Coltivazione Papaver Somniferum Giganteum

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Zio Toxil
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Re: Papaveri Giganteum

Messaggio da Zio Toxil » mar mar 15, 2016 8:15 pm

Finalmente e' passata quell'ondata di freddo tardivo... e quasi quasi spero che ne venga un'altra!

Col ritorno del... tepore (certamente non e' "caldo") le piantine hanno cominciato ad accelerare la crescita. Le buone notizie sono che le prime 'vere' foglioline somigliano moltissimo a quelle delle "insalate" seminate a novembre, e quindi probabilmente sono papaveri. Sono talmente convinto che ho fresato la terra lasciando intatta quella zona.

Adesso la terra e' pronta per il trapianto ma le piantine seminate a febbraio sono ancora troppo piccole. Queste sono le cattive notizie: se il tempo tiene, le piantine crescono, e quando saranno pronte per il trapianto la luna sara' gia' calante.

D'altra parte se aspetto altre due settimane per la luna crescente successiva, rischio che le piantine crescano troppo e comincino a strozzarsi a vicenda.

Per questo dicevo quasi quasi spero che faccia un altro po' di cattivo tempo e freddo: cosi' le piantine crescono lente e potro' trapiantarle con la luna crescente di aprile.

Oppure, dovrebbe fare un bel calduccio e farle crescere velocissime in modo da poterle piantare prima della luna piena di marzo, e cioe' entro una settimana circa.

...mi sa che saro' costretto a trapiantare con la luna calante. Niente di grave, sopravvivranno. Pero' potrebbero venire su piu' debolucce.


Zio Toxil
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Re: Papaveri Giganteum

Messaggio da Zio Toxil » gio mar 17, 2016 10:22 am

Yeee-haaaa!!!
Le piantine seminate a novembre sono quasi sicuramente "papagni". Hanno cominciato a fare degli steli con la base delle foglie un po' 'avvolta" intorno, praticamente uguali alle foto trovate su google cercando foglie di papavero. Boccioli ancora niente ma le piante cominciano a somigliare a quelle di papavero.

Inoltre sono anche belli robusti. Dovendo fresare tutto intorno lasciando intatti i papaveri, dovevo manovrare il trattore in spazii abbastanza stretti e ho finito per schiacciate un po' di piantine sotto le ruote.

Finito il lavoro, ho raddrizzato le piantine con le mani e ci ho compattato un po' di terra intorno. Questo un paio di giorni fa. Stamattina sono andato a trapiantare le piantine nuove, e mi e' parso che la maggioranza delle piantine schiacciate fossero in ottime condizioni e con buone possibilita' di sopravvivere. Anche quelle piu' malandate sembrano avere qualche possibilita', ma e' ancora troppo presto per poter dire. Quelle meno malandate sono quasi certo che ce la faranno. Comunque le piante svhiavciatr erano poche in confronto al totale, e quelle piu' malandate erano poche in confronto al totale delle schiacciate, quindi anche se le perdessi tutte non sarebbe un danno grave

Intanto ho trapiantato la prima cassetta di papaveri seminati a febbraio e germinati in cassetta. Questa era la cassetta con i buchi un po piu grandi quindi piu spazio e piantine piu' grandi a parita' di tempo e di cure, ma anche cosi' alcune radici cominciavano ad attaccarsi al polistirolo, risultando in trapianti a radice esposta. Speriamo che sopravvivano ma anche se non lo fanno ce ne sono tante che sono riuscito a mettere con tutta la sua "zolletta" di terra, e quelle dovrebbero sopravvivere.

Ora il problema e' la seconda cassetta. Buchi piu' piccoli, piu' radici attaccate al polistirolo, piantine che non crescono piu di tanto per mancanza di spazio e quindi piu' piccole e delicate...

