Ho raccolto qui
https://www.psycorenet.org/etnobotanica ... e-daturae/ le evidenze scientifiche sulla farmacologia di stramonio ed alcaloidi tropanici, le applicazioni sono davvero infinite...
Anticolinergico, allucinogeno
Atropina, scopolamina e derivati presenti in tutte le parti dello stramonio inibiscono competitivamente il legame dell’acetilcolina con i recettori muscarinici con conseguenti effetti su sistema nervoso centrale e periferico.
L’onset dei sintomi è dose-dipendente: i primi effetti sono bocca secca e leggero rilassamente muscolare; quindi progrediscono verso la sedazione marcata con importanti effetti anestetici, ipotermia, tachicardia, midriasi e perdita completa della coordinazione motoria. Gli alti dosaggi hanno effetti neurologici tra cui allucinazioni non distinguibili dalla realtà, perdita completa delle inibizioni, delirio, dissociazione e crisi psicotiche; l’overdose può essere letale per arresto cardiopolmonare. Può indurre il sonno e durare fino a 3 o più giorni, oltre ad avere forti proprietà amnesiche.
Per molto tempo si è creduto erroneamente che parte della tossicità venisse perduta con la somministrazione esterna mediante unguenti data la maggiore liposolubilità della scopolamina, tuttavia anche questa ROA è molto pericolosa per l’imprevedibilità degli effetti e la difficoltà nel calcolo della dose.
I casi di overdose sono molti per via dell’alta varianza che intercorre fra i profili degli alcaloidi specifici di ciascuna pianta, oltre che per la tolleranza personale e il rischio di tossicità cumulativa con l’uso cronico.
Analgesico, antinfiammatorio, miorilassante
Il famoso medico scozzese James Warburton Begbie riporta tra i suoi casi quello di una donna con lancinanti dolori e bruciori che aveva trovato più sollievo nel trattamento con l’estratto di stramonio rispetto al precedente con grandi dosaggi d’oppio e applicazione locale di ghiaccio. Dopo due settimane la terapia (1 dose ogni 3 ore) fu sospesa, non ci furono ricadute e la paziente recuperò pienamente le forze.
Un secondo caso, un ragazzo di 14 anni, che lamentava grave rigidità e dolori muscolari con evidente atteggiamento opistotono ed aveva tentato molti dei rimedi dell’epoca ottenendo soltanto un minimo sollievo temporaneo. L’estratto di stramonio somministrato 3 volte al giorno ridusse dolore, spasmi; dopo 3 settimane di terapia combinata con bagni caldi il paziente ritornò a camminare e dopo 8 si rimise completamente.
Un terzo caso riporta che una donna di 50 anni affetta da dolore diffuso che si irraggiava da sotto il ginocchio, dopo aver trovato sollievo temporaneo con alcuni rimedi minerali topici, riuscì a controllare definitivamente i sintomi con l’ausilio dello stramonio.
Altri casi documentano il successo della terapia nei confronti del dolore sciatico cronico grave, lombalgia e nevralgia del trigemino [54].
Estratti a base di stramonio hanno mostrato una significativa azione analgesica nei modelli animali di dolore acuto e cronico, i ricercatori ipotizzano che i composti antimuscarinici di cui la pianta è ricca interagiscano con il sistema oppioide [55]. L’estratto agisce per via centrale e periferica dimostrandosi altamente biodisponibile oralmente, modula i livelli dei mediatori dell’infiammazione tra cui prostaglandine, chinine, interleuchine, sostanza P e potassio.
In alcuni test ha indotto effetti molto simili a quelli della morfina (10-15mg/k i.p.).
Diversamente da quanto si possa credere la dose effettiva (200-800mg/kg orale) è ben lontana da quella letale (2300mg/kg), i ricercatori hanno proposto l’estratto di datura come potenziale analgesico naturale, efficace e sicuro [56].
Gli effetti antinocicettivi sono più marcati nei ratti femmina rispetto ai maschi e dipendono dalle fasi del ciclo astrale [57].
Antiadditivo, antidepressivo
Un estratto di semi di stramonio si è dimostrato più potente del metadone nel controllare la sindrome d’astinenza da oppiacei [58].
Una combinazione della Medicina Tradizionale Iraniana a base di semi di Datura stramonium (19.5%), radice di Rheum palmatum (34.8%), rizoma di Zingiber officinale (27.8%) e gomma di acacia Acacia arabica (17.4%) nota come Hab-o Shefa ha ridotto tutti i sintomi d’astinenza da morfina nei ratti senza manifestare nessun effetto collaterale [59]. I risultati sono stati riprodotti su pazienti umani in uno studio radomizzato a doppio cieco, la formula ha anche ridotto i sintomi depressivi senza però influenzare i craving [60].
