuovo universo (immateriale) nel quale risiederebbero figure e entità scelte a proprio piacimento.
Termini come egodeath, breakthrough hanno ingolosito molti sperimentatori che non sapendo se intendono la stessa cosa, si ritrovano a utilizzare un termine che probabilmente è più moda che altro.
Da un punto di vista è giusto e bello poter agire di propria inventiva, ma è meno giusto indurre velando la verità.
Ci sarebbero tante cose da aggiungere ma non vorrei andare off-topic.
Non ho tempo.
Re: Curiosità sull'Ego Death
Tutto é illusione o maya …viene frainteso il termine “reale” …per l’Oriente é ciò che non muta mai …questo si traduce nella morte dell’io …ma anche questo é un’illusione…quindi siamo la verità ultima.Fugo ha scritto: ↑mar apr 05, 2022 12:22 amCiao a tutti. Ho sentito parlare spesso di Ego Death a seguito dell'assunzione di funghi e la mia domanda era: E' possibile trovare analogie tra l'ego death causato dai funghi e lo sballo della Salvia Divinorum? Lo chiedo perchè in un'esperienza con la Salvia ho avuto la perdita completa del mio IO, quindi ero curioso di sapere se potessero esserci somiglianze tra i due stati mentali.
Hai detto giusto …sono stati mentali! Chi li sperimenta? Ti sei risposto.
Ogni esperienza é ancora IO….dove non c’è più esperienza c’è quel che suppongo venga definito Ego Death.
- Tirar Puede Matar
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Re: Curiosità sull'Ego Death
Ciao a tutti,
Premetto che non ho letto tutti i commenti, lo farò domani.trovo la discussione molto interessante.
Volevo solo dire una cosa: io credo che per ego death si intenda una sorta di “reset” mentale, in cui si azzerano e si ripristinano determinate connessioni tra le nostre fazioni di personalità, ovvero l’IO, il superIO e l’ES, di Freud.
Un po’ come spegnere e riaccendere un pc.
Domani leggo tutto e approfondirò il discorso.Ora è tardi, però ci tenevo a lasciare un feedback
Premetto che non ho letto tutti i commenti, lo farò domani.trovo la discussione molto interessante.
Volevo solo dire una cosa: io credo che per ego death si intenda una sorta di “reset” mentale, in cui si azzerano e si ripristinano determinate connessioni tra le nostre fazioni di personalità, ovvero l’IO, il superIO e l’ES, di Freud.
Un po’ come spegnere e riaccendere un pc.
Domani leggo tutto e approfondirò il discorso.Ora è tardi, però ci tenevo a lasciare un feedback
Non amavo quello che mostravi di essere, ma quello che pensavo tu fossi...
Re: Curiosità sull'Ego Death
Una sorta di destrutturazione della personalità che và nella direzione dell'annullamento di quest'ultima, vero? E' un pò come perdere completamente il proprio essere, ed entrare in un territorio nuovo che può spaventare..L'es, l'io e il super io non ci sono più in quel momento.. siamo altro, ma non si sa cosa siamo. Per lo meno, io ho provato questa cosa..la forte sensazione di essere altro, di non essere più IO.Tirar Puede Matar ha scritto: ↑dom mag 01, 2022 3:27 amCiao a tutti,
Premetto che non ho letto tutti i commenti, lo farò domani.trovo la discussione molto interessante.
Volevo solo dire una cosa: io credo che per ego death si intenda una sorta di “reset” mentale, in cui si azzerano e si ripristinano determinate connessioni tra le nostre fazioni di personalità, ovvero l’IO, il superIO e l’ES, di Freud.
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Domani leggo tutto e approfondirò il discorso.Ora è tardi, però ci tenevo a lasciare un feedback
Re: Curiosità sull'Ego Death
Diciamo che si possono provare molte cose, molte esperienze ma si è comunque se stessi.
Non esiste un altro io.
Prova a chiederti che cos'è la materia, che cosa sono gli esseri viventi, che cosa siamo e otterrai le risposte.
È un percorso che dura anni ma se davvero vuoi sapere, alla fine (che non c'è) ricevi ciò che desideri.
Non ho tempo.
- Tirar Puede Matar
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Re: Curiosità sull'Ego Death
Esatto.Fugo ha scritto: ↑mar mag 03, 2022 9:18 pmUna sorta di destrutturazione della personalità che và nella direzione dell'annullamento di quest'ultima, vero? E' un pò come perdere completamente il proprio essere, ed entrare in un territorio nuovo che può spaventare..L'es, l'io e il super io non ci sono più in quel momento.. siamo altro, ma non si sa cosa siamo. Per lo meno, io ho provato questa cosa..la forte sensazione di essere altro, di non essere più IO.Tirar Puede Matar ha scritto: ↑dom mag 01, 2022 3:27 amCiao a tutti,
Premetto che non ho letto tutti i commenti, lo farò domani.trovo la discussione molto interessante.
Volevo solo dire una cosa: io credo che per ego death si intenda una sorta di “reset” mentale, in cui si azzerano e si ripristinano determinate connessioni tra le nostre fazioni di personalità, ovvero l’IO, il superIO e l’ES, di Freud.
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Esiste un solo IO, ma in quel momento si perde il contatto con esso, e perdere il contatto col proprio IO vuol dire perdere contatto con tutto il mondo, sia interiore che esteriore.
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Re: Curiosità sull'Ego Death
Se è così allora l'ego death è una cazzata perché è come svenire. Se non ci sei più, di cosa stiamo parlando?Tirar Puede Matar ha scritto: ↑mer mag 04, 2022 9:57 amEsatto.Fugo ha scritto: ↑mar mag 03, 2022 9:18 pmUna sorta di destrutturazione della personalità che và nella direzione dell'annullamento di quest'ultima, vero? E' un pò come perdere completamente il proprio essere, ed entrare in un territorio nuovo che può spaventare..L'es, l'io e il super io non ci sono più in quel momento.. siamo altro, ma non si sa cosa siamo. Per lo meno, io ho provato questa cosa..la forte sensazione di essere altro, di non essere più IO.Tirar Puede Matar ha scritto: ↑dom mag 01, 2022 3:27 amCiao a tutti,
Premetto che non ho letto tutti i commenti, lo farò domani.trovo la discussione molto interessante.
Volevo solo dire una cosa: io credo che per ego death si intenda una sorta di “reset” mentale, in cui si azzerano e si ripristinano determinate connessioni tra le nostre fazioni di personalità, ovvero l’IO, il superIO e l’ES, di Freud.
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Esiste un solo IO, ma in quel momento si perde il contatto con esso, e perdere il contatto col proprio IO vuol dire perdere contatto con tutto il mondo, sia interiore che esteriore.
E' molto semplice: se per ego (con la "e" minuscola) si intende la personalità, allora non si perde il contatto con nulla ma ci si disidentifica dalla personalità, diventando l'osservatore, anzi direi meglio il Testimone. Questo è auspicabile e desiderabile, il resto sono seghe mentali. Ho detto abbastanza
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