Aspetto un altro po', poi le trapianto e speriamo bene. Comunque se riesco a ottenere qualche papavero completo di semi, l'anno prossimo semino tutto a novembre direttamente nel terreno, tanto ormai lo so che se i semi sono buoni i papaveri vengono su in primavera anche se seminati in autunno. Il seme aspetta il momento giusto e poi germina. E i semi ricavati da qualche papavero non intagliato (conservato apposta per i semi) dovrebbero essere di qualita' migliore di quelli comprat, se non altro perche' vengono da piante che sono cresciute nel nostro clima che almeno in teoria dovrebbero produrre semi adatti al clima nostrano in quantita' maggiore di quelli provenienti da altri climi o ambienti artificiali

Insomma selezione naturale, evoluzione: piu' genetazioni crescono qua, e piu si adattano all' ambiente. Almeno, in teoria sembra un buon ragionamento. In pratica... vedremo.

Cosa mi consigliate per la seconda cassetta di papaveri? Piantarla entro qualche giorno, prima della luna piena, o aspettare fino alla luna nuova di aprile?

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cyanotic
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Re: Papaveri Giganteum

Messaggio da cyanotic » gio mar 17, 2016 2:20 pm

Zio! Bella li!
So che la luna crescente è iniziata da pochi giorni, ti risulta? Per il trapianto so che le radici sono delicatissime e dunque non bisogna smuovere in alcun modo il terreno vicino ad esse quando si trapianta, altrimenti al più piccolo trauma muoiono.
...
Io iniziavo a perdere ogni speranza dopo l'ondata di freddo nelle ultime settimane, ed ero convinto che i pochi germogli nei vasi e nel prato fossero piante infestanti...Invece...Sono loro! Li ho riconosciuti chiaramente!
A questo link(e ad altri) c'è un immagine che mostra come sono i germogli di pochi giorni, e mi pare siano inconfondibili.
https://files.shroomery.org/files/11-15 ... F6775a.jpg

Io ne ho un po' in alcuni vasi vaso e ho seminato a spaglio su tutta l'area dell'orto perché il sole arriva in modo molto differente a seconda dell'orario e voglio capire dove cresceranno meglio(così mi terrò a papaveri nella parte di terreno in cui crescono bene, mentre farò semine di verdure nelle altre zone il prossimo mese).
Gaudio!
Ci risentiamo ;)

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Re: Papaveri Giganteum

Messaggio da Zio Toxil » gio mar 17, 2016 2:35 pm

La luna basta guardarla: se sorge dopo l'alba e tramonta dopo del sole, e' crescente. Se invece sorge dopo il tramonto e tramonta prima del sole, allora e' calante.

Inoltre c'e' la vecchia rima:
Gobba a levante luna calante
Gobba a ponente luna crescente

Poiche' la luna e' visibile subito dopo il tramonto, e la "gobba" (curva convessa) e' a ovest, la luna e' crescente. Cosi' a occhio direi che manca circa una settimana alla luna piena.

Per i papagni: alla fine ho trapiantato tutto, e speriamo bene. Calcolando di perdere circa meta' di quelli trapiantati, dovrei ritrovarmi in estate con circa 200-250 piantine adulte e ...mungibili.

Adesso sto aspettando che sia pronto il tabacco da trapiantare intorno ai papaveri nella speranza di nasconderli un po'. Col freddo si era fermata la crescita, adesso spero che riprende. Se tutto va bene penso di trapiantatr con la luna crescente di aprile. La rustica ai lati, e il tabacum davanti, che e' piu' alto.
Ultima modifica di Zio Toxil il gio mar 31, 2016 11:24 am, modificato 3 volte in totale.

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Re: Papaveri Giganteum

Messaggio da LaFouine » gio mar 17, 2016 3:44 pm

io li ho coltivati e li sto coltivando, nei mi vasi famosi. sono tutti papaveri anche se sembrano erbacce li riconosci perchè hanno le foglie uguali alla pianta che hai fotografato accanto all'accendino, se vuoi un ulteriore prova , quando sara piu grande, se stacchi una foglia esce rfoba bianca
kaixo :mrgreen:

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Re: Papaveri Giganteum

Messaggio da Zio Toxil » gio mar 17, 2016 4:06 pm

Devono essere una specie diversa, perche' la piantina con l'accendino poi risulto' essere un'erbaccia. Prima fa dei fiorellini gialli, poi si trasformano in soffioni, e allora la pianta secca.