Ansiolitico
L’estratto alcolico di foglie di stramonio (100 e 200mg/kg) ha indotto nei topi effetti ansiolitici comparabili al diazepam (1mg/kg) [61].
Una combinazione a base di fogliame di Datura stramonium e corteccia di Terminalia arjuna ha manifestato una potente attività ansiolitica simile al diazepam in diversi modelli sperimentali, oltre a forti proprietà analgesiche ed antinfiammatorie. I ricercatori ipotizzano possa agire inibendo la sintesi o rilascio di istamina, serotonina e prostaglandine; in alternativa potrebbe bloccare l’azione delle cicloossigenasi [62].
Antinconvulsivante, antiparkinson
Nel 1927 la scopolamina veniva impiegata nel trattamento degli spasmi dei muscoli facciale ed altri disturbi ipertensivi, tuttavia la sostanza poneva il paziente in uno stato letargico continuo. Un resoconto autobiografico di un paziente affetto da Parkinsonismo post-encefalitico riporta del successo ottenuto con piccoli dosaggi di stramonio, per inibire il sistema parasimpatico, e benzedrina, per stimolare il simpatico.
Grazie alla combinazione riuscì a controllare i sintomi senza effetti soporiferi collaterali [63]. Anche Juster impiegò la pianta nei casi di Parkinson per trattare sintomi neurologici, tremori, bradicinesia, salivazione eccessiva e rigidità raccomandandola come il miglior rimedio utile anche a migliorare l’umore del paziente [64].
A quanto pare ha effetti positivi anche sull’apatia mentale tipica della condizione e se somministrata giornalmente può mantenere il paziente relativamente felice ed autonomo nelle sue attività quotidiane.
In genere si somministrava mezza dramma di tintura di stramonio 3 volte al giorno. Il preparato era più efficace della sola scopolamina e gli effetti collaterali tra cui secchezza delle mucose, vomito e paralisi accomodativa potevano essere prevenuti dalla contemporanea somministrazione di pilocarpina.
Nel modello di epilessia indotto dal pentetrazolo (PTZ) l’estratto acquoso di semi di stramonio ha mostrato un buon effetto anticolvulsivante, supportandone l’applicazione tradizionale [65].
Antiasmatico
L’atropina e la scopolamina di cui è ricca la pianta bloccano i recettori muscarinici, in particolar modo gli M2, nelle cellule dei muscoli lisci respiratori e delle ghiandole sottomucose causando la dilatazione delle vie aeree e contrastando gli attacchi dell’asma. Le sigarette antiasmatiche a base di fogliame di stramoinio sono risultate efficaci nei casi di pazienti asmatici con ostruzione aerea lieve [66].
Antitumorale
Ha manifestato effetti antitumorali nei confronti del carcinoma epidermico umano della nasofaringe alla dose terapeutica di 0.05 – 0.01 g [67].
Antivirale
Un estratto di foglie ha inibito il virus del mosaico del tabacco (TMV) nella lesione locale di un fagiolo pinto [68].
Una frazione contenente proteine antivirali endogene (EAV) è stata isolata da un estratto di foglie di Datura stramonium, dai test è emerso che inibisca selettivamente l’attacco iniziale del virus senza influenzare l’infezione sistemica. I ricercatori ipotizzano che i componeneti della EAV, una volta a contatto del virus, si leghino ai siti recettoriali nella cellula come un inibitore competitivo. La resistenza virale può permanere fino a 5 giorni, potrebbe innescare delle modificazioni nella fisiologia dell’ospite [69].
Antibatterico
Un estratto metanolico a base di parte aerea di stramonio è risultato attivo contro Bacillus subtilis, Staphylococcus aureus ed Enterococcus faecalis [70]. Un estratto acquoso ha inibito la crescita di Staphylococcus aureus; quello etanolico ha inibito anche Salmonella typhi e Klebsiella pneumonia [71]. Un estratto preparato con l’acetone è risultato estremamente potente nell’uccidere diversi ceppi di Vibreo cholera e Vibreo parahaemolyticus con valori MIC compresi tra 2.5 e 15 mg/ml [72].
Pesticida
L’odore caratteristico della pianta repelle diversi tipi di insetti infestanti. Un estratto alcolico a base di foglie di stramonio ha mostrato potenti effetti larvicidi e repellenti nei confronti di Aedes aegypti (LD50: 86.25 mg/L), Anopheles stephensi (LD50: 16.07 mg/L) e Culex quinquefasciatus (LD50: 6.25 mg/L) [73]. Un altro estratto di foglie è risultato molto potente nella sua azione contro il ragnetto rosso (Tetranychus urticae) [74].
Antidiabetico, antiossidante
Un estratto idrometanolico di semi di stramonio ha abbassato la glicemia selettivamente nelle sole cavie diabetiche senza influenzare quella delle normoglicemiche. Inoltre ha mostrato un arrività antiossidante concentrazione dipendente simile alla vitamina C [75].