I miei papaveri piantati a novembre sono quelli delle foto che ho postato dopo. Le foglie sono un po' diverse, ma a quanto ho capito googlando immagini di foglie di papavero, ce ne sono di diversissime.

Le piantine seminate a febbraio non le ho fotografate ma per ora sono ancora piccole, poco piu' di un paio di 'vere' foglioline per una, escluse le prime quattro (due sottili, poi due tondeggianti) che non sono vere foglie. Dopo quelle quattro cominciano a nascere quelle zigrinate che poi si trasformano in "insalatone" prima che comincino a nascere gli steli.

Al momento alcune delle piantine di novembre hanno appena passato la fase delle insalatone e cominciano a far vedere gli steli. La maggioranza sono ancora allo stadio insalàtico, e le nuove appena trapiantate sono come ho detto prima alle prime vere foglioline, e speriamo che sopravvivano.

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Re: Papaveri Giganteum

Messaggio da Zio Toxil » dom mar 20, 2016 8:01 am

Le piantine di novembre cominciano a "verticalizzare": hanno meno foglie e cominciano a sviluppare uno o piu' steli, ma ancora niente boccioli.

Quelle piu' grandi sembrano promettere bene, ma le piu' piccole sembra che dovevano crescere ancora un po' prima di cominciare a mettere gli steli.
A occhio direi che posso aspettarmi massimo una ventìna di papagnoni belli cicci, e un bel po' di papagnetti piu' piccoli. Ma sono comunque giganteum, quelli grandi fanno bulbi un bel po' piu' grandi di una palla da tennis, quindi anche i piccoli dovrebbero fare bulbi di dimensioni rispettabili... resta da vedere quanto lattice produrranno.

Tra le piantine di febbraio trapiantate un paio di giorni fa, un bel po' sembrano moribonde, ma diciamo un terzo sembrano in buone condizioni.
Calcolando che parte delle moribonde potrebbero sopravvivere ma qualcuna di quelle che sembrano a posto potrebbe ancora morire, diciamo che mi aspetto una sopravvivenza media di un terzo (minimo un quarto, massimo meta') delle piantine di febbraio.

In tutto prevedo almeno 150 papaveri utilizzabili in tutto, massimo... forse 250, ma poi bisogna vedere quanto producono. Comunque le cose piu' importanti sono due: intanto sto facendo un po' di esperienza coi papaveri, e poi mi ritrovero' con un'abbondanza di semi di qualita', troppi per il mio mini-campo di 25x8 (circa), quindi ne spargero' un po' in giro sperando di dare vita a una crescita selvatica, si spera invasiva abbastanza da risparmiare qualche papavero ai trattori dei contadini, fino a maturazione.

Comunque deciso: prossima semina a novembre. Germinare e trapiantare in primavera e' faticoso in confronto, e poco produttivo. Va bene per la coltivazione in vaso di poche piante, ma se si ha a disposizione un campetto e' meglio fresare bene tutto e seminare in abbondanza a novembre.

In inverno le erbacce cresceranno molto lentamente, e nel frattempo i semi di papavero aspetteranno le condizioni buone per loro. Appena arriva qualche giornata dove le temperature massime superino i 15 (di solito gia' verso fine febbraio, inizio marzo) i papaveri cominceranno a germogliare, ma saranno ancora nascosti dalle poche erbacce cresciute durante l'inverno.

Poi cresceranno molto lentamente finche' continua a fare freddo, ma accelereranno la crescita in modo pazzesco appena arriva un po' di caldo e di sole. Almeno, questo ho potuto vedere finora.

Inoltre, seminando direttamente nel terreno, le piante piu' robuste strozzeranno automaticamente quelle piu' deboli (nel caso che nascano troppo vicine), dando luogo a una selezione naturale che dovrebbe migliorare la qualita', almeno per quanto riguarda la robustezza delle piante e la loro capacita' di sopravvivere con pochissime cure, o addirittura nessuna. Questo "potrebbe" causare la nascita di piante parzialmente inselvatichite, quindi piu' robuste ma meno produttive; ma questo va benissimo a chi ha spazi esterni a disposizione, infatti si otterra' la stessa quantita' di prodotto, solo da piu' piante, con la differenza di non doversene curare. Basta aspettare che maturino.

Certo, raschiare un grammo da 10 bulbi e' piu' faticoso che raschiare lo stesso grammo da 4 bulbi, pero' secondo me resta comunque meno lavoro-per-grammo rispetto al dover germinare, sfoltire, trapiantare, fertilizzare... e poi ho letto che i papaveri seminati a novembre producono piu' di quelli seminati in primavera, quindi c'e' la possibilita' che le cose si compensino, e quindi un papavero seminato in primavera e curato fino al raccolto produca piu' o meno lo stesso oppio di un papavero seminato a novembre e abbandonato a se' stesso.

Vedremo, quando sara' il momento. Per adesso sembra che seminare a novembre e lasciare che si arrangino produca risultati migliori che germinare e trapiantare in primavera... ma ovviamente bisogna aspettare il raccolto per avere una risposta definitiva.

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Re: Papaveri Giganteum

Messaggio da Zio Toxil » dom mar 20, 2016 10:24 am

Poco dopo aver postato tutto quel po' po' di post precedente, vado a guardarmi un po' le mie piantine e... sorpresa!

Immagine
Il primo cucciolo di capsula!

E' nato su una delle piantine di dimensioni medio-piccole, non ci avevo fatto caso perche' mi aspettavo i primi boccioli sulle piante piu' grandi.

Forse questo bocciolo in particolare si sviluppera' in un papavero relativamente piccolo, ma comunque e' la conferma finale che le piantine di novembre sono effettivamente papaveri, oltre che un'indicazione del fatto che almeno un po' di piante dovrebbero produrre capsule belle grosse (e si spera succose in proporzione)

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Re: Papaveri Giganteum

Messaggio da Gin » dom mar 20, 2016 6:40 pm

Bellissimi,vedo che seminare a novembre ha dato I suoi bei frutti,sono molto invidioso io I miei li ho sparsi un po a cazzo fra vasetti vari e prati. Speriamo che vengano su come I tuoi,ma la vedo dura! Tu hai anche zappato il terreno dove hai seminato o ci hai lanciato I semi e via!? Comunque complimenti per I cuccioli XD

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Re: Papaveri Giganteum

Messaggio da Zio Toxil » dom mar 20, 2016 7:23 pm

L'ho fresato col trattore.
Non sapendo quanto ne sai di macchine agricole, spiego un po' meglio: la fresa e' una macchina che si attacca al trattore, e prende il moto dal motore con un apposito giunto collegato alla presa di forza (praticamente un ingranaggio collegato al motore che esce dallabparte posteriore del trattore, apposta per trasmettere il moto alle varie componenti che ne hanno bisogno)

Il motore tramite la presa di forza fa girare un rullo, trasversale rispetto alla direzione di marcia. Il rullo e' dotato di lame a forma di L Che affondano nel terreno. La profondita' puo' essere regolata usando il sollevatore idraulico di ciui sono dotati tutti i trattori. Il sollevatore puo' anche alzare completamente una macchina in modo da trasportarla fino al luogo dove lavorare tenendola sollevata dal suolo.

Una volta in moto, la il rullo della fresa gira piu' velocemente delle ruote, o molto piy' velocemente delle ruote se usi una marcia bassa. In questo modo le lame a L zappano la terra in modo uniforme riducendola a zolle abbastanza piccole.

Se la terra e' ben asciutta e si usa una marcia abbastanza bassa, bastano due passate a polverizzare completamente la terra fino a una quarantina di centimetri di profondita.

Nel caso dei papaveri di novembre passai la fresa una sola volta; la marcia era corta per forza di cose dovendo lavorare in spazi recintati e relativamente stretti, ma il numero di giri del motore era abbastanza basso perche' il trattore e' vecchio e avrebbe bisogno di riparazioni, quindi avevo paura di romperlo facendo girare il motore troppo forte.

Comunque il risultato e' stato quello voluto: distruzione totale di tutte le erbacce e rimasugli delle piante (stagionali) coltivate prima, che tra l'altro mescolandosi alla terra fanno un po' da concime naturale, e zappatura della terra non perfettamente polverizzata ma comunque ridotta in zollette abbastanza piccole.

Dopo di che, ho seminato i papaveri lanciando manciate di sabbia mescolata a semi in proporzione moltissima sabbia e pochissimi semi perche sono troppo piccoli per seminarli a manciate, vengono troppo vicini.

Un sistema alternativo sarebbe di fare cadere i semk a due-tre alla volta a distanze regolari ma e' un lavoraccio, devi metterti in ginocchio coi semi in un pezzo di carta e stare attento a farne cadere pochissimi alla volta... va bene se hai pochi srmi ma se ne hai tanti e' molto piu' semplice mescolarli alla sabbia e lanciare manciate. Pero' l'anno prossimo metto ancora piu' sabbia, tipo il doppio, perche come ho fatto stavoltavsono ancora venuti troppo stretti.

L'anno prossimo, anzi, a novembre di quest' anno, piantero' tutti i semi a novembre ma stavolta seminati piu' larghi (piu' sabbia) e polverizzando bene la terra prima di seminare.

In effetti aver lavorato un po' con gli agricoltori confinanti aiuta un bel po'. Non ho molta esperienza di agricoltura ma quel poco comunque aiuta; conosco qualche trucchetto del mestiere, so usare il trattore e posso prenderlo in quando ne ho bisogno. Tutte cose che rendono la coltivazione molto piu' effettiva in termini di lavoro nevessario per risultato.

Per la prossima semina mi aspetto di avere molti piu' semi di quanti posso usare nel mio campetto personale (recintato e nascosto) quindi cerchero' di far propagare i papaveri sui bordi dei campi circostanti e lungo il ciglio delle stradine di campagna.

Ho letto di un metodo chiamato agricoltura naturale, inventato da un giapponese per coltivare roba da mangiare, che potrebbe essere utile per far propagare piante simpatiche in posto dove non si puo' usare il trattore ma bisogna limitarsi a tirare semi alla dick of dog.

In pratica si tratta di mescolare diversi tipi di semi in una pallina di argilla... e qualche altra cosa, adesso non ricordo esattamente, e poi lanciare queste palline nei campi tra le erbacce, senza zappare, senza innaffiare, senza niente.

Il problema e' capire quali erbacce mescolare ai semi buoni. Per esempio nelle palline di argilla contenenti semi di... non ricordo, ma era una cosa da mangiare, mescolavano anche semi di trifoglio e qualche altra cosa.

Devo fare un po' di ricerca per capire l'esatta composizione delle palline di argilla, e poi devo provare varie combinazioni di semi fino a trovare quella che fa crescere bene i papaveri.

Il primo anno probabilmente dovro' fare palline con diverse combinazioni e segnarmi che combinazione ho usato nei diversi posti, poi l'anno dopo insistere con la combinazione che ha funzionato meglio, e provarne qualcuna nuova nel caso funzionasse ancora meglio...

Tutto cio' SE per una vola mi venisse voglia di mettere in pratica le idee brillanti che continuano ad attraversarmi il cervello, o comunque quel che ne rimane. Cioe', del cervello.

Piu' probabilmentd tirero' manciate di semi dappertutto sperando che nascano almeno un paio di papaveri.

Ma comunque quello della propagazione selvatica e' piu' che altro una cosa da fare tanto per la soddisfazione di farla, tanto per la coltivazione ed estrazione per uso personale dovrebbe bastare abbondantemente il mio campetto recintato.

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Re: Papaveri Giganteum

Messaggio da Zio Toxil » mer mar 23, 2016 6:38 am

Si cominciano a vedere molti altri cuccioli di capsule, pero' tutti su piantine piccole, che sono la grande maggioranza. Tipo una quarantina di centimetri.

Finora si e no una decina di piante stanno crescendo belle grosse, 60, 70cm con foglie enormi, e ancora non hanno messo boccioli. Ho paura che molte piante stiano crescendo troppo strette e stanno fiorendo troppo presto per mancanza di spazio: vogliono fare i semi prima di morire.

Intanto le piantine di febbraio hanno superato il trauma del trapianto e stanno cominciando a crescere. Ho dovuto piantarle a mazzetti per evitare di scoprire le radici ma appena crescono un altro po, le sfoltisco lasciando solo la piantina che mi sembra meglio in salute di ogni mazzetto, cosi' almeno loro dovrebbero crescere belle larghe.

L'anno prossimo mescolero' piu' sabbia ai semi da seminare direttamente nel terreno a novembre.

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Re: Papaveri Giganteum

Messaggio da Zio Toxil » mer mar 30, 2016 1:44 pm

Ho dovuto sfoltire un bel po' :(
Un sacco di piantine piccolissime e sottilissime stavano cominciando a fare delle mini-capsule che probabilmente sarebbero state buone per farle seccare e farci il te', ma ho preferito eliminare le piantine piccolette e debolucce, sperando che le rimanenti riescano a crescere come si deve... o almeno una mezz'altezza. Mi accontento di qualunque cosa da 80cm in su, ma piantine di 30cm piu' gialle che verdi e che danno capsule grandi quanto una biglia, non vanno bene. E ostacolano anche quelle buone.

Il lato positivo e' ovviamente l'esperienza. La prossima volta seminero' con piu' sabbia mescolata ai semi, Inoltre ormai riconosco le piantine fin da piccole, quindi in caso di necessita' posso sfoltire molto prima, cosi' le piante dovrebbero crrscere meglio.

Questo per la semina di novembre.
Per quanto riguarda la semina di febbraio e relativo trapianto, quasi tutte le piantine erano cresciute a "ciuffetti" (molte e vicine) e trapiantate allo stesso modo per evitare di esporre le radici.

Adesso sono cresciute un po', allora ho scelto quella che mi sembrava meglio in salute di ogni ciuffetto e l'ho tenuta, estirpando invece tutte le altre. Il risultato e' una serie di piantine in bell'ordine distanziate circa 10-12cm.

Credo che continuero' con la doppia semina novembre-febbraio in modo da ottenere un periodo di fioritura piu' lungo, pero' la prossima volta invece di germinare e trapiantare semino direttamente nel terreno, mezzo campo a novembre e mezzo a febbraio-marzo, insomma quando le temperature cominciano a passare i 15 gradi almeno per qualche ora al giorno.

Probabilmente avro' molti piu' semi del necessario, quindi sto progettando di spargere quelli che avanzano un po' dappertutto ;)

Adesso, tornando allo sfoltimento delle piantine di novembre: secondo voi ci sono delle sostanze nelle piantine estirpate? Vale la pena seccarle e farci il te'? Erano tipo meta' e meta', alcune allo stadio "insalata", ed altre allo stadio "pre-fioritura", con i boccioli col collo piegato.

Non sono riuscito a trovare informazioni su quando esattamente la puanta comincia a produrre sostanze. So che (ovviamente) la produzione massima avviene dopo la fioritura con la maturazione del frutto (capsula) ma non so se ci sono gia' un po' sostanze al momento del bocciolo o prima, e se vale la pena tentare di usarle o sono talmente poche che bisognerebbe mangiare qualche chilogrammo di steli e boccioli...

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Re: Papaveri Giganteum

Messaggio da kinkvibe » ven apr 01, 2016 1:51 am

Non so da dove viene questa maledizione con le piante. Probabilmente sono semplucemente negato. O sfortunato. O tutte e due.


> non trascurare gatti in circolazione che sporcando ripetutamente Nello stesso posto, possono far seccare piante e a volte alberi!

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Re: Papaveri Giganteum

Messaggio da Zio Toxil » sab apr 02, 2016 3:08 pm

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Il piu' grande (per ora) e' alto poco piu' di un metro, forse 1.20 o qualcosa del genere.

Ce ne sono forse un dieci o dodici di dimensioni piu' o meno simili, piu' parecchie tra i 40 e gli 80 cm, forse un centinaio o poco meno, e poi qualcuna sotto i 40 cm, ma la maggioranza delle piccolette e' stata estirpata per fare spazio a quelle piu' grandi; ho lasciato solo quelle che non avevano vicini immediati.

I numeri sono presi a occhio, non precisamente, e contando anche le piante che sono ancora allo stadio insalatone di cui mi faccio un'idea delle dimensioni future giudicando da quelle precedenti delle piante piu' mature.

Tutto cio' per le piante di novembre.
Quelle di febbraio sono quasi tutte sopravvissute al trapianto; in tutto ho perso meno di dieci piantine su circa 120 trapiantate. La crescita comincia ad accelerare, e promettono bene.

Si spera che le piantine di febbraio, crescendo piu' larghe, vengano tutte belle grandi. O almeno quasi tutte. Poi l'anno prossimo spero di far crescere piu' grandi anche le piante di novembre; infatti riconoscendole fin da piccole dovrei riuscire a sfoltirle prima, in modo da lasciare a ogni pianta lo spazio sufficiente a svilupparsi come si deve.

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Re: Papaveri Giganteum

Messaggio da Zio Toxil » lun apr 04, 2016 9:07 am

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Re: Papaveri Giganteum

Messaggio da cyanotic » lun apr 04, 2016 5:32 pm

woooo! Spettacolo Zio! Mi sembra un lilac single - come quelli che ho piantato io - è la qualità afgana.
Confermi? E tra pochi giorni perderà i petali dunque a quanto ne so..Ovvero: è il punto di maturazione giusto dei bulbi.
Che fai ,raccogli?

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Re: Papaveri Giganteum

Messaggio da Zio Toxil » lun apr 04, 2016 7:34 pm

E' un giganteum, come da titolo.
In realta' pochi promettono capsule veramente giganti perche' li ho sfoltiti troppo tardi. Mi aspetto risultati migliori dalle piantine germinate a febbraio che per ora sono piccole ma le ho trapiantate a 10/15 cm di distanza quindi dovrebbero crescere senza impedimenti. E poi naturalmente l'anno prossimo faro' tesoro dell'esperienza acquisita.

Per il raccolto il progetto e' di usare il metodo classico di incidere e raschiare, quindi conservare capsule e steli che dovrebbero contenere ancora sostanze, e tenere anche i semi per l'anno prossimo... sempre se per allora saro' ancora a piede libero.

Secondo quanto leggo su tutti i siti che sono riuscito a trovare a proposito di queste cose, il punto giusto di maturazione viene un bel po' dopo la caduta dei petali: la capsula continua a crescere dopo che i petali sono caduti, e bisogna incidere quando ha finito o sta per finire di crescere, ma prima che cominci a seccare.

Per capire quando e' il momento bisogna guardare la "coroncina" in cima al bulbo: quanto i petali cadono i "raggi" puntano verso il basso, ma si sollevano mano mano che la capsula cresce. Quando sono perfettamente orizzontali o cominciano a puntare verso l'alto, si puo' provare a incidere: se il succo e' denso, ci siamo. Se invece e' molto liquido e scorre come acqua, bisogna riprovare il giorno dopo.

Una volta arrivati al punto giusto, si fanno diverse incisioni verticali tutto intorno alla capsula, poco profonde (circa 1mm) altrimenti il succo finisce all' interno della capsula. Dopo qualche ora si puo' raschiare via il succo solidificato, cioe' oppio grezzo. Dopodiche' si lascia riposare il bulbo per un paio di giorni e poi si puo' incidere di nuovo. Questa procedura puo' essere ripetuta tre o quattro volte, cioe' fino a quando la pianta continua a produrre lattice.

Quando la capsula non produce piu' lattice, vuil dire che la pianta e' arrivata alla fine del suo ciclo naturale, e quindi secchera' di li' a poco. Una volta secca, si raccolglie capsule e steli che contengono ancora abbastanza sostanze che possono essere recuperate facendo un te' oppure (meglio) mettendole sotto spirito per un bel po' di tempo, al buio, e agitando una volta al giorno (se salti un giorno non fa niente), quindi si filtra, e il liquido risultante puo' essere preso a gocce nel caffe', o direttamente sotto la lingua. C'e' anche chi lo mette in uno spruzzino, ci bagna l'erba (o il tabacco) e lo fuma una volta asciutto, ma in questo modo la maggior parte degli oppiacei viene persa a causa delle alte temperature.

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Re: Papaveri Giganteum

Messaggio da Zio Toxil » mar apr 05, 2016 4:02 pm

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Il primp fiore ha perso tre petali su quattro, probabilmente perdera' l'ultimo entro oggi, poi si trattera' di aspettare che la capsula cresca... sembra di stare a guardare l'acqua nel pentolino aspettando che cominci a bollire: ogni minuto sembra un paio d'ore. Nel caso del bocciolo-fiore-cadutapetali-capsula-incisione-raccolto ogni paio d'ore sembra una settimana e ogni giorno sembra qualche mese. In un certo senso la sensazione e' simile a quella degli ultimi giorni di naja o di galera...

Intanto si sono aperti altri due fiori normali piu' due microscopici (dimensioni tipo margherite) e molti altri di tutte le dimensioni si preparano a fiorire, i boccioli capovolti cominciano a cambiare colore, poi si raddeizzano e restano in piedi per un giorno, quindi il giorno seguente si aprono.

Il primo papavero e' rimasto intatto per circa due giorni prima di perdere i petali. Le piante piu' promettenti sono ancora allo stadio "insalatone", tranne un paio che hanno il bocciolo capovolto ma ancora non accennano a raddrizzarsi e fiorire. Probabilmente il rimo di quelli veramente grandi si aprira' entro la fine della settimana.

Nel frattempo quasi tutte le piantine seminate a febbraio e trapiantate a marzo hanno cominciato a crescere visibilmente; qualcuna resta piccola e rifiuta di crescere, probabilmente ancora sotto shock da trapianto. Finche' restano vive, c'e' speranza che superino il trauma e comincino a crescere, ma comunque, la grande maggioranza sembra in buone condizioni e cresce senza problemi.

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Re: Papaveri Giganteum

Messaggio da Samsara » mar apr 05, 2016 7:24 pm

Zio, mi sembra di aver letto da qualche parte che dicevi che è possibile usare i semi da supermercato. Hai esperienze in merito? Perché cercando su internet ho trovato che di solito sono o P. Nigrum (una variante dei somniferum) o P. Setigerum (papaveri da seta)
Aspetto comunque la fase di raccolta :D

Zio Toxil
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Re: Papaveri Giganteum

Messaggio da Zio Toxil » mar apr 05, 2016 8:58 pm

Comprai una confezione di semi al supermercato e li seminai a novembre, ma nel settore dove avevo messo quei semi non e' venuto su niente.

Credo di aver letto in questo thread di qualcuno che ha ottenuto qualche risultato coi semi del supermercato germinando e trapiantando in primavera.

I miei semi che hanno funzionato sia a novembre direttamente nel terreno dissodato (spuntati a gennaio) che germinati e trapiantati tra febbraio e marzo, sono stati comprati su ebbái da una ditta inglese di cui non ricordo il nome. La descrizione diceva all'incirca "papaver somniferum giganteum 30,000 seeds unwashed" prezzo cinque o sei euri piu' altrettanti di spediziine. O qualcosa del genere. In tutto ho pagato 13 ecqualcosa e son arrivati in circa una settimana.

Probabilmente l'anno prossimo mi limitero' a usare i semi forniti dal raccolto di quest'anno, ma se dovessi ordinare altri semi su ebbái probabilmente mi orienterei sui tipi "tazmanian white" e "hens and chicks"... o forse ne prenderei diversi tipi di diversi colori, in modo da dissimulare meglio lo scopo facendolo passare per semplice floricultura estetica, quindi alle specie elencate sopra, giganteum compreso, si potrebbero aggiungere afghan blue, tazmanian purple, danish flag...pero, poi percontinuare a ottenere lo stesso effetto visivo bisognerebbe continuare ogni anno a comprare i semi; infatti le diverse specie s'impollinerebbero a vicenda creando ibridi... che in fondo potrebbero andare benissimo ;)